storia al completo, ho bisogno di aiuto
Cari dottori,
cerchero di essere breve, ho troppo bisogno di una mano, avro la seconda seduta dalla psichiatra a fine maggio e ho un nervosismo addosso che non mi molla, ho bisogno di un parere. Premetto che la psichiatra (e anche altri in passato) mi hanno parlato di attaccamento evitante (mio) e di emozioni bloccate.
L'anno scorso ho avuto una storia di 5 mesi con un uomo e ho bisogno di un parere esperto perche non ci capisco + nulla. Cerco di sintetizzare.
Lui (43) si era appena separato (da poche settimane) dalla moglie dopo 20 anni di matrimonio e ha fatto capire che stesse gia cercando una donna. Premetto che e'molto ricco e le occasioni non gli son mancate (gli credo) anche con ragazzine che ci provavano con lui x soldi, ma che lui ha rifiutato (gli credo). Ci siamo conosciuti casualmente in un locale e lui da subito mi diceva che e'innamorato pazzo, vuole convivere con me al + presto, voleva presentarmi i genitori dopo qualche giorno ecc....Mi e'rimasto impresso che gia dopo 5 giorni dicesse "dobbiamo progettare il nostro futuro come coppia perche ho gia 43 anni". Io ne ho 30 cmq, e un bell'aspetto. Il primo mese ci siamo frequentati 5 volte a settimana, ma visto che avevo trascurato studio e sport un mese dopo ho fatto un passo indietro, e ci siamo frequentati 3 volte a settimana circa. Per me era tutto naturale, essendo molto autonoma e piena di attivita e interessi. Lui voleva convivere subito invece a me sembrava equilibrato cosi, sulle 3-4 volte a settimana. Per questo mio "passo indietro" lui ebbe una sorta di depressione e fini'dallo psichiatra, diventando sempre piu aggressivo e provocativo nei miei confronti, perfino dicendomi che non deve farsi vedere in giro con me perche le sue amiche dicono che non sono seria (!!!!). premetto che ho sempre rifiutato soldi e regali troppo ingenti dicendogli che non voglio assolutamente dipendere economicamente da altri e che non sono i come le ragazzine che gli vanno dietro x soldi. Essere definita "poco seria" solo perche non voglio convivere subito, ho bisogno dei miei spazi e non voglio soldi altrui mi pare inconcepibile. Sono molto indipendente, ma anche amorevole, lo aiutavo perfino con le pulizie e col bambino in inglese, nonostante lui abbia milioni di euro. Tenevo solo a mantenere i miei spazi (casa e soldi miei), sono abituata cosi e la storia era appena all inizio. Lui continuava a fare pressione con la convivenza, voleva che mi trasferissi li'e mi parlava ad es. del futuro tra 3-5 anni. Ci teneva tanto e continuava a farmi pressione e dispetti, mancanze di rispetto (i miei amici non devono vederti, il mio lavoro e'+ importante di te ecc...). Aggiungo anche che studio tanto in vista di un'esame tra pochi mesi (in lingua straniera) ed e'ovvio che questo abbia la priorita fino alla data dall esame (lui era indemoniato x non essere la priorita assoluta). Una volta ho detto che mia figlia e'la cosa + preziosa che ho e la sera stessa mi fece un dispetto enorme dandomi buca apposta e dicendo "ho mio figlio che ha la priorita".
Ero sempre riconoscente x i suoi favori e non gli creavo mai problemi, non ho mai nemmeno preso un cent. da lui sperando che lo apprezzasse. Lui continuava a darmi la colpa dei suoi problemi psichici.
Insomma dopo 5 mesi che tergiversavo sul discorso convivenza mi ha lasciata dicendomi che "siamo troppo diversi". Aggiungo inoltre che la ex moglie lo aveva spolpato vivo economicamente, anche tradito e abbandonato....io ero l'opposto, sperando che lo apprezzasse.
Aggiungo dei dettagli: quando ci siamo conosciuti era disperato e insicuro a causa della separazione con la ex, e ripeteva che voleva "diventare" felice con me. Mi esibiva alla gente come un trofeo e parlava di me a tutti al telefono (sto con una 29enne). Non aveva mai fatto un viaggio da solo senza moglie a 43 anni e credo vivessero in simbiosi. Diceva a volte che gli serviva aiuto a casa perche nessuno fa ora i lavori che faceva la moglie.
Vorrei capire qual e'la dinamica di questa storia. Lo sentivo cosi estremamente dipendente da me, il suo umore e la sua felicita, che mi dava ai nervi. Io sto bene con gli altri ma anche benissimo da sola. Non so se e'un crimine dopo soli pochi mesi volersi vedere 3-4 volte a settimana e non voler dipendere economicamente.
I miei sentimenti li mostravo con la mia "discrezione", affidabilita, onesta' e anche indipendenza (so stare da sola sulle mie gambe, non sei una stampella x me). Il mio era una sorta di amore "affidabile" ma non romantico in senso di dichiarazioni d amore e smancerie...preferisco i fatti alle parole. Ma ho anche paura di essere invasa, credo (percio mantengo le distanze).
Cosa ne pensate???
cerchero di essere breve, ho troppo bisogno di una mano, avro la seconda seduta dalla psichiatra a fine maggio e ho un nervosismo addosso che non mi molla, ho bisogno di un parere. Premetto che la psichiatra (e anche altri in passato) mi hanno parlato di attaccamento evitante (mio) e di emozioni bloccate.
L'anno scorso ho avuto una storia di 5 mesi con un uomo e ho bisogno di un parere esperto perche non ci capisco + nulla. Cerco di sintetizzare.
Lui (43) si era appena separato (da poche settimane) dalla moglie dopo 20 anni di matrimonio e ha fatto capire che stesse gia cercando una donna. Premetto che e'molto ricco e le occasioni non gli son mancate (gli credo) anche con ragazzine che ci provavano con lui x soldi, ma che lui ha rifiutato (gli credo). Ci siamo conosciuti casualmente in un locale e lui da subito mi diceva che e'innamorato pazzo, vuole convivere con me al + presto, voleva presentarmi i genitori dopo qualche giorno ecc....Mi e'rimasto impresso che gia dopo 5 giorni dicesse "dobbiamo progettare il nostro futuro come coppia perche ho gia 43 anni". Io ne ho 30 cmq, e un bell'aspetto. Il primo mese ci siamo frequentati 5 volte a settimana, ma visto che avevo trascurato studio e sport un mese dopo ho fatto un passo indietro, e ci siamo frequentati 3 volte a settimana circa. Per me era tutto naturale, essendo molto autonoma e piena di attivita e interessi. Lui voleva convivere subito invece a me sembrava equilibrato cosi, sulle 3-4 volte a settimana. Per questo mio "passo indietro" lui ebbe una sorta di depressione e fini'dallo psichiatra, diventando sempre piu aggressivo e provocativo nei miei confronti, perfino dicendomi che non deve farsi vedere in giro con me perche le sue amiche dicono che non sono seria (!!!!). premetto che ho sempre rifiutato soldi e regali troppo ingenti dicendogli che non voglio assolutamente dipendere economicamente da altri e che non sono i come le ragazzine che gli vanno dietro x soldi. Essere definita "poco seria" solo perche non voglio convivere subito, ho bisogno dei miei spazi e non voglio soldi altrui mi pare inconcepibile. Sono molto indipendente, ma anche amorevole, lo aiutavo perfino con le pulizie e col bambino in inglese, nonostante lui abbia milioni di euro. Tenevo solo a mantenere i miei spazi (casa e soldi miei), sono abituata cosi e la storia era appena all inizio. Lui continuava a fare pressione con la convivenza, voleva che mi trasferissi li'e mi parlava ad es. del futuro tra 3-5 anni. Ci teneva tanto e continuava a farmi pressione e dispetti, mancanze di rispetto (i miei amici non devono vederti, il mio lavoro e'+ importante di te ecc...). Aggiungo anche che studio tanto in vista di un'esame tra pochi mesi (in lingua straniera) ed e'ovvio che questo abbia la priorita fino alla data dall esame (lui era indemoniato x non essere la priorita assoluta). Una volta ho detto che mia figlia e'la cosa + preziosa che ho e la sera stessa mi fece un dispetto enorme dandomi buca apposta e dicendo "ho mio figlio che ha la priorita".
Ero sempre riconoscente x i suoi favori e non gli creavo mai problemi, non ho mai nemmeno preso un cent. da lui sperando che lo apprezzasse. Lui continuava a darmi la colpa dei suoi problemi psichici.
Insomma dopo 5 mesi che tergiversavo sul discorso convivenza mi ha lasciata dicendomi che "siamo troppo diversi". Aggiungo inoltre che la ex moglie lo aveva spolpato vivo economicamente, anche tradito e abbandonato....io ero l'opposto, sperando che lo apprezzasse.
Aggiungo dei dettagli: quando ci siamo conosciuti era disperato e insicuro a causa della separazione con la ex, e ripeteva che voleva "diventare" felice con me. Mi esibiva alla gente come un trofeo e parlava di me a tutti al telefono (sto con una 29enne). Non aveva mai fatto un viaggio da solo senza moglie a 43 anni e credo vivessero in simbiosi. Diceva a volte che gli serviva aiuto a casa perche nessuno fa ora i lavori che faceva la moglie.
Vorrei capire qual e'la dinamica di questa storia. Lo sentivo cosi estremamente dipendente da me, il suo umore e la sua felicita, che mi dava ai nervi. Io sto bene con gli altri ma anche benissimo da sola. Non so se e'un crimine dopo soli pochi mesi volersi vedere 3-4 volte a settimana e non voler dipendere economicamente.
I miei sentimenti li mostravo con la mia "discrezione", affidabilita, onesta' e anche indipendenza (so stare da sola sulle mie gambe, non sei una stampella x me). Il mio era una sorta di amore "affidabile" ma non romantico in senso di dichiarazioni d amore e smancerie...preferisco i fatti alle parole. Ma ho anche paura di essere invasa, credo (percio mantengo le distanze).
Cosa ne pensate???
[#1]
Psicologo
Gentile utente,
considerando che di mezzo ci sono già due psichiatri (anzi, mi pare di capire ce ne siano anche di più nel suo passato), credo che la richiesta di un consulto in questo spazio sia pericolosa, perché rischia di diventare l'ennesimo "mi hanno detto". Si cerchi un professionista di cui potersi fidare e chieda aiuto a lui: credo che questo possa essere un primo passo importante per lei (fidarsi e affidarsi).
In bocca al lupo.
considerando che di mezzo ci sono già due psichiatri (anzi, mi pare di capire ce ne siano anche di più nel suo passato), credo che la richiesta di un consulto in questo spazio sia pericolosa, perché rischia di diventare l'ennesimo "mi hanno detto". Si cerchi un professionista di cui potersi fidare e chieda aiuto a lui: credo che questo possa essere un primo passo importante per lei (fidarsi e affidarsi).
In bocca al lupo.
[#2]
Gentile utente,
il consiglio di affidarsi ad un/a Collega di persona lo ha ricevuto anche nei precedenti consulti, nei quali a tratti ha anche parlato di Psicoterapia.
Attualmente è seguita da un/a Collega?
Assume farmaci?
il consiglio di affidarsi ad un/a Collega di persona lo ha ricevuto anche nei precedenti consulti, nei quali a tratti ha anche parlato di Psicoterapia.
Attualmente è seguita da un/a Collega?
Assume farmaci?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Gentile utente,
credo ci sarebbero molte cose da considerare, in primis la qualità del matrimonio precedente di quest'uomo e conseguentemente quella della sua separazione.
Inoltre lei parla di problemi psichici di quest'uomo e bisognerebbe capire quanto siano rilevanti.
Insomma ci sono molti aspetti da considerare, oltre ai suoi personali, per cui occorrerebbe probabilmente più di una seduta per sviscerare tutti gli aspetti della situazione ed avere un quadro più chiaro.
credo ci sarebbero molte cose da considerare, in primis la qualità del matrimonio precedente di quest'uomo e conseguentemente quella della sua separazione.
Inoltre lei parla di problemi psichici di quest'uomo e bisognerebbe capire quanto siano rilevanti.
Insomma ci sono molti aspetti da considerare, oltre ai suoi personali, per cui occorrerebbe probabilmente più di una seduta per sviscerare tutti gli aspetti della situazione ed avere un quadro più chiaro.
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#4]
Cara Signorina,
Leggendo la Sua storia mi sono trovata a pensare che Lei e quest'uomo sembrate davvero fatti l'una per l'altro. Ma in un modo molto stimolante direi!
Le spiego la mia ipotesi:
Lui sembra un uomo deluso, amareggiato dalla separazione, ancora vitalissimo pero' e pieno di energia e di orgoglio.
Se Lei fosse stata "complementare" a lui e si fosse innamorata, si fosse lasciata travolgere dalla Sua insistenza e dal Suo denaro penso che ora l'avrebbe gia' lasciata da un pezzo. Lei avrebbe fatto un errore classico nelle storie d'amore neonate: avrebbe colluso al 100% con i suoi sintomi (di lui). Avrebbe quindi soddisfatto tutte le sue esigenze (sempre di lui) e lui si sarebbe stancato.
Lei invece non collude affatto! Continua la sua vita, i suoi studi, cerca di non diventare dipendente da lui. E non lo sta diventando, infatti!
Penso quindi che davvero voi possiate diventare una coppia perfetta: non malata di dipendenza e non asfissiata dall'amore. Ma in grado di vivere accanto, senza stringervi troppo vicendevolmente.
Le faccio i migliori auguri percio'!
Leggendo la Sua storia mi sono trovata a pensare che Lei e quest'uomo sembrate davvero fatti l'una per l'altro. Ma in un modo molto stimolante direi!
Le spiego la mia ipotesi:
Lui sembra un uomo deluso, amareggiato dalla separazione, ancora vitalissimo pero' e pieno di energia e di orgoglio.
Se Lei fosse stata "complementare" a lui e si fosse innamorata, si fosse lasciata travolgere dalla Sua insistenza e dal Suo denaro penso che ora l'avrebbe gia' lasciata da un pezzo. Lei avrebbe fatto un errore classico nelle storie d'amore neonate: avrebbe colluso al 100% con i suoi sintomi (di lui). Avrebbe quindi soddisfatto tutte le sue esigenze (sempre di lui) e lui si sarebbe stancato.
Lei invece non collude affatto! Continua la sua vita, i suoi studi, cerca di non diventare dipendente da lui. E non lo sta diventando, infatti!
Penso quindi che davvero voi possiate diventare una coppia perfetta: non malata di dipendenza e non asfissiata dall'amore. Ma in grado di vivere accanto, senza stringervi troppo vicendevolmente.
Le faccio i migliori auguri percio'!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 14/04/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.