Forza di volontà contro Attacchi di ansia
Buonasera,
Ho 26 anni e sono stato sempre un ragazzo che ha amato lo sport e si è spinto sempre oltre i propri limiti. Non ho mai avuto paura di sentirmi male o paura di alcun genere. Circa 4 anni fa per la prima volta in un ospedale ho provato la classica sensazione dell'attacco di panico/ ansia : sudorazione, palpitazione, vista che si appanna, vertigine... durò poco e non diedi più di tanto peso a questa cosa. Però questa sensazione si ripresentò altre volte nei sei mesi seguenti, ma un bel giorno mi stufai decisi di prendere il controllo, ritornai in quell'ospedale e dissi a me stesso che è la Natura , se devo sentirmi male pazienza. Da quel giorno non ho avuto più alcun genere di attacco di panico/ansia per 4 anni anche se ho sempre evitato situazioni come allenarmi più del dovuto in palestra o in genere stancarmi troppo. Quest'anno un bel giorno decide di farmi visita di nuovo questa sensazione, solo che si presenta sotto forma di nausea e senso di galleggiamento in testa 5 volte più forte; probabilmente perchè cambiando gli occhiali da vista ho percepito quel senso di profondità che portano gli occhiali nuovi e il cervello li ha percepiti come sbandamenti e qualcosa di dannoso e in più è un periodo universitario stressante. Questa nausea e "vertigine" è continuata per 2 settimane finchè ho cominciato a soffrire di ansia anticapatoria che mi ha bloccato a casa. Fortunatamente non sono una persona che si abbatte o si dispera, infatti esco forzatamente e faccio le mie cose anche se al momento evito di rimanere completamente solo lontano da casa. il mio problema è l'ansia che mi accoglie ogni volta che so che devo uscire: come se dovessi fare un esame a momenti. E dopo che esco per 40 minuti/ un ora mi sento veramente male, come se stessi per scoppiare o vomitare da un momento all'altro, poi la quiete perchè mi convinco che ciò non è reale. Io faccio meditazione, sport, ho letto libri di psicologia e psicoterapia cognitivo-comportamentale quindi conosco le tecniche per controllare gli attacchi. Premetto che quest'anno mi è stata diagnosticata una RCU e posso dire di non averla presa molto bene.Ora io vorrei sapere se con questa determinazione posso farli sparire di nuovo oppure è il caso di incontrare uno psicologo per sottoporgli questo problema?
Ho 26 anni e sono stato sempre un ragazzo che ha amato lo sport e si è spinto sempre oltre i propri limiti. Non ho mai avuto paura di sentirmi male o paura di alcun genere. Circa 4 anni fa per la prima volta in un ospedale ho provato la classica sensazione dell'attacco di panico/ ansia : sudorazione, palpitazione, vista che si appanna, vertigine... durò poco e non diedi più di tanto peso a questa cosa. Però questa sensazione si ripresentò altre volte nei sei mesi seguenti, ma un bel giorno mi stufai decisi di prendere il controllo, ritornai in quell'ospedale e dissi a me stesso che è la Natura , se devo sentirmi male pazienza. Da quel giorno non ho avuto più alcun genere di attacco di panico/ansia per 4 anni anche se ho sempre evitato situazioni come allenarmi più del dovuto in palestra o in genere stancarmi troppo. Quest'anno un bel giorno decide di farmi visita di nuovo questa sensazione, solo che si presenta sotto forma di nausea e senso di galleggiamento in testa 5 volte più forte; probabilmente perchè cambiando gli occhiali da vista ho percepito quel senso di profondità che portano gli occhiali nuovi e il cervello li ha percepiti come sbandamenti e qualcosa di dannoso e in più è un periodo universitario stressante. Questa nausea e "vertigine" è continuata per 2 settimane finchè ho cominciato a soffrire di ansia anticapatoria che mi ha bloccato a casa. Fortunatamente non sono una persona che si abbatte o si dispera, infatti esco forzatamente e faccio le mie cose anche se al momento evito di rimanere completamente solo lontano da casa. il mio problema è l'ansia che mi accoglie ogni volta che so che devo uscire: come se dovessi fare un esame a momenti. E dopo che esco per 40 minuti/ un ora mi sento veramente male, come se stessi per scoppiare o vomitare da un momento all'altro, poi la quiete perchè mi convinco che ciò non è reale. Io faccio meditazione, sport, ho letto libri di psicologia e psicoterapia cognitivo-comportamentale quindi conosco le tecniche per controllare gli attacchi. Premetto che quest'anno mi è stata diagnosticata una RCU e posso dire di non averla presa molto bene.Ora io vorrei sapere se con questa determinazione posso farli sparire di nuovo oppure è il caso di incontrare uno psicologo per sottoporgli questo problema?
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Gentile utente,
Il suo carattere e La sua forza di volontà sono armi potentissime per raggiungere il benessere psicologico ma spesso non sufficienti per superare i problemi di ansia così come a volte non sono sufficienti le tecniche comportamentali e di rilassamento.
Da quanto descrive, ora la sintomatologia sta inibendo significativamente la sua vita sociale e relazionale. Oltre allo sport cosa fa nella vita? Ha amici? È innamorato?
Forse è arrivato il momento di andare più in profondità ed esplorare il significato del sintomo e cosa lo mantiene.
Inoltre non deve trascurare l'importanza della relazione terapeutica: essa stessa è già curativa.
Per questi motivi le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che dopo una diagnosi accurata possa proporle un percorso terapeutico adatto alle sue problematiche.
Cordialmente
Il suo carattere e La sua forza di volontà sono armi potentissime per raggiungere il benessere psicologico ma spesso non sufficienti per superare i problemi di ansia così come a volte non sono sufficienti le tecniche comportamentali e di rilassamento.
Da quanto descrive, ora la sintomatologia sta inibendo significativamente la sua vita sociale e relazionale. Oltre allo sport cosa fa nella vita? Ha amici? È innamorato?
Forse è arrivato il momento di andare più in profondità ed esplorare il significato del sintomo e cosa lo mantiene.
Inoltre non deve trascurare l'importanza della relazione terapeutica: essa stessa è già curativa.
Per questi motivi le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che dopo una diagnosi accurata possa proporle un percorso terapeutico adatto alle sue problematiche.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 19/04/2016.
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