ansia, problemi relazionali, insicurezza
Salve, sono un ragazzo di 20 anni e da circa un mese soffro di sintomi abbastanza "strani" (almeno, così li ha definiti il mio medico). Ho molto spesso un senso di nausea e sento come se la mia gola fosse perennemente secca. Il mio medico ha ipotizzato che la causa potesse essere l'ansia (sono una persona molto ansiosa e soffro spesso di mal di pancia a causa di ciò) e mi ha prescritto un ansiolitico. La situazione è migliorata (il senso di "secchezza" era scomparso) ma non si è risolta del tutto (la nausea persisteva). Oggi però il senso di secchezza si è ripresentato, e non è passato neppure con l'ansiolitico. Il mio medico mi aveva consigliato anche di provare a fare qualche seduta da uno psicologo ma a chi potrei rivolgermi? Io stesso non comprendo bene quale possa essere la causa di questo mio disagio. Fino ad oggi i sintomi si erano presentati solo quando mi trovavo all'università (raramente a casa) e quindi il medico aveva ipotizzato che la causa potesse essere l'università stessa. Nell'ultimo mese (e soprattutto nelle ultime settimane) ho instaurato un rapporto abbastanza intimo con una ragazza alquanto problematica (lei ha paura di instaurare rapporti intimi con altre persone e di rimanere ferita, e questo la porta a troncare rapporti senza alcuna motivazione), è possibile che questo "peggioramento" possa essere stato causato dalla paura di perdere questa persona? Come se non bastasse, io stesso ho problemi a relazionarmi con gli altri e questo ha reso questa ragazza ancora più importante per me. In più soffro anche di ipocondria. Con un quadro così "vago", a chi potrei rivolgermi per capire la fonte di questo mio problema (e magari anche degli altri) per risolverli? Scusatemi se sono stato poco chiaro oppure ho aggiunto dettagli irrilevanti. Grazie mille per la disponibilità!
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Gentile Utente,
Ha fatto benissimo ad andare dal suo medico, ora dovrebbe rivolgersi ad un nostro collega per diagnosi e per eventuale terapia.
Qualche colloquio è poco più che doahmosticano, cioè dare un nome al suo disagio ed al suo corteo sintomatologico.
"In più soffro anche di ipocondria."
A maggior ragione qualche colloquio non è bastevole.
Ha fatto benissimo ad andare dal suo medico, ora dovrebbe rivolgersi ad un nostro collega per diagnosi e per eventuale terapia.
Qualche colloquio è poco più che doahmosticano, cioè dare un nome al suo disagio ed al suo corteo sintomatologico.
"In più soffro anche di ipocondria."
A maggior ragione qualche colloquio non è bastevole.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 21/04/2016.
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