Mancanza di sentimenti

Gentili dottori, vi scrivo di nuovo perché la mia situazione è diventata insostenibile. Frequento da quasi due mesi un ragazzo e inizialmente le cose andavano bene anche se già la stavo vivendo male perché avevo paura che lui pensasse alla ex e non avevo voglia di soffrire di nuovo. Gli ho detto quasi subito di essermi innamorata di lui, il cuore mi batteva a mille. Dopo circa due settimane il vuoto totale. Ho avuto un attacco di ansia, piangevo sempre e per una settimana non ho ne mangiato ne dormito. Ho iniziato a mettere in dubbio tutto e volevo a tutti i costi chiudere la relazione, volevo scappare. I miei genitori mi hanno convinto a non farlo. Sono seguita da uno psicoterapeuta perché da poco sono appena uscita da un periodo in cui avevo ossessioni sui miei genitori: avevo l'ossessione di ucciderli. Con il suo aiuto devo dire che ne sono uscita molto bene, ma subito dopo si è presentato questo problema. Ho continuato a stare con il mio ragazzo perché sento di amarlo e so che al mio fianco voglio lui, però non riesco a provare niente. non riesco a provare ne amore, ne affetto, niente di niente. Pure il sesso mi fa paura. I miei comportamenti però non corrispondono con tutto questo. Lo vedo volentieri, vorrei passare tutto il mio tempo con lui ma mi sento vuota. Ogni volta voglio scappare, chiudere tutto perché penso che l'amore mi fa un po' schifo. Vedo le coppie in giro e sto male, guardo un film e sto male. Quando sono a casa ho vere e proprie crisi di panico e mi sento così debole e insicura che penso di doverlo lasciare ad una persona migliore di me che non abbia questi problemi. Mi sono convinta allora che non lo amo, che tutto questo malessere è una copertura per non ammettere che lui non fa per me e che quindi devo trovare il coraggio di lasciarlo andare. Mi sembra la soluzione più semplice e sensata. D'altro canto non mi sento convinta neanche di questa ipotesi. Continuo a ripetermi che qualcosa non mi quadra, ma non riesco a capire cosa. Passo le giornate su internet a cercare situazioni simili alla mia, perché pretendo di avere una risposta subito. Non riesco neanche ad aspettare la prossima seduta dallo psicoterapeuta. Voglio sapere perché tutta questa situazione mi sembra assurda; ho persino smesso di studiare, sono veramente esausta. La mia vita non è più la stessa. Quando sto con lui avverto inizialmente ansia, poi passa ma niente non riesco a stabilire con lui il contatto. Non riesco neanche a parlargliene perché non voglio che mi lasci per la mia situazione. Allo stesso tempo vorrei non mi avesse mai conosciuto perché non si merita una persona complicata come me, sento di non poterlo rendere felice in queste condizioni. I miei mi dicono di tenere duro, ma non ci riesco. Voglio mollare tutto perché sono completamente bloccata, mi sento vuota, una fallita. E' la prima volta che mi capita una situazione del genere e non so come comportarmi. Vorrei un vostro parere. Grazie e mi scuso per il racconto un po caotico.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, ci dice ben poco di Lei della sua vita, della sua storia, della sua educazione e così via .. mi domando anche se assume degli psicofarmaci che vengono spesso abbinati con la psicoterapia.. La sua scarsa risposta emotiva sarebbe allora ben comprensibile, deve parlare delle sue sensazioni e dei suoi sentimenti, dei dubbi e delle angosce con chi ha il piacere di seguirla, certo a volte la felicità e la paura di non riuscire ad afferrarla, allarma e inquieta..Ci riscriva se vuole, per ora , attraverso questo mezzo è difficile aiutarla.. con queste poche informazioni..
Le faccio molti auguri, a risentirla..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Nella mia vita ho sempre sofferto di ansia e panico e negli ultimi tempi avevo il pensiero di far del male ai miei e persino a me stessa. Non ho mai messo in atto nulla perché erano solo ossessioni e con l'aiuto dello psicoterapeuta sono riuscita a risolvere. Prendo anche il sereupin ma adesso sono arrivata a scalare la dose. Da una compressa e mezzo sono a mezza compressa. Ho 22 anni e dall'età di 16 sono stata tre anni e mezzo con un ragazzo. Ho chiuso io la relazione perché non potevo avere un futuro con lui. Da li è stato un po' un salto nel vuoto. Ho cominciato a concedermi a ragazzi che cercavano solo sesso. Nonostante fossi contraria pensavo che concedendomi poi sarebbero stati con me, ma sono stata sempre rifiutata. Nonostante i rifiuti non riuscivo a smettere di andarci a letto. Andavo con ognuno di loro con la speranza che cambiassero idea. Dopo l'ultima esperienza ho iniziato a dire che non ne volevo più sapere di amore e adesso che ho trovato il ragazzo che amo non riesco ad amare. Mi sembra tutto un enorme controsenso. Dopo la prima settimana di conoscenza già volevo scappare. Non riesco a capacitarmi.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

Lei ci dice che
<<Sono seguita da uno psicoterapeuta perché da poco sono appena uscita da un periodo in cui avevo ossessioni sui miei genitori<<

E dunque come mai scrive a noi che non La conosciamo,
mentre ha un terapeuta che si occupa di Lei?
Forse non si fida della sua competenza?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
No mi fido molto della sua competenza è che ho un continuo bisogno di rassicurazioni perché sono entrata in uno stato di panico da cui non riesco ad uscire. Mi chiedo se può essere anche il sereupin che da questo effetto. Ho paura di esserne dipendente, di non riuscire a toglierlo e che possa arrecarmi dei danni. In internet girano di quelle.cose sugli antidepressivi che mi hanno fatto venire la pelle d'oca.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
<<ho un continuo bisogno di rassicurazioni<<

Avere un continuo bisogno di rassicurazioni fa parte del problema di cui Lei soffre.

Ma, al contempo, Lei stessa si accorge che non hanno effetto, non raggiungono risultati se non di minima durata.

Il farmaco Le è stato prescritto da uno specialista; si fidi.
L'abbinamento tra psicoterapia e cura farmacologica è molto adeguato,
come potrà leggere qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
ma regolarmente si faccia controllare il dosaggio del farmaco.

Sugli antidepressivi in rete girano di quelle "bufale"...
Buona parte delle persone le considera con sufficienza; quelle ansiose ci cascano.
Meglio sarebbe non cercare in rete cose di cui persone reali - gli specialisti - già ci hanno detto.
Oppure interpellare specialisti "certificati", che - come in questo portale - ci mettono nome e cognome e pure la faccia.
Distinguendo opportunamente fra forum e portale medico-specialistico.


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Utente
Utente
Il punto è che sono mesi che sono a mezza compressa. Stavo bene fino a quando non si è presentata questa situazione che mi ha letteralmente annientato. Non studio più e il mio livello di autostima è veramente basso. Piango sempre e mi sto autosabotando. Mi sembra così assurdo che la situazione con il proprio ragazzo possa portare a tutto questo malessere che mo ostacola il quieto vivevere che avevo prima di conoscerlo.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, calma , si impara a fidarsi per gradi .. ora è come se si trovasse una Ferrari rossa e scintillante tra le mani e prima ..
aveva sempre una Panda scassata che la piantava per strada..Provi a fidarsi , del suo psicoterapeuta , di Lui , di sè stessa , e anche di noi , che come dice la Collega Brunialti siamo .."certificati", ci mettiamo nome cognome e anche la faccia..coraggio , anche ad essere felici si impara.. !
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Utente
Utente
Va bene, grazie mille per le risposte. Continuerò con fiducia la psicoterapia e spero vada tutto come spero.
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Utente
Utente
Il mio psicoterapeuta mi ha detto esplicitamente che sono pensieri ossessivi, ma io non ci credo. Eppure mi fido molto di lui, mi ha risolto un sacco di problemi per quanto riguarda questo disturbo. Non ci credo perché ho iniziato ad avere questi pensieri dopo due settimane di frequentazione con il mio ragazzo. Gli dissi che mi ero innamorata di lui e dopo poco buio totale. Adesso è un mese e mezzo che soffro di questo disturbo, se veramente ne soffro. Sono in una fase brutta perché non provo nulla. Non mi manca e quando passo le giornate con lui sembra una felicità effimera. Quando torno a casa è come se quella giornata per me non avesse contato nulla. Fare l’amore con lui è bellissimo, ma le emozioni dove sono? Torno a casa e mi sento vuota, avvolta da un’apparente calma mista a rassegnazione perché è inutile continuare cosi. Mi sto solo illudendo. Come dicono tutti, semplicemente non doveva andare. Ogni rassicurazione mi rimbalza addosso. Ieri per la prima volta l’ho chiamato amore e neanche me ne sono accorta. Mi sembrava così assurdo che per un attimo mi sono bloccata. Nonostante tutto vedo la mia vita con lui, ma questo non mi rassicura perché è solo una convinzione. Non riesco a credere di avere un disturbo. Sono sempre stata ostinata e questo il mio dottore lo sa, ma adesso io non ci vedo una spoegazione.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Carissima , i sentimenti sono complessi , penso che per paura di soffrire, di investire troppo in questa storia , in questo amore Lei stia sulla difensiva, voglia puntarci poco per paura di perdere.. .. la spiegazione è questa a mio parere , e dura perchè come dice ,LEI è una ragazza ostinata..insomma una difesa..
, ieri gli ha detto amore per sbaglio...ad essere felici e a crederci si impara..
"Fare l'amore con lui è bellissimo.." niente male perciò, mi pare..
Pensi che ha una Ferrari rossa , a guidarla si impara..
Si rilassi, auguri per tutto..
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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta. Resto fiduciosa, ma ogni giorno di più continuo a sentire sempre più lontananza, come se tutto si stesse spegnendo piano piano. Mi resta una voglia di sottofondo di amarlo e stare con lui, ma non ci riesco. Sto per arrendermi e questo mi fa male. Sono esausta, non riesco neanche più a piangere. Solo ieri ho avuto un attacco di panico. Lui è arrivato e l'ho pregato di non lasciarmi, gli ho detto che non sapevo perché mi stava capitando tutto questo. Forse mi sto attaccando ad una relazione che non posso avere.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
<<Il mio psicoterapeuta mi ha detto esplicitamente che sono pensieri ossessivi, ma io non ci credo.<<

Perchè ciò, considerato che si fida di lui e che ha dimostrato la propria competenza?

Non crede che bisognerebbe riprendere proprio da quel punto?

Inoltre dovrebbe farsi controllare il dosaggio dei farmaci che assume, dallo specialista che glieli ha prescritti.

<<ieri ho avuto un attacco di panico.<<

Se non mette mano alla situazione, nel senso che Le è stato indicato, i disturbi non si attenuano; al contrario, "alzano la voce" affinchè Lei li prenda in considerazione in maniera adeguata...