Mi sento sbagliata
Salve,
sono una ragazza di 19 anni.
Il problema è che non so stare con la gente: penso di essere sbagliata e non riesco a relazionarmi con le altre
persone. Per me gli altri sono migliori di me. I miei genitori dicono che ho tutto,
che devo svegliarmi e comportarmi come le altre ragazze ma sinceramente mi sento qualcosa che non va in me.
Se guardo le foto dell'asilo non mi riconosco, mi vedo felice. Fin dalle elementari sono così.
Inoltre ora vado all'università e lì non ho amici. E' da quasi un anno che sono innamorata di un ragazzo che viene
all'università con me. Lo conosco e ogni volta che lo vedo divento rosso fuoco in viso, mi tremano le gambe e
divento impacciata, non gli parlo mai. Questo ragazzo si mette a ridere dal mio comportamento ridicolo.
Non riesco a rilassarmi e concentrarmi a lezione: a volte salto le lezioni, mi vergogno a mangiare.
Tra un mese ho gli esami e mi trovo male perchè ho perso metà programma e penso ogni momento della giornata al
ragazzo che mi piace.
E per finire io vorrei trovarmi un lavoretto per questa estate ma ho tanta paura di fare colloqui. Ad es io vorrei vendere
gelati cose così ma so che se vado in gelateria a chiedere divento rosso fuoco e farei una figura.
Vorrei chiedere gentilmente un consiglio a voi perchè sto soffrendo molto per il mio carattere e vorrei uscirne.
sono una ragazza di 19 anni.
Il problema è che non so stare con la gente: penso di essere sbagliata e non riesco a relazionarmi con le altre
persone. Per me gli altri sono migliori di me. I miei genitori dicono che ho tutto,
che devo svegliarmi e comportarmi come le altre ragazze ma sinceramente mi sento qualcosa che non va in me.
Se guardo le foto dell'asilo non mi riconosco, mi vedo felice. Fin dalle elementari sono così.
Inoltre ora vado all'università e lì non ho amici. E' da quasi un anno che sono innamorata di un ragazzo che viene
all'università con me. Lo conosco e ogni volta che lo vedo divento rosso fuoco in viso, mi tremano le gambe e
divento impacciata, non gli parlo mai. Questo ragazzo si mette a ridere dal mio comportamento ridicolo.
Non riesco a rilassarmi e concentrarmi a lezione: a volte salto le lezioni, mi vergogno a mangiare.
Tra un mese ho gli esami e mi trovo male perchè ho perso metà programma e penso ogni momento della giornata al
ragazzo che mi piace.
E per finire io vorrei trovarmi un lavoretto per questa estate ma ho tanta paura di fare colloqui. Ad es io vorrei vendere
gelati cose così ma so che se vado in gelateria a chiedere divento rosso fuoco e farei una figura.
Vorrei chiedere gentilmente un consiglio a voi perchè sto soffrendo molto per il mio carattere e vorrei uscirne.
[#1]
Cara ragazza,
Mi permetto di dirLe sorridendo che la Sua timidezza e sensibilita' sono davvero rare oggigiorno! E le fanno onore nonostante La facciano soffrire!
Affronti con ottimismo le difficolta' che ha. Forse non sono molto condivise ma non e' un bene che sia cosi'! A 19 anni una ragazza che abbia avuto una vita normale e una famiglia affettuosa puo' permetterselo!
Esistono delle psicoterapie per fronteggiare la timidezza, ma penso che affrontare senza forzature la vita, magari sostenuta dai Suoi genitori, puo' consentirLe di emanciparsi un po' alla volta.
Il ragazzo? Le vuole bene?
Mi permetto di dirLe sorridendo che la Sua timidezza e sensibilita' sono davvero rare oggigiorno! E le fanno onore nonostante La facciano soffrire!
Affronti con ottimismo le difficolta' che ha. Forse non sono molto condivise ma non e' un bene che sia cosi'! A 19 anni una ragazza che abbia avuto una vita normale e una famiglia affettuosa puo' permetterselo!
Esistono delle psicoterapie per fronteggiare la timidezza, ma penso che affrontare senza forzature la vita, magari sostenuta dai Suoi genitori, puo' consentirLe di emanciparsi un po' alla volta.
Il ragazzo? Le vuole bene?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Ragazza,
scarsa fiducia in sé, paura del del giudizio, di non essere all'altezza (o altro che non sappiam)o possono essere alcuni dei fattori che si frappongono al vivere con scioltezza e tranquillità le relazioni con gli altri.
Confrontarsi, sentirsi un gradino sotto gli altri ,sono premesse che possono condurre ad evitare le situazioni potenzialmente ansiogene e al protrarsi di un circolo vizioso che non consente di fare e maturare esperienza e abilità nelle relazioni.
Vincere le paure affrontandole, un pochino alla volta, conseguire una maggiore sicurezza , cambiare le premesse su sé, sono alcuni dei fattori sui quali sembrerebbe utile lavorare, magari con l'aiuto di un nostro collega, se non ce la fa da sola.
Un caro saluto
scarsa fiducia in sé, paura del del giudizio, di non essere all'altezza (o altro che non sappiam)o possono essere alcuni dei fattori che si frappongono al vivere con scioltezza e tranquillità le relazioni con gli altri.
Confrontarsi, sentirsi un gradino sotto gli altri ,sono premesse che possono condurre ad evitare le situazioni potenzialmente ansiogene e al protrarsi di un circolo vizioso che non consente di fare e maturare esperienza e abilità nelle relazioni.
Vincere le paure affrontandole, un pochino alla volta, conseguire una maggiore sicurezza , cambiare le premesse su sé, sono alcuni dei fattori sui quali sembrerebbe utile lavorare, magari con l'aiuto di un nostro collega, se non ce la fa da sola.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4k visite dal 27/04/2016.
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