Disfunzione erettile e feticismo
Salve a tutti.. sono un ragazzo di 23 anni e volevo chiedere un parere sulla mia situazione.. sono da sempre un feticista dei piedi femminili e tutti i miei approcci di autoerotismo sono stati collegati a materiale feticista.. non ho mai considerato questa mia inclinazione un problema fin quando una volta arrivato il momento di sperimentare il mio primo rapporto completo al momento dell'inserimento del preservativo ho avuto una perdita di erezione.. Credo che l'ansia da prestazione abbia giocato un ruolo molto forte e nelle volte che ci abbiamo riprovato ho avuto lo stesso problema con ansia crescente per il fatto di non essere riuscito a compiere l atto.. nelle altre situazioni (uscite al cinema e cosi via) in cui sapevo che non ero obbligato ad averla l erezione arrivava regolarmente.. poi lei mi ha lasciato per tornare dal suo ex e cosi non ho potuto avere un rapporto completo.. ho iniziato quindi a preoccuparmi sul fatto che la mia attrazione per i piedi femminili potesse essere stata la causa della disfunzione erettile.. per questo ho condotto ricerche su internet ed ho trovato la patologia del parzialismo sessuale.. sono entrato nel panico pensando che la mia attrazione per i piedi fosse un parzialismo sessuale invalidante, vedendo anche che altra gente attratta dai piedi femminili aveva avuto problemi di erezione nell atto sessuale.. sperando potesse rassicurarmi, ho deciso di mettermi alla prova masturbandomi con materiale che non riguardasse i piedi perché in questo modo avrei avuto la possibilità di sfatare questa mia lacerante paura.. il risultato è stato che non sono riuscito ad avere un erezione, forse perché avevo proprio paura che se non avessi avuto l erezione, avrei avuto la conferma di essere condannato, sta di fatto che non ci sono riuscito.. ho praticato autoerotismo molte altre volte in questa ottica con paura sempre crescente riusciendo nonostante l ansia ad avere un erezione piena con materiale normale ma sempre con grande fatica e poco piacere, essendo sempre preoccupato che l erezione doveva arrivare, altrimenti ero malato.. con materiale di stampo feticista invece l erezione arrivava piu facilmente, e questo alimentava solo le mie paure.. prima di questo loop di ansia vivevo in modo abbastanza sereno con le mie fantasie e non le consoderavo un problema tantoche con la mia ragazza non ho mai sperimentato nessuna esperienza di feticismo dei piedi, un po perche la ritengo una cosa di cui vergognarsi in quanto i piedi non sono zona erogena, un po perché il piacere arrivava intensamente anche senza pensare minimamente ai piedi.. sta di fatto che ora mi trovo in questo limbo, ho paura di soffrire di parzialismo e ho perso molta autostima a causa di queste preoccupazioni.. non pretendo che da dietro uno schermo qualcuno risolva tutti i miei "problemi" ma mi piacerebbe solamente ricevere un parere che mi faccia ritrovare un minimo di obiettività verso la mia situazione e magari un po di serenità. Grazie e arrivederci
[#1]
Genrile Ragazzo,
approfitti delle sue difficilta per esplorare davvero la sua sessualità, il suo immaginario e le sue eventuali parafilie.
Il problema vero delle parafilie è la loro possibile integrazione nella vita di coppia, nella sessualità condivisa.
Così come il passaggio dal piacere solitario a quello condiviso.
Il suo d.e potrebbe anche essere una conseguenza del suo immaginario o essere un meccanismo della difesa della sua psiche.
Va diagnosticato con cura, unitamente a psiche e soma, e poi, soltanto dopo, curato
Provi a consultare queste letture, ma se volesse approfondire nel mio sito personale www.valeriarandone.it , e nel mio blog https://www.medicitalia.it/valeriarandone/ ne troverà tante altre.
https://www.medicitalia.it/valeriarandone//news/1869/Perversioni-sessuali
https://www.medicitalia.it/valeriarandone//news/1486/Sessualita-malata-le
approfitti delle sue difficilta per esplorare davvero la sua sessualità, il suo immaginario e le sue eventuali parafilie.
Il problema vero delle parafilie è la loro possibile integrazione nella vita di coppia, nella sessualità condivisa.
Così come il passaggio dal piacere solitario a quello condiviso.
Il suo d.e potrebbe anche essere una conseguenza del suo immaginario o essere un meccanismo della difesa della sua psiche.
Va diagnosticato con cura, unitamente a psiche e soma, e poi, soltanto dopo, curato
Provi a consultare queste letture, ma se volesse approfondire nel mio sito personale www.valeriarandone.it , e nel mio blog https://www.medicitalia.it/valeriarandone/ ne troverà tante altre.
https://www.medicitalia.it/valeriarandone//news/1869/Perversioni-sessuali
https://www.medicitalia.it/valeriarandone//news/1486/Sessualita-malata-le
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.2k visite dal 12/05/2016.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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