Lei e il bambino

Salve gentili Dottori sono un ragazzo di 25 anni, probabilmente depresso, paranoico e con qualche ossessione, dovuta in parte a un abuso eccessivo di cannabinoidi abbinati ad alcolici. In questi 4 mesi mi son dato una raddrizzata e ho conosciuto una ragazza, convivente in una storia allo sfascio, più giovane di me ma con un figlio di 2 anni.
All'inizio era solo una ricerca di affetto senza sesso da parte mia, non son mai stato così bloccato nei confronti di una ragazza. Forse il figlio, forse l'inizio sbagliato di una storia. La ricerca di una terra ferma, un lato affettivo senza che sia scattata la passione.
Col tempo entrambe sono arrivate, lei ha preso la scelta di lasciarsi col suo attuale ragazzo, lui l'ha spesso trattata come donna tappetino, usandola spesso per le proprie comodità.
In me ha trovato chi si preoccupa per lei, sia nella vita sia nell'intimità, erano anni che non aveva un orgasmo e lui non si era mai preoccupato di aiutarla a raggiungerlo.
Non la vedo presa quanto me, ma comunque ha fatto un passo da giganti, ora si trova la sua famiglia a darle contro, io rimango ancora nascosto.
Prima spesso portava con noi suo figlio a cui voglio molto bene, premetto che non ho mai voluto baciarla o abbracciarla in presenza del piccolo, cerco di essere un compagno di giochi per lui, ma mi ha chiamato due volte papà, prontamente ho cercato di spiegargli che non sono suo papà, anche perché il padre vuole molto bene al figlio e nell'ambito di padre è molto attaccato, qui ho parecchi sensi di colpa, son figlio di genitori separati e il pensiero che il padre possa starci male mi fa veramente male. Io accetto il bambino per quello che è, il figlio della donna di cui mi sono innamorato e quando è con noi mi preoccupo per lui, cerco di non fare mancare nulla ed essere una figura positiva, essendo un ragazzo con molta fantasia invento spesso giochi semplici, come piccoli suoni e il bambino si diverte. Abbiamo scelto di non vederci più col piccolo per non creare confusione in lui e la cosa è stata l'ennesimo episodio che mi fa sentire un "ragazzo inferiore". Rispetto la scelta, perché il bambino prima di ogni cosa, ma è l'ennesima situazione in cui devo rimanere nascosto, ci si incontra sempre in luoghi poco frequentati, magari dalle mie parti.
Insomma è una situazione particolare, ma il dover vivere nascosto mi uccide, ma capisco che per il bene del bambino si debbano lasciare in buoni rapporti.
Sono un ragazzo che piace tanto e pieno di occasioni, ma non ci do importanza, vorrei esserle e le sono fedele, essere qualcuno di ufficiale, lavoro nel turismo e sono a contatto sempre con belle ragazze che ogni anno rivedo e prontamente fanno le cascamorte, mi vien chiesta fedeltà ma non sono ufficialmente suo.
A parer vostro è salutare questo lungo aspettare nascosto? Ho il terrore di non essere un domani ricambiato, sono stressato e ho bisogno di essere valorizzato, mi sento qualcosa di negativo. Qual'è il vostro pensiero a riguardo? Grazie un saluto.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Come puo' intuire la storia Sua e della ragazza non e' e non potra' essere, almeno per qualche tempo, una storia facile, piacevole e gioiosa come Lei si auspicherebbe.
L'esistenza stessa del bambino chiede alla sua mamma molta attenzione e priorita'.
Con il tempo, se gli equilibri si stabilizzeranno, potrete iniziare la "vostra" vita.
Dipende anche da Lei come riuscira' a integrarsi in questa realta'. Da quanto riferisce sembra farlo ottimamente per ora, cercando di porsi in modo piacevole verso il bimbo.
Ma non forzi la situazione.
Lei avra' il Suo spazio ma rispettando le priorita'.
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Grazie Dottoressa per la sua tempestività, a volte "me la prendo" ma poi mi ricordo della situazione che non posso nemmeno comprendere, come dice lei "attenzione e priorità al bambino".
Grazie e buona giornata!
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Certo che sì,
"attenzione e priorità al bambino".

Ma analogamente - da parte della ragazza - riconoscimento dell'importanza e della dignità della nuova persona - Lei - che è entrata nella sua vita.
Altrimenti Lei riveste la funzione di "amante".

Il riconoscimento di Lei passa attraverso la presentazione ai genitori, ma anche il parlarne, il loro sapere che "Lei c'è."

Forse la ragazza è ancora incerta perchè
sono solo 4 mesi che..
<<abuso eccessivo di cannabinoidi abbinati ad alcolici. In questi 4 mesi..<<

Attende il consolidarsi della Sua e Vostra situazione?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
Utente
Utente
Salve Dottoressa Brunialti, il ruolo che vesto mi opprime davvero, anche perché sono una persona abbastanza onesta e vivo di tranquillità, ma capisco che per la ragazza è fondamentale lasciarsi in buoni rapporti col padre del bambino e se io apparissi in questo momento sarei un problema.
Col tempo questa relazione mi sta aiutando a crescere, per esempio la ragazza e il ragazzo si trovano ogni tanto anche per stare assieme col piccolo, tempo fa la mia gelosia e la mia possessività mi avrebbero fatto reagire diversamente, ora invece son più maturo e capisco benissimo la situazione, ho come una piccola fiammella di gelosia ma riesco a ragionare con la testa e da adulto capendo la situazione.
Non vorrei giocarmi un periodo giovane della mia vita dietro ad una storia impossibile, ripeto che ho molto successo con le donne e la mia ossessione è quella di finire per essere fregato.
Vedremo, in ogni caso vado avanti con il massimo rispetto per la ragazza, aspettando un giorno "alla luce".
Saluti
[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

la storia con chi ha gia avuto una "vita precedente" e un figlio, non è mai del tutto facile.

Il padre del bambino ci sarà sempre, considerato che è .... il padre.

Comprendo che Lei:
<<Non vorrei giocarmi un periodo giovane della mia vita dietro ad una storia impossibile << .
E dunque si dia - e Le dia - un tempo
per essere legittimato nel Suo ruolo, alla luce del sole.

Intendo dire che
<<lasciarsi in buoni rapporti col padre del bambino e se io apparissi in questo momento sarei un problema.<<
non deve valere a tempo indeterminato.

Altrimenti questa relazione, e anche la Sua autostima, sarebbero a rischio.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
Mi è molto piaciuta la sua affermazione "terra ferma", rappresenta una bellissima metafora del suo sentire e volere....

Provi a leggere questa lettura, credo risponda alle sue domande

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5226-lei-lui-e-l-altro-papa-le-nuove-genitorialita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Utente
Utente
Salve Dottoressa Randone, grazie e complimenti per la sua lettura.
Non sarei mai intenzionato a sostituirmi al padre, certo "l'uomo della mamma" sarebbe meglio per tutti, io, la mamma, il bambino e il padre.
Il padre è molto interessato al bambino anche se purtroppo economicamente non può contribuire alle spese, quindi il bambino ha già una buona figura paterna e mi son sentito sempre in colpa a giocare e preoccuparmi "del figlio di un altro", sarei molto geloso nei panni del padre, ma poi ho pensato che sarebbe peggio se me ne fregassi.
Grazie per la risposta, saluti.