non riuscire ad innamorarsi
Buonasera, ho 27 anni e penso di non essere mai stata innamorata. L'unica volta in cui penso di esserlo stata è successo 4 anni fa con un ragazzo con il quale ho avuto una breve e intensissima relazione che è stata un vero idillio per circa un anno e che poi si è interrotta bruscamente per sua volontà, in realtà senza fornire una spiegazione precisa se non che avesse paura dell'abbandono e non fosse sicuro che la nostra storia sarebbe continuata ( in tutte le sue relazioni precedenti ha adottato lo stesso comportamento). L'intesa era perfetta,travolgente, è stata l'unica volta in cui ho seriamente pensato di aver trovato "l'anima gemella", ma evidentemente è stata tutta un'idealizzazione da parte di entrambi che poi si è conclusa in un niente. Per il resto ho avuto le mie normali esperienze, tra cui una relazione durata 4 anni tra i 18 e i 22 anni con un ragazzo al quale volevo bene ma che non ho mai amato e dopo il quale mi sono ripromessa di non forzarmi più in relazioni con persone che per quanto tengano davvero a me io non ami. Così l'unica storia che ho avuto dopo questa è stata quella di cui sopra durata un anno. Da 4 anni a questa parte mi sono limitata ad accettare inviti ad uscire con tutti i ragazzi che si sono fatti avanti appunto per darmi la possibilità di conoscerli, ma dopo uno o al massimo due incontri mi sono sempre trovata nella sgradevole posizione di dover chiudere la frequentazione, o perché proprio non riuscivo ad andare oltre la mancanza di attrazione fisica o semplicemente perché puntualmente li trovavo anonimi e insignificanti anche se in generale le serate scorrevano abbastanza piacevolmente tant'è che loro continuavano a cercarmi. L'anno scorso ho portato avanti per qualche mese una relazione a scopo puramente sessuale con un ragazzo che non cercava una storia seria e che poi ho interrotto io quando ho capito che mi faceva soffrire in quanto la situazione distruggeva la mia autostima. In generale anche nei rapporti di amicizia credo di essere troppo vulnerabile per certi versi, sento in un modo amplificato qualsiasi segno di disinteresse e chiusura anche minimo da parte dell’altro e ci rimango male facilmente. Quindi non sono una persona "di ghiaccio", al contrario forse dò anche fin troppa importanza a quello che gli altri pensano di me e può anche essere abbia qualche problema di autostima che non so quanto si possa migliorare, in ogni caso al momento sto passando anche un bel periodo, mi sento in generale serena con me stessa e felice, tuttavia ogni volta che esco non posso fare a meno di pensare che forse potrei incontrare la persona giusta con la quale avviare una relazione vera, penso sia un bisogno normale, solo che dopo anni in cui mi trovo in questa situazione di non riuscire per niente ad interessarmi a qualcuno credo proprio di avere io qualcosa che non va. Per gli altri sembra la cosa più semplice del mondo, molti miei coetanei sono già sposati, a me invece pare una cosa ormai quasi impossibile.
[#1]
Gentile utente,
<< ogni volta che esco non posso fare a meno di pensare che forse potrei incontrare la persona giusta con la quale avviare una relazione vera<<
inizio da questa frase perchè con queste premesse ogni incontro rischia di diventare un esame, o - come mi diceva una ragazza - "avanti con le selezioni"...
Dal Suo racconto vedo che le relazioni non Le sono mancate, sia quelle affettive, sia quelle solo sessuali. Con in più una relazione che coniugava l'uno e l'altro.
E' possibile che Lei sia ancora "ferma" alla chiusura brusca di quest'ultima, che Lei definisce un vero idillio? Eppure riconosce che forse era frutto dell'idealizzazione...
Considerati che sono trascorsi 4 anni, un tempo abnorme per l'elaborazione del "lutto", ha nmai pensato di farsi aiutare di persona?
Tempus fugit, dicevano i latini... Il tempo passa, scorre, fugge via...
<< ogni volta che esco non posso fare a meno di pensare che forse potrei incontrare la persona giusta con la quale avviare una relazione vera<<
inizio da questa frase perchè con queste premesse ogni incontro rischia di diventare un esame, o - come mi diceva una ragazza - "avanti con le selezioni"...
Dal Suo racconto vedo che le relazioni non Le sono mancate, sia quelle affettive, sia quelle solo sessuali. Con in più una relazione che coniugava l'uno e l'altro.
E' possibile che Lei sia ancora "ferma" alla chiusura brusca di quest'ultima, che Lei definisce un vero idillio? Eppure riconosce che forse era frutto dell'idealizzazione...
Considerati che sono trascorsi 4 anni, un tempo abnorme per l'elaborazione del "lutto", ha nmai pensato di farsi aiutare di persona?
Tempus fugit, dicevano i latini... Il tempo passa, scorre, fugge via...
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta. In realtà sono consapevole che probabilmente non c'è stato altro che l'innamoramento che probabilmente non avevo mai provato prima, dico idillio perché ci si trovava su tutto, si è instaurata una grande intesa e forse le cose sono anche andate fin troppo lisce e fin troppo velocemente, insomma sembrava fosse lì per me, poi non avendo altri termini di paragone non so quanto sia "normale" vivere un'esperienza così, ripeto forse è semplicemente l'innamoramento che non ho mai provato prima. In realtà però io adesso mi sento bene e per quanto ci abbia sofferto me ne sono anche fatta una ragione, però ho pensato che forse questa esperienza ha fatto sì che io mi creassi delle aspettative sbagliate in un rapporto, forse le cose durature sono proprio quelle che si costruiscono poco a poco cercando con pazienza gli aspetti positivi dell'altro e i punti di incontro. Sul fatto che "ogni incontro rischia di trasformarsi in un esame" il punto è che io ho provato con l'ultima esperienza fatta a lasciarmi andare senza avere aspettative per vedere quel che succede, ma del resto relazioni del genere minano il mio equilibrio e io non voglio nemmeno farmi male, penso di essere un po' confusa su come gestire una frequentazione con un uomo a questo punto.
[#4]
Gentile Signorina,
Innamorarsi non e' una cosa banale.
Si tratta di una emozione enorme, e addirittura viene definito "uno stato psicotico" provvisorio. Esso infatti, come stato psicotico, dura un tempo circoscritto, circa un anno, un anno e mezzo.
Ora vorrei invitarla a non ritenersi "anomala" se non l'ha ancora sperimentato. Semplicemente non ha incontrato la persona con la quale sia potuta scattare questa emozione.
Quando accadra' se ne rendera' conto! Senza dubbi.
i miei auguri!
Innamorarsi non e' una cosa banale.
Si tratta di una emozione enorme, e addirittura viene definito "uno stato psicotico" provvisorio. Esso infatti, come stato psicotico, dura un tempo circoscritto, circa un anno, un anno e mezzo.
Ora vorrei invitarla a non ritenersi "anomala" se non l'ha ancora sperimentato. Semplicemente non ha incontrato la persona con la quale sia potuta scattare questa emozione.
Quando accadra' se ne rendera' conto! Senza dubbi.
i miei auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#7]
Cara Ragazza,
Amare non è per tutti e non è facilissimo....
Obbliga ad un incontro alchemico, al superamento delle proprie paure, delle proprie ferite d'infanzia ed a tanto altro...
Provi a leggere qua estere letture e ad ascoltare questa video intervista sulla capacità o meno di amare...
Spesso l'Amore anche se fortemente voluto, inconsciamente spaventa...
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html
È questa video intervista:
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
Amare non è per tutti e non è facilissimo....
Obbliga ad un incontro alchemico, al superamento delle proprie paure, delle proprie ferite d'infanzia ed a tanto altro...
Provi a leggere qua estere letture e ad ascoltare questa video intervista sulla capacità o meno di amare...
Spesso l'Amore anche se fortemente voluto, inconsciamente spaventa...
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html
È questa video intervista:
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Ex utente
Ho letto gli articoli e seguito l'intervista con molto interesse e la ringrazio, forse potrei ritrovare più che altro il mio ex ragazzo in questa descrizione considerando il comportamento che ha mantenuto anche nelle relazioni precedenti e non solo con me. Fosse dipeso da me quella storia non sarebbe finita e ho cercato davvero di capire che cosa improvvisamente non stesse funzionando, ma sono stata allontanata mio malgrado. Quindi mi reputo in questo senso single per scelta di un altro, solo che siccome puntualmente le persone che si fanno avanti e provo a frequentare per quanto dichiarino di essere disposte a cercare di costruire un rapporto duraturo non riescono a coinvolgermi e la frequentazione non procede oltre, non posso fare a meno di chiedermi se in me ci sia qualcosa che non va e io mi crei delle aspettative sbagliate cercando quelle emozioni che sentivo con il mio ex ragazzo, forse meglio sentirsi meno coinvolti ma puntare su una persona "affidabile" e disposta ad impegnarsi perché tanto il sentimento che io bramo non esiste, si consuma con la passione e poi diventa comunque abitudine? A me sembra molto triste però, io il mio ragazzo sentivo di amarlo anche quando mi ha lasciata, ci ho messo un po' a fare ordine. Vengo considerata come quella che è single perché pensa al lavoro e non ha voglia di impegnarsi, come se l'essere realizzata lavorativamente e avere una vita sentimentale appagante fossero due cose incompatibili; invece il problema è che io non mi innamoro e l'unica volta che mi è capitato non è durata e non per mia volontà. Mi sento continuamente ripetere " se uno vuole davvero costruirsi una famiglia una persona seria con cui farlo la trova, basta impegnarsi", come se fosse colpa mia se non sono nemmeno mai arrivata anche solo a parlare di convivenza con qualcuno. Dopo 4 anni così sommati all'esperienza con il mio ex sicuramente sono molto scettica sui sentimenti, sul fatto di poter essere amata e dubito io stessa di saper amare. Mi sembra una vita vissuta a metà.
[#9]
Sono contenta che il materiale le sia stato utile.
Vorrei farla riflettere ancora su alcuni punti, tra il suo passato ed il suo presente.
Solitamente siamo pronti per un nuovo amore se riusciamo a fare a meno dei "luoghi della memoria", scenari della relazione già conclusa, luogo dove abbiamo vissuto emozioni che ancora ci condizionano ..
Da quanto leggo, il suo vecchio amore è stato davvero incisivo.
Le altre sue relazioni sembrano "Relazioni traghetto", cioè realizzino che la traghettano verso nuove mete dell'esistenza, ma non sembrano gli uomini giusti per lei.
Quando dice inoltre, "forse sono io ad essere sbagliata", è possibile che sia vero... che non si senta all'altezza ..
Le storie o le persone sbagliate terminano poi di raggiungerci quando smettiamo noi di essere sbagliati.
Bella vita si può avere solo solo l'amore che si pensa di meritare.
Vorrei farla riflettere ancora su alcuni punti, tra il suo passato ed il suo presente.
Solitamente siamo pronti per un nuovo amore se riusciamo a fare a meno dei "luoghi della memoria", scenari della relazione già conclusa, luogo dove abbiamo vissuto emozioni che ancora ci condizionano ..
Da quanto leggo, il suo vecchio amore è stato davvero incisivo.
Le altre sue relazioni sembrano "Relazioni traghetto", cioè realizzino che la traghettano verso nuove mete dell'esistenza, ma non sembrano gli uomini giusti per lei.
Quando dice inoltre, "forse sono io ad essere sbagliata", è possibile che sia vero... che non si senta all'altezza ..
Le storie o le persone sbagliate terminano poi di raggiungerci quando smettiamo noi di essere sbagliati.
Bella vita si può avere solo solo l'amore che si pensa di meritare.
[#10]
Ex utente
Concordo pienamente con quanto dice, è esattamente così che mi sento, non all'altezza, e non soltanto nell'ambito delle relazioni, è come se dentro di me sentissi di dover continuamente dimostrare di meritare la considerazione di qualcuno, la sua stima, addirittura il suo affetto, persino nelle amicizie spesso ho paura di "mettermi a nudo" per timore di non piacere, è un po' come se mi sentissi sotto un riflettore e dovessi recitare il mio ruolo, quello che agli altri piace, quello della persona brillante, spiritosa, divertente, persino sicura di sé perché altrimenti annoio e io voglio che mi si veda in un certo modo, è come costruire un personaggio. Ho sempre ottenuto ottimi risultati a scuola e poi all'università ma non c'è mai stata una volta in cui non abbia pensato di non meritarlo davvero, anche se ho sempre lavorato duramente per ottenerli, avevo come la sensazione che fosse sempre troppo rispetto alle mie reali capacità, come se gli altri alla fine mi attribuissero qualità che io so di non avere anche se loro inspiegabimente pensano di si : è "il mio personaggio", non sono io. D'altra parte vedo tutti i giorni ragazze insicure per un motivo o per l'altro e che in ogni caso riescono ad avere una vita sentimentale come tutti e non credo esista davvero qualcuno che si piaccia per quello che è e non senta il bisogno come lei stessa diceva nella sua intervista di "essere seduttivo" con gli altri, possibile che tutti siano davvero così in pace con loro stessi da pensare di avere realmente le qualità che attraggono così tanto le persone, che ti portano amicizia e amore? Forse è qui che sbaglio, vedo i sentimenti come un premio, ma non riesco ad uscire da quest'ottica.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 24.7k visite dal 17/04/2016.
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