Cardiofobia e tanatofobia
Salve, sono un ragazzo di 23 anni che ha deciso di scrivere questo consulto perché ultimamente sono afflitto da alcuni, scomodi, pensieri.
Innanzitutto provengo da una famiglia con problemi d'ansia e anche io non sono di meno. Mi è capitato, saltuariamente, di avere attacchi di panico con conseguente spavento e soffro di ansia praticamente per tutto il giorno. A volte non noto la cosa, ma poi mi capita di accorgermi che "stringo" i denti, che muovo velocemente le gambe e altri piccoli sintomi. Diciamo che questa cosa non mi crea problemi nella vita quotidiana ma sento di non essere tranquillo al 100%.
Ho, da sempre, la fobia di patologie cardiache e non, improvvise (infarti, ictus ecc) che potrebbero capitare a me o alle persone a me care. Questo fatto è stato accentuato negli ultimi giorni a causa di un evento correlato con questi problemi (un conoscente ha avuto un infarto e si trova ancora in ospedale). In più, a questa fobia, si aggiunge la paura della morte. Mi capita, a volte, di non riuscire a prendere sonno per paura che capiti qualcosa di spiacevole a me o alle persone care. Anche solo una notizia passata in televisione o letta su un quotidiano inerente a questi fatti, mi crea ansia.
Quando devo assistere ad un funerale, non faccio altro che pensare al giorno in cui io sarò in quella bara ecc ecc.
Il pensiero che un giorno dovrò accettare la morte dei miei genitori, non vederli più, mi rattrista e mi crea questa ansia.
Torno a precisare che tutto ciò non infligge drasticamente nella mia vita, ma la intacca ogni tanto e non mi fa stare bene completamente.
Non so se ci sono i presupposti per intraprendere un percorso psicoterapeutico, per questo mi sono rivolto a voi.
Grazie.
Innanzitutto provengo da una famiglia con problemi d'ansia e anche io non sono di meno. Mi è capitato, saltuariamente, di avere attacchi di panico con conseguente spavento e soffro di ansia praticamente per tutto il giorno. A volte non noto la cosa, ma poi mi capita di accorgermi che "stringo" i denti, che muovo velocemente le gambe e altri piccoli sintomi. Diciamo che questa cosa non mi crea problemi nella vita quotidiana ma sento di non essere tranquillo al 100%.
Ho, da sempre, la fobia di patologie cardiache e non, improvvise (infarti, ictus ecc) che potrebbero capitare a me o alle persone a me care. Questo fatto è stato accentuato negli ultimi giorni a causa di un evento correlato con questi problemi (un conoscente ha avuto un infarto e si trova ancora in ospedale). In più, a questa fobia, si aggiunge la paura della morte. Mi capita, a volte, di non riuscire a prendere sonno per paura che capiti qualcosa di spiacevole a me o alle persone care. Anche solo una notizia passata in televisione o letta su un quotidiano inerente a questi fatti, mi crea ansia.
Quando devo assistere ad un funerale, non faccio altro che pensare al giorno in cui io sarò in quella bara ecc ecc.
Il pensiero che un giorno dovrò accettare la morte dei miei genitori, non vederli più, mi rattrista e mi crea questa ansia.
Torno a precisare che tutto ciò non infligge drasticamente nella mia vita, ma la intacca ogni tanto e non mi fa stare bene completamente.
Non so se ci sono i presupposti per intraprendere un percorso psicoterapeutico, per questo mi sono rivolto a voi.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
Vista la familiarità con questi disturbi, la paura che spesso sta provando seppur contenuta, le continue rimuginazioni, forse sarebbe opportuno iniziare un percorso psicoterapico.
Come ci descrive, questi problemi si acutizzano e permangono anche solo in relazione ad una notizia passata in tv. Probabilmente potrebbe trattarsi di ansia generalizzata.
Se interviene ora non permetterà a questa sintomatologia di stabilizzarsi e nel tempo peggiorare.
Si rivolga ad uno psicologo che dopo un'accurata diagnosi le indicherà il percorso più opportuno. Le ricordo che può farlo anche tramite servizio sanitario pubblico.
Cordialmente
Vista la familiarità con questi disturbi, la paura che spesso sta provando seppur contenuta, le continue rimuginazioni, forse sarebbe opportuno iniziare un percorso psicoterapico.
Come ci descrive, questi problemi si acutizzano e permangono anche solo in relazione ad una notizia passata in tv. Probabilmente potrebbe trattarsi di ansia generalizzata.
Se interviene ora non permetterà a questa sintomatologia di stabilizzarsi e nel tempo peggiorare.
Si rivolga ad uno psicologo che dopo un'accurata diagnosi le indicherà il percorso più opportuno. Le ricordo che può farlo anche tramite servizio sanitario pubblico.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 29/04/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.