Ansia all'estero, confusione
Buonasera,
sono una ragazza di 29 anni che vive in Inghilterra. La mia permanenza quì è stata costellata da vari eventi. Durante i miei primi mesi quì, affittai una stanza ritrovandomi a vivere con ragazzi di varie nazionalità. Legai in modo particolare con un ragazzo inglese mio coetaneo; uscivamo spesso insieme, tra di noi c'era molta fiducia e si supportavamo a vicenda durante i momenti difficili. Tra di noi c'era anche chimica e ci piaceva stare uno in compagnia dell'altro. Purtroppo però col tempo, l'attrazione fisica e sì, forse anche la fiducia ci hanno portato ad andare a letto insieme. Da lì in poi, nonostante continuassiamo a sentirci, il nostro rapporto era cambiato. Non uscivamo più insieme e pur essendoci l'uno per l'altra, non era più come prima. Decisimo di smettere insomma per preservare la nostra amicizia ( in cui credevo molto). Durante la pausa natalizia, lui ha incontrato qualcuno. Mi fece sapere che veniva a stare da noi solo con tre giorni di anticipo, così io distrutta, decisi di passare il fine settimana altrove. Alla fine mi sono trasferita di casa. Stavo in ansia ma ci eravamo promessi di rimanere amici. Sono tornata nella vecchia casa di tanto in tanto e scherzavamo e ridevamo come sempre. Ci eravamo detti ci saremmo sentiti invece nell'ultima settimana gli scrivo e lui sembrava freddo. Mi dice che è impegnato. Lo incontro per caso per strada e mi da la stessa impressione, come se volesse scappare. Allora da quel giorno non mi va più di parlargli, né di sentirlo. Mi sento delusa per due volte, invece a volte mi dico che è la cosa giusta da fare. Sto evitando i posti che lui frequenta e sto uscendo con altre persone per farmi nuovi amici e conoscere gente. Purtroppo però , la mattina mi sveglio perennemente in uno stato d'ansia dopo averlo sognato, come ogni notte e il primo pensiero che mi viene in mente è mia madre ( strana connessione). Allora piango, mi chiedo che ci faccio quì, poi esco, lavoro, incontro gente e mi sento meglio. Torno a casa e ci ripenso. é come se sapessi di star facendo la cosa giusta a non vederlo, né volergli parlare ma allo stesso tempo ho una gran confusione in testa. Non è facile rinunciarvici ma so che devo farlo. Non so bene da cosa mi derivino questi attacchi d'ansia. Non mi spaventano perché essendo stata in psicoterapia per anni li so gestire ma mi fanno male naturalmente. Forse, la consapevolezza di aver perso il mio punto di riferimento in questa città? Tra 'altro mi sveglio sempre all'orario in cui so lui passa sotto casa per andare a lavorare ma sono abbastanza forte da non affacciarmi alla finestra perché non voglio star più male di quanto non lo sono già stata. Ringrazio chi vorrà darmi maggiori delucidazioni e vi auguro una buona serata.
sono una ragazza di 29 anni che vive in Inghilterra. La mia permanenza quì è stata costellata da vari eventi. Durante i miei primi mesi quì, affittai una stanza ritrovandomi a vivere con ragazzi di varie nazionalità. Legai in modo particolare con un ragazzo inglese mio coetaneo; uscivamo spesso insieme, tra di noi c'era molta fiducia e si supportavamo a vicenda durante i momenti difficili. Tra di noi c'era anche chimica e ci piaceva stare uno in compagnia dell'altro. Purtroppo però col tempo, l'attrazione fisica e sì, forse anche la fiducia ci hanno portato ad andare a letto insieme. Da lì in poi, nonostante continuassiamo a sentirci, il nostro rapporto era cambiato. Non uscivamo più insieme e pur essendoci l'uno per l'altra, non era più come prima. Decisimo di smettere insomma per preservare la nostra amicizia ( in cui credevo molto). Durante la pausa natalizia, lui ha incontrato qualcuno. Mi fece sapere che veniva a stare da noi solo con tre giorni di anticipo, così io distrutta, decisi di passare il fine settimana altrove. Alla fine mi sono trasferita di casa. Stavo in ansia ma ci eravamo promessi di rimanere amici. Sono tornata nella vecchia casa di tanto in tanto e scherzavamo e ridevamo come sempre. Ci eravamo detti ci saremmo sentiti invece nell'ultima settimana gli scrivo e lui sembrava freddo. Mi dice che è impegnato. Lo incontro per caso per strada e mi da la stessa impressione, come se volesse scappare. Allora da quel giorno non mi va più di parlargli, né di sentirlo. Mi sento delusa per due volte, invece a volte mi dico che è la cosa giusta da fare. Sto evitando i posti che lui frequenta e sto uscendo con altre persone per farmi nuovi amici e conoscere gente. Purtroppo però , la mattina mi sveglio perennemente in uno stato d'ansia dopo averlo sognato, come ogni notte e il primo pensiero che mi viene in mente è mia madre ( strana connessione). Allora piango, mi chiedo che ci faccio quì, poi esco, lavoro, incontro gente e mi sento meglio. Torno a casa e ci ripenso. é come se sapessi di star facendo la cosa giusta a non vederlo, né volergli parlare ma allo stesso tempo ho una gran confusione in testa. Non è facile rinunciarvici ma so che devo farlo. Non so bene da cosa mi derivino questi attacchi d'ansia. Non mi spaventano perché essendo stata in psicoterapia per anni li so gestire ma mi fanno male naturalmente. Forse, la consapevolezza di aver perso il mio punto di riferimento in questa città? Tra 'altro mi sveglio sempre all'orario in cui so lui passa sotto casa per andare a lavorare ma sono abbastanza forte da non affacciarmi alla finestra perché non voglio star più male di quanto non lo sono già stata. Ringrazio chi vorrà darmi maggiori delucidazioni e vi auguro una buona serata.
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Cara utente,
Non mi è chiaro da quanto tempo lei e il suo amico non vi vediate più: se tutto l'accaduto è abbastanza recente, la sua potrebbe essere una normale reazione a una delusione d'amore/amicizia che ha bisogno di essere elaborata.
Al contrario, l'aiuto di un professionista la aiuterebbe a sciogliere i tanti nodi che la costringono e le provocano disagio.
In bocca al lupo!
Dr. Emanuele Petrachi
Psicologo (Lecce)
[#2]
Gentile Utente,
Ci ha scritto recentemente
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/503952-vivere-all-estero-delusioni-d-amore-e-difficolta.html
Cosa è cambiato dal mese scorso?
Spesso la fine di un amore può slatentizzare ansie o problematiche psichiche pregresse, se non gradisce uno psicologo inglese, none cerchi uno italiano, sono certa che pio trovarlo facilmente, in modo da rivalutare il quadro clinico e capire se trattasi di una ricaduta ...o della normale elaborazione del lutto legata alla fine di un amore.
Ci ha scritto recentemente
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/503952-vivere-all-estero-delusioni-d-amore-e-difficolta.html
Cosa è cambiato dal mese scorso?
Spesso la fine di un amore può slatentizzare ansie o problematiche psichiche pregresse, se non gradisce uno psicologo inglese, none cerchi uno italiano, sono certa che pio trovarlo facilmente, in modo da rivalutare il quadro clinico e capire se trattasi di una ricaduta ...o della normale elaborazione del lutto legata alla fine di un amore.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Buona sera e grazie per le gentilissime risposte. Beh, il tutto è finito da poco. Mi sono trasferita di casa da quasi un mese. Purtroppo lo vedo ancora e ora ha iniziato anche a ignorarmi. Cerco di farmi forza e andare avanti dato che pur cercando di risolvere le cose, con lui, le cose non si risolveranno mai. Ho sempre avuto la sensazione che fosse inutile parlare, comunicare apertamente dei problemi con lui. Non mi sembra capisca o, benché sembri comprendere, comprenda davvero. Ho come la sensazione di essere stata usata, raggirata da un individuo che era dolcissimo con me all'inizio, che mi aiutava sempre o mi stava comunque vicino e del quale mi ero fidata ciecamente. Salvo poi rivelarsi cinico e freddo in alcune occasioni, voto a sé stesso e come gli ribadivo ultimamente un egoista.
Forse questa mia ansia e questi mie sogni sono dovuti al fatto di elaborare la realtà come anche voi suggerite. Devo dire che oggi alcuni ex conquilini che hanno vissuto questo rapporto tossico tra me e lui mi hanno detto che si vede che sto meglio ora, che sono più rilassata. E alora mi sono ricordata di come stavo prerennemente tesa, preoccupata, temevo di aver provocato la sue reazioni, sempre diverse e indecifrabili. Pur rassicurandomi non mi sentivo al sicjuro ma continuavo a vederlo come il ragazzo tenero e perciò mi convincevo di doverlo aiutare. Mi sembra di aver passato i miei ultimi mesi quì a convivere con un uomo dalle mille maschere e ancora non ho capito la sua vera faccia quale sia.Fa promesse che non mantiene, "siamo amici e sono sicuro lo saremo" e poi mi ignora, comportamenti contraddittori che ho sempre sopportato ricordando il ragazzo che conobbi all'inizio. Avrò l'ansia, purtroppo e dico purtoppo mi manca ma allo stesso tempo sono arrabbiata e delusa. Vorrei affrontarlo ma poi mi dico che lui è codardo e comunque non servirebbe a nulla. Avrebbe una scusa pronta o forse, ora, potrebbe anche ferirmi a parole. Mi sento confusa ma sto provando ad andare avanti senza per forza sfogarmi contro di lui. Ogni volta che lo vedo ignorarmi, mi si palesa l'idea di tornare in Italia, mi manca la terra sotto i piedi e mi sento vuota, completamente persa. Sembra un'altra persona da quando lo conobbi. Se avessi saputo, avrei cercato di proteggermi. Sto cercando uno psicoterapeuta ma si sa, le difficoltà economiche non sono poche avendo cambiato lavoro. Comunque non mi arrendo, qualcosa la troverò. Grazie per le gentilissime risposte.
Forse questa mia ansia e questi mie sogni sono dovuti al fatto di elaborare la realtà come anche voi suggerite. Devo dire che oggi alcuni ex conquilini che hanno vissuto questo rapporto tossico tra me e lui mi hanno detto che si vede che sto meglio ora, che sono più rilassata. E alora mi sono ricordata di come stavo prerennemente tesa, preoccupata, temevo di aver provocato la sue reazioni, sempre diverse e indecifrabili. Pur rassicurandomi non mi sentivo al sicjuro ma continuavo a vederlo come il ragazzo tenero e perciò mi convincevo di doverlo aiutare. Mi sembra di aver passato i miei ultimi mesi quì a convivere con un uomo dalle mille maschere e ancora non ho capito la sua vera faccia quale sia.Fa promesse che non mantiene, "siamo amici e sono sicuro lo saremo" e poi mi ignora, comportamenti contraddittori che ho sempre sopportato ricordando il ragazzo che conobbi all'inizio. Avrò l'ansia, purtroppo e dico purtoppo mi manca ma allo stesso tempo sono arrabbiata e delusa. Vorrei affrontarlo ma poi mi dico che lui è codardo e comunque non servirebbe a nulla. Avrebbe una scusa pronta o forse, ora, potrebbe anche ferirmi a parole. Mi sento confusa ma sto provando ad andare avanti senza per forza sfogarmi contro di lui. Ogni volta che lo vedo ignorarmi, mi si palesa l'idea di tornare in Italia, mi manca la terra sotto i piedi e mi sento vuota, completamente persa. Sembra un'altra persona da quando lo conobbi. Se avessi saputo, avrei cercato di proteggermi. Sto cercando uno psicoterapeuta ma si sa, le difficoltà economiche non sono poche avendo cambiato lavoro. Comunque non mi arrendo, qualcosa la troverò. Grazie per le gentilissime risposte.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 25/03/2016.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.