L'amore di una vita
Buona sera a tutti!
la mia vita è cambiata radicalmente, ho una concezione di me e degli altri diversa da prima, tutto è cambiato in meglio anche se alcune cose era meglio non scoprirle mai!
Sono 10 anni che sono fidanzato con un ragazzo, sono omosessuale ma nessuno sa di me, anche se ad oggi sono pronto a dirlo, lui invece si definisce etero.
Conobbi il mio ragazzo a 18 anni e fù un colpo di fulmine, ne ero innamorato pazzamente e cercai in tutti i modi di fargli un vero e proprio lavaggio del cervello perchè lui era "etero" e quindi, l'unico modo di conquistarlo era quello.
Ci riuscii, tutto era bello e normale, ma ci siamo sempre definiti "amici speciali" nel senso che nessuno dei due vuole appellarsi il nominativo di gay, questo rapporto ha delle basi non solide e me ne sono reso conto grazie alla mia laurea.
Entrambi viviamo questo rapporto senza definirlo e, con gli anni grazie agli studi, ho finalmente accettato quello che sono e, ad oggi, vorrei finalmente definirlo.
Tramite dei colloqui con una Psicologa, ho capito che, il mio malessere con lui era dovuto al fatto di essere convinto che lui fosse etero e che io gli avessi fatto il lavaggio del cervello, cioè lui non voleva stare realmente con me, stava con me solo perchè io lo avevo "costretto".
La psicologa mi impose di parlare con il mio ragazzo e dirgli questo, luì mi rispose dicendomi che non lo avevo costretto a fare nulla, che lui era con me è voleva starci, non è gay, ma per me prova qualcosa di speciale... è capace di intendere e volere e che dovevo smetterla di farmi questi film mentali.
Ad oggi però nonostate tutto non la vedo ancora così....... e vi spiego perchè.
Tra noi c'è poca intimità a livello sessuale, io ho sempre voglia di farlo, lui no... è molto passivo durante il sesso... è attivo ma è passivo, si limita a fare quello che deve fare ma viene dopo moltissimo tempo e la cosa mi ha sempre fatto pensare che non fosse gay, che facesse il tutto solo per farmi contento, questo fatto del sesso da adito alle convinzioni che avevo, ma che la psicologa mi ha cercato di togliere, io collego ad oggi il fatto di non desiderami sessualmente al fatto che realmente non è gay, ma nonostante la laurea in psicologia non riesco a capire come mai lui, a livello sessuale è molto passivo e non ha mai voglia.
Naturalmente ne ho parlato con lui, ma la sua risposta è stata "non mi va sempre, sei tu che hai sempre voglia"
Facciamo sesso si e no 1 volta a settimana.. e quelle volte che lo facciamo è perchè cerco di farglielo capire... la cosa è veramente avvilente..
Lui viene da una famiglia molto tradizionalista, per i suoi genitori essere gay è un peccato mortale e non vorrei che di questo fatto ne venga a risentirne il nostro rapporto.
Lo amo da morire, ma ho paura che un giorno mi dica "Non sono gay.. basta.."
Come potrei togliermi questo dubbio?
Come potrei far crescere questo rapporto?
la mia vita è cambiata radicalmente, ho una concezione di me e degli altri diversa da prima, tutto è cambiato in meglio anche se alcune cose era meglio non scoprirle mai!
Sono 10 anni che sono fidanzato con un ragazzo, sono omosessuale ma nessuno sa di me, anche se ad oggi sono pronto a dirlo, lui invece si definisce etero.
Conobbi il mio ragazzo a 18 anni e fù un colpo di fulmine, ne ero innamorato pazzamente e cercai in tutti i modi di fargli un vero e proprio lavaggio del cervello perchè lui era "etero" e quindi, l'unico modo di conquistarlo era quello.
Ci riuscii, tutto era bello e normale, ma ci siamo sempre definiti "amici speciali" nel senso che nessuno dei due vuole appellarsi il nominativo di gay, questo rapporto ha delle basi non solide e me ne sono reso conto grazie alla mia laurea.
Entrambi viviamo questo rapporto senza definirlo e, con gli anni grazie agli studi, ho finalmente accettato quello che sono e, ad oggi, vorrei finalmente definirlo.
Tramite dei colloqui con una Psicologa, ho capito che, il mio malessere con lui era dovuto al fatto di essere convinto che lui fosse etero e che io gli avessi fatto il lavaggio del cervello, cioè lui non voleva stare realmente con me, stava con me solo perchè io lo avevo "costretto".
La psicologa mi impose di parlare con il mio ragazzo e dirgli questo, luì mi rispose dicendomi che non lo avevo costretto a fare nulla, che lui era con me è voleva starci, non è gay, ma per me prova qualcosa di speciale... è capace di intendere e volere e che dovevo smetterla di farmi questi film mentali.
Ad oggi però nonostate tutto non la vedo ancora così....... e vi spiego perchè.
Tra noi c'è poca intimità a livello sessuale, io ho sempre voglia di farlo, lui no... è molto passivo durante il sesso... è attivo ma è passivo, si limita a fare quello che deve fare ma viene dopo moltissimo tempo e la cosa mi ha sempre fatto pensare che non fosse gay, che facesse il tutto solo per farmi contento, questo fatto del sesso da adito alle convinzioni che avevo, ma che la psicologa mi ha cercato di togliere, io collego ad oggi il fatto di non desiderami sessualmente al fatto che realmente non è gay, ma nonostante la laurea in psicologia non riesco a capire come mai lui, a livello sessuale è molto passivo e non ha mai voglia.
Naturalmente ne ho parlato con lui, ma la sua risposta è stata "non mi va sempre, sei tu che hai sempre voglia"
Facciamo sesso si e no 1 volta a settimana.. e quelle volte che lo facciamo è perchè cerco di farglielo capire... la cosa è veramente avvilente..
Lui viene da una famiglia molto tradizionalista, per i suoi genitori essere gay è un peccato mortale e non vorrei che di questo fatto ne venga a risentirne il nostro rapporto.
Lo amo da morire, ma ho paura che un giorno mi dica "Non sono gay.. basta.."
Come potrei togliermi questo dubbio?
Come potrei far crescere questo rapporto?
[#1]
Gentile Utente,
come mai non crede ciò che sente direttamente dal Suo ragazzo?
Se davvero non volesse stare con Lei, non crede che non avrebbe portato avanti dieci anni di relazione?
Per quanto riguarda la sessualità ogni coppia si regola come meglio crede, e quindi credo che a questo livello potreste fare dei colloqui psicologi insieme per capire meglio dov'è il problema.
Cordiali saluti,
come mai non crede ciò che sente direttamente dal Suo ragazzo?
Se davvero non volesse stare con Lei, non crede che non avrebbe portato avanti dieci anni di relazione?
Per quanto riguarda la sessualità ogni coppia si regola come meglio crede, e quindi credo che a questo livello potreste fare dei colloqui psicologi insieme per capire meglio dov'è il problema.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazzo,
Io scinderei in due parti la questione che ci pone.
. In primo piano metterei una considerazione:
Non potrebbe essere che a livello di sentimenti ci sia fra voi un rapporto importante, che da' tanto ad entrambi?
. In secondo piano metterei l'aspetto sessuale: per Lei e' molto importante perché' e' gay, ha tali desideri al 100%, tali emozioni al 100%.
Per il suo compagno non e' cosi'. O perlomeno non cosi' "in esclusiva" come e' per Lei.
Forse e' questa la realta' che Lei deve accettare.
Una realta' bella per meta'.
Non al 100%.
Ma lei pensa che nelle relazioni tradizionali etero la realta' debba/possa essere bella sempre al 100%?
Ecco, forse e' su questo punto che deve lavorare. Un rapporto con un'altra persona e' incerto per definizione. Per tutti!
Sa, esiste un grande proverbio inglese: "Nothing is forever; everything is for sometime" che in italiano diventa: "nulla e' per sempre, tutto e' per qualche tempo!"
Che ne dice?
Io scinderei in due parti la questione che ci pone.
. In primo piano metterei una considerazione:
Non potrebbe essere che a livello di sentimenti ci sia fra voi un rapporto importante, che da' tanto ad entrambi?
. In secondo piano metterei l'aspetto sessuale: per Lei e' molto importante perché' e' gay, ha tali desideri al 100%, tali emozioni al 100%.
Per il suo compagno non e' cosi'. O perlomeno non cosi' "in esclusiva" come e' per Lei.
Forse e' questa la realta' che Lei deve accettare.
Una realta' bella per meta'.
Non al 100%.
Ma lei pensa che nelle relazioni tradizionali etero la realta' debba/possa essere bella sempre al 100%?
Ecco, forse e' su questo punto che deve lavorare. Un rapporto con un'altra persona e' incerto per definizione. Per tutti!
Sa, esiste un grande proverbio inglese: "Nothing is forever; everything is for sometime" che in italiano diventa: "nulla e' per sempre, tutto e' per qualche tempo!"
Che ne dice?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 27/03/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.