Sintomi vari
Gentili Dottori,
vi scrivo perchè è da circa un anno e mezzo che avverto un insieme di sintomi che vanno e vengono, si alternano e stanno influendo in maniera negativa sul mio vivere quotidiano.
Vi faccio un breve sunto. Tutto è iniziato a Novembre 2014. Mentre ero in un bar ho avvertito una fitta alla tempia e all'orecchio sinistro subito dopo mi sono sentito svenire, mi sono seduto e la cosa è passata nel giro di 15 minuti ma mi ha molto spaventato. Da li ho iniziato a sentire la parte sinistra del viso intorpidita, a volte dolore alla tempia, giramenti di testa e così via a giorni alterni fino a Marzo 2015. Ho eseguito tac e rx encefalo entrambe negative, il medico ha diagnosticato solo una sinusite, curata. A parte la strana sensazione di svenimento che è ricapitata altre volte sono stato meglio fino a settembre 2015 quando ho avuto una forte gastroenterite durata più di un mese che mi ha molto preoccupato perchè sembrava non passare più. Anche in questo caso ho fatto analisi del sangue ed altri esami tutti risultati ok. Da li però ho iniziato ad avere un'attenzione esagerata (che non avevo avuto prima d'allora) per ogni segnale del mio corpo e sviluppato una serie di paure legate alla salute, prima fra tutte quella di avere qualche problema al cuore in quanto mi capita spesso di sentire uno sfarfallio, altre volte palpitazioni, tachicardia, altre ancora dolori al petto o difficoltà a respirare. Anche in questo caso ho effettuato ECG a riposo, da sforzo e dopo sforzo ed il cardiologo mi ha rassicurato del fatto che il cuore non ha problemi. Tutti questi sintomi sopra descritti oltre a questa fastidiosa sensazione di svenire che mi colpisce improvvisamente di tanto in tanto, anche quando sono tranquillo, e va via dopo qualche secondo non mi consentono di vivere sereno e salvo pochi giorni sono costantemente in una sorta di stato d'allerta.
Nonostante ciò sto continuando a fare sport ma questi sintomi che hanno a che fare con il cuore non mi consentono di farlo serenamente ed ogni volta che lo pratico subentra la paura di sentirmi male e alla fine vivo questo momento di svago con preoccupazione e timore senza mai riuscire a dare il massimo.
Da parte mia analizzando la cosa ho pensato che potesse tutto essere legato allo stress e all'ansia che ho accumulato nel corso degli ultimi 3 anni per via del mio lavoro ma i sintomi quando arrivano sono "reali" e c'è una parte di me che ha il timore che io possa star male veramente e stia sottovalutando la cosa spingendomi verso altri esami e conferme. Mi sento come bloccato in un limbo dal quale non riesco ad uscire.
Grazie per il vostro aiuto.
Saluti.
vi scrivo perchè è da circa un anno e mezzo che avverto un insieme di sintomi che vanno e vengono, si alternano e stanno influendo in maniera negativa sul mio vivere quotidiano.
Vi faccio un breve sunto. Tutto è iniziato a Novembre 2014. Mentre ero in un bar ho avvertito una fitta alla tempia e all'orecchio sinistro subito dopo mi sono sentito svenire, mi sono seduto e la cosa è passata nel giro di 15 minuti ma mi ha molto spaventato. Da li ho iniziato a sentire la parte sinistra del viso intorpidita, a volte dolore alla tempia, giramenti di testa e così via a giorni alterni fino a Marzo 2015. Ho eseguito tac e rx encefalo entrambe negative, il medico ha diagnosticato solo una sinusite, curata. A parte la strana sensazione di svenimento che è ricapitata altre volte sono stato meglio fino a settembre 2015 quando ho avuto una forte gastroenterite durata più di un mese che mi ha molto preoccupato perchè sembrava non passare più. Anche in questo caso ho fatto analisi del sangue ed altri esami tutti risultati ok. Da li però ho iniziato ad avere un'attenzione esagerata (che non avevo avuto prima d'allora) per ogni segnale del mio corpo e sviluppato una serie di paure legate alla salute, prima fra tutte quella di avere qualche problema al cuore in quanto mi capita spesso di sentire uno sfarfallio, altre volte palpitazioni, tachicardia, altre ancora dolori al petto o difficoltà a respirare. Anche in questo caso ho effettuato ECG a riposo, da sforzo e dopo sforzo ed il cardiologo mi ha rassicurato del fatto che il cuore non ha problemi. Tutti questi sintomi sopra descritti oltre a questa fastidiosa sensazione di svenire che mi colpisce improvvisamente di tanto in tanto, anche quando sono tranquillo, e va via dopo qualche secondo non mi consentono di vivere sereno e salvo pochi giorni sono costantemente in una sorta di stato d'allerta.
Nonostante ciò sto continuando a fare sport ma questi sintomi che hanno a che fare con il cuore non mi consentono di farlo serenamente ed ogni volta che lo pratico subentra la paura di sentirmi male e alla fine vivo questo momento di svago con preoccupazione e timore senza mai riuscire a dare il massimo.
Da parte mia analizzando la cosa ho pensato che potesse tutto essere legato allo stress e all'ansia che ho accumulato nel corso degli ultimi 3 anni per via del mio lavoro ma i sintomi quando arrivano sono "reali" e c'è una parte di me che ha il timore che io possa star male veramente e stia sottovalutando la cosa spingendomi verso altri esami e conferme. Mi sento come bloccato in un limbo dal quale non riesco ad uscire.
Grazie per il vostro aiuto.
Saluti.
[#1]
Salve, immagino che i sintomi che avverte possano essere fonte di preoccupazione. E credo che sia giusto quando specifica che "i sintomi quando arrivano sono reali".
La fitta alla tempia e all'orecchio sinistro che ha avuto nel mese di novembre 2014 e, soprattutto, il senso di svenimento che l'ha portata a cercare un ancoraggio, tanto che ha sentito la necessità di sedersi, sono delle manifestazioni che hanno potuto generare in lei alcuni timori sulla sua salute.
Le indagini mediche fortunatamente hanno scongiurato la presenza di malattie e questo è un fatto fondamentale, che ci fa stare tranquilli.
A un certo punto del suo racconto, mi corregga se sbaglio, lei sottolinea una cosa a mio avviso importante: dal momento dei primi sintomi emersi a partire da quel novembre, la sua attenzione verso i segni del suo fisico è aumentata, potremmo dire allertata.
Allora se da una parte è vero che a causa di questo lei "è spinto", come dice, "a fare altri esami e conferme", è pur vero che oggi lei ci sta scrivendo. Sta cioè ipotizzando altro, che ci possano essere ad esempio fattori di tipo psicologico che bisogna tenere in considerazione.
La sua riflessione relativa all'ambito lavorativo può essere, in proposito, un ottimo punto di partenza. Senz'altro "lo stress e l'ansia", la tensione che può avere vissuto in questi ultimi 3 anni a lavoro, possono avere affaticato il suo corpo e appesantito il suo stato d'animo.
Questo apre numerose domande su di sé, sul suo lavoro, sulle sue relazioni e sui suoi vissuti in generale.
Se la sentirebbe di approfondire dal vivo la sua esperienza di vita tramite una consultazione psicologica? Potrebbe essere l'occasione per valutare un eventuale progetto psicoterapeutico e poter uscire da questo limbo nel quale si sente bloccato. Nel quale potrei dire che forse non sente di potersi muovere verso la vita con tutte le sue potenzialità.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
La fitta alla tempia e all'orecchio sinistro che ha avuto nel mese di novembre 2014 e, soprattutto, il senso di svenimento che l'ha portata a cercare un ancoraggio, tanto che ha sentito la necessità di sedersi, sono delle manifestazioni che hanno potuto generare in lei alcuni timori sulla sua salute.
Le indagini mediche fortunatamente hanno scongiurato la presenza di malattie e questo è un fatto fondamentale, che ci fa stare tranquilli.
A un certo punto del suo racconto, mi corregga se sbaglio, lei sottolinea una cosa a mio avviso importante: dal momento dei primi sintomi emersi a partire da quel novembre, la sua attenzione verso i segni del suo fisico è aumentata, potremmo dire allertata.
Allora se da una parte è vero che a causa di questo lei "è spinto", come dice, "a fare altri esami e conferme", è pur vero che oggi lei ci sta scrivendo. Sta cioè ipotizzando altro, che ci possano essere ad esempio fattori di tipo psicologico che bisogna tenere in considerazione.
La sua riflessione relativa all'ambito lavorativo può essere, in proposito, un ottimo punto di partenza. Senz'altro "lo stress e l'ansia", la tensione che può avere vissuto in questi ultimi 3 anni a lavoro, possono avere affaticato il suo corpo e appesantito il suo stato d'animo.
Questo apre numerose domande su di sé, sul suo lavoro, sulle sue relazioni e sui suoi vissuti in generale.
Se la sentirebbe di approfondire dal vivo la sua esperienza di vita tramite una consultazione psicologica? Potrebbe essere l'occasione per valutare un eventuale progetto psicoterapeutico e poter uscire da questo limbo nel quale si sente bloccato. Nel quale potrei dire che forse non sente di potersi muovere verso la vita con tutte le sue potenzialità.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Gentile Signore,
I disturbi psicosomatici sono REALI.
La loro eziologia e' psichica.
Entrano in funzione attivita' dovute al Sistema Nervoso Autonomo che rendono ragione dei sintomi che Lei riferisce.
La causa va determinata attraverso colloqui psicoterapeutici.
Spesso lo stress e' dovuto ad un investimento molto intenso, e, da un punto di vista psicodinamico, inconscio.
E' su tale investimento che Lei dovrebbe lavorare per capirsi.
Solo a seguito di tale decodifica e potra' individuare i contenuti patogenetici che La riguardano e deviarli in una sede piu' idonea a elaborarli. Ad esempio in dei colloqui psicoterapeutici.
Che ne pensa?
I disturbi psicosomatici sono REALI.
La loro eziologia e' psichica.
Entrano in funzione attivita' dovute al Sistema Nervoso Autonomo che rendono ragione dei sintomi che Lei riferisce.
La causa va determinata attraverso colloqui psicoterapeutici.
Spesso lo stress e' dovuto ad un investimento molto intenso, e, da un punto di vista psicodinamico, inconscio.
E' su tale investimento che Lei dovrebbe lavorare per capirsi.
Solo a seguito di tale decodifica e potra' individuare i contenuti patogenetici che La riguardano e deviarli in una sede piu' idonea a elaborarli. Ad esempio in dei colloqui psicoterapeutici.
Che ne pensa?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Gentili Dottori,
grazie per il vostro supporto e le vostre risposte. Rispondendo al Dott. de Sanctis confermo che dopo gli episodi avuti a novembre vivo una sorta di stato costante di allerta rispetto ai segnali del mio corpo ed un'altro particolare che mi ha spinto a pensare che il mio problema possa essere di natura psicologica è che in alcune situazioni, specie a lavoro, ho come la sensazione di non riuscirle a sostenere ed ecco che inizio a sentire alcuni dei sintomi. Rispondendo ad entrambi sto prendendo in considerazione l'idea di affidarmi uno psicologo sperando di identificare la causa dei miei problemi e tornare a star meglio.
Grazie ancora per i vostri consigli.
Saluti.
grazie per il vostro supporto e le vostre risposte. Rispondendo al Dott. de Sanctis confermo che dopo gli episodi avuti a novembre vivo una sorta di stato costante di allerta rispetto ai segnali del mio corpo ed un'altro particolare che mi ha spinto a pensare che il mio problema possa essere di natura psicologica è che in alcune situazioni, specie a lavoro, ho come la sensazione di non riuscirle a sostenere ed ecco che inizio a sentire alcuni dei sintomi. Rispondendo ad entrambi sto prendendo in considerazione l'idea di affidarmi uno psicologo sperando di identificare la causa dei miei problemi e tornare a star meglio.
Grazie ancora per i vostri consigli.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 29/03/2016.
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