Fobia dell'infarto

Buongiorno a tutti
forse chi ha letto il mio "sfogo" precedente saprà già che soffro di ansia da più di un anno. Il tutto è iniziato con un forte attacco di panico caratterizzato da una sensazione di pressione al torace e malessere, che mi hanno portato al pronto soccorso per paura di un infarto. Ovviamente tutti gli esami sono stati negativi e, sebbene i sintomi siano continuati, per molto tempo non ho più pensato di avere un infarto, semplicemente avvertivo un malessere generale, un senso d'ansia e problemi di insonnia.

Da un po' di tempo a questa parte le cose sono radicalmente cambiate. I sintomi sono più o meno gli stessi, principalmente a cuore e stomaco, quelli generalmente descritti nei casi di infarto. Solo che adesso mi viene una paura irrazionale, sto sempre a sentire i battiti con le dita per percepire variazioni. A volte un gorgoglio o un movimento che potrebbe benissimo provenire da altri organi mi fa sussultare.
Questa mattina mi sono svegliato alle 6 perché sentivo dei lievi bruciori intermittenti al cuore, uno per ogni battito cardiaco. Mi sono subito messo seduto e,sebbene i bruciori fossero passati, ho iniziato a tremare vistosamente e a pensare di stare per morire. Tuttora, a distanza di ore, permane quel senso di pressione al petto e quello stato d'ansia e di attenzione verso il minimo segnale del corpo.

Come ho scritto in una delle risposte del precedente consulto, la mia psicoterapeuta, non senza qualche perplessità, ha ipotizzato di iniziare anche una terapia farmacologica, ma ha aggiunto che la scelta è mia.

Ora io mi chiedo: i farmaci fanno sparire questi sintomi, oppure essi restano ma mi permettono di non esserne ossessionato? Non so perché ma ho come il timore che prendendo un farmaco potrei finire per ignorare sintomi importanti e non riconoscere il pericolo in tempo.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
dato che è seguito da una terapeuta è a lei che si dovrebbe affidare per la risoluzione dei suoi problemi, le sovrapposizioni da qui non sono utili.

Riporti alla sua curante ciò che ha scritto qui a noi e segua i suggerimenti ricevuti, valuti l'opportunità di rivolgersi a uno psichiatra per la valutazione di una eventuale terapia farmacologica da abbinare alla psicoterapia come le è stato suggerito dalla sua terapeuta.
Non tema, lo specialista che eventualmente inconterà sarà in grado di darle ogni spiegazione necessaria in merito ai suoi dubbi.

<prendendo un farmaco potrei finire per ignorare sintomi importanti e non riconoscere il pericolo in tempo non riconoscere il pericolo in tempo.> A quanto pare (precedente consulto) i medici non hanno riscontrato nulla di organico, dunque questa sua paura è parte del problema.

Inoltre monitorare continuamente determinati parametri corporei, alimenta il circolo vizioso di preoccupazioni, ansia e sintomi.
Ne parli con chi la sta seguendo.

Cordialità

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

<<forse chi ha letto il mio "sfogo" precedente saprà già che << l'ultima risposta Lei la ha ricevuta poche ore fa...

<<la mia psicoterapeuta, non senza qualche perplessità, ha ipotizzato di iniziare anche una terapia farmacologica, ma ha aggiunto che la scelta è mia.<<

La "scelta" dei farmaci non è Sua, bensì dello/a Psichiatra che avrà il piacere di vederLa di persona, e di valutare se essi sono necessari in appoggio alla psicoterapia.

La invito ad evitare di utilizzare due vie parallele - di persona e online - al fine di evitare interferenze, ma soprattutto confusione in Lei.

Saluti cordiali.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
La terapia farmacologica servirebbe solo a tacitare il sintomo. Non a guarirlo.
Il suo sintomo ha senz'altro una origine psicosomatica. E il fatto che sia costante le indica che c'e` un grosso investimento sul "cuore".
Dovrebbe analizzare molto seriamente cosa rappresenti questo sintomo.
Elaborarlo in analisi, portare a livello cosciente cosa rappresenti per Lei il cuore e tutto il plesso solare che da quanto riferisce risente di una attenzione negativa inconscia. Che non e' stata scalfita dalla psicoterapia
Non so che tipo di psicoterapia stia seguendo ma se non riesce a portare a galla le cause non servira' a guarirla.
Questo e' il principio psicodinamico.
Se la sua terapia e' di diverso approccio ne parli con la Sua terapeta e decida come regolarsi anche con il consiglio di una professionista.
I mogliori saluti! Ci faccia sapere!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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