nuovo lavoro, sbagliato in partenza
Buongiorno Dottori,
sono una giovane ingegnere di 30 anni.
Sono stata contattata due settimane fa da un'azienda alla quale tenevo moltissimo e presso la quale avevo già fatto un colloquio lo scorso anno, ma avevo rifiutato poichè la posizione non mi interessava.
Mi hanno richiamata dopo un anno dicendomi di aver tenuto tutto l'anno il CV sulla scrivania e contro ogni mia aspettativa mi hanno subito fatto la proposta di contratto, dopo un solo colloquio!
L'azienda dove lavoro attualmente è molto bella, ma presa dall'entusiasmo per il nuovo lavoro ho accettato subito.
Dopo due colloqui bellissimi mi sono però già rovinata la reputazione presso la nuova azienda:
- ho insistito per andare a firmare in fretta il contratto ufficiale, mi metteva ansia aver dato le dimissioni da un indeterminato e non aver ancora firmato dall'altra parte
- mi sono dimostrata ansiosa alla firma del contratto, davanti a quello che ho scoperto poi essere il direttore amministrativo! Ho fatto domande assurde, non avendo capito bene il funzionamento dell'azienda (ci sono i buoni pasto?come sono i permessi?) , viste le risposte non positive ho iniziato visibilmente ad ansiarmi, mi sono venuti gli occhi lucidi e ho detto:
- "ma qui ci sono possibilità di carriera vero?" a risposta affermativa ho detto sorridendo : "AH meno male, mi ha ricodato perchè volevo venire qui!" UN'AFFERMAZIONE ASSURDA che mi ha rovinato la reputazione prima di entrare
- "Ma allora mi devo pagare tutto io??" mi ha risposto di no, e mi ha dovuto spiegare come funziona
- "Scusi sono terrorizzata..sa, lascio un indeterminato..." risposta sua: "ma anche questo lo è..." io ribatto: "si, ma è comunque un cambiamento..."
Per finire, sorridendo (come a una pazza) mi porge la penna per firmare (sapeva che avevo già dato le dimissioni nel mio attuale posto)...io firmo, e lo ringrazio due o tre volte per aver avuto la gentilezza di spiegarmi tutto, mi da la mano e mi dice benvenuta...me ne vado.
DOTTORI, vi espongo i pensieri che mi tormentano:
- se lui fosse andato da chi mi ha scelto, figlio del padrone, e gli avesse detto "chi è questa instabile che hai preso?", alla fine questa persona con la quale ho firmato è anche consigliere, ma lo ho scoperto poi....e insieme avessero pensato in questo mese prima che inizio di trovare qualcun altro e lasciarmi a casa nel periodo di prova?
- sono entrata da "una porta d'oro", cercata più volte da loro...con personale interno all'azienda che già mi conosceva e di certo avrà parlato bene di me e di come lavoro...e MI SONO ROVINATA prima di entrare...
- ho lasciato questo lavoro sicuro per buttarmi nel vuoto, ed è come se già avessi perso il prossimo lavoro...
Perchè mi sono mostrata così instabile e fragile con una persona importante dell'azienda??HO DETTO COSE ASSURDE, MI SONO VENUTI GLI OCCHI LUCIDI...HO DETTO "MI HA RICORDATO PERCHè VOLEVO VENIRE QUI"
Ho tanta paura di non trovare un altro posto, ho 30 anni , non sono più così giovane...e poi quello era il posto dei miei sogni...
inizierò tra 24 giorni...non so se reggerò per molto altro tempo...è già una settimana che non chiudo occhio...aiutatemi per favore...
dovrei iniziare già a cercare altro?
forse esagero tutto...forse quando entrerò li passerà tutto, ma manca ancora troppo tempo prima che io lo possa sapere...
sono una giovane ingegnere di 30 anni.
Sono stata contattata due settimane fa da un'azienda alla quale tenevo moltissimo e presso la quale avevo già fatto un colloquio lo scorso anno, ma avevo rifiutato poichè la posizione non mi interessava.
Mi hanno richiamata dopo un anno dicendomi di aver tenuto tutto l'anno il CV sulla scrivania e contro ogni mia aspettativa mi hanno subito fatto la proposta di contratto, dopo un solo colloquio!
L'azienda dove lavoro attualmente è molto bella, ma presa dall'entusiasmo per il nuovo lavoro ho accettato subito.
Dopo due colloqui bellissimi mi sono però già rovinata la reputazione presso la nuova azienda:
- ho insistito per andare a firmare in fretta il contratto ufficiale, mi metteva ansia aver dato le dimissioni da un indeterminato e non aver ancora firmato dall'altra parte
- mi sono dimostrata ansiosa alla firma del contratto, davanti a quello che ho scoperto poi essere il direttore amministrativo! Ho fatto domande assurde, non avendo capito bene il funzionamento dell'azienda (ci sono i buoni pasto?come sono i permessi?) , viste le risposte non positive ho iniziato visibilmente ad ansiarmi, mi sono venuti gli occhi lucidi e ho detto:
- "ma qui ci sono possibilità di carriera vero?" a risposta affermativa ho detto sorridendo : "AH meno male, mi ha ricodato perchè volevo venire qui!" UN'AFFERMAZIONE ASSURDA che mi ha rovinato la reputazione prima di entrare
- "Ma allora mi devo pagare tutto io??" mi ha risposto di no, e mi ha dovuto spiegare come funziona
- "Scusi sono terrorizzata..sa, lascio un indeterminato..." risposta sua: "ma anche questo lo è..." io ribatto: "si, ma è comunque un cambiamento..."
Per finire, sorridendo (come a una pazza) mi porge la penna per firmare (sapeva che avevo già dato le dimissioni nel mio attuale posto)...io firmo, e lo ringrazio due o tre volte per aver avuto la gentilezza di spiegarmi tutto, mi da la mano e mi dice benvenuta...me ne vado.
DOTTORI, vi espongo i pensieri che mi tormentano:
- se lui fosse andato da chi mi ha scelto, figlio del padrone, e gli avesse detto "chi è questa instabile che hai preso?", alla fine questa persona con la quale ho firmato è anche consigliere, ma lo ho scoperto poi....e insieme avessero pensato in questo mese prima che inizio di trovare qualcun altro e lasciarmi a casa nel periodo di prova?
- sono entrata da "una porta d'oro", cercata più volte da loro...con personale interno all'azienda che già mi conosceva e di certo avrà parlato bene di me e di come lavoro...e MI SONO ROVINATA prima di entrare...
- ho lasciato questo lavoro sicuro per buttarmi nel vuoto, ed è come se già avessi perso il prossimo lavoro...
Perchè mi sono mostrata così instabile e fragile con una persona importante dell'azienda??HO DETTO COSE ASSURDE, MI SONO VENUTI GLI OCCHI LUCIDI...HO DETTO "MI HA RICORDATO PERCHè VOLEVO VENIRE QUI"
Ho tanta paura di non trovare un altro posto, ho 30 anni , non sono più così giovane...e poi quello era il posto dei miei sogni...
inizierò tra 24 giorni...non so se reggerò per molto altro tempo...è già una settimana che non chiudo occhio...aiutatemi per favore...
dovrei iniziare già a cercare altro?
forse esagero tutto...forse quando entrerò li passerà tutto, ma manca ancora troppo tempo prima che io lo possa sapere...
[#1]
Gentile utente,
Innanzitutto provi a calmarsi e a razionalizzare.
È chiaro che la condizione che ha sostenuto era di per se già piuttosto complessa: dover lasciare una cosa sicura che già si conosce e che tra l'altro le piaceva per una nuova situazione di cui non si ha conoscenza è naturalmente qualcosa che predispone all'incertezza e perciò alla preoccupazione.
Probabilmente la soglia normale dell'ansia quel giorno era stata superata abbondantemente tanto da interferire con il comportamento e non permetterle di affrontare la situazione con lucidità. In preda all'ansia e alla paura di non aver fatto la scelta giusta si è probabilmente comportata in modo apprensivo.
Io credo che lei debba razionalizzare:
-la cercano da due anni nonostante avessero già ricevuto un rifiuto da lei lo scorso anno;
-la sua insistenza per firmare l'hanno probabilmente avvertita e se hanno deciso di proseguire è perché sono convinti di volerla con loro. Non crede?
-il suo comportamento ansioso e apprensivo lo ha messo in atto sempre quel giorno ma prima della firma e loro comunque anche in questo caso sono andati fino alla fine. E poi è un suo diritto ottenere quelle informazioni, magari avrebbe dovuto porle prima quelle domande ma sono pur sempre lecite;
-lei lucidamente crede che possano averla già sostituita solo perché si è mostrata preoccupata il giorno del suo contratto?
I nuovi datori probabilmente hanno capito la sua preoccupazione rispetto a lasciare un vecchio lavoro e iniziare qualcosa di nuovo e nonostante tutto hanno continuato a volerla nell'azienda.
Si sta affacciando verso un nuovo lavoro e questo le sta sicuramente mettendo ansia che lei sta però canalizzando nel modo sbagliato.
Provi a non rimuginare in queste settimane. Dedichi il suo tempo a se stessa, a qualche hobby o allo sport.
Cordialmente
Innanzitutto provi a calmarsi e a razionalizzare.
È chiaro che la condizione che ha sostenuto era di per se già piuttosto complessa: dover lasciare una cosa sicura che già si conosce e che tra l'altro le piaceva per una nuova situazione di cui non si ha conoscenza è naturalmente qualcosa che predispone all'incertezza e perciò alla preoccupazione.
Probabilmente la soglia normale dell'ansia quel giorno era stata superata abbondantemente tanto da interferire con il comportamento e non permetterle di affrontare la situazione con lucidità. In preda all'ansia e alla paura di non aver fatto la scelta giusta si è probabilmente comportata in modo apprensivo.
Io credo che lei debba razionalizzare:
-la cercano da due anni nonostante avessero già ricevuto un rifiuto da lei lo scorso anno;
-la sua insistenza per firmare l'hanno probabilmente avvertita e se hanno deciso di proseguire è perché sono convinti di volerla con loro. Non crede?
-il suo comportamento ansioso e apprensivo lo ha messo in atto sempre quel giorno ma prima della firma e loro comunque anche in questo caso sono andati fino alla fine. E poi è un suo diritto ottenere quelle informazioni, magari avrebbe dovuto porle prima quelle domande ma sono pur sempre lecite;
-lei lucidamente crede che possano averla già sostituita solo perché si è mostrata preoccupata il giorno del suo contratto?
I nuovi datori probabilmente hanno capito la sua preoccupazione rispetto a lasciare un vecchio lavoro e iniziare qualcosa di nuovo e nonostante tutto hanno continuato a volerla nell'azienda.
Si sta affacciando verso un nuovo lavoro e questo le sta sicuramente mettendo ansia che lei sta però canalizzando nel modo sbagliato.
Provi a non rimuginare in queste settimane. Dedichi il suo tempo a se stessa, a qualche hobby o allo sport.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
[#2]
Utente
Dottoressa,
semplicemente GRAZIE.
Mi ha aiutata a vedere il tutto in modo razionale e a capire che forse esageravo nel considerare il mio comportamento come qualcosa di irrimediabile e senza ritorno.
Ha centrato il punto:
lascio una situazione sicura e che mi piace, lo faccio per qualcosa di molto diverso (da azienda a consulenza) ma che mi entusiasma perchè accrescerà le mie competenze.
Sull'onda dell'entusiasmo ho accettato senza chiedere informazioni in modo esaustivo.
Sono quindi andata a firmare in uno stato di incertezza che ho purtroppo manifestato, ma che non cambia il mio curriculum, l'impressione che ho dato a chi mi ha selezionata.
Inoltre fatico spesso a ricordare che chi ho di fronte è comunque un essere umano, e come tale può aver compreso le paure di una ragazza 30enne che lascia un bel lavoro per buttarsi in qualcosa di molto diverso.
Credo che mi farò valere nei 30 giorni di prova, spero di farcela.
grazie ancora
semplicemente GRAZIE.
Mi ha aiutata a vedere il tutto in modo razionale e a capire che forse esageravo nel considerare il mio comportamento come qualcosa di irrimediabile e senza ritorno.
Ha centrato il punto:
lascio una situazione sicura e che mi piace, lo faccio per qualcosa di molto diverso (da azienda a consulenza) ma che mi entusiasma perchè accrescerà le mie competenze.
Sull'onda dell'entusiasmo ho accettato senza chiedere informazioni in modo esaustivo.
Sono quindi andata a firmare in uno stato di incertezza che ho purtroppo manifestato, ma che non cambia il mio curriculum, l'impressione che ho dato a chi mi ha selezionata.
Inoltre fatico spesso a ricordare che chi ho di fronte è comunque un essere umano, e come tale può aver compreso le paure di una ragazza 30enne che lascia un bel lavoro per buttarsi in qualcosa di molto diverso.
Credo che mi farò valere nei 30 giorni di prova, spero di farcela.
grazie ancora
[#5]
Utente
In realtà ho paura che mi abbia fatta firmare solo perchè sapeva che avevo dato le dimissioni dall'altra parte...e non poteva lasciarmi a piedi perchè c'era la proposta di contratto che mi aveva già mandato via mail...
dice che posso rimediare a questo errore?
mi spaventa il fatto di non essermi controllata...
il mondo del lavoro non fa sconti a nessuno...
forse arrivando li, e rendendomi conto che va tutto bene mi calmerò..ma fino ad allora forse dovrei contattare uno specialista per una terapia farmacologica, visto che il mio attuale psicologo presso il quale sono in cura non riesce ad aiutarmi...
l'unica preoccupazione è che dei farmaci possano "rallentarmi" mentalmente nel periodo di prova, nel quale invece dovrei essere lucida e sveglia...
grazie e mi scusi ancora
dice che posso rimediare a questo errore?
mi spaventa il fatto di non essermi controllata...
il mondo del lavoro non fa sconti a nessuno...
forse arrivando li, e rendendomi conto che va tutto bene mi calmerò..ma fino ad allora forse dovrei contattare uno specialista per una terapia farmacologica, visto che il mio attuale psicologo presso il quale sono in cura non riesce ad aiutarmi...
l'unica preoccupazione è che dei farmaci possano "rallentarmi" mentalmente nel periodo di prova, nel quale invece dovrei essere lucida e sveglia...
grazie e mi scusi ancora
[#6]
Gentile ragazza,
Vorrei chiederle per quali problematiche è in cura dallo psicologo? Problemi riferiti all'ansia?
Dovrebbe fare uno sforzo e razionalizzare. Sono due anni che la cercano ed erano liberi di "lasciarla a piedi" come dice lei è nn lo hanno fatto.
Ok, quel giorno ha avuto un comportamento ansioso ed impulsivo. Perché deve per forza credere che loro non lo abbiano capito e compreso?
Perché si ostina a vedere gli aspetti negativi della cose?
Perché non prova ad essere meno severa con sé stessa e impara a mettere in conto che a volte ci comportiamo in modo inopportuno e che esiste una modesta percentuale di imprevedibilità che nn dipende da noi e non possiamo controllare? Lo accetti.
Quanto agli psicofarmaci dovrebbe consultare uno psichiatra altrimenti potrebbe provare con qualcosa di naturale in prima battuta. Provi a chiedere al suo medico di base preparati naturali e inizi con quelli eventualmente.
Vorrei chiederle per quali problematiche è in cura dallo psicologo? Problemi riferiti all'ansia?
Dovrebbe fare uno sforzo e razionalizzare. Sono due anni che la cercano ed erano liberi di "lasciarla a piedi" come dice lei è nn lo hanno fatto.
Ok, quel giorno ha avuto un comportamento ansioso ed impulsivo. Perché deve per forza credere che loro non lo abbiano capito e compreso?
Perché si ostina a vedere gli aspetti negativi della cose?
Perché non prova ad essere meno severa con sé stessa e impara a mettere in conto che a volte ci comportiamo in modo inopportuno e che esiste una modesta percentuale di imprevedibilità che nn dipende da noi e non possiamo controllare? Lo accetti.
Quanto agli psicofarmaci dovrebbe consultare uno psichiatra altrimenti potrebbe provare con qualcosa di naturale in prima battuta. Provi a chiedere al suo medico di base preparati naturali e inizi con quelli eventualmente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 11.6k visite dal 28/04/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.