Non accettarsi dopo un tumore
Salve, ho 31 anni e da un anno ho sconfitto un tumore. Purtroppo la malattia ha provato molto il mio aspetto fisico: non mi sono ricresciuti più i capelli, ho preso 25kg perché sono andata in menopausa, prima avevo un bel seno invece adesso è storto. Quando mi ammalai non vedevo l'ora di guarire, immaginavo la mia nuova vita...invece la metamorfosi a cui mi ha costretta la malattia non ha fatto altro che peggiorare un carattere già troppo introverso e problematico. Non riesco più a uscire, relazionarmi con gli altri, mi sento a disagio e fuoriposto aovunque e con chiunque, anche perché la domanda tanto temuta arriva sempre come una coltellata a tradimento "come mai non ti sono ricresciuti più i capelli? a tutti ricrescono!". Fra poco arriva l'estate e non mi entusiasma indossare vestiti leggeri perché si nota ancora di più il mio seno. Ho perso entusiasmo in tutto perché basta specchiarmi in qualsiasi superfice per farmi sentire male e maledire tutte le divinità possibili e immaginabili. Il dolore più grande me lo procura il pensiero che purtroppo devo abbandonare il sogno di creare una famiglia mia. Oltre al fatto di essere in menopausa vedo impossibile che qualcuno mi possa accettare così come sono, al giorno d'oggi che la società ci impone dei canoni estetici molto alti...e poi sinceramente non avrei nemmeno il coraggio di mostrare il mio corpo..già era difficile prima. Nn riesco più a capire che senso ha questa seconda chance che la vita mi ha voluto dare.
[#1]
Gentile utente,
Mi spiace molto la sua situazione e mi auguro che lei con la stessa forza che le ha permesso di sopravvivere, e il coraggio che la porta ad esprimere queste emozioni di sconfonto e frustrazione qui, possa accompagnare ed indirizzare se stessa nel trovare un collega che possa sostenerla nella sua opera di ricostruzione della sua vita.... È vero la sua vita non tornerá piû come prima ma dopotutto come potrebbe? Un'esperienza come quella che ha vissuto e superato cambia chi la vive non tanto e non solo esternamente, ma soprattutto internamente....
Le auguro di riscoprirsi nelle sue nuove possibilitá, si faccia sostenere e viva ciô che la vita le ha regalato.... Una seconda chance.... Diversa dalla prima.
In bocca al lupo
Mi spiace molto la sua situazione e mi auguro che lei con la stessa forza che le ha permesso di sopravvivere, e il coraggio che la porta ad esprimere queste emozioni di sconfonto e frustrazione qui, possa accompagnare ed indirizzare se stessa nel trovare un collega che possa sostenerla nella sua opera di ricostruzione della sua vita.... È vero la sua vita non tornerá piû come prima ma dopotutto come potrebbe? Un'esperienza come quella che ha vissuto e superato cambia chi la vive non tanto e non solo esternamente, ma soprattutto internamente....
Le auguro di riscoprirsi nelle sue nuove possibilitá, si faccia sostenere e viva ciô che la vita le ha regalato.... Una seconda chance.... Diversa dalla prima.
In bocca al lupo
Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it
[#2]
Cara Signorina,
Non e' assolutamente questa la sede ove potere neanche iniziare a inquadrare il Suo stato d'animo.
Nelle poche righe che ha scritto c'e' tutto l'universo di una donna. E tutto il Suo sgomento per averlo visto travolto dalla malattia.
Non voglio percio' banalizzare neanche un po' cio' che sta provando.
Le dico solo di provare ad accettare questa destabilizzazione che sente ora. Cosi' com'e'. Per ora.
Si conceda qualche tempo per riprendere fiato e poi si rivolga ad uno psicoterapeuta che l'aiuti a tirare fuori tutto quello che ha dentro . Successivamente dovra' elaborarlo, digerirlo e col tempo, con tutto cio' che questo tempo e questa esperienza hanno mutato in Lei, riuscira' ad accettarlo.
Ma dovra' avere tanto amore per se' stessa. E tale "meta" sara' il primo traguardo che realizzera' con la terapia.
Il resto verra' dopo!
I miei auguri cara Signorina! Per tutto!
Non e' assolutamente questa la sede ove potere neanche iniziare a inquadrare il Suo stato d'animo.
Nelle poche righe che ha scritto c'e' tutto l'universo di una donna. E tutto il Suo sgomento per averlo visto travolto dalla malattia.
Non voglio percio' banalizzare neanche un po' cio' che sta provando.
Le dico solo di provare ad accettare questa destabilizzazione che sente ora. Cosi' com'e'. Per ora.
Si conceda qualche tempo per riprendere fiato e poi si rivolga ad uno psicoterapeuta che l'aiuti a tirare fuori tutto quello che ha dentro . Successivamente dovra' elaborarlo, digerirlo e col tempo, con tutto cio' che questo tempo e questa esperienza hanno mutato in Lei, riuscira' ad accettarlo.
Ma dovra' avere tanto amore per se' stessa. E tale "meta" sara' il primo traguardo che realizzera' con la terapia.
Il resto verra' dopo!
I miei auguri cara Signorina! Per tutto!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Psicologo
Cara,
siamo entrambi napoletani, quindi ciò che scrivi mi tocca ancora più in profondità. E da napoletana non puoi lasciarti abbattere, non dopo aver vinto una delle più dure battaglie che ti potessero capitare. Datti tempo e datti soprattutto la speranza, tu che sei un esempio per tutti che la vita alla fine ha la meglio.
Rivolgiti a uno specialista, credo che ce ne siano anche nelle associazioni che si occupano di oncologia. O frequenta dei gruppi di donne che come te hanno affrontato questa dura lotta.
E' giusto che ti senta debole adesso, hai usato tutte le tue energie per guarire, ma son sicuro che hai ancora tante risorse a disposizione e saprai utilizzarle.
Forza, forza, forza.
siamo entrambi napoletani, quindi ciò che scrivi mi tocca ancora più in profondità. E da napoletana non puoi lasciarti abbattere, non dopo aver vinto una delle più dure battaglie che ti potessero capitare. Datti tempo e datti soprattutto la speranza, tu che sei un esempio per tutti che la vita alla fine ha la meglio.
Rivolgiti a uno specialista, credo che ce ne siano anche nelle associazioni che si occupano di oncologia. O frequenta dei gruppi di donne che come te hanno affrontato questa dura lotta.
E' giusto che ti senta debole adesso, hai usato tutte le tue energie per guarire, ma son sicuro che hai ancora tante risorse a disposizione e saprai utilizzarle.
Forza, forza, forza.
[#5]
Psicologo
Carissima,
siamo tutti diversi, ognuno di noi risponde coi propri tempi e coi propri modi. Sei stata colpita nella tua femminilità sia esteriore che privata, non faccio fatica quindi a crederti quando dici che non ti riconosci più in nulla. La tua sofferenza è tanta, la sentiamo tutta e la accogliamo tutta. Nulla di ciò che ti è successo è giustificabile e non voglio stare qui a dirti "vedrai che starai meglio", perché in questo momento non serve a nulla. Ti dico però che ti capisco e che hai tutte le ragioni di provare questo dolore profondo e una forte rabbia.
Sono certo che però, da qualche parte, troverai anche quel filo di speranza che ti permetterà di chiedere aiuto, perché non è finita e non può di certo finire così.
Facci avere buone notizie.
siamo tutti diversi, ognuno di noi risponde coi propri tempi e coi propri modi. Sei stata colpita nella tua femminilità sia esteriore che privata, non faccio fatica quindi a crederti quando dici che non ti riconosci più in nulla. La tua sofferenza è tanta, la sentiamo tutta e la accogliamo tutta. Nulla di ciò che ti è successo è giustificabile e non voglio stare qui a dirti "vedrai che starai meglio", perché in questo momento non serve a nulla. Ti dico però che ti capisco e che hai tutte le ragioni di provare questo dolore profondo e una forte rabbia.
Sono certo che però, da qualche parte, troverai anche quel filo di speranza che ti permetterà di chiedere aiuto, perché non è finita e non può di certo finire così.
Facci avere buone notizie.
[#6]
Cara Utente,
anche io, come la dott.Esposito le dico che questo non è il luogo adatto per affrontare la sua sofferenza così atroce.
Il suo corpo, e la sua femminilità, sono stati mortificati, stravolti, aggrediti ed che torturati.
Anima e corpo vanno insieme ed una ferita dell'uno corrisponde a quella dell'altra e viceversa...
Infatti, dopo un tumore, la paziente viene seguita da un chirurgo plastico per la ricostruzione estetica ...( mi chiedo se in lei è stato fatto?) e da uno psicologo per le ferite dell'anima.
Il seno tra l'altro è un organo altamente simbolico; è il primo segnale di una "femminilità conquistata".
Ad ogni età ha un suo valore assoluto...di seduzione di nutrimento, reale e simbolico.
L' immagine corporea è inoltre, un elemento centrale dell’ “identità sessuale" alla cui strutturazione concorrono fattori biologici, psicosessuali e soprattutto relazionali.
Mi chiedo se ha un amore?
Un compagno?
Se le sta accanto?
È sola?
Ha ripreso dopo il tumore, la vita sessuale?
L’aspetto e la bellezza del seno, sono elementi di profonda importanza per il "senso di femminilità", l’autostima, la fiducia in se stessa e la sensibilità erotica della donna.
Quando una donna va incontro a mutilazioni, come quelle a seguito di un tumore, psiche e soma della donna vengono attaccate dalle fondamenta...
Il seno, nell' immaginario femminile, è il vero perno attorno al quale ruota l' immagine corporea di una donna.
Ed anche i capelli sono indice di seduzione...e di fascinazione.
Mi chiedo se è stata seguita da uno psicologo dopo l'intervento?
Dopo l' intervento infatti, rimangono delle cicatrici sugli organi simbolici di seduttivita e femminilità, queste sono in realtà "cicatrici dell'anima", che solo l' amore ed il tempo, potranno curare e rendere invisibili.
Una donna che dopo un vissuto nefasto di "amputazione e di ricostruzione", vivrà nuovamente la propria intimità/sessualità con il suo partner, dovrà fare sempre i conti con quei segni sul seno che, anche se sbiaditi o cicatrizzati, rimarranno sempre presenti a tinte forti sul suo cuore.
La ricostruzione chirurgica che avviene a posteriori, in realtà è una "ricostruzione psichica", una vera medicazione dell' immagine corporea.
Si faccia aiutare....un augurio di cuore.
anche io, come la dott.Esposito le dico che questo non è il luogo adatto per affrontare la sua sofferenza così atroce.
Il suo corpo, e la sua femminilità, sono stati mortificati, stravolti, aggrediti ed che torturati.
Anima e corpo vanno insieme ed una ferita dell'uno corrisponde a quella dell'altra e viceversa...
Infatti, dopo un tumore, la paziente viene seguita da un chirurgo plastico per la ricostruzione estetica ...( mi chiedo se in lei è stato fatto?) e da uno psicologo per le ferite dell'anima.
Il seno tra l'altro è un organo altamente simbolico; è il primo segnale di una "femminilità conquistata".
Ad ogni età ha un suo valore assoluto...di seduzione di nutrimento, reale e simbolico.
L' immagine corporea è inoltre, un elemento centrale dell’ “identità sessuale" alla cui strutturazione concorrono fattori biologici, psicosessuali e soprattutto relazionali.
Mi chiedo se ha un amore?
Un compagno?
Se le sta accanto?
È sola?
Ha ripreso dopo il tumore, la vita sessuale?
L’aspetto e la bellezza del seno, sono elementi di profonda importanza per il "senso di femminilità", l’autostima, la fiducia in se stessa e la sensibilità erotica della donna.
Quando una donna va incontro a mutilazioni, come quelle a seguito di un tumore, psiche e soma della donna vengono attaccate dalle fondamenta...
Il seno, nell' immaginario femminile, è il vero perno attorno al quale ruota l' immagine corporea di una donna.
Ed anche i capelli sono indice di seduzione...e di fascinazione.
Mi chiedo se è stata seguita da uno psicologo dopo l'intervento?
Dopo l' intervento infatti, rimangono delle cicatrici sugli organi simbolici di seduttivita e femminilità, queste sono in realtà "cicatrici dell'anima", che solo l' amore ed il tempo, potranno curare e rendere invisibili.
Una donna che dopo un vissuto nefasto di "amputazione e di ricostruzione", vivrà nuovamente la propria intimità/sessualità con il suo partner, dovrà fare sempre i conti con quei segni sul seno che, anche se sbiaditi o cicatrizzati, rimarranno sempre presenti a tinte forti sul suo cuore.
La ricostruzione chirurgica che avviene a posteriori, in realtà è una "ricostruzione psichica", una vera medicazione dell' immagine corporea.
Si faccia aiutare....un augurio di cuore.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Utente
Gentile Dott.ssa Randone, voglio specificare che non ho avuto un tumore al seno ma la radioterapia che ho subito al torace mi ha reso il seno piccolo, duro e storto. Anche questa cosa non l'ho riscontrata nelle altre pazienti e i medici non sanno darmi una risposta. Spero che di mezzo non ci sia un errore altrimenti meriterebbero l'impiccagione. Comunque dopo la malattia sono stata praticamente scaricata, nel senso che ai controlli i medici non si mostrano affatto interessati al mio stato di salute fisica e mentale in generale. Guardano la pet, gli esami e arrivederci,,,se mi permetto di fare una domanda mi rispondono scocciati che la loro competenza ormai è finita. Comunque per rispondere alle sue domande: no ho né un compagno, né una vita sessuale....nelle mie condizioni capirà che è estremamente difficile suscitare attrazione nell'altro sesso.
[#9]
Nulla mi stupisce più !
Provo a gettare altro sale sulle sue ferite (^__^) perchè sono certo che alcuni miei colleghi hanno persino provato a consolarla con " si reputi fortunata perchè è sopravvissuta !".
A volte paradossalmente siamo noi oncologi che abbiamo bisogno di essere aiutati dai pazienti per tirare fuori quel residuo di empatia , che le nostre paure (siamo umani) hanno frammentato dovendoci confrontare con la morte come se fosse l'unico problema della vita.
Forse siamo più allenati ad incoraggiare i pazienti a sopravvivere a questa malattia piuttosto che affrontare il ritorno alla normalità delle "piccole cose della vita" e non riusciamo a comprendere che anche il problema dei capelli fa parte delle "grandi cose della vita".
Per noi forse è più semplice parlare di prognosi, di fattori prognostici che di sovrappeso , seno storto o capelli che non ricrescono.
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
Perchè, quando incontra il suo/a oncologo non prova ad esprimere le stesse cose, che qui ha scritto, guardandolo negli occhi con la stessa disperazione che qui non ha mascherato?
Provo a gettare altro sale sulle sue ferite (^__^) perchè sono certo che alcuni miei colleghi hanno persino provato a consolarla con " si reputi fortunata perchè è sopravvissuta !".
A volte paradossalmente siamo noi oncologi che abbiamo bisogno di essere aiutati dai pazienti per tirare fuori quel residuo di empatia , che le nostre paure (siamo umani) hanno frammentato dovendoci confrontare con la morte come se fosse l'unico problema della vita.
Forse siamo più allenati ad incoraggiare i pazienti a sopravvivere a questa malattia piuttosto che affrontare il ritorno alla normalità delle "piccole cose della vita" e non riusciamo a comprendere che anche il problema dei capelli fa parte delle "grandi cose della vita".
Per noi forse è più semplice parlare di prognosi, di fattori prognostici che di sovrappeso , seno storto o capelli che non ricrescono.
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
Perchè, quando incontra il suo/a oncologo non prova ad esprimere le stesse cose, che qui ha scritto, guardandolo negli occhi con la stessa disperazione che qui non ha mascherato?
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#10]
E a proposito di DARE SEMPRE SPERANZA, nel suo caso Le allego
un link sullo stato dell'arte della radioterapia nella conservazione del seno
http://www.senosalvo.com/radio_domande_frequenti.htm
Non so se si adatta alla sua patologia di base. In ogni caso consulterei un radioterapista per fare il punto della situazione.
Non è consentito dalla nostre linee guida (echissenef...), ma se non sapesse come muoversi...in via del tutto eccezionale mi può allegare via mail due foto chiare del suo torace...e ci penserò io a consultare un radioterapista con esperienza.
Per ringraziarmi, si regali un vestito leggero , per andare in giro essendo previsto un lungo periodo di alta pressione (^__^) e quindi di bel tempo.
Le allego , sempre per gettare altro sale sulle sue ferite, un link molto forte...Se ce la fa......, dopo avermi maledetto, però provi a riflettere sui contenuti allegati
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/volto_crudo_inflessibile_e_bellezza_imperfetta.htm
un link sullo stato dell'arte della radioterapia nella conservazione del seno
http://www.senosalvo.com/radio_domande_frequenti.htm
Non so se si adatta alla sua patologia di base. In ogni caso consulterei un radioterapista per fare il punto della situazione.
Non è consentito dalla nostre linee guida (echissenef...), ma se non sapesse come muoversi...in via del tutto eccezionale mi può allegare via mail due foto chiare del suo torace...e ci penserò io a consultare un radioterapista con esperienza.
Per ringraziarmi, si regali un vestito leggero , per andare in giro essendo previsto un lungo periodo di alta pressione (^__^) e quindi di bel tempo.
Le allego , sempre per gettare altro sale sulle sue ferite, un link molto forte...Se ce la fa......, dopo avermi maledetto, però provi a riflettere sui contenuti allegati
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/volto_crudo_inflessibile_e_bellezza_imperfetta.htm
[#11]
Intanto mi sono permesso di segnalare questo consulto alle "mie" ragazzefuoridiseno, che meglio di me , troveranno le parole giuste per farle indossare il vestitino leggero ( si aspetti qualche messaggio attraverso la messaggistica del sito)
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-418.html#msg7396
P.S.
Chi sono ?
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/menu_ragazzefuoridiseno.htm
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-418.html#msg7396
P.S.
Chi sono ?
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/menu_ragazzefuoridiseno.htm
[#12]
Utente
Gentile Dott. Catania, mi scusi ma preferisco non aprire i suoi allegati perché già ho capito cosa contengono e sinceramente già sono in pessime condizioni psicologiche...non vorrei arrivare a gesti estremi. Comunque la ringrazio per i consigli, vedrò di contattare il radioterapista che mi ha seguito. E per quanto riguarda gli abitini leggeri, preferisco lasciarli nel ripostiglio insieme ai vecchi ricordi.
A presto
A presto
[#13]
Ovviamente non lo faccia ! Avrebbe comunque trovato aprendo il link una doverosa premessa
>>Pensateci bene prima di approfondire questo tema : non tutti e tutte sono pronte e preparate a farlo perché mette a nudo il volto crudo e inflessibile del cancro al seno .......>>
Non c'è fretta.....a prepararsi....e solo Lei potrà decidere quando e se pronta..
Ne allego un altro (e questo senz'altro lo può aprire perchè non c'è alcun riferimento all'aspetto crudo del cancro) per mostrarle che alcuni suoi sentimenti sono influenzati dall'ambiente che la circonda . Ed un supporto in tal senso è indicato.
E quanto siano più avanti di noi in fatto di pregiudizi da superare alcuni Paesi , dove le Ragazze prevalentemente giovani , anche quelle che non hanno vissuto l’esperienza del cancro, vanno A TESTA ALTA, pur priva di capelli.
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/senza_capelli_a_testa_alta.htm
So che alcune delle "mie ragazze fuoridiseno" Le hanno scritto ed in particolare alcune sue coetanee che hanno avuto un cancro associato ad una prognosi molto sfavorevole......
Per come le conosco sono certo che non eserciteranno alcuna pressione su di lei perchè sono ormai addestrate a tutte le intemperie della vita.........e a conoscere tutti i tempi necessari per il CAMBIAMENTO (= Festina lente).
Si prenda il tempo che vuole....
Tanti saluti....di cuore....
>>Pensateci bene prima di approfondire questo tema : non tutti e tutte sono pronte e preparate a farlo perché mette a nudo il volto crudo e inflessibile del cancro al seno .......>>
Non c'è fretta.....a prepararsi....e solo Lei potrà decidere quando e se pronta..
Ne allego un altro (e questo senz'altro lo può aprire perchè non c'è alcun riferimento all'aspetto crudo del cancro) per mostrarle che alcuni suoi sentimenti sono influenzati dall'ambiente che la circonda . Ed un supporto in tal senso è indicato.
E quanto siano più avanti di noi in fatto di pregiudizi da superare alcuni Paesi , dove le Ragazze prevalentemente giovani , anche quelle che non hanno vissuto l’esperienza del cancro, vanno A TESTA ALTA, pur priva di capelli.
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/senza_capelli_a_testa_alta.htm
So che alcune delle "mie ragazze fuoridiseno" Le hanno scritto ed in particolare alcune sue coetanee che hanno avuto un cancro associato ad una prognosi molto sfavorevole......
Per come le conosco sono certo che non eserciteranno alcuna pressione su di lei perchè sono ormai addestrate a tutte le intemperie della vita.........e a conoscere tutti i tempi necessari per il CAMBIAMENTO (= Festina lente).
Si prenda il tempo che vuole....
Tanti saluti....di cuore....
[#14]
Utente
Scusi Dott. Catania, il link che ha allegato riguardo le ragazze che in altri paesi non hanno difficoltà a mostrarsi con la testa rasata, non rispecchia la mia situazione perché si vede chiaramente che i capelli sono rasati mentre a me la testa è completamente glabra, non c'è l'ombra di un bulbo e poi la mia condizione sarà permanente. Se avessi i capelli credo chenon mi creerebbe alcun problema andare in giro con la testa rasata per un po'. C'è una bella differenza tra essere rasati e essere pelati.
E comunque è assurdo che questi medici siano interessati solo a farti sopravvivere, a seguire protocolli e poi se ne fregano dei danni esteriori della malattia. Dovrebbe essere tutto concatenato...dopo aver sconfitto il mostro dovrebbero passarci dai relativi specialisti per i capelli, per recuperare il seno di una volta. Invece mi ritrovo sballottata da uno specialista all'altro perché me li cerco da sola, e con scarsi risultati perché non mi è possibile andare al nord per consultare professionisti più competenti.
E comunque è assurdo che questi medici siano interessati solo a farti sopravvivere, a seguire protocolli e poi se ne fregano dei danni esteriori della malattia. Dovrebbe essere tutto concatenato...dopo aver sconfitto il mostro dovrebbero passarci dai relativi specialisti per i capelli, per recuperare il seno di una volta. Invece mi ritrovo sballottata da uno specialista all'altro perché me li cerco da sola, e con scarsi risultati perché non mi è possibile andare al nord per consultare professionisti più competenti.
[#15]
>> E comunque è assurdo che questi medici siano interessati solo a farti sopravvivere>> : non solo concordo , ma addirittura se rilegge la mia prima replica l'avevo scritto per primo.
Il suo problema, molto complesso, può essere affrontato solo guardandosi negli occhi con l'oncologo. I colleghi competenti ci sono anche al Sud. Qualche probabilità di essere presi nella giusta considerazione si ha se quanto ci ha esposto, con moderazione ed educazione, viene fatto presente in occasione dei controlli.
A costo di arrivare allo SCONTRO * (^___^). Anche a me capita di arrivare, raramente è ovvio, allo scontro con i miei pazienti, ma Le assicuro che se il medico è capace (e molti sono capaci e non credo che al Sud siano in estinzione) di "mettersi dalla parte della paziente " è in grado di ascoltare il suo dolore e comprendere che anche il "dopo" malattia rientra tra le sue mansioni prioritarie.
(*) " ATTACCARE O FUGGIRE FANNO PARTE DELLO SCONTRO. QUELLO CHE NON APPARTIENE ALLO LOTTA E' RESTARE PARALIZZATI DALLA PAURA " (Paulo Coelho, Il Cammino di Santiago )
P:S.
>>C'è una bella differenza tra essere rasati o pelati>>
Ovviamente per Lei sì, ma non per l'ambiente che la circonda. In tal senso alcune campagne hanno uno scopo educativo per superare alcuni pregiudizi verso il pelato o rasato.
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/senza_capelli_a_testa_alta.htm
Il suo problema, molto complesso, può essere affrontato solo guardandosi negli occhi con l'oncologo. I colleghi competenti ci sono anche al Sud. Qualche probabilità di essere presi nella giusta considerazione si ha se quanto ci ha esposto, con moderazione ed educazione, viene fatto presente in occasione dei controlli.
A costo di arrivare allo SCONTRO * (^___^). Anche a me capita di arrivare, raramente è ovvio, allo scontro con i miei pazienti, ma Le assicuro che se il medico è capace (e molti sono capaci e non credo che al Sud siano in estinzione) di "mettersi dalla parte della paziente " è in grado di ascoltare il suo dolore e comprendere che anche il "dopo" malattia rientra tra le sue mansioni prioritarie.
(*) " ATTACCARE O FUGGIRE FANNO PARTE DELLO SCONTRO. QUELLO CHE NON APPARTIENE ALLO LOTTA E' RESTARE PARALIZZATI DALLA PAURA " (Paulo Coelho, Il Cammino di Santiago )
P:S.
>>C'è una bella differenza tra essere rasati o pelati>>
Ovviamente per Lei sì, ma non per l'ambiente che la circonda. In tal senso alcune campagne hanno uno scopo educativo per superare alcuni pregiudizi verso il pelato o rasato.
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/senza_capelli_a_testa_alta.htm
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 4.6k visite dal 09/04/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Menopausa
Cos'è la menopausa? A quale età arriva e come capire se è arrivata: i sintomi e i consigli per affrontare questa fase della vita della donna.