Il mio compagno non sopporta nostro figlio
Salve a tutti, mi chiamo Valeria ed ho 28 anni. Sto col mio compagno da 8 anni e conviviamo da 7. 19 mesi fa abbiamo avuto il nostro primo figlio.
Lui ha sempre avuto un carattere pesante, tende a lamentarsi molto spesso anche delle piccolezze ..con l'arrivo del bimbo ha toccato l'apice.Ogni giorno ha qualcosa da dire e sulla quale discutere.Se ha mal di testa e va a lavoro si lamenta perchè dice che è obbligato a farlo visto che ha un figlio ...lo stesso con qualsiasi altro tipo di problema. Mi accusa di averlo messo in questa situazione, di avergli rovinato e condizionato la vita per sempre. Che è costretto a fare troppo lavoro per mantenerci. Dice sempre che se potesse andrebbe a vivere da solo visto che con il suo stipendio riuscirebbe a stare discretamente. Io percepisco una disoccupazione di 400 euro con la quale mantengo me e mo figlio. Lui paga esclusivamente le bollette e la spesa per tutti(per tutti intendo lui me ed i suoi genitori). E' vero , lavora molto ma lo faceva anche prima del bimbo , come del resto ho sempre fatto anche io.
Il problema è che la cosa inizia a stancarmi, a volte sogno di andare via , di tornare dai miei genitori e di non vederlo mai più.Poi penso al bimbo e non so se farei la scelta giusta. Ma poi mi chiedo: cosa se ne farebbe di un padre che lo vede solo un peso e che passa del tempo con lui solo se si vede costretto a farlo?
Io non so se lo amo ancora....certo che amare una persona che non ama il frutto di un amore lungo 8 anni la vedo dura. Cosa potrei fare per migliorare questo disastro prima che decida di andarmene per sempre?
Lui ha sempre avuto un carattere pesante, tende a lamentarsi molto spesso anche delle piccolezze ..con l'arrivo del bimbo ha toccato l'apice.Ogni giorno ha qualcosa da dire e sulla quale discutere.Se ha mal di testa e va a lavoro si lamenta perchè dice che è obbligato a farlo visto che ha un figlio ...lo stesso con qualsiasi altro tipo di problema. Mi accusa di averlo messo in questa situazione, di avergli rovinato e condizionato la vita per sempre. Che è costretto a fare troppo lavoro per mantenerci. Dice sempre che se potesse andrebbe a vivere da solo visto che con il suo stipendio riuscirebbe a stare discretamente. Io percepisco una disoccupazione di 400 euro con la quale mantengo me e mo figlio. Lui paga esclusivamente le bollette e la spesa per tutti(per tutti intendo lui me ed i suoi genitori). E' vero , lavora molto ma lo faceva anche prima del bimbo , come del resto ho sempre fatto anche io.
Il problema è che la cosa inizia a stancarmi, a volte sogno di andare via , di tornare dai miei genitori e di non vederlo mai più.Poi penso al bimbo e non so se farei la scelta giusta. Ma poi mi chiedo: cosa se ne farebbe di un padre che lo vede solo un peso e che passa del tempo con lui solo se si vede costretto a farlo?
Io non so se lo amo ancora....certo che amare una persona che non ama il frutto di un amore lungo 8 anni la vedo dura. Cosa potrei fare per migliorare questo disastro prima che decida di andarmene per sempre?
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Gentile utente, ma quest'uomo era così .. pesante, poco simpatico anche prima del bambino ?
Mi domando se abbia delle difficoltà a passare ad un amore adulto , forse si sente meno centrale nella sua vita, mia cara, perchè Lei sarà certamente maggiormente centrata sul bambino e i sui suoi bisogni .. Il denaro è un grande decodificatore delle relazioni, e questa avarizia , questo contare quanto spende e perchè , mi fa pensare che i problemi siano anche altri, di tipo affettivo, correlati ad uno sguardo molto centrato sul sè e sui suoi , desideri..
Prima di prendere decisioni tristi e reattive , si rivolga al Consultorio familiare della sua città e cerchi aiuto, ci vada da sola in prima battuta, potrebbe essere anche una crisi passeggera..
Calma , niente colpi di testa..
Mi domando se abbia delle difficoltà a passare ad un amore adulto , forse si sente meno centrale nella sua vita, mia cara, perchè Lei sarà certamente maggiormente centrata sul bambino e i sui suoi bisogni .. Il denaro è un grande decodificatore delle relazioni, e questa avarizia , questo contare quanto spende e perchè , mi fa pensare che i problemi siano anche altri, di tipo affettivo, correlati ad uno sguardo molto centrato sul sè e sui suoi , desideri..
Prima di prendere decisioni tristi e reattive , si rivolga al Consultorio familiare della sua città e cerchi aiuto, ci vada da sola in prima battuta, potrebbe essere anche una crisi passeggera..
Calma , niente colpi di testa..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
Lo era anche prima.Ora però è davvero insopportabile. A volte tratta male anche il bimbo dicendo che piange sempre, che non parla , che sa solo urlare e che io non sono capace di fare nulla per lui ne per me. Giuro che sono al limite delle forze, mi trasmette tanta negatività e insicurezza. Vorrei solo avere le forze economiche per mantenere da sola mio figlio .
Non dico di non amare più il mio compagno...in verità non lo so nemmeno io.Come si fa ad amare una persona che ti vede come la causa dei suoi mali?
Non dico di non amare più il mio compagno...in verità non lo so nemmeno io.Come si fa ad amare una persona che ti vede come la causa dei suoi mali?
[#3]
Gentile utente,
<<Come si fa ad amare una persona che ti vede come la causa dei suoi mali?<<
Anche lui vedrà Lei come causa dei propri mali...
La fase dei figli piccoli è una tra le più difficili del rapporto di coppia. E' complesso riuscire a tenere l'attenzione emotiva sull'uno e sull'altro, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html
Come ha provato finora a fronteggiare tale difficoltà?
Avete ripreso l'intimità?
Lei sta ancora allattando?
<<Come si fa ad amare una persona che ti vede come la causa dei suoi mali?<<
Anche lui vedrà Lei come causa dei propri mali...
La fase dei figli piccoli è una tra le più difficili del rapporto di coppia. E' complesso riuscire a tenere l'attenzione emotiva sull'uno e sull'altro, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html
Come ha provato finora a fronteggiare tale difficoltà?
Avete ripreso l'intimità?
Lei sta ancora allattando?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15.7k visite dal 08/04/2016.
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