bisogni dei figli, crescita, e comportamento dei genitori
salve dottori, buonasera..una domanda leggera questa volta, per aprire più che altro un dibattito: secondo voi è normale che i genitori non avallino le esigenze psicologiche del figlio, di realizzazione affermazione delle proprie idee e posizione sociale, ma tendano sempre, come in un comportamento "omertoso" a frenarci e impedirci di esprimerci? e quindi dobbiamo essere noi in qualità di figli a conquistarci da solo, con scelte responsabili, la nostra parte nel mondo? succede solo a me o è comune? secondo me, una volta riuscito un figlio nell'intento, si può dire soddisfatto di essersi affermato, anche se un aiuto non era sgradito, ed è un comportamento, inoltre, volevo dire, che pervade secondo me l'intera società, di cui la famiglia è il nucleo principale..grazie per le vostre risposte
[#1]
Gentile Utente,
I dibattiti non sono consoni al consulti online.
Se ha da chiedere ancora qualcosa che riguardi lei, faccia pure, ma, come sempre, una consulenza de visu non odio mai essere sostituita da una online.
Mi chiedo se ha risolto le sue pregresse problematiche del passato che le facevano richiedere tanti consulti
I dibattiti non sono consoni al consulti online.
Se ha da chiedere ancora qualcosa che riguardi lei, faccia pure, ma, come sempre, una consulenza de visu non odio mai essere sostituita da una online.
Mi chiedo se ha risolto le sue pregresse problematiche del passato che le facevano richiedere tanti consulti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
gentile utente le scelte dei genitori sono dettate da convinzioni personali, ideologie, paure e, seppur quasi sempre in buona fede, spesso poco funzionali.
Il modo migliore per affrontare una scelta è la discussione in famiglia e, quando manca, soprattutto, la pazienza.
saluti
Il modo migliore per affrontare una scelta è la discussione in famiglia e, quando manca, soprattutto, la pazienza.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Caro ragazzo,
Ricorrere al nostro parere pero' dice qualcosa di Lei. Di molto rilevante. Sembrerebbe che Lei per affermare o anche solo sostenere le Sue opinioni abbia bisogno di un "appoggio" esterno e autorevole. Non si e' rivolto ad un amico infatti ma a noi, per attingere per se'.
Questo indica una tendenza ad appoggiarsi. E quindi a non sentirsi autonomo.
E forse e' tale tendenza che la penalizza nel rapporto con i Suoi, piu' che le loro opinioni che saranno certamente diverse dalle Sue. Come e' normale che sia fra generazioni diverse.
Le sembra?
Ricorrere al nostro parere pero' dice qualcosa di Lei. Di molto rilevante. Sembrerebbe che Lei per affermare o anche solo sostenere le Sue opinioni abbia bisogno di un "appoggio" esterno e autorevole. Non si e' rivolto ad un amico infatti ma a noi, per attingere per se'.
Questo indica una tendenza ad appoggiarsi. E quindi a non sentirsi autonomo.
E forse e' tale tendenza che la penalizza nel rapporto con i Suoi, piu' che le loro opinioni che saranno certamente diverse dalle Sue. Come e' normale che sia fra generazioni diverse.
Le sembra?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Utente
care dottoresse Randone ed Esposito, io in seguito agli episodi psicotici che ho avuto prendo farmaci e sto seguendo una psicoterapia analitica..sono arrivato a buon punto e sto bene, ora devo vedere psicoterapeuta e psichiatra per discutere degli ultimi cambiamenti, la mia opinione è che, ma ovviamente mi rivolgerò allo psichiatra, una terapia di mantenimento forse la devo prendere a vita, perché mi rendo conto che, almeno per il momento che sto con i miei, è necessaria, inoltre ho paura che se dovessi dire qualcosa ai miei, riguardo la mia condizione di salute, non mi credano, e quindi ho bisogno, come è successo in passato, che ci parlino persone di cui loro si fidano, come il dottore..poi il rapporto con mio padre è un po' carente, nel senso che lui a volte c'è e c'era a volte no, e questa rende la mia persona molto "ambivalente" da un punto di vista della identità, anche sessuale..mia conclusione..quindi c'è in me un problema di salute da affrontare e una questione psicologica da chiarire che riguarda la mia identità..secondo voi le due cose sono collegate? speriamo bene..
[#5]
Certamente sono collegate! E occorre farlo con accuratezza.
Penso pero' che Lei con il Suo analista debba apprendere a gestire i dialoghi con i Suoi. La delega non Le giova. Non giova al miglioramento della Sua personalita. La depotenzia.
Lei non avra' sempre e solo colloqui "mediati" dal terapeuta e un po' per volta dovra' imparare a esprimere nel modo piu' adulto possibile Le Sue esigenze e a recepire le risposte.
Parli al Suo analista di questo progetto. Per realizzarlo nei tempi e nei modi migliori.
Che ne dice?
Penso pero' che Lei con il Suo analista debba apprendere a gestire i dialoghi con i Suoi. La delega non Le giova. Non giova al miglioramento della Sua personalita. La depotenzia.
Lei non avra' sempre e solo colloqui "mediati" dal terapeuta e un po' per volta dovra' imparare a esprimere nel modo piu' adulto possibile Le Sue esigenze e a recepire le risposte.
Parli al Suo analista di questo progetto. Per realizzarlo nei tempi e nei modi migliori.
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.4k visite dal 04/05/2016.
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