Non riuscire a controbattere alle offese altrui
Buongiorno a tutti,
volevo porvi una mia situazione.
Capita spesso che venga attaccata,offesa e/o criticata da persone della mia famiglia. Io non riesco mai a difendermi(a parole)...vorrei "attaccare" come fanno loro...o comunque,cercare di difendermi e di difendere le mie ragioni...ma appena ci provo mi sale il magone,lacrime agli occhi e voce che si spezza...cosi' non riesco a dire piu' una parola. Mi sento inerme davanti a loro e alle loro parole. Forse sono troppo emotiva o troppo "legata" a loro e per paura di "perderli" non reagisco. Ma loro non si fanno problemi per attaccare gratuitamente me. Io devo e voglio imparare a difendermi da loro. Ma come riuscirci? Prendere completamente le distanze?
Grazie mille.
volevo porvi una mia situazione.
Capita spesso che venga attaccata,offesa e/o criticata da persone della mia famiglia. Io non riesco mai a difendermi(a parole)...vorrei "attaccare" come fanno loro...o comunque,cercare di difendermi e di difendere le mie ragioni...ma appena ci provo mi sale il magone,lacrime agli occhi e voce che si spezza...cosi' non riesco a dire piu' una parola. Mi sento inerme davanti a loro e alle loro parole. Forse sono troppo emotiva o troppo "legata" a loro e per paura di "perderli" non reagisco. Ma loro non si fanno problemi per attaccare gratuitamente me. Io devo e voglio imparare a difendermi da loro. Ma come riuscirci? Prendere completamente le distanze?
Grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
la sua condizione è ben più complessa di quanto scrive.
Ho riletto lo storico dei suoi tanti consulti e sembra che il suo malessere parta dalle terre dell'infanzia.
Ci ha scritto tante altre volte per le più svariate problematiche.
Ha perso la madre a 13 anni, non riusciva a staccarsi da suo padre per poter essere libera di amare e così via.
Come ha risolto?
Si è fatta aiutare da un nostro Collega?
la sua condizione è ben più complessa di quanto scrive.
Ho riletto lo storico dei suoi tanti consulti e sembra che il suo malessere parta dalle terre dell'infanzia.
Ci ha scritto tante altre volte per le più svariate problematiche.
Ha perso la madre a 13 anni, non riusciva a staccarsi da suo padre per poter essere libera di amare e così via.
Come ha risolto?
Si è fatta aiutare da un nostro Collega?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazza, ricordo anch'io le problematiche di cui ci ha parlato , in particolare nell'aprile del 2015 io , con altri Colleghi le consigliavamo di farsi aiutare ed io anche di cambiare lavoro.. se Lei sta sempre lì a tacere e a sopportare e non prende altre decisioni, le cose non cambiano , non la prendono sul serio insomma, deve usare la rabbia che certamente prova per andare al Consultorio, da sola , autonomamente e cercare aiuto, poi sarà una strada in discesa, si sentirà più forte, compresa e appoggiata, non credo che i suoi non le vogliano bene , ma la trattano come una ragazzina. deve trovare dentro di sè e in famiglia il necessario rispetto per la sua persona ed i suoi sentimenti.. Ci vuole coraggio , mi diceva l'anno scorso, ecco appunto cominciamo , ma subito..
noi siamo qui , sempre disponibili , spero che ci creda e ci ascolti..
noi siamo qui , sempre disponibili , spero che ci creda e ci ascolti..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 08/05/2016.
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