Ho tanta paura vi prego aiutatemi
Buonasera. Mi scuso per eventuali errori grammaticali e per la confusione che conterrà il testo ma sono molto agitato. Mi vergogno a scrivere tutte queste cose negative su di me, anche se so che è normale avere delle problematiche, ho perfino paura di essere letto da qualche conoscente.
Vi chiedo di scusarmi se non inserisco in questo messaggio la mia reale età , per fortuna mi pare di capire che voi possiate vederla, insieme il peso e tutto il resto che richiede l'iscrizione al sito. 'Dati visibili solo agli specialisti'.
Sono un giovane ragazzo che ha superato non di molto i 26 anni. Ho avuto periodi neri dai 18 fino ai 24 anni circa, nello specifico si è trattato di ansia, attacchi di panico e paura di restare in luoghi affollati, la causa è perchè mi sentivo spaesato, quasi fuori dal mondo. A questi si aggiungeva una sorta di non riconoscimento delle persone che conosco. Scusatemi ma non so come spiegarlo. Facendo un esempio, quando parlavo e guardavo in faccia mia madre o qualsiasi altra persona, mi dicevo "e se non fosse mia madre?" e via con gli attacchi di panico. Gli altri tipi di attacchi di panico erano generati dal fortissimo senso di derealizzazione che mi colpiva durante quel periodo. Avevo perfino pensato al suicidio per la paura che provavo in quei momenti, ma che per fortuna ho superato. L'anno scorso altri problemi, paure di contrarre le peggiori malattie, tumori... ma ringranziando il cielo questo ciclo è durato solo pochi mesi, e colgo l'occasione per ringraziare anche voi. Ho letto in questo sito di molti ragazzi nelle mie condizioni e grazie alle vostre risposte ne sono uscito.
Ho perso molti anni da allora, mi dico che sono un fallito, NON SONO ANCORA UN UOMO, vivo coi miei, non ho nessun titolo di studio al di fuori della 3a media. Presi questa scelta per buttarmi subito nel mondo del lavoro, in quanto non ero fatto per la scuola.
Da allora ho fatto pochi lavori e che non richiedevano alcuna esperienza. Quindi valgo niente, non solo per me stesso ma anche per chi offre lavoro.Non esco da casa da secoli, solo raramente.Non ho nemmeno la patente, sono il fallito dei falliti. Tutto questo genera un forte senso di disprezzo nei miei confronti misto a disperazione e paura di quello che potrebbe riservarmi il futuro. Inoltre sono sovrappeso e non ho una ragazza da anni...
Avevo pure pensato di tornare allo studio, ma alcune persone sono riuscite a distruggere quelle poche speranze che avevo, dicendomi che a quest'età è inutile e non mi servirà a nulla, se non per la cultura.
Quando provo a cercare un lavoro si aggiunge altro panico non appena leggo "[...] con almeno 3 anni di esperienza", "[...]titolo di studio richiesto X astenersi chi non rispetta i requisiti". Ho già paura ad uscire anche per i miei problemi orali,molti denti rotti e guasti, situazione economica scarsa. Inizio a pensare che sia meglio morire, e questo ve lo dice uno che ha sempre avuto il terrore della morte. Mi sento come intrappolato, vi prego aiutatemi
Vi chiedo di scusarmi se non inserisco in questo messaggio la mia reale età , per fortuna mi pare di capire che voi possiate vederla, insieme il peso e tutto il resto che richiede l'iscrizione al sito. 'Dati visibili solo agli specialisti'.
Sono un giovane ragazzo che ha superato non di molto i 26 anni. Ho avuto periodi neri dai 18 fino ai 24 anni circa, nello specifico si è trattato di ansia, attacchi di panico e paura di restare in luoghi affollati, la causa è perchè mi sentivo spaesato, quasi fuori dal mondo. A questi si aggiungeva una sorta di non riconoscimento delle persone che conosco. Scusatemi ma non so come spiegarlo. Facendo un esempio, quando parlavo e guardavo in faccia mia madre o qualsiasi altra persona, mi dicevo "e se non fosse mia madre?" e via con gli attacchi di panico. Gli altri tipi di attacchi di panico erano generati dal fortissimo senso di derealizzazione che mi colpiva durante quel periodo. Avevo perfino pensato al suicidio per la paura che provavo in quei momenti, ma che per fortuna ho superato. L'anno scorso altri problemi, paure di contrarre le peggiori malattie, tumori... ma ringranziando il cielo questo ciclo è durato solo pochi mesi, e colgo l'occasione per ringraziare anche voi. Ho letto in questo sito di molti ragazzi nelle mie condizioni e grazie alle vostre risposte ne sono uscito.
Ho perso molti anni da allora, mi dico che sono un fallito, NON SONO ANCORA UN UOMO, vivo coi miei, non ho nessun titolo di studio al di fuori della 3a media. Presi questa scelta per buttarmi subito nel mondo del lavoro, in quanto non ero fatto per la scuola.
Da allora ho fatto pochi lavori e che non richiedevano alcuna esperienza. Quindi valgo niente, non solo per me stesso ma anche per chi offre lavoro.Non esco da casa da secoli, solo raramente.Non ho nemmeno la patente, sono il fallito dei falliti. Tutto questo genera un forte senso di disprezzo nei miei confronti misto a disperazione e paura di quello che potrebbe riservarmi il futuro. Inoltre sono sovrappeso e non ho una ragazza da anni...
Avevo pure pensato di tornare allo studio, ma alcune persone sono riuscite a distruggere quelle poche speranze che avevo, dicendomi che a quest'età è inutile e non mi servirà a nulla, se non per la cultura.
Quando provo a cercare un lavoro si aggiunge altro panico non appena leggo "[...] con almeno 3 anni di esperienza", "[...]titolo di studio richiesto X astenersi chi non rispetta i requisiti". Ho già paura ad uscire anche per i miei problemi orali,molti denti rotti e guasti, situazione economica scarsa. Inizio a pensare che sia meglio morire, e questo ve lo dice uno che ha sempre avuto il terrore della morte. Mi sento come intrappolato, vi prego aiutatemi
[#1]
Gentile utente,
Della sua vita familiare e relazionale sappiamo poco. Dice che dai 18 ai 24 anni ha vissuto con molta ansia che si riversava in veri e propri attacchi di panico fino ad arrivare allo scorso anno con l'ipocondria. Riesce a dirci se ci sono stati eventi particolari che hanno inciso con l'esordio dei suoi sintomi? E i suoi familiari che aiuto le hanno dato?
Ha amici? Da quanto non esce più con loro?
Descrive inoltre tutta una serie di condizioni: abbandono scolastico, sovrappeso, disoccupazione, il non aver preso la patente, non averè più una vita affettiva con una donna da molti anni, problematiche dentali ecc.
Sicuramente questi fattori incidono negativamente sulla propria autostima tanto da entrare in un vortice di rinforzi negativi che blocca le sue possibilità di crescita.
Cosa fare?
Il fatto che lei sia arrivato a scriverci significa che ha preso coscienza e consapevolezza della situazione e questo è già un primo passo. È chiaro che i tasselli da sistemare nonché gli obiettivi da raggiungere sono diversi e tutti raggiungibili. Deve solo trovare la forza per iniziare ad affrontare la vita in modo più funzionale. Ad esempio iniziare con una dieta e fare sport. Cerchi di iniziare da qualcosa. Qualsiasi cosa purché inizi.
Le consiglio inoltre di affidarsi ad un collega anche attraverso i servizi pubblici, così da poter ovviare al problema economico. Sicuramente in questo momento sarebbe un aiuto prezioso per bloccare il vortice e camminare un nuovo percorso. Non è mai troppo tardi e lei essendo molto giovane dovrebbe iniziare seriamente a prendersi cura di sé, imparare a volersi bene iniziando a rispettare il suo corpo e la sua mente.
Cordialmente
Della sua vita familiare e relazionale sappiamo poco. Dice che dai 18 ai 24 anni ha vissuto con molta ansia che si riversava in veri e propri attacchi di panico fino ad arrivare allo scorso anno con l'ipocondria. Riesce a dirci se ci sono stati eventi particolari che hanno inciso con l'esordio dei suoi sintomi? E i suoi familiari che aiuto le hanno dato?
Ha amici? Da quanto non esce più con loro?
Descrive inoltre tutta una serie di condizioni: abbandono scolastico, sovrappeso, disoccupazione, il non aver preso la patente, non averè più una vita affettiva con una donna da molti anni, problematiche dentali ecc.
Sicuramente questi fattori incidono negativamente sulla propria autostima tanto da entrare in un vortice di rinforzi negativi che blocca le sue possibilità di crescita.
Cosa fare?
Il fatto che lei sia arrivato a scriverci significa che ha preso coscienza e consapevolezza della situazione e questo è già un primo passo. È chiaro che i tasselli da sistemare nonché gli obiettivi da raggiungere sono diversi e tutti raggiungibili. Deve solo trovare la forza per iniziare ad affrontare la vita in modo più funzionale. Ad esempio iniziare con una dieta e fare sport. Cerchi di iniziare da qualcosa. Qualsiasi cosa purché inizi.
Le consiglio inoltre di affidarsi ad un collega anche attraverso i servizi pubblici, così da poter ovviare al problema economico. Sicuramente in questo momento sarebbe un aiuto prezioso per bloccare il vortice e camminare un nuovo percorso. Non è mai troppo tardi e lei essendo molto giovane dovrebbe iniziare seriamente a prendersi cura di sé, imparare a volersi bene iniziando a rispettare il suo corpo e la sua mente.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
[#2]
Caro ragazzo,
La sensazione che ho provato nel leggere le Sue parole e' la presenza in Lei di molta autodistruttivita'.
Il Suo modo di porsi nell'ambito della realta' sembra strutturato per assecondare tale obiettivo inconscio.
Il modello psicodinamico a cui faccio riferimento prevede la presenza di un inconscio che guida il nostro modo di essere con molta potenza e senza che gli si possa opporre resistenza se non lo si decodifica.
Lei sembra votato a non realizzarsi.
Il mio consiglio e' cercare un aiuto, presso una associazione anche di volontariato della Sua zona, ove operino degli psicoanalisti o psicoterapeuti dinamici tramite i quali elaborare tale auto-aggressivita',
Se non migliora questa temo che le realizzazioni pratiche saranno difficili. Esse infatti si possono raggiungere quando il soggetto inconsciamente ha voglia di farlo. E questo deve essere il Suo obiettivo.
Le porgo i migliori auguri!
La sensazione che ho provato nel leggere le Sue parole e' la presenza in Lei di molta autodistruttivita'.
Il Suo modo di porsi nell'ambito della realta' sembra strutturato per assecondare tale obiettivo inconscio.
Il modello psicodinamico a cui faccio riferimento prevede la presenza di un inconscio che guida il nostro modo di essere con molta potenza e senza che gli si possa opporre resistenza se non lo si decodifica.
Lei sembra votato a non realizzarsi.
Il mio consiglio e' cercare un aiuto, presso una associazione anche di volontariato della Sua zona, ove operino degli psicoanalisti o psicoterapeuti dinamici tramite i quali elaborare tale auto-aggressivita',
Se non migliora questa temo che le realizzazioni pratiche saranno difficili. Esse infatti si possono raggiungere quando il soggetto inconsciamente ha voglia di farlo. E questo deve essere il Suo obiettivo.
Le porgo i migliori auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Gentilissime Dottoresse, vi ringrazio molto della risposta. Temevo di ricevere l'ennesima batosta morale, invece siete state molto cordiali.
L'ultima volta ho tralasciato alcune cose per il limite di caratteri, altre perchè temo di essere riconosciuto.
Proverò ad essere quanto più chiaro possibile: Per l'ipocrondria posso dare una risposta sicura : Ho visto e conosciuto una persona con la SLA, le ho viste in tv, ho sentito di troppe morti per queste maledette malattie. La paura si generava dal fatto che non esistono cure per le medesime. Inoltre se cercavo su internet alcuni sintomi, come un lieve formicolio al piede, spiccavano tra i primi risultati "morbo di Parkinson, sclerosi multipla. Non contento approfondivo le ricerche per trovare delle risposte che mi tranquillizzassero, ma niente.
In relazione all'ansia, non so cosa abbia generato quegli stati o, meglio, posso immaginarlo ma non averne la completa certezza. Da ragazzino litigavo spesso con mio padre, ho ricevuto anche paroli abbastanza pesanti. Si lamentava, giustamente, che il mio abbandono degli studi fosse una scelta sbagliata, poi che dovevo cambiare lavoro perchè non gli piaceva quello che facevo, e si andava sempre per litigare, per qualsiasi motivo. Insomma, non gli andava bene nulla, e se devo essere franco, credo mi usasse come valvola di sfogo, infatti ce l'aveva sempre con me, ma mai con gli altri familiari. Lo evitavo spesso quando ero a casa perchè non volevo vederlo, aveva solo critiche. Quando iniziò quel brutto periodo cambiò del tutto atteggiamento, infatti non litighiamo più, solo che tra noi il rapporto è di sole parole e anche poche, ma se devo essere sincero a me va bene così, proprio per il fatto che non sono abituato a confidarmi con lui, dargli un abbraccio ecc. perchè mi sentirei molto a disagio.
Quale aiuto ho ricevuto? I miei, parlando con un'amica di famiglia le confidarono la situazione, lei ci indirizzò da una sua amica al sert, e mi fece parlare con uno psicologo. Inutile sottolineare il disagio nel trovarmi in un reparto dedicato alla tossicodipendanza in quanto io non ho mai fatto uso di droghe.
Andando avanti, dopo un breve colloquio mi prescrisse lo xanax. Seguirono altri incontri settimanali, dove si parlava sempre del "come ti senti e cos'hai fatto". Il sollievo iniziamente era notevole, ma poi tutto tornò come prima. Allora mi veniva aumentata la dose, ma nessun cambiamento significativo. Durante il tempo della terapia (circa 7-8 mesi) notai che il mio peso era aumentato di molto(ci tengo a precisare che prima di tutto questo ero peso forma), a me già non stava bene prendere delle medicine, l'aumento del mio peso fu la goccia che fece traboccare il vaso, senza parlare del litigio avuto con lo psicologo che mi accusò di fingere di stare male per non fare nulla nella vita. Mi sentii molto ferito.
Amici... avevo pochi amici ma buoni, peroò mi allontanai da loro perchè provavo molto disagio a farmi vedere in quelle condizioni: crisi di pianto, panico, vomito, sensazione di soffocamento... pensavo di essere un peso. Da comico a "malato" credo sia stato uno strano cambiamento per loro.
La patente non la presi perchè non mi sentivo bene a stare a contatto con altre persone. Questo è un problema che ho sempre avuto e che adesso si è aggravato per il mio sovrappeso e per i problemi legati ai denti che mi impediscono di essere me stesso.
Situazione sentimentale: Non sono mai stato il tipo da "una ragazza dopo l'altra", ho avute poche fidanzate per scelta, ma le amicizie e rapporti affettivi con le ragazze non mi mancavano mai, con alcune di loro condividevamo anche momenti intimi, adesso invece, il fatto di non avere più contatti con una ragazza mi fa sentire strano, come se mi mancasse qualcosa.
Lo sport è una cosa che mi piacerebbe da pazzi, desidero andare in palestra da molto e mi piacerebbe praticare kickboxing, ma sono frenato da questa situazione. Mi viene già l'ansia a pensare di andare in palestra e tenere la bocca serrata per i miei problemi dentali.
Riguardo i servizi pubblici, mi perdoni l'ignoranza Dott.ssa Marta, potrebbe spiegarmi meglio di cosa si tratta? Vi ringrazio ancora e chiedo scusa se ho scritto troppo.
L'ultima volta ho tralasciato alcune cose per il limite di caratteri, altre perchè temo di essere riconosciuto.
Proverò ad essere quanto più chiaro possibile: Per l'ipocrondria posso dare una risposta sicura : Ho visto e conosciuto una persona con la SLA, le ho viste in tv, ho sentito di troppe morti per queste maledette malattie. La paura si generava dal fatto che non esistono cure per le medesime. Inoltre se cercavo su internet alcuni sintomi, come un lieve formicolio al piede, spiccavano tra i primi risultati "morbo di Parkinson, sclerosi multipla. Non contento approfondivo le ricerche per trovare delle risposte che mi tranquillizzassero, ma niente.
In relazione all'ansia, non so cosa abbia generato quegli stati o, meglio, posso immaginarlo ma non averne la completa certezza. Da ragazzino litigavo spesso con mio padre, ho ricevuto anche paroli abbastanza pesanti. Si lamentava, giustamente, che il mio abbandono degli studi fosse una scelta sbagliata, poi che dovevo cambiare lavoro perchè non gli piaceva quello che facevo, e si andava sempre per litigare, per qualsiasi motivo. Insomma, non gli andava bene nulla, e se devo essere franco, credo mi usasse come valvola di sfogo, infatti ce l'aveva sempre con me, ma mai con gli altri familiari. Lo evitavo spesso quando ero a casa perchè non volevo vederlo, aveva solo critiche. Quando iniziò quel brutto periodo cambiò del tutto atteggiamento, infatti non litighiamo più, solo che tra noi il rapporto è di sole parole e anche poche, ma se devo essere sincero a me va bene così, proprio per il fatto che non sono abituato a confidarmi con lui, dargli un abbraccio ecc. perchè mi sentirei molto a disagio.
Quale aiuto ho ricevuto? I miei, parlando con un'amica di famiglia le confidarono la situazione, lei ci indirizzò da una sua amica al sert, e mi fece parlare con uno psicologo. Inutile sottolineare il disagio nel trovarmi in un reparto dedicato alla tossicodipendanza in quanto io non ho mai fatto uso di droghe.
Andando avanti, dopo un breve colloquio mi prescrisse lo xanax. Seguirono altri incontri settimanali, dove si parlava sempre del "come ti senti e cos'hai fatto". Il sollievo iniziamente era notevole, ma poi tutto tornò come prima. Allora mi veniva aumentata la dose, ma nessun cambiamento significativo. Durante il tempo della terapia (circa 7-8 mesi) notai che il mio peso era aumentato di molto(ci tengo a precisare che prima di tutto questo ero peso forma), a me già non stava bene prendere delle medicine, l'aumento del mio peso fu la goccia che fece traboccare il vaso, senza parlare del litigio avuto con lo psicologo che mi accusò di fingere di stare male per non fare nulla nella vita. Mi sentii molto ferito.
Amici... avevo pochi amici ma buoni, peroò mi allontanai da loro perchè provavo molto disagio a farmi vedere in quelle condizioni: crisi di pianto, panico, vomito, sensazione di soffocamento... pensavo di essere un peso. Da comico a "malato" credo sia stato uno strano cambiamento per loro.
La patente non la presi perchè non mi sentivo bene a stare a contatto con altre persone. Questo è un problema che ho sempre avuto e che adesso si è aggravato per il mio sovrappeso e per i problemi legati ai denti che mi impediscono di essere me stesso.
Situazione sentimentale: Non sono mai stato il tipo da "una ragazza dopo l'altra", ho avute poche fidanzate per scelta, ma le amicizie e rapporti affettivi con le ragazze non mi mancavano mai, con alcune di loro condividevamo anche momenti intimi, adesso invece, il fatto di non avere più contatti con una ragazza mi fa sentire strano, come se mi mancasse qualcosa.
Lo sport è una cosa che mi piacerebbe da pazzi, desidero andare in palestra da molto e mi piacerebbe praticare kickboxing, ma sono frenato da questa situazione. Mi viene già l'ansia a pensare di andare in palestra e tenere la bocca serrata per i miei problemi dentali.
Riguardo i servizi pubblici, mi perdoni l'ignoranza Dott.ssa Marta, potrebbe spiegarmi meglio di cosa si tratta? Vi ringrazio ancora e chiedo scusa se ho scritto troppo.
[#4]
Caro utente,
Il quadro è molto più chiaro e confermo ancora di più la necessità di rivolgersi ad una struttura così che lei possa iniziare a ricomporre il puzzle della sua vita e riguardo a questo le faccio i più sinceri auguri.
Detto ciò in ogni regione i dipartimenti che si occupano di salute mentale cambiano di denominazione ma lei non deve farsi spaventare dal nome dei servizi. I centri di igiene mentale non accolgono solo persone con gravi patologie ma soprattutto negli ultimi tempi nel concetto di igiene e salute mentale rientra anche il benessere, l'equilibrio e la serenità psicologica. Solitamente per ottenere una visita deve prima rivolgersi al suo medico di base per farsi fare un'impegnativa per poi prenotare al cup. Altrimenti, se lei è poco esperto a riguardo, il mio consiglio è quello di contattare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della sua ASL e chiedere info sull'iter da seguire per prenotare e accedere a una visita e loro sapranno guidarla passo passo.
Oppure provi a cercare nella sua zona consultori privati che forniscono questi servizi a prezzi accessibili e ragionevoli.
L'importante è che lei inizi!
Auguri di nuovo!
Il quadro è molto più chiaro e confermo ancora di più la necessità di rivolgersi ad una struttura così che lei possa iniziare a ricomporre il puzzle della sua vita e riguardo a questo le faccio i più sinceri auguri.
Detto ciò in ogni regione i dipartimenti che si occupano di salute mentale cambiano di denominazione ma lei non deve farsi spaventare dal nome dei servizi. I centri di igiene mentale non accolgono solo persone con gravi patologie ma soprattutto negli ultimi tempi nel concetto di igiene e salute mentale rientra anche il benessere, l'equilibrio e la serenità psicologica. Solitamente per ottenere una visita deve prima rivolgersi al suo medico di base per farsi fare un'impegnativa per poi prenotare al cup. Altrimenti, se lei è poco esperto a riguardo, il mio consiglio è quello di contattare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della sua ASL e chiedere info sull'iter da seguire per prenotare e accedere a una visita e loro sapranno guidarla passo passo.
Oppure provi a cercare nella sua zona consultori privati che forniscono questi servizi a prezzi accessibili e ragionevoli.
L'importante è che lei inizi!
Auguri di nuovo!
[#5]
Utente
Va bene, Dottoressa, domani ne parlerò con mia madre e vedrò di muovermi quanto prima possibile. Essendo abbastanza stupido le chiedo un'ultima precisazione sperando di non disturbarla: quando otterrò un consulto in uno di questi centri potranno aiutarmi a risolvere i miei problemi legati ai denti o, possono aiutarmi solo sul piano psicologico?
La ringrazio nuovamente, ma davvero di cuore. Non dimenticherò la sua disponibilità e gentilezza nel fornirmi tutti questi aiuti e informazioni.
Modifico il messaggio per una dimenticanza. So che forse non c'entra, volevo anche chiederle un'opinione sulla mia idea di tornare a studiare a questa età. Secondo lei è vero che riguardo il lato lavorativo non conviene (cosa che purtroppo mi ripetono spesso)? Ho dei dubbi anch'io perchè leggendo in giro, almeno qui per l'Italia, se raggiungi i 30 anni sei ormai vecchio... e leggere e sentire queste cose è molto frustrante.
La ringrazio nuovamente, ma davvero di cuore. Non dimenticherò la sua disponibilità e gentilezza nel fornirmi tutti questi aiuti e informazioni.
Modifico il messaggio per una dimenticanza. So che forse non c'entra, volevo anche chiederle un'opinione sulla mia idea di tornare a studiare a questa età. Secondo lei è vero che riguardo il lato lavorativo non conviene (cosa che purtroppo mi ripetono spesso)? Ho dei dubbi anch'io perchè leggendo in giro, almeno qui per l'Italia, se raggiungi i 30 anni sei ormai vecchio... e leggere e sentire queste cose è molto frustrante.
[#6]
Gentile utente,
Il consulto riguarda esclusivamente un sostegno psicologico e non riferito ad altre patologie che sono altro da questo. Per il problema dei denti dovrà muoversi diversamente.
Quanto allo studio potrebbe farlo parallelamente al lavoro, qualora iniziasse anche a lavorare, magari frequentando le scuole serali. Non è mai troppo tardi e non potrà che essere un fattore positivo rispetto alla sua crescita sia personale che lavorativa.
Tanti auguri
Il consulto riguarda esclusivamente un sostegno psicologico e non riferito ad altre patologie che sono altro da questo. Per il problema dei denti dovrà muoversi diversamente.
Quanto allo studio potrebbe farlo parallelamente al lavoro, qualora iniziasse anche a lavorare, magari frequentando le scuole serali. Non è mai troppo tardi e non potrà che essere un fattore positivo rispetto alla sua crescita sia personale che lavorativa.
Tanti auguri
[#8]
Utente
Buonasera, sono tornato qui a scrivervi, purtroppo ho ancora paura e non sono riuscito a fare praticamente nulla.
Ho il timore di disturbarvi, sia perchè ho già ricevuto delle risposte e sia perchè offrite supporto gratis a noi tutti. Quindi vi chiedo davvero di scusarmi, spero che il mio pensiero sia errato.
Volevo dirvi che, riesco a restare un po' più tranquillo rispetto ai tempi in cui vi ho scritto, ma rimango sempre con la paura.
In questi giorni ho anche effettuato alcune ricerche, anche su medicitalia, per cercare di trovare qualcuno "come me", che abbia avuto problemi per poi averli risolti, però mi fa male non trovare gente diciamo, uguali, a me.
Mi sembra di essere un caso isolato, finora non ho letto quasi di nessuno che abbia i miei stessi problemi, tipo un titolo di studio inedeguato, vedo tutti laureati o almeno diplomati e allora il mio pensiero negativo si rinforza "sei proprio un caso perso". Poi ho letto una cosa a cui finora non avevo mai pensato e nemmeno dato importanza (perchè ho sempre preferito dirmi che a certi problemi ci si pensa più avanti, quando avrò risolto quelli più gravi), i problemi che parlano dei giovani e delle pensioni, un articolo che spiegava che i giovani iniziano a lavorare troppo tardi, e ci mancava solo questo, adesso ho pure io questo chiodo che prima non avevo. Ho paura dottori/dottoresse, tanta paura. Da una parte come già dissi, so di non essere solo e so che i problemi esistono proprio per essere risolti, ma col passare degli anni non riesco più a tirare fuori quell'ottimismo indistruttibile che avevo tanto tempo fa.
Vi prego, perdonatemi se torno a disturbarvi, ho troppo bisogno di supporto, di qualcuno che mi faccia pensare positivo e che mi dia una speranza.
Finora solo due note positive: la prima è che 1 mese fa ho contattato una scuola per il diploma serale, per sapere le informazioni necessarie, solo che c'è sempre quel maledetto problema che ho ai denti, mi impedisce di uscire, ho troppa vergogna.
Mio padre mi dice di andare intanto dal dentista per vedere cosa dice, ma io sapendo che non possiamo permetterci certe spese, non riesco ad andarci, la vedo come una perdita di tempo ed un'inutile illusione.
E la seconda è che sono riuscito a perdere solo 6 chili, ma riguardo quest'ultima, almeno qui riesco ad essere leggermente soddisfatto. Mi dico che sono pochi forse, ok, ma sicuramente sono meglio di nulla.
Finisco il mio messaggio con una domanda, vi prego di essere sinceri: Posso ancora riprendere il controllo e fare una vita normale? Un fallito come me ce la può fare?
Spero vogliate ancora rispondermi, vi ringrazio anticipatamente.
Ho il timore di disturbarvi, sia perchè ho già ricevuto delle risposte e sia perchè offrite supporto gratis a noi tutti. Quindi vi chiedo davvero di scusarmi, spero che il mio pensiero sia errato.
Volevo dirvi che, riesco a restare un po' più tranquillo rispetto ai tempi in cui vi ho scritto, ma rimango sempre con la paura.
In questi giorni ho anche effettuato alcune ricerche, anche su medicitalia, per cercare di trovare qualcuno "come me", che abbia avuto problemi per poi averli risolti, però mi fa male non trovare gente diciamo, uguali, a me.
Mi sembra di essere un caso isolato, finora non ho letto quasi di nessuno che abbia i miei stessi problemi, tipo un titolo di studio inedeguato, vedo tutti laureati o almeno diplomati e allora il mio pensiero negativo si rinforza "sei proprio un caso perso". Poi ho letto una cosa a cui finora non avevo mai pensato e nemmeno dato importanza (perchè ho sempre preferito dirmi che a certi problemi ci si pensa più avanti, quando avrò risolto quelli più gravi), i problemi che parlano dei giovani e delle pensioni, un articolo che spiegava che i giovani iniziano a lavorare troppo tardi, e ci mancava solo questo, adesso ho pure io questo chiodo che prima non avevo. Ho paura dottori/dottoresse, tanta paura. Da una parte come già dissi, so di non essere solo e so che i problemi esistono proprio per essere risolti, ma col passare degli anni non riesco più a tirare fuori quell'ottimismo indistruttibile che avevo tanto tempo fa.
Vi prego, perdonatemi se torno a disturbarvi, ho troppo bisogno di supporto, di qualcuno che mi faccia pensare positivo e che mi dia una speranza.
Finora solo due note positive: la prima è che 1 mese fa ho contattato una scuola per il diploma serale, per sapere le informazioni necessarie, solo che c'è sempre quel maledetto problema che ho ai denti, mi impedisce di uscire, ho troppa vergogna.
Mio padre mi dice di andare intanto dal dentista per vedere cosa dice, ma io sapendo che non possiamo permetterci certe spese, non riesco ad andarci, la vedo come una perdita di tempo ed un'inutile illusione.
E la seconda è che sono riuscito a perdere solo 6 chili, ma riguardo quest'ultima, almeno qui riesco ad essere leggermente soddisfatto. Mi dico che sono pochi forse, ok, ma sicuramente sono meglio di nulla.
Finisco il mio messaggio con una domanda, vi prego di essere sinceri: Posso ancora riprendere il controllo e fare una vita normale? Un fallito come me ce la può fare?
Spero vogliate ancora rispondermi, vi ringrazio anticipatamente.
[#9]
Gentile utente,
Non deve affatto scusarsi. Ha fatto bene a scriverci nuovamente. Apprendo con con contentezza che si è rivolto alle scuole serali e che ha seguito una dieta. Queste erano infatti tra le cose che le avevo consigliato.
L'avevo infatti esortata a iniziare da qualche parte per tornarr ad essere padrone della sua vita.
Purtroppo però il supporto qui non basta e il nostro aiuto da qua è limitato. Le avevo infatti consigliato di rivolgersi ad uo psicologo della sua zona anche tramite la ASL e mi sembra di capire che non lo abbia fatto. La esorto nuovamente nel farlo. Lei non è un fallito, ha solo bisogno di qualcuno che possa aiutarla a riemergere per tornare a fare qualla che lei chiama una "vita normale".
Dimostri di volersi bene come ha fatto con la dieta e la scuola, vada dal suo medico e prenoti una visita da un collega. E sempre al suo medico chieda quali soluzioni ci sono per il problema ai denti sul sui territorio.
Mi creda, deve solo iniziare e credere.
Un caro saluto
Non deve affatto scusarsi. Ha fatto bene a scriverci nuovamente. Apprendo con con contentezza che si è rivolto alle scuole serali e che ha seguito una dieta. Queste erano infatti tra le cose che le avevo consigliato.
L'avevo infatti esortata a iniziare da qualche parte per tornarr ad essere padrone della sua vita.
Purtroppo però il supporto qui non basta e il nostro aiuto da qua è limitato. Le avevo infatti consigliato di rivolgersi ad uo psicologo della sua zona anche tramite la ASL e mi sembra di capire che non lo abbia fatto. La esorto nuovamente nel farlo. Lei non è un fallito, ha solo bisogno di qualcuno che possa aiutarla a riemergere per tornare a fare qualla che lei chiama una "vita normale".
Dimostri di volersi bene come ha fatto con la dieta e la scuola, vada dal suo medico e prenoti una visita da un collega. E sempre al suo medico chieda quali soluzioni ci sono per il problema ai denti sul sui territorio.
Mi creda, deve solo iniziare e credere.
Un caro saluto
[#10]
Utente
Grazie Dottoressa Marta
Ha capito bene, purtroppo non sono ancora andato da uno psicologo, ed è stato un errore, è che ho anche una immensa vergogna a parlare con il problema che mi ritrovo, e proprio al riguardo mia madre parlò col dottore di famiglia che però non ci diede proprio grandi notizie, nel senso che un aiuto si può avere, ma solo per le estrazioni tramite le ASL, ma per impianti o simili, dobbiamo per forza pagare le spese per intero.
Forse qualcosa si potrebbe fare con un piccolo finanziamento, ma sinceramente non capisco nulla di questa tematica, e non so se concerebbero un prestito a mio padre, dovrei parlarne con lui per vedere cosa dice. Se la cosa si può fare, almeno per i denti davanti, sarebbe già un enorme passo, e mi darebbe di sicuro uno sblocco.
Poi abbiamo anche letto di uno studio dentistico che però non cito, non so se sia ammessa "pubblicità", si trova comunque in un paese non molto distante dal nostro e stando a quanto dicono loro, almeno sulla pagina facebook, offrirebbero "impianti dentali a 500€" Se offrono davvero questa cifra per un impianto, i ponti dovrebbero essere a noi abbordabili, però detto sinceramente non sappiamo se crederci o meno, perchè sappiamo tutti i prezzi dei dentisti che, giustamente devono ricevere i loro compensi anche per pagare le strumentazioni in studio, e 500 euro, paragonati a 1000 e passa per impianto... non so. Soprattutto io, temo si possa trattare di falsi dentisti che lavorino con materiali scarsi, ma forse è solo una paranoia personale.
In ogni caso, dottoressa, vorrei provare a muovere qualcosa, e provare a sistemare almeno i problemi "basilari", per me, e per la mia famiglia che desidero aiutare. Vedrò di provare a superare questa vergogna a parlare, che provo per via dei denti e consultare uno psicologo. Grazie di cuore per avermi risposto, davvero. Oltre ad essere sempre disponibile, sa elargire parole di conforto.
Ha capito bene, purtroppo non sono ancora andato da uno psicologo, ed è stato un errore, è che ho anche una immensa vergogna a parlare con il problema che mi ritrovo, e proprio al riguardo mia madre parlò col dottore di famiglia che però non ci diede proprio grandi notizie, nel senso che un aiuto si può avere, ma solo per le estrazioni tramite le ASL, ma per impianti o simili, dobbiamo per forza pagare le spese per intero.
Forse qualcosa si potrebbe fare con un piccolo finanziamento, ma sinceramente non capisco nulla di questa tematica, e non so se concerebbero un prestito a mio padre, dovrei parlarne con lui per vedere cosa dice. Se la cosa si può fare, almeno per i denti davanti, sarebbe già un enorme passo, e mi darebbe di sicuro uno sblocco.
Poi abbiamo anche letto di uno studio dentistico che però non cito, non so se sia ammessa "pubblicità", si trova comunque in un paese non molto distante dal nostro e stando a quanto dicono loro, almeno sulla pagina facebook, offrirebbero "impianti dentali a 500€" Se offrono davvero questa cifra per un impianto, i ponti dovrebbero essere a noi abbordabili, però detto sinceramente non sappiamo se crederci o meno, perchè sappiamo tutti i prezzi dei dentisti che, giustamente devono ricevere i loro compensi anche per pagare le strumentazioni in studio, e 500 euro, paragonati a 1000 e passa per impianto... non so. Soprattutto io, temo si possa trattare di falsi dentisti che lavorino con materiali scarsi, ma forse è solo una paranoia personale.
In ogni caso, dottoressa, vorrei provare a muovere qualcosa, e provare a sistemare almeno i problemi "basilari", per me, e per la mia famiglia che desidero aiutare. Vedrò di provare a superare questa vergogna a parlare, che provo per via dei denti e consultare uno psicologo. Grazie di cuore per avermi risposto, davvero. Oltre ad essere sempre disponibile, sa elargire parole di conforto.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 12.4k visite dal 06/04/2016.
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