Concentrazione e forza di volontà

Gentili medici, sono uno studente di 18 anni che si appresta a sottoporsi all'esame di Stato. Durante tutto il mio percorso scolastico sono sempre stato abbastanza "scansafatiche", evitando lo studio concentrato e contiguo, riuscendo peró a cavarmela sempre abbastanza bene. Nell'ultimo anno circa peró, ho iniziato a maturare una certa consapevolezza riguardo me stesso e soprattutto riguardo questo fenomeno, che ovviamente influenza molto i miei risultati scolastici; in breve, mi ritrovo ad essere un ragazzo che ha sviluppato vari interessi, dalla cucina al fai da te, tutte attività che mi trovo costantemente a voler fare ed a voler sostituire a tutti i costi allo studio che dovrei fare, specialmente ora, e che non riesco assolutamente a gestire. Mi spiego meglio: non riesco praticamente mai (tranne in rare volte) a concentrarmi sullo studio senza distrarmi o senza pensare a cosa potrei fare per evitare di studiare (questo è ció che alla fin fine credo la mia mente cerchi di fare, trovare qualcosa per allontanarmi dallo studio). Mi ritrovo a 18 anni a dover superare un esame importante, a dover scegliere un'università che condizionerà il mio futuro... Ma essendo totalmente privo di capacità di concentrazione e forza di volontá. Vi chiedo aiuto perché non so che cosa fare, certe volte, come ora, in momenti che potrei definire quasi di "lucidità" mi sento come intrappolato, prigioniero di me stesso, vorrei migliorare, crescere, ma non ce la faccio. Grazie mille per il vostro eventuale aiuto.
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
sembra che lei stia mettendo in atto un evitamento proprio per non affrontare lo studio, motivo per cui passa il sui tempo libero in hobby alternativi o alla ricerca di attività sostitutive.
Ciò che sembra mancare è la motivazione, ovvero quell'insieme di fattori che orientano i comportamenti delle persone e senza di essa qualsiasi atto rischia di fallire.
La motivazione e la concentrazione sono strettamente legate. Le spiego meglio: se lei è motivato a studiare probabilmente riuscirebbe anche a concentrarsi. La concentrazione d'altronde è la capacità di focalizzare la propria attenzione in una direzione definita, per un considerevole lasso di tempo senza appunto distrarsi.

Proprio circa la motivazione le chiedo:
Quali sono i gli obiettivi che lei vorrebbe realmente raggiungere?
Cosa puoi dirmi della propria autostima?

Queste sono le aree che andrebbero indagate.

Nel senso che potremmo consigliarle delle tecniche utili per mantenere la concentrazione durante lo studio ma potrebbero non rivelarsi efficaci e sufficienti se lei non è motivato in tal senso.

Le scuole dovrebbero offrire agli studenti l'opportunità di consultare uno psicologo scolastico. Se anche la sua scuola offre questo servizio, perché non prova a rivolgersi a lui che tra l'altro possiede una formazione specifica?
Potrebbe essere un'idea. Ci pensi.

Saluti.

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

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Utente
Utente
Buongiorno e grazie mille per la risposta molto veloce.
Per quanto riguarda la mia autostima credo di poter dire con una certa sicurezza di non avere grossi problemi, se non per il fatto che non mi ritengo particolarmente bello ma non do mai molta importanza a questa cosa, avendo una fidanzata e che mi vuole bene e per la quale vado bene così. Mentre per quanto riguarda il mio futuro sono abbastanza incerto, o per meglio dire intimorito: vorrei studiare informatica o ingegneria informatica all'universitá per poi cercare un impiego in questo ambito ma so già da subito che richiederà molto studio e quindi, ora come ora, la mia paura è anche e proprio quella di fallire nei miei studi per questa mia incapacità a concentrarmi. Oltretutto ho notato che anche quando non mi occupo di questi miei hobby, per fare un esempio, pur sapendo che il giorno dopo molto probabilmente saró interrogato in una materia perdo tempo girovagando per casa, e sui vari social network, specialmente su youtube dove mi piace guardare proprio video inerenti a questi miei hobby, "studiacchiando" ogni tanto, a intervalli di 10-15 minuti per poi riprendere a non fare niente. Poi magari il giorno dopo riesco a cavarmela comunque all'interrogazione, ma vorrei capire il perchè di questo mio rifiuto, soprattutto in virtù del fatto che so già che questo impegno minimo potrebbe essere sufficiente ora ma non lo sarebbe in futuro, nemmeno nell'immediato futuro, dovendo affrontare l'esame a breve.
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Caro utente,
Lei si chiede da dove derivi il suo rifiuto e come le dicevo nella prima risposta, se lei non è motivato a studiare non può neanche trovare la concentrazione che le serve.
Oltre a questo è come se lei fosse entrato in un "circolo vizioso": non studiando neanche il minimo, non riesce a portare a casa risultati soddisfacenti e di conseguenza non riesce a motivarsi per studiare ancora preferendo evitare lo studio.

Come interromperlo?
Con la volontà. Provi a fare chiarezza su ciò che vuole nell'immediato futuro e poi a lungo termine. Inizi con obiettivi vicini e facilmente raggiungibili come ad esempio preparare un'interrogazione. Provi a dedicare allo studio 20 minuti per poi fare una pausa di 10 per camminare o prendere un pò di aria per poi rimettersi a studiare.

Se questo nn dovesse essere sufficiente le consiglio davvero di rivolgersi allo psicologo della scuola che saprà sicuramente aiutarla a superare questi "blocchi"

Saluti