Una probabile depressione di mia moglie
Buon giorno,ho un sospetto per una probabile depressione di mia moglie.
entrambi abbiamo 35 anni, sposati da 7 e con un figlio di 6 anni.mia moglie da sempre è stata una ragazza poco solare ma dalla nascita del bimbo a oggi la situazione è decisamente peggiorata.
i genitori di lei vivono in altro paese lei molti anni della sua vita li ha vissuti con sua nonna materna pur avendo la propria casa poco distante. la mamma è sempre stata una donna succube del marito oggi a 60 anni ha problemi depressivi aggravati dall'alcool, il padre è una figura molto egosista e ripetitiva poco partecipe nella crescita delle figlie e oggi vittima dei suoi lievi acciacchi di salute.
tornando a mia moglie dopo aver partorito ha incominciato a chiudersi a riccio a vedere le cose normali di tutti i gg pesanti e ripetitive.non pronta a iniziative improvvise ,lontana sia dal sesso che da manifestazioni di tenerezze, nervosa con a volte crisi di rabbia,molto condizionata dall'arrivo del ciclo.
con il figlio prima urla sgridandolo poi lo'abbraccia piangendo e chiedendo scusa.
sempre pessimista priva di iniziativa si lamenta senza mai aver una soluzione.pensa di essere poco considerata sia da me che da mio figlio.
io sono un marito e padre presente collaborante e ho sempre messo le sue esigenze sopra a tutto.
ora però mi rifiuta e vuole la separazione.
io ho deciso di allontanarmi tornando tardi la sera e stando fuori il w.e. per cercare di darle spazio ma rimanendole cmq vicino.
non so come farle capire che è vittima solo di lei stessa.
non so come aiutarla tutto mi torna contro.
secondo il vostro parere esperto ci sono le condizioni di un caso depressivo?cosa posso fare per aiutarla visto che se le faccio notare il problema e se le indico la strada dello psicologo mi blocca dicendo che lei è cosi' punto e basta e che io sono ripetitivo?
attendo vostre.
entrambi abbiamo 35 anni, sposati da 7 e con un figlio di 6 anni.mia moglie da sempre è stata una ragazza poco solare ma dalla nascita del bimbo a oggi la situazione è decisamente peggiorata.
i genitori di lei vivono in altro paese lei molti anni della sua vita li ha vissuti con sua nonna materna pur avendo la propria casa poco distante. la mamma è sempre stata una donna succube del marito oggi a 60 anni ha problemi depressivi aggravati dall'alcool, il padre è una figura molto egosista e ripetitiva poco partecipe nella crescita delle figlie e oggi vittima dei suoi lievi acciacchi di salute.
tornando a mia moglie dopo aver partorito ha incominciato a chiudersi a riccio a vedere le cose normali di tutti i gg pesanti e ripetitive.non pronta a iniziative improvvise ,lontana sia dal sesso che da manifestazioni di tenerezze, nervosa con a volte crisi di rabbia,molto condizionata dall'arrivo del ciclo.
con il figlio prima urla sgridandolo poi lo'abbraccia piangendo e chiedendo scusa.
sempre pessimista priva di iniziativa si lamenta senza mai aver una soluzione.pensa di essere poco considerata sia da me che da mio figlio.
io sono un marito e padre presente collaborante e ho sempre messo le sue esigenze sopra a tutto.
ora però mi rifiuta e vuole la separazione.
io ho deciso di allontanarmi tornando tardi la sera e stando fuori il w.e. per cercare di darle spazio ma rimanendole cmq vicino.
non so come farle capire che è vittima solo di lei stessa.
non so come aiutarla tutto mi torna contro.
secondo il vostro parere esperto ci sono le condizioni di un caso depressivo?cosa posso fare per aiutarla visto che se le faccio notare il problema e se le indico la strada dello psicologo mi blocca dicendo che lei è cosi' punto e basta e che io sono ripetitivo?
attendo vostre.
[#1]
Gentile utente
A sentire quello che dice, quindi, secondo sua moglie anche lei sarebbe ripetitivo, non solo il padre di lei.
Potrebbe parlare con sua moglie e spiegarle che vi rechereste non da uno psicologo per il problema di lei, ma per un consulto sulla vostra attuale situazione di coppia, magari presso un consultorio familiare tramite la vostra ASL oppure uno psicoterapeuta privato.
In altre parole, semplificando, dovrebbe sgombrare il campo dall'idea "sei malata, andiamo a farti vedere" e introdurre invece quella "è la nostra relazione che sta soffrendo, andiamo a farci vedere per capire se esiste ancora margine di recupero".
È probabile che questa riformulazione le risulti più accettabile, e in ogni caso la riservatezza sarebbe garantita: non dovreste dirlo a nessun altro, se non volete.
Alternativamente, potrebbe rivolgersi lei stesso, da solo, a uno specialista per farsi consigliare in merito a come comportarsi. Ma il sospetto di depressione potrà essere confermato oppure disconfermato solo attraverso un'intervista di persona, anche con lei.
Cordiali saluti
A sentire quello che dice, quindi, secondo sua moglie anche lei sarebbe ripetitivo, non solo il padre di lei.
Potrebbe parlare con sua moglie e spiegarle che vi rechereste non da uno psicologo per il problema di lei, ma per un consulto sulla vostra attuale situazione di coppia, magari presso un consultorio familiare tramite la vostra ASL oppure uno psicoterapeuta privato.
In altre parole, semplificando, dovrebbe sgombrare il campo dall'idea "sei malata, andiamo a farti vedere" e introdurre invece quella "è la nostra relazione che sta soffrendo, andiamo a farci vedere per capire se esiste ancora margine di recupero".
È probabile che questa riformulazione le risulti più accettabile, e in ogni caso la riservatezza sarebbe garantita: non dovreste dirlo a nessun altro, se non volete.
Alternativamente, potrebbe rivolgersi lei stesso, da solo, a uno specialista per farsi consigliare in merito a come comportarsi. Ma il sospetto di depressione potrà essere confermato oppure disconfermato solo attraverso un'intervista di persona, anche con lei.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile utente
La prima frase era solo un commento su una cosa detta da lei. Non è possibile dire da qui se sua moglie la accomuni davvero a suo padre né rispetto a cosa. Quest'eventualità, ammesso che sia rilevante per la soluzione del vostro problema, può essere valutata solo tramite consulti di persona.
Tuttavia la esorto a concentrarsi sulla parte successiva della risposta che le ho dato, che è quella importante. In questo momento è necessario che facciate innanzitutto qualcosa. Le interpretazioni, se necessarie, potranno venire anche dopo.
Cordiali saluti
La prima frase era solo un commento su una cosa detta da lei. Non è possibile dire da qui se sua moglie la accomuni davvero a suo padre né rispetto a cosa. Quest'eventualità, ammesso che sia rilevante per la soluzione del vostro problema, può essere valutata solo tramite consulti di persona.
Tuttavia la esorto a concentrarsi sulla parte successiva della risposta che le ho dato, che è quella importante. In questo momento è necessario che facciate innanzitutto qualcosa. Le interpretazioni, se necessarie, potranno venire anche dopo.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 21/10/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.