Il figlio del mio compagno non mi accetta
Da poco meno di sei anni sto con il mio compagno che è divorziato da 4 anni. Ha un bambino di 11 anni ad oggi che ci crea non pochi problemi. Sin dal inizio della nostra relazione ho sempre trovato strano che il bambino (che sta con il padre un giorno s settimana e ogni secondo WE ) dormisse solo nel lettone di papà, non volendo sentir ragioni di dormire nella sua cameretta, adducendo come ragione che dormire col padre lo rendeva più sicuro e che se no sarebbe cresciuto insicuro. Nonostante le mie osservazioni al padre che si trattava in verità solo di gelosia e posessivita e gli innumerevoli tentativi del padre non ha ceduto e dorme tuttora All età di quasi 12 anni nel lettone. Intanto la nostra relazione si consolida a e in qualche maniera abbiamo trovato con gran fatica un equilibrio....ad un certon punto abbiamo cominciato a cercare casa per andare a convivere, apparentemente con l entusiasmo del bambino.....che ad un certo punto ha realizzato che in questo caso dovrebbe vivere con me....questo ha scatenato il finimondo , supportato anche dalla madre ( donna di famiglia ricca e molto viziata ) che ha cominciato ad inveire sul ex marito minacciandolo di non fargli più vedere il bambino nel caso noi fossimo andati a convivere ( Da notare che prima non aveva mai espresso contrarieta)... Tutto ciò ha provocato un ripensamento del mio compagno adducendo scuse inverosimili ......il bambino invece diventava giorno dopo giorno più ostile e maleducato nei miei confronti... Il mio compagno d altra parte ha cominciato ad assecondarlo in tutto e a comportarsi in maniera fredda e maleducata ( non rispondeva più alle mie chiamate messaggi, ecc , spariva per giorni interi è tempo per noi non ce n era mai o sempre meno. Da quest anno il bambino gioca a basket , e visto che suo nonno sponsorizza la squadrerà ha partite tutti i sabati e le domeniche alle quali pretende presenzino i genitori pena crisi isteriche. In particolare modo esige la presenza del padre....siccome ciò coltta che non c'è mai un gg libero per me, mi sono anche offerta di accompagnare il mio compagno alle partite ma mi è stato detto che il bambino non gradisce la mia presenza quando sta con il padre . Questo succede oramai tutti i WE, e anche spesso durante la settimana.... Di fatto impedendomi di vedere il mio compagno... Lui continua a dire che priorità è suo figlio è che in questo momento è così. Non desidera però parlarne, comunichiamo solo tramite messaggi anche quelli pochi. Ovviamente tutti i nostri progetti di convivenza e anche di avere un figlio nostro tanto desiderato ( io ho avuto un aborto 2 anni fa ) sono stati messi in stand by......e tutto ciò ci ha fatto anche allontanare parecchio..... Non fa facciamo sesso la più di 4 mesi ( sta sempre a dormire con il figlio) o è troppo stanco....e non c'è nemmeno intimità visto che c'è sempre la richiesta pressante del figlio a fare qualcosa...mi aiutare a fare chiarezza e a riprendermi il mio uomo?
[#1]
Gentile Utente,
La chiarezza non deve farla lei, ma lui. Se lo volesse davvero.
Il rapporto sembra morboso, viziato da altre variabili, nutrito da una gran paura da parte del bambino di perdere il ruolo di esclusività nella vita del padre.
Sarebbe utile che il suo compagno volesse approfondire con l'aiuto di uno psicologo. Per il bene della vostra coppia e della salute psichica del bambino.
Il lettone non è un ricatto, ma un'eventuale di divisione saltuaria e rassicurante.
La chiarezza non deve farla lei, ma lui. Se lo volesse davvero.
Il rapporto sembra morboso, viziato da altre variabili, nutrito da una gran paura da parte del bambino di perdere il ruolo di esclusività nella vita del padre.
Sarebbe utile che il suo compagno volesse approfondire con l'aiuto di uno psicologo. Per il bene della vostra coppia e della salute psichica del bambino.
Il lettone non è un ricatto, ma un'eventuale di divisione saltuaria e rassicurante.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
Queste situazioni sono alquanto delicate.
Da una parte il diritto del bambino di avere un rapporto stabile e continuativo con il suo papà, dall'altra la sua (di lei che scrive) necessità di vivere il rapporto di coppia in maniera soddisfacente e adeguata alle sue esigenze di donna e compagna. In mezzo il papà, diviso tra i sensi di colpa nei confronti del figlio e l'incapacità di coniugare la sua vita affettiva di coppia con quella di padre.
Spesso i sensi di colpa derivano dalla nuova situazione abitativa post separazione a seguito della quale il padre viene in qualche modo a perdere la continuità nei rapporti con i figli avendo come la sensazione di non fare o "essere" abbastanza per i figli.
Proprio come conseguenza ai sensi di colpa alcuni uomini rispondono privandosi della possibilità di amare un'altra donna o comunque estromettendola da alcune situazioni.
Alla luce di questo è chiaro che le viene chiesta una buona dose di pazienza e di sacrificio che magari, se nn gestita insieme al suo compagno, potrebbe logorare il rapporto e via via anche il sentimento.
Ora bisogna capire quanto lei è ancora disposta a fare. Potrebbe proporre al suo compagno di sostenere una consulenza anche insieme affinché lui possa imparare a coniugare nella sua vita, suo figlio e la sua compagna in maniera sana e libero dai sensi di colpa.
Cordialmente
Queste situazioni sono alquanto delicate.
Da una parte il diritto del bambino di avere un rapporto stabile e continuativo con il suo papà, dall'altra la sua (di lei che scrive) necessità di vivere il rapporto di coppia in maniera soddisfacente e adeguata alle sue esigenze di donna e compagna. In mezzo il papà, diviso tra i sensi di colpa nei confronti del figlio e l'incapacità di coniugare la sua vita affettiva di coppia con quella di padre.
Spesso i sensi di colpa derivano dalla nuova situazione abitativa post separazione a seguito della quale il padre viene in qualche modo a perdere la continuità nei rapporti con i figli avendo come la sensazione di non fare o "essere" abbastanza per i figli.
Proprio come conseguenza ai sensi di colpa alcuni uomini rispondono privandosi della possibilità di amare un'altra donna o comunque estromettendola da alcune situazioni.
Alla luce di questo è chiaro che le viene chiesta una buona dose di pazienza e di sacrificio che magari, se nn gestita insieme al suo compagno, potrebbe logorare il rapporto e via via anche il sentimento.
Ora bisogna capire quanto lei è ancora disposta a fare. Potrebbe proporre al suo compagno di sostenere una consulenza anche insieme affinché lui possa imparare a coniugare nella sua vita, suo figlio e la sua compagna in maniera sana e libero dai sensi di colpa.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
[#3]
Provi a leggere - ed a farlo leggere al suo compagno - questo articolo, racchiude i suoi punti di domanda
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5226-lei-lui-e-l-altro-papa-le-nuove-genitorialita.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5226-lei-lui-e-l-altro-papa-le-nuove-genitorialita.html
[#4]
Utente
La ringrazio ma lui non l'accetterebbe mai un aiuto esterno. Ha la convinzione che solo Luisa cosa va bene per suo figlio...ci ho già provato a proporglielo, ma mi ha quasi insultata...in questo senso non dà retta nemmeno ai suoi genitori, che si sono accorti già da tempo della morbosità del rapporto con il figlio.
Purtroppo non ne vuole nemmeno parlare in nessuna maniera. Non so proprio come convincerlo a cercare aiuto
Purtroppo non ne vuole nemmeno parlare in nessuna maniera. Non so proprio come convincerlo a cercare aiuto
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.9k visite dal 11/04/2016.
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