L'evoluzione della coppia
Buongiorno. Vorrei chiedervi consiglio per cercare di chiarire la mia mente e il mio cuore di ventenne.
Credo di non comprendere bene cosa sia l'amore, e cosa faccia sì che una coppia si scelga e riesca a rimanere unita nel tempo. Mi rendo conto che non possa esserci una risposta univoca o una formula magica, ma vorrei cercare di capire e di capirmi di più.
Sto passando un periodo molto profondo: è da dicembre che ho iniziato a curare la mia depressione; pian piano mi sto prendendo più cura di me con attività fisica e hobby che mi fanno stare bene; la mia autostima sta migliorando; i problemi con mia madre che soffre di alcolismo anche. Mi rimangono dei problemi addosso, ovviamente, ma li sento più gestibili. Insomma, sento la possibilità di crescere. Sento di stare attraversando una fase di elavazione di me. Sono più tranquilla. Più consapevole. Amo finalmente di più me stessa.
E sto cercando di capire come stare bene con il mio compagno, oltre che sola. Ci siamo conosciuti e innamorati l'anno scorso, in un classico colpo di fulmine. È stato bellissimo; con lui ho fatto l'amore per la prima volta. Dopo qualche mese però sono iniziati i problemi. Da quell'innamoramento fiabesco siamo scesi a livello della realtà, e ci siamo scontrati. Siamo stati assieme sette mesi e ci siamo feriti varie volte, incapaci di trovare un equilibrio. Ci siamo lasciati scegliendolo assieme e piangendo entrambi moltissimo, consci di questo forte sentimento che ci legava ma dell'impossibilità di "funzionare". Ho sofferto tantissimo quando ci siamo lasciati. Un dolore davvero forte, che mi ha reso disperata e piangente, nonostante cercassi di tenermi occupata. Dopo circa due mesi ci siamo rivisti e rifrequentati, ma von scarsi risultati. Lui mi ha profondamente ferita, senza volerlo. E lui stesso mi ha allontanata dicendomi che il mio amore era troppo grande e lui non voleva romperlo e preferiva lasciarlo andare.
Ora ci rivediamo nuovamente. Va molto meglio. Il nostro problema principale è comprenderci, credo. È come se parlassimo due lingue diverse. Magari vogliamo dire la stessa cosa ma capiamo il contrario perché ragioniamo in maniera diversa. Io sono molto più spirituale e sensibile, lui più razionale e freddo, anche se insiste di non esserlo. In realtà effettivamente è molto sensibile, ma secondo me un po' bloccato a livello profondamente emotivo. Lui studia ingegneria e io filosofia. Lui ha due anni in mano di me. Io vorrei qualcuno che mi trascinasse, un po'; forse che avesse più esperienza, che fosse meno bambino... Eppure varie volte mi viene da dirgli "ti amo", ma taccio, perché non mi capisco. Non mi capisco perché mentre stavamo lontani ho frequentato altri ragazzi, e anche loro mi interessano, ma non capisco completamente a che livello. Non credo vorrei fare l'amore con loro, ma baciarli sì, almeno uno di loro con cui mi trovo intellettualmente molto a mio agio. Che cosa mi sta succedendo? Ho la sensazione di sbagliare perché attratta da più persone...
Credo di non comprendere bene cosa sia l'amore, e cosa faccia sì che una coppia si scelga e riesca a rimanere unita nel tempo. Mi rendo conto che non possa esserci una risposta univoca o una formula magica, ma vorrei cercare di capire e di capirmi di più.
Sto passando un periodo molto profondo: è da dicembre che ho iniziato a curare la mia depressione; pian piano mi sto prendendo più cura di me con attività fisica e hobby che mi fanno stare bene; la mia autostima sta migliorando; i problemi con mia madre che soffre di alcolismo anche. Mi rimangono dei problemi addosso, ovviamente, ma li sento più gestibili. Insomma, sento la possibilità di crescere. Sento di stare attraversando una fase di elavazione di me. Sono più tranquilla. Più consapevole. Amo finalmente di più me stessa.
E sto cercando di capire come stare bene con il mio compagno, oltre che sola. Ci siamo conosciuti e innamorati l'anno scorso, in un classico colpo di fulmine. È stato bellissimo; con lui ho fatto l'amore per la prima volta. Dopo qualche mese però sono iniziati i problemi. Da quell'innamoramento fiabesco siamo scesi a livello della realtà, e ci siamo scontrati. Siamo stati assieme sette mesi e ci siamo feriti varie volte, incapaci di trovare un equilibrio. Ci siamo lasciati scegliendolo assieme e piangendo entrambi moltissimo, consci di questo forte sentimento che ci legava ma dell'impossibilità di "funzionare". Ho sofferto tantissimo quando ci siamo lasciati. Un dolore davvero forte, che mi ha reso disperata e piangente, nonostante cercassi di tenermi occupata. Dopo circa due mesi ci siamo rivisti e rifrequentati, ma von scarsi risultati. Lui mi ha profondamente ferita, senza volerlo. E lui stesso mi ha allontanata dicendomi che il mio amore era troppo grande e lui non voleva romperlo e preferiva lasciarlo andare.
Ora ci rivediamo nuovamente. Va molto meglio. Il nostro problema principale è comprenderci, credo. È come se parlassimo due lingue diverse. Magari vogliamo dire la stessa cosa ma capiamo il contrario perché ragioniamo in maniera diversa. Io sono molto più spirituale e sensibile, lui più razionale e freddo, anche se insiste di non esserlo. In realtà effettivamente è molto sensibile, ma secondo me un po' bloccato a livello profondamente emotivo. Lui studia ingegneria e io filosofia. Lui ha due anni in mano di me. Io vorrei qualcuno che mi trascinasse, un po'; forse che avesse più esperienza, che fosse meno bambino... Eppure varie volte mi viene da dirgli "ti amo", ma taccio, perché non mi capisco. Non mi capisco perché mentre stavamo lontani ho frequentato altri ragazzi, e anche loro mi interessano, ma non capisco completamente a che livello. Non credo vorrei fare l'amore con loro, ma baciarli sì, almeno uno di loro con cui mi trovo intellettualmente molto a mio agio. Che cosa mi sta succedendo? Ho la sensazione di sbagliare perché attratta da più persone...
[#1]
Gentile Utente,
Se sente attrazione per più persone di certo non è innamorata, o comunque la sua coppia fa acqua da qualche parte...
Aprire il confine geografico della coppia ad altro - che sia un flirt o qualcosa di più - significa che qualcosa non va nel legame, o che lei stia cercando di sentirsi viva, curando la sua depressione, anche così.
Avete mai valutato la possibilità di una consulenza di coppia?
Anche tra un ingegnere ed un filosofo può durare un legame profondo, imparando un linguaggio comune
Se sente attrazione per più persone di certo non è innamorata, o comunque la sua coppia fa acqua da qualche parte...
Aprire il confine geografico della coppia ad altro - che sia un flirt o qualcosa di più - significa che qualcosa non va nel legame, o che lei stia cercando di sentirsi viva, curando la sua depressione, anche così.
Avete mai valutato la possibilità di una consulenza di coppia?
Anche tra un ingegnere ed un filosofo può durare un legame profondo, imparando un linguaggio comune
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Carissima, concordo con la Collega , forse dovreste farvi aiutare , per chiarirvi ed anche per accettare che punti di vista diversi possono essere una ricchezza, un plus e non solo un problema.. è il segreto delle coppie complementari..non si tratta di ragione , nè ..di chi comanda, ma di punti di vista diversi e si può mediare.. volendo..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
"Gentile Utente,
Se sente attrazione per più persone di certo non è innamorata, o comunque la sua coppia fa acqua da qualche parte..."
È quello che ho pensato anch'io. Se una persona è innamorata e soddisfatta non ha bisogno di cercare altro... È anche vero, come dice lei dopo, che forse l'allargare quei confini è anche un tentativo di sentirmi meglio in maniera più ampia, di cercare una completezza che mi faccia stare bene e che ovviamente una sola persona non potrà mai dare, non essendo superman. Sono conscia del fatto che non si possa trovare tutto in una persona sola. Per questo forse cerco altri, anche semplici amicizie - maschi e femmine - per poter fare ed avere quello che con lui non ho. E allo stesso tempo ciò che ho con lui non me lo potrebbe dare nessun altro.
Vi ringrazio per il consiglio di cercare aiuto, io in realtà ci avevo già pensato, ma ho paura che lui rifiuti...
E certamente devo rendermi conto che diversi punti di vista sono una ricchezza, è che spesso nel nostro caso sono un blocco, perché non ci capiamo.
Se sente attrazione per più persone di certo non è innamorata, o comunque la sua coppia fa acqua da qualche parte..."
È quello che ho pensato anch'io. Se una persona è innamorata e soddisfatta non ha bisogno di cercare altro... È anche vero, come dice lei dopo, che forse l'allargare quei confini è anche un tentativo di sentirmi meglio in maniera più ampia, di cercare una completezza che mi faccia stare bene e che ovviamente una sola persona non potrà mai dare, non essendo superman. Sono conscia del fatto che non si possa trovare tutto in una persona sola. Per questo forse cerco altri, anche semplici amicizie - maschi e femmine - per poter fare ed avere quello che con lui non ho. E allo stesso tempo ciò che ho con lui non me lo potrebbe dare nessun altro.
Vi ringrazio per il consiglio di cercare aiuto, io in realtà ci avevo già pensato, ma ho paura che lui rifiuti...
E certamente devo rendermi conto che diversi punti di vista sono una ricchezza, è che spesso nel nostro caso sono un blocco, perché non ci capiamo.
[#4]
Gentile ragazza,
dici che dallo scorso dicembre hai incominciato a curare la depressione: posso chiederti se con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta o con l'aiuto del medico?
E' stata impostata una psicoterapia?
Quanto alle domande che poni, a mio avviso alla tua età ci sta l'esplorazione di nuove realtà e il fatto di essere talvolta confuse e divise su due ragazzi non significa necessariamente non essere innamorate, ma può capitare che avvenga e che ci si senta attratte da altre persone.
Piuttosto, ci sono due considerazioni da fare a tal riguardo: che cosa ne facciamo di questa attrazione, soprattutto se si è preso un impegno con qualcuno e che si tratta di qualcosa di "normale" che può capitare, ma che può generare disagio nelle persone ansiose. Infatti, se si è ansiosi e un po' perfezionisti, si fa fatica ad accettare un piccolo "imprevisto". Può anche accadere di avere delle convinzioni un po' rigide su come dovrebbe essere una storia d'amore e la realtà...
Tuttavia, una domanda voglio fartela: se la storia con questo ragazzo sembra non funzionare, come mai vuoi riprovarci ancora una volta?
dici che dallo scorso dicembre hai incominciato a curare la depressione: posso chiederti se con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta o con l'aiuto del medico?
E' stata impostata una psicoterapia?
Quanto alle domande che poni, a mio avviso alla tua età ci sta l'esplorazione di nuove realtà e il fatto di essere talvolta confuse e divise su due ragazzi non significa necessariamente non essere innamorate, ma può capitare che avvenga e che ci si senta attratte da altre persone.
Piuttosto, ci sono due considerazioni da fare a tal riguardo: che cosa ne facciamo di questa attrazione, soprattutto se si è preso un impegno con qualcuno e che si tratta di qualcosa di "normale" che può capitare, ma che può generare disagio nelle persone ansiose. Infatti, se si è ansiosi e un po' perfezionisti, si fa fatica ad accettare un piccolo "imprevisto". Può anche accadere di avere delle convinzioni un po' rigide su come dovrebbe essere una storia d'amore e la realtà...
Tuttavia, una domanda voglio fartela: se la storia con questo ragazzo sembra non funzionare, come mai vuoi riprovarci ancora una volta?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Utente
Dunque - mi scuso per la tarda risposta, data la gentilezza dimostratami.
La dottoressa di base mi ha indirizzato da una psichiatra che mi ha prescritto una cura con Sertralina, 50mg. Vedo questa specialista circa una volta al mese. Nel frattempo andavo già da una psicologa, una volta in settimana, e ho continuato fino a qualche settimana fa, quando abbiamo concluso il ciclo di incontri che è durato in tutto un anno.
Sì, ecco! Non ci avevo mai pensato, ma in effetti sono una persona che per certi versi ha degli ideali un po' rigidi, per cui trovarmi attratta da altri mi ha un po' sconvolta. Come se non fossi più me stessa, scoprendo un lato che non ho mai considerato e visto. Per me due persone che si amano non hanno bisogno di trovare altro al di fuori della coppia, perché in tal caso non c'è quella compatibilità speciale. La mia psicologa mi aveva fatto notare come una persona in quanto essere umano non possa soddisfarci in tutto, e che a volte è giusto considerare gli amici e la famiglia per certi bisogni. Eppure... per me un uomo dovrebbe darmi certe cose fondamentali. E non sono sicura che questo ragazzo le abbia.
Nonostante tutto... perché riprovarci? Ah, questa è la domanda del secolo! Mi mette davvero in difficoltà. Non lo so bene neanch'io. Forse non riesco a stare sola? Forse vedo in lui qualcosa di speciale? Forse mi piace sapere di essere vista come speciale, non riconoscendo io stessa il mio valore? Forse non voglio arrendermi e lasciarlo andare; magari voglio far funzionare le cose per forza e dire che ce l'ho fatta, che non ho fallito, che l'amore trionfa sempre. Sono figlia di due genitori divorziati, e anche lui lo è. Sono fragile, ma sono anche tanto forte. Forse questo ragazzo è stato il primo a mostrarmi cosa ppssa essere l'amore, e sapendone le potenzialità non posso lasciarlo andare. Forse penso che comunque bene o male si stia un pochino male con tutti, e non ho voglia di arrischiarmi a lasciarlo, soffrire di nuovo come un cane per poi magari trovare qualcuno con cui soffrire comunque. Questo, forse.
Vi ringrazio veramente tanto.
La dottoressa di base mi ha indirizzato da una psichiatra che mi ha prescritto una cura con Sertralina, 50mg. Vedo questa specialista circa una volta al mese. Nel frattempo andavo già da una psicologa, una volta in settimana, e ho continuato fino a qualche settimana fa, quando abbiamo concluso il ciclo di incontri che è durato in tutto un anno.
Sì, ecco! Non ci avevo mai pensato, ma in effetti sono una persona che per certi versi ha degli ideali un po' rigidi, per cui trovarmi attratta da altri mi ha un po' sconvolta. Come se non fossi più me stessa, scoprendo un lato che non ho mai considerato e visto. Per me due persone che si amano non hanno bisogno di trovare altro al di fuori della coppia, perché in tal caso non c'è quella compatibilità speciale. La mia psicologa mi aveva fatto notare come una persona in quanto essere umano non possa soddisfarci in tutto, e che a volte è giusto considerare gli amici e la famiglia per certi bisogni. Eppure... per me un uomo dovrebbe darmi certe cose fondamentali. E non sono sicura che questo ragazzo le abbia.
Nonostante tutto... perché riprovarci? Ah, questa è la domanda del secolo! Mi mette davvero in difficoltà. Non lo so bene neanch'io. Forse non riesco a stare sola? Forse vedo in lui qualcosa di speciale? Forse mi piace sapere di essere vista come speciale, non riconoscendo io stessa il mio valore? Forse non voglio arrendermi e lasciarlo andare; magari voglio far funzionare le cose per forza e dire che ce l'ho fatta, che non ho fallito, che l'amore trionfa sempre. Sono figlia di due genitori divorziati, e anche lui lo è. Sono fragile, ma sono anche tanto forte. Forse questo ragazzo è stato il primo a mostrarmi cosa ppssa essere l'amore, e sapendone le potenzialità non posso lasciarlo andare. Forse penso che comunque bene o male si stia un pochino male con tutti, e non ho voglia di arrischiarmi a lasciarlo, soffrire di nuovo come un cane per poi magari trovare qualcuno con cui soffrire comunque. Questo, forse.
Vi ringrazio veramente tanto.
[#7]
Cara ragazza," in effetti sono una persona che per certi versi ha degli ideali un pò rigidi.." concordo con la sua psicologa.. è bello avere degli ideali, ma un pò di flessibilità aiuta a vivere.... la flessibilità è la misura dell'intelligenza.. dice il libro..lui ingegnere , lei filosofa .. lo sguardo sul mondo può essere diverso, a volte la freddezza e la razionalità sono una difesa , lo sa .. ne tenga conto..
L'assoluto è un sogno , che poi non è così bene raggiungerlo.. il meglio è nemico del bene..più sorrisi e meno rigore , aiutano..
Provi a pensarci..noi restiamo in ascolto..
L'assoluto è un sogno , che poi non è così bene raggiungerlo.. il meglio è nemico del bene..più sorrisi e meno rigore , aiutano..
Provi a pensarci..noi restiamo in ascolto..
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 19/04/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.