Ipocondria, attacchi di panico, ansia...

Buonasera!
Sono una ragazza di 20 anni e da un po' di tempo ho un problema.
Pochi mesi fa ho scoperto di avere la sindrome del colon irritabile; fino a poco prima di scoprirlo, essendo un soggetto ansioso, tendevo a somatizzare il tutto e stavo spesso molto male. Fortunatamente, dopo aver scoperto che era colite e dunque niente di grave, mi sono tranquillizzata.
Purtroppo la tranquillità é durata una settimana: da un mesetto a questa parte, ogni qualvolta che sono sola (e ultimamente anche quando sono in compagnia) accuso una sensazione di svuotamento della testa, quando sono seduta mi sento quasi sospesa da terra, mi sento stanca, senza voglia, inutile, sola, vivo male, sono spesso pessimista, persino sulla possibilità di star meglio...Vivo da sola e purtroppo questa cosa mi rende triste. Ne ho parlato col medico e mi ha detto che sono un soggetto molto ansioso e anche ipocondriaco. Sentendomi dire ciò ho provato a star tranquilla e a calmarmi, ma ogni sera, appena torno a casa, sento la testa pesante ma al contempo vuota, nausea, fame d'aria, sensazione di paura e di stordimento...Alle volte queste sensazioni le provo anche durante il giorno, mai però al mattino. Tutti mi dicono che é una cosa psicologica e infatti ho chiesto aiuto ad un consultorio. Ogni tanto però mi chiedo se i giramenti di testa, la nausea, la sensazione di svuotamento e di stanchezza non siano sintomi di qualcosa di fisico: ad inizio mese infatti ho battuto la testa vicino una trave di legno, la botta l'ho presa sul lato sinistro della testa, lì per lì mi ha fatto un po' male, ma poi é finita lì. Preciso che i giramenti non sono iniziati con questa botta ma prima, mentre la sensazione di svuotamento e di stordimento dopo la botta. Crede sia un caso, è che sia quindi una cosa psicologica?
La ringrazio.
[#1]
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Al suo medico ha riferito dell'urto alla testa?
Si faccia visitare e una volta escluse le cause organiche si potrebbe propendere per un problema derivato dalla sfera ansiosa.

Di lei ci dice poco: cosa fa nella vita?
È innamorata? Fidanzata?
Esce con i suoi amici?
I primo sintomi ansiosi li ha sviluppati in concomitanza della diagnosi di colon irritabile?

Ha fatto bene a rivolgersi al consultorio anche se non so che tipo di consultazione sta portando avanti. Sicuramente dovrebbe, qualora non lo stia già ricevendo, rivolgersi ad uno psicologo che dopo una diagnosi specifica possa aiutarla a superare queste problematiche che ancora sembrano essere in una fase moderata.

Cordialmente

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

[#2]
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa,
ho fatto presente al dottore la cosa e mi ha detto che, dopo quasi due mesi, posso stare tranquilla in riferimento all'urto alla testa.

Per quanto riguarda il resto, si, sono fidanzata da un anno con un ragazzo stupendo che in tutto questo tempo mi é stato accanto, soprattutto negli ultimi periodi che, proprio a causa di questi attacchi di panico, sono stati difficili.
Studio e sono costantemente sotto pressione, ma i sintomi sono peggiorati proprio in concomitanza della diagnosi di colon irritabile.

Mi sono rivolta ad una psicologa del consultorio, la quale mi segue e sta svolgendo insieme a me delle sedute in cui parliamo un po' della mia vita passata e quotidiana, stiamo cercando di capire insieme cosa abbia fatto scattare in me queste reazioni che hanno più portato a queste crisi.

Ogni giorno, purtroppo, penso ai momenti in cui sono stata male e penso che, appena mi ricapiterà di essere sola, tali attacchi si ripresenteranno e ho sempre molta paura. Sono preoccupata, ho paura di non poter migliorare...Che tipo di terapia mi consiglierebbe lei?

La ringrazio, cordiali saluti.
[#3]
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Non possiamo definire da qui che tipo di terapia sia più adatta al suo caso ma le posso dire che è innanzitutto trovare la persona che le piaccia e con la quale possa creare una buona alleanza a prescindere dall'orientamento. La terapia cognitivo comportamentale interviene sui pensieri negativi e sulla conseguente risposta comportamentale. Potrebbe essere utile per una remissione dei sintomi e magari per migliorare i disturbi somatici associati.
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