crisi coniugale

Buongiorno, ma soprattutto grazie a chi potrà darmi un consiglio per questa situazione in cui mi trovo attualmente.
Sono sposato da c.a 4 anni con una donna più grande di me io ho 38 anni lei 50, stiamo insieme da quasi 18 anni
Come tutte le coppie abbiamo avuto alti e bassi, adesso però siamo in una situazione davvero critica.
Premesso che amo mia moglie, ho sempre visto questa ragazza, donna, come la persona con cui voler vivere tutta la mia vita , cosa di cui attualmente sono convinto, purtroppo a causa di problemi di salute del padre, ed altri fattori che l'hanno vista impegnatissima, oltre al lavoro quotidiano ,ad un ulteriore impegno ad assistere il padre, che l'ha portata a "scoppiare" emotivamente ,ed inevitabilmente a ripercuotersi negativamente sul nostro matrimonio.
Un giorno pochi mesi fa' , mi disse che mi amava, che ero tutto per lei, pochi giorni dopo sostanzialmente l'opposto, ed in quel momento mi è crollato il cielo addosso...disse che non mi amava più , ma che non voleva perdermi, che era disposta a riprovarci, poi sostanzialmente si comportava in maniera incoerente, arrivava a casa più nervosa, rispondeva con toni strafottenti, atteggiamenti arroganti, questo ci ha portati ad ulteriori scontri, mi disse che non provava più nulla, ma comunque ha dimostrato una totale incoerenza dal lato emotivo, un giorno dice che ci vuole provare, poco dopo l opposto ecc ecc.
Non sono uno psicologo, non è il mio campo, ho provato a chiederle se vuole affrontare un percorso di terapia di coppia, cosa che lei in questo momento, non vuole, dice che è "senza forze", svuotata,che è concentrata soltanto sul padre, di vivere la giornata, di lasciarsi trascinare dagli eventi....
Tutta questa situazione personalmente ha avuto ripercussioni anche su di me, ammetto di aver fatto molti errori nella vita di coppia, ma ho sempre dimostrato la volontà di mettermi in discussione,ancora adesso, di migliorare , di collaborare, io vorrei sapere come affrontare ed aiutare mia moglie durante questo bruttissimo periodo,mi dice di non starle con il fiato sul collo, forse ho fatto l'errore di cercare di proporle di fare qualcosa insieme un po' per trascorrere del tempo insieme e distrarla da fonti di stress, eccc ecc.
Sto' tentando di aiutarla in tutte le maniere, non voglio rimanere "passivo" di fronte a questa situazione, ma aiutare in maniera attiva lei, me , noi.. perchè non sono una persona che scappa di fronte alle difficoltà, la amo, adesso in lei vedo una persona "sterile" di emozioni d 'affetto nei miei confronti, a volte ho l'impressione di essere un suo nemico, vorrei avere un consulto su come poterla aiutare ed essere presente, cercando di migliorare il rapporto, riconquistarla.
Forse sono un idealista, un sognatore, ma non sono una persona che abbandona la nave.
Essere veramente una persona d'appoggio e sicurezza.
Grazie a chiunque possa darmi un consulto.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

la descrizione della situazione è molto dettagliata.

Ha forse trascurato però un elemento: la fase peri-menopausa intuibile dall'età, che può contribuire agli sbalzi di umore.

L'assistenza ai genitori anziani mette frequentemente alla prova la donna, lacerata tra il dovere filiale e l'amore verso il proprio uomo. Talvolta il secondo viene messo al .. secondo posto, pensando che quello filiale è a termine (il genitore morirà) e non ci si potrebbe perdonare di non aver dato il massimo.

Purtroppo la imprevedibile durata dell'assistenza succhia energie e voglia di vivere;
la "lievità" della persona e della relazione si perde per strada;
le proposte di qualche svago vengono prese come un'offesa verso il dolore, anzichè come una risorsa per reintegrare le energie.

Occorrerebbe un supporto medico per Sua moglie.

E un appoggio psicologico per Lei, per capire, per accettare senza scoraggiarsi così. (E naturalmente anche per Sua moglie, ma in questa fase queste figlie dicono di non aver tempo...)

Provi a parlare a Sua moglie con la voce del cuore, anzichè con quella della rivendicazione: "Anch'io ho bisogno". Forse Sua moglie a questo non pensa, in questo momento.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Lucia Murgia Psicoterapeuta, Psicologo 31 1
Gentile Utente,
concordo con la collega nell'affermare che sua moglie attraversa una fase della vita dove le sfide a cui è chiamata sono molteplici e così anche i ruoli che si trova a svolgere.

Ciò potrebbe generare un forte stress anche all'interno della coppia tanto da stravolgerne equilibri e sicurezze .

Naturalmente la scelta di chiedere un aiuto specialistico dovrebbe essere voluta da entrambe le parti se si pensa ad un percorso di coppia.

Lei potrebbe comunque valutare un sostegno psicologico che di riflesso favorirebbe anche un clima familiare più disteso ed una consapevolezza più lucida degli accadimenti.

Dr Lucia Murgia
Psicologa
Cagliari (CA)

Dr. Lucia  Murgia

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno e grazie per le risposte, sulla menopausa , l'avevo scritto, ma facendo un copia ed incolla mi ero perso qualche pezzo importante ( chiedo venia), grazie dottoresse Carla Maria e Lucia Murgia, veramente un grazie di cuore, su questa frase:"... Purtroppo la imprevedibile durata dell'assistenza succhia energie e voglia di vivere;
la "lievità" della persona e della relazione si perde per strada;
le proposte di qualche svago vengono prese come un'offesa verso il dolore, anzichè come una risorsa per reintegrare le energie."
In particolare questo punto "le proposte di qualche svago vengono prese come un'offesa verso il dolore", mi ha fatto riflettere.. è un aspetto, o opzione a cui non avevo pensato.
Sicuramente da lato mio cerchero' un supporto specialistico, nonostante abbia una grande forza di volontà e testardaggine, non so se sono determinanti oppure potrebbero creare problemi, io cerco di evitare ogni situazione di scontro, rendendomi più disponibile, certo che "assorbire" questa negatività che mi riversa addosso non è affatto semplice, alcune volte mi sento talmente umiliato che vorrei reagire , ma subito rifletto e pensando che siano parole dettate dallo stress degli eventi...
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

<<(ho) una grande forza di volontà e testardaggine, non so se sono determinanti oppure potrebbero creare problemi, io cerco di evitare ogni situazione di scontro, <<

I suddetti non sono elementi di per sè determinanti, nè in bene nè in male, quanto piuttosto le difficoltà nel comprendere le motivazioni dell'altra persona.

Riguardo alla comprensione delle emozioni e stanchezze del familiare che assiste,
allego due letture proprio specifice per aiutarLa a comprendere con empatia.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2292-la-gestione-delle-emozioni-nel-percorso-di-cura-e-di-assistenza.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1156-il-cargiver-familiare-e-il-burden.html
Se ritiene, me ne dia un riscontro.

Riguardo ad un percorso psicologico, intendo dire che l'aiuto psy andrebbe cercato per comprendere più a fondo;
allora la negatività non sembra più così pesante;
ci si sente appoggiati e sostenuti dal terapeuta sia nella comprensione delle complesse problematiche, sia nei comportamenti più adeguati da assumere.

Saluti cordiali.

[#5]
Utente
Utente
..Buongiorno dottoressa, rinnovo i miei più sinceri ringraziamenti, adesso leggo gli articoli da lei consigliati e le darò un riscontro.
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