Lui è confuso
Buongiorno!
Chiedo aiuto per la mia situazione perché non so più come fare.
Sto insieme al mio ragazzo da quasi 3 anni.
Ci siamo messi insieme dopo 5 mesi di frequentazione e siamo sempre andati molto d'accordo.
L'uno frequenta la casa dell'altra.
Siamo praticamente cresciuti insieme . Lui si è laureato e lavora come logopedista, io ho frequentato un corso di formazione e ho trovato un lavoro durato 6 mesi.
Non abbiamo mai avuto problemi , tranne ultimamente, legati alla mia gelosia verso determinate persone e le mie insicurezze.
Siamo diversi ma questo non è mai stato un problema.
Si parlava spesso di convivenza e addirittura di matrimonio e famiglia.
Adesso da qualche mese vive da solo.
A gennaio abbiamo fatto un viaggio all'estero , al ritorno ho perso il lavoro e mi sono parecchio buttata giu.
Lui mi è stato vicino ma fino ad un certo punto , odia vedermi soffrire invece che reagire.. Io su alcune cose mi ritengo molto fragile, ma in 3 anni mi è sempre stato dietro , e questo è stato l'inizio delle litigate.
Inizialmente il problema è stato proprio questo , a fine febbraio si è messo a piangere urlandomi i suoi disagi e abbiamo rischiato di lasciarci. Ma dice di essere legato ai bei ricordi.
È passato un mese , durante questo mese diceva di amarmi , adesso non lo sa più.. Non sa se mi ama o se mi vuole bene . Dice di volere i suoi spazi per capire.. Dice che non mi vuole perdere , che sta lottando , che sa che lasciarmi sarebbe un grave errore perché non troverebbe un'altra che lo ami tanto quanto me, dice che se ci dovessimo lasciare lui vorrebbe lo stesso continuare a fare parte della mia vita .. Insomma, è confuso.
Non capisco se il problema sono realmente io o se può essere causato da stress. Lavora molto e si comporta male anche con i suoi genitori.
Non lo capisco perché la nostra vita sessuale è attiva e dice che abbracciarmi e dormire con me gli piace.
Dice di avere dubbi perché a volte non ha voglia di vedermi e secondo lui in amore non è normale .
Chiedo aiuto, io non voglio un futuro senza di lui, come mi devo comportare? Lui mi chiede di vederci meno e sentirci il meno possibile , ma ho paura che facendo così si possa distaccare ancora di più da me.
Ieri sera mi sono fatta sentire poco per tutto il giorno e verso mezzanotte mi ha chiamata ringraziandomi.
Spero mi potiate rispondere.
Chiedo aiuto per la mia situazione perché non so più come fare.
Sto insieme al mio ragazzo da quasi 3 anni.
Ci siamo messi insieme dopo 5 mesi di frequentazione e siamo sempre andati molto d'accordo.
L'uno frequenta la casa dell'altra.
Siamo praticamente cresciuti insieme . Lui si è laureato e lavora come logopedista, io ho frequentato un corso di formazione e ho trovato un lavoro durato 6 mesi.
Non abbiamo mai avuto problemi , tranne ultimamente, legati alla mia gelosia verso determinate persone e le mie insicurezze.
Siamo diversi ma questo non è mai stato un problema.
Si parlava spesso di convivenza e addirittura di matrimonio e famiglia.
Adesso da qualche mese vive da solo.
A gennaio abbiamo fatto un viaggio all'estero , al ritorno ho perso il lavoro e mi sono parecchio buttata giu.
Lui mi è stato vicino ma fino ad un certo punto , odia vedermi soffrire invece che reagire.. Io su alcune cose mi ritengo molto fragile, ma in 3 anni mi è sempre stato dietro , e questo è stato l'inizio delle litigate.
Inizialmente il problema è stato proprio questo , a fine febbraio si è messo a piangere urlandomi i suoi disagi e abbiamo rischiato di lasciarci. Ma dice di essere legato ai bei ricordi.
È passato un mese , durante questo mese diceva di amarmi , adesso non lo sa più.. Non sa se mi ama o se mi vuole bene . Dice di volere i suoi spazi per capire.. Dice che non mi vuole perdere , che sta lottando , che sa che lasciarmi sarebbe un grave errore perché non troverebbe un'altra che lo ami tanto quanto me, dice che se ci dovessimo lasciare lui vorrebbe lo stesso continuare a fare parte della mia vita .. Insomma, è confuso.
Non capisco se il problema sono realmente io o se può essere causato da stress. Lavora molto e si comporta male anche con i suoi genitori.
Non lo capisco perché la nostra vita sessuale è attiva e dice che abbracciarmi e dormire con me gli piace.
Dice di avere dubbi perché a volte non ha voglia di vedermi e secondo lui in amore non è normale .
Chiedo aiuto, io non voglio un futuro senza di lui, come mi devo comportare? Lui mi chiede di vederci meno e sentirci il meno possibile , ma ho paura che facendo così si possa distaccare ancora di più da me.
Ieri sera mi sono fatta sentire poco per tutto il giorno e verso mezzanotte mi ha chiamata ringraziandomi.
Spero mi potiate rispondere.
[#1]
"Siamo praticamente cresciuti insieme"
Gentile Utente,
Spero di non deluderla, ma questo è un deterrente non un valore aggiunto alla coppia.
Crescere insieme, omologarsi, fingere l'uno da stampella per l'altro - lei dichiara la sua fragilità- appesantisce un legame d'amore.
Siete giovani, ed è possibile che ci sia latente la necessità di sperimentarsi, di osare, di sbagliare.
La classica mezza mela di platoniana memoria, e suggestiva, ma non è veritiera per quanto riguarda la dimensione di coppia..
La coppia, stabile e longeva, è frutto di due identità, non di due metà
Gentile Utente,
Spero di non deluderla, ma questo è un deterrente non un valore aggiunto alla coppia.
Crescere insieme, omologarsi, fingere l'uno da stampella per l'altro - lei dichiara la sua fragilità- appesantisce un legame d'amore.
Siete giovani, ed è possibile che ci sia latente la necessità di sperimentarsi, di osare, di sbagliare.
La classica mezza mela di platoniana memoria, e suggestiva, ma non è veritiera per quanto riguarda la dimensione di coppia..
La coppia, stabile e longeva, è frutto di due identità, non di due metà
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Cara ragazza,
Da quello che Lei dice la vostra e' una coppia ben strurrurata.
E una coppia si muove come foste un tutt'uno.
Nel modello psicoterapeutico dinamico a cui faccio riferimento la vita psichica e' regolata da meccanismi di difesa inconsci. Questo implica che li si agisce senza esserne consapevoli.
Essendo voi una coppia e' possibile che stiate agendo l'identificazione proiettiva.
Nello specifico Lei inconsciamente porrebbe sul ragazzo una quota significativa della Sua insoddisfazione dovuta forse alla perdita del lavoro, ma anche forse ad altro.
In un certo senso la "condividerebbe" con lui. E di questo lui ne soffre tanto. E non sapendo come fronteggiare il disagio che prova preferisce starLe lontano.
E' una ipotesi che andrebbe verificata in un contesto terapeutico psicodinamico di coppia.
Se fosse realistica dovreste lavorarci entrambi su con impegno o correte il rischio di allontanarvi per difendervi l'uno dall'altra.
Pensateci un po' su!
I migliori saluti.
Da quello che Lei dice la vostra e' una coppia ben strurrurata.
E una coppia si muove come foste un tutt'uno.
Nel modello psicoterapeutico dinamico a cui faccio riferimento la vita psichica e' regolata da meccanismi di difesa inconsci. Questo implica che li si agisce senza esserne consapevoli.
Essendo voi una coppia e' possibile che stiate agendo l'identificazione proiettiva.
Nello specifico Lei inconsciamente porrebbe sul ragazzo una quota significativa della Sua insoddisfazione dovuta forse alla perdita del lavoro, ma anche forse ad altro.
In un certo senso la "condividerebbe" con lui. E di questo lui ne soffre tanto. E non sapendo come fronteggiare il disagio che prova preferisce starLe lontano.
E' una ipotesi che andrebbe verificata in un contesto terapeutico psicodinamico di coppia.
Se fosse realistica dovreste lavorarci entrambi su con impegno o correte il rischio di allontanarvi per difendervi l'uno dall'altra.
Pensateci un po' su!
I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 08/04/2016.
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