Timidezza
Salve, scrivo qui perché desidero sapere se è possibile e utile farsi aiutare da uno psicologo per superare, almeno in parte, la timidezza. Sono una ragazza di 21 anni, sono sempre stata timidissima e da piccola venivo spesso presa in giro per questo lato del mio carattere. Più me lo facevano notare, più mi chiudevo in me stessa. Avevo e ho ancora difficoltà a rapportarmi con gli altri, soprattutto con i professori o persone più grandi, ma anche con i miei coetanei e soprattutto con i ragazzi. Ho sempre avuto pochi amici, odio stare al centro dell'attenzione e nonostante abbia fatto dei miglioramenti, io continuo a sentirmi inferiore rispetto agli altri, analizzo ogni minima parola prima di pronunciarla e quando sono in un gruppo non riesco ad espormi come vorrei, anzi spesso rimango in silenzio e non riesco proprio a dire nulla. Ho una costante paura di essere giudicata e di sbagliare. Sono uscita da pochi mesi da una storia importante finita male e adesso che vorrei rifarmi una vita e frequentare nuove persone mi rendo conto ancora di più di quanto io mi senta inadeguata e poco interessante agli occhi degli altri. C'è un modo per uscirne? Nonostante i miei sforzi non sono mai riuscita a superare questo problema
[#1]
Cara ragazza, nel modello psicodinamico non esistono "tecniche" per superare la timidezza.
Esistono dei percorsi per conoscersi meglio e attraverso questa conoscenza acquisire padronanza di se'.
Esistono inoltre interventi in gruppo ove ogni partecipante tramite lo psicologo possa sperimentarsi nelle interazioni sociali e poi rivelare agli altri le difficolta' sperimentate. Questa condivisione sdrammatizza le emozioni vissute dentro e fa si che si riesca ad affrontarle con minore pathos.
Che ne pensa?
Esistono dei percorsi per conoscersi meglio e attraverso questa conoscenza acquisire padronanza di se'.
Esistono inoltre interventi in gruppo ove ogni partecipante tramite lo psicologo possa sperimentarsi nelle interazioni sociali e poi rivelare agli altri le difficolta' sperimentate. Questa condivisione sdrammatizza le emozioni vissute dentro e fa si che si riesca ad affrontarle con minore pathos.
Che ne pensa?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Cara ragazza certo che può superare la sua timidezza con un aiuto professionale. Il suo potrebbe essere un problema di ansia sociale che è strettamente legato alla paura del giudizio altrui. Una paura che paralizza. Si preferisce non dire nulla nelle situazioni sociali che dire qualcosa che potrebbe esporre ad una brutta figura. Lei potrebbe essere tutta protesa a difendere la sua immagine sociale e questo potrebbe essere diventato il suo principale e più importante scopo di vita.
Si sta rendendo conto del prezzo che sta pagando per raggiungerlo.
Spero si faccia aiutare da un bravo psicoterapeuta perché ne può uscire.
Saluti,
Si sta rendendo conto del prezzo che sta pagando per raggiungerlo.
Spero si faccia aiutare da un bravo psicoterapeuta perché ne può uscire.
Saluti,
Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/
[#3]
Cara Ragazza,
Mentre la leggo mi viene in mente mia figlia, anche lei timidissima.
La timidezza non è un problema, non tutti dobbiamo essere spavaldi, egocentrici, esagerati...protagonisti e narcisisti - anche se questo mondo chiede questo - può anche essere un valore aggiunto al suo modo di essere unica.
Se però è davvero invalidante, la paralizza, un nostro collega potrà aiutarla.
Non si aspetti però di diventare quello che non è, ma solo quello che già è, ma di cui si vergogna...
Per fortuna non si può diventare altro da se.
Auguri per tutto.
Mentre la leggo mi viene in mente mia figlia, anche lei timidissima.
La timidezza non è un problema, non tutti dobbiamo essere spavaldi, egocentrici, esagerati...protagonisti e narcisisti - anche se questo mondo chiede questo - può anche essere un valore aggiunto al suo modo di essere unica.
Se però è davvero invalidante, la paralizza, un nostro collega potrà aiutarla.
Non si aspetti però di diventare quello che non è, ma solo quello che già è, ma di cui si vergogna...
Per fortuna non si può diventare altro da se.
Auguri per tutto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 13/05/2016.
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