Sex toys: quando sono un piacere ''pericoloso''?

Buon giorno.
Sono a chiedere un Vs parere riguardo la mia vita sessuale.
Quanto può essere ritenuto normale il fatto di avere un rapporto con una bambola del sesso? Può rappresentare un ripiego per una persona che non ha più un rapporto da molti anni con una donna o un principio di depravazione?. Dal Vostro portale, tral'altro molto interessante ed esaustivo, ho appurato che esistono dipendenze nei confronti di questi oggetti, come anche alla masturbazione (che io pratico).
Da come la vedo io, e in base anche a come vivo la mia sessualità da quando sono senza una compagna, l'importante è che non si superi il limite oltre il quale si sfocia nell'irrazionalità della pratica sessuale quindi, soddisfando le proprie voglie e fantasie ma senza privare la vita di tutto il resto.

Ringrazio per l'attenzione.

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
"Può rappresentare un ripiego per una persona che non ha più un rapporto da molti anni con una donna o un principio di depravazione?"

Gent.le Utente,
non avere da molti anni una vita affettiva e relazionale è l'aspetto che va considerato come fonte di disagio, l'utilizzo di una bambola è solo la modalità di adattamento che ha scelto.
Giudicarsi come un depravato la "condanna" a pensare a se stesso come "sbagliato", anziché cogliere l'opportunità di accedere ad uno spazio d'ascolto con un interlocutore qualificato (psicologo-psicoterapeuta).
Ogni essere umano ha bisogno di amare ed essere amato, questa è la premessa fondamentale che dovrebbe aiutarla ad orientarsi in una direzione di benessere affettivo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Gent.ssima Dott.ssa, anzitutto La ringrazio per l'interessamento

Come è giusto che sia, considerando la Sua professione, ha saputo cogliere subito la morale di questa situazione, ovvero il fatto di non essere amato.
Sono una persona molto attiva sia a livello sportivo sia a livello culturale e sociale, il rapporto con gli altri-da-noi per me è fondamentale e riempie di energia positiva la mia esistenza, anche se non sempre è facile. Le persone a me più care mi ritengono una persona equilibrata e molto, mooolto sensibile. Per me avere un rapporto di conoscenza con una donna significa prima instaurare un amicizia; conoscersi, scoprirsi giorno dopo giorno, cogliere i pregi, individuare i difetti, il sesso è il punto di arrivo di un percorso di reciproco lavoro.
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Utente
Utente
Rileggendo la Sua risposta al mio consulto, mi permetto di mettere in chiaro che personalmente non ho mai avuto un senso di colpa riguardo la pratica della masturbazione, l'ho sempre ritenuta una cosa ''intimamente personale'', non mi ha mai dato problemi di inferiorità così come non ha mai rappresentato un muro invalicabile nel rapporto con le persone. Dico questo perché tale pratica, ne sono certo, nel momento in cui verrò a trovare una persona con cui poter felicemente condividere questa intimità , non rientrerà più nelle mie esigenze da dover soddisfare in qualche modo individualmente.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Io non mi riferivo all'autoerotismo ma all'attribuirsi una perversione sessuale a seguito dell'utilizzo di sex toys.
L'autoerotismo non è un surrogato della sessualità di coppia, è una dimensione importante della sessualità che tra l'altro facilita il rapporto con il proprio corpo.

"Sono una persona molto attiva sia a livello sportivo sia a livello culturale e sociale, il rapporto con gli altri-da-noi per me è fondamentale e riempie di energia positiva la mia esistenza."

Nonostante tutto ciò vive da molto tempo una condizione non soddisfacente dal punto di vista affettivo che forse può essere approfondita per individuare un modo di affrontare che si riveli di più funzionale.
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Utente
Utente
Capisco. La ringrazio nuovamente per l'attenzione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Alle indocazioni rivecute che condiviso, provi a leggere quanto mio articolo, sui Sex robot o bambole gonfiabili, sintetizza le sue domande, poi le dirò cosa penso a riguardo.

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5810-ciao-sono-denise-il-primo-sex-robot-con-cui-fare-sesso.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

il concetto di normalità può essere valutato in una consulenza diretta da uno psicologo psicoterapeuta.
D'altra parte, se per Lei è motivo di sofferenza e se vuole modificare questa condizione, un percorso di consapevolezza e di cambiamento può essere indicato.
Soprattutto è interessante capire come mai, pur con i numerosi contatti che ha nella Sua vita sociale, non ha relazioni sentimentali.
Capire le ragioni di tutto ciò potrebbe essere utile già a cambiare.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
C/A Dr.ssa Valeria Randone: Ringrazio per essere intervenuta in questa richiesta di consulenza, ho avuto modo di leggere dei Suoi articoli relativi alla masturbazione e li ho trovati molto interessanti.
Questo scritto mi era sconosciuto e devo dire che mi ha fatto non poco ribrezzo, grazie a Dio non credo proprio di essere su questa strada, e la mia coscienza difficilmente mi porterà a certi livelli.

Faccio una ulteriore precisazione. Io di giocattoli del sesso non ne ho e non ne ho mai avuto bisogno di usufruirne, è un pensiero che però ogni tanto mi viene, ma sia chiaro, al momento non possiedo nulla del genere e se proprio devo dirla tutta dopo aver letto questo articolo mi è passata quasi la voglia...mi creda :) .

Mi farebbe molto piacere di ricevere una Sua opinione relativa alla mia richiesta di consulto.

Intanto la ringrazio per l'interessamento.
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Utente
Utente
C/A Dr.ssa Angela Pileci

Mi chiedo come una persona nella società odierna con un continuo, quotidiano bombardamento di falsità ( mi viene in mente G.Gaber:'' ...il tutto è un falso, il falso è tutto…'') e astrazioni si possa ritenere normale. Io mi sono fatto questa idea: la normalità di per se nell'uomo non esiste, è tutta una questione di equilibrio di convivenza con il proprio io anormale se così lo si può definire quel nostro lato anomalo, spesso fragile ed indifeso.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
I giocattoli sessuali, qualunque forma abbiano - se emulano il corpo di una donna ancor di più - nel tempo e, soprattutto, con un loro utilizzo esclusivo, diventano dei surrogati.

Celano la paura dell'intimità,.
Dell'incontro con l'altro..
Del mettersi in discussione..
Così come L'autoerotismo compulsivo e le chat erotiche o la pornogtafia.

Il problema non è l'aspetto etico o morale, ma la sostituzione del "piacere condiviso" con quello "solitario"

Rifletta sulle sue scelte, non scelte, gusti sessuali, tenendo ore sente quieta dicotomia che è spesso difensiva....

Nel mio sito personale e blog troverà tanto altro sull'argomento.

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Utente
Utente
''...Il problema non è l'aspetto etico o morale, ma la sostituzione del "piacere condiviso" con quello "solitario"

Rifletta sulle sue scelte, non scelte, gusti sessuali, tenendo ore sente quieta dicotomia che è spesso difensiva....''

Sì, mi rendo perfettamente conto di questo pericolo in cui si potrebbe incappare con il tempo, la convinzione secondo cui ''basto io a me stesso''. E' questo un concetto a cui ho sottoposto me stesso ponendomi delle domande, delle riflessioni anche in base alla mia vita, ancora prima di leggere i Suoi scritti che lessi tempo fà. Ebbene tutto quello che sviluppo nella mia intimità individuale non mi ha mai arrecato problemi e/o pentimenti nel provare attrazione nei confronti delle donne, cosa che in tutti questi anni mi è capitato,se pur poche volte. E' molto difficile analizzare questo aspetto, e devo ammettere che non sò fino a che punto sia possibile poterlo constare da soli, per mezzo di un indagine introspettiva, se effettivamente si è creata quella doppia personalità che sostituisce e quindi di conseguenza annulla il bisogno, la necessità di una ricerca di condivisione di affetto, di benessere, e di amore con una persona.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Valuti l'ipotesi di effettuare una, o più d'una, consulenza per investigare al meglio le dinamiche che abitano e regolamentano la sua vita affettiva e sesualita, ne guadagnerebbe in qualità di vita.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
"Ebbene tutto quello che sviluppo nella mia intimità individuale non mi ha mai arrecato problemi e/o pentimenti nel provare attrazione nei confronti delle donne, cosa che in tutti questi anni mi è capitato,se pur poche volte. E' molto difficile analizzare questo aspetto, e devo ammettere che non sò fino a che punto sia possibile poterlo constare da soli, per mezzo di un indagine introspettiva, se effettivamente si è creata quella doppia personalità che sostituisce e quindi di conseguenza annulla il bisogno, la necessità di una ricerca di condivisione di affetto, di benessere, e di amore con una persona."


La sessualità può avere una dimensione autoreferenziale attraverso l'autoerotismo ma non deve diventare l'alibi che contribuisce a cronicizzare l'evitamento della possibilità di entrare in relazione con l'altro.
Non c'è alcuna doppia personalità, ma solo l'ambivalenza tra la consapevolezza di bisogni affettivi esistenti e la necessità di proteggersi dal rischio di soffrire...in altre parole di vivere pienamente.
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Utente
Utente
C/A Dott.ssa Camplone.

Potrebbe quindi essere questo uno stile di vita che non mi permette di ''vivere pienamente'' ? Una condizione che potrebbe compromettere la qualità della mia esistenza? Chiedo scusa ma non mi sento di essere in una situazione in cui la sessualità ha preso il sopravento su tutto quanto il resto; amicizie,sport,hobby...logico che il fatto di avere una dolce metà potrebbe rappresentare un grande traguardo ma non credo che l'esistenza di un individuo possa basarsi SOLO sul fatto di trovare un qualcuno con cui condividere l'esistenza con tutti i nessi che questo evento comporterebbe

Le chiedo una cortesia Dott.ssa: Le sarei grato se mi potesse spiegare meglio il concetto di queste Sue parole:

''... l'ambivalenza tra la consapevolezza di bisogni affettivi esistenti e la necessità di proteggersi dal rischio di soffrire...in altre parole di vivere pienamente.''

La ringrazio per il prezioso scritto.



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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Mi riferisco alla gratificazione di bisogni affettivi attraverso la sessualità di coppia che implica l'assunzione del rischio di essere delusi dall'altro a tal proposito l'autoerotismo rischia di diventare un alibi in cui rifugiarsi.
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Utente
Utente
Lasciatemi dire che le Vostre risposte mi sono state molto utili e sotto un certo aspetto mi hanno convinto ad intraprendere un via di uscita da queste abitudini che mi fanno ''compagnia'' da molto tempo ma che da tempo sento non essere più all'altezza dei miei bisogni.

Vorrei poterne uscire con le mie forze, magari sbagliando, uscendo di strada a volte, ma un pò alla volta farcela da solo. Sarebbe una soddisfazione impagabile. Secondo Voi può essere fattibile?

Colgo l'occasione per augurare a tutti Voi una serena Pasqua.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Secondo me no.

Ogni "bisogno" corrisponde ad una voragine..
Ad una compensazione...
Ad uno squilibrio...
Ad un meccanismo di difesa...

L'affettività spaventa e la sessualità di coppia, quella vera e profonda, é un vero lusso affettivo..

Fidarsi ed affidarsi ad un professionista non è una sconfitta, ma una opportunità.
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Utente
Utente
Che mi è piaciuto è stato il Suo''secondo me', mentre non mi è piaciuto il 'no'. ;)
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Utente
Utente
Dopo aver letto quanto ho scritto, e le risposte comunque esaustive che ho ricevuto, vien da chiedermi quando la masturbazione può essere concepita come una pratica sana? Intando dire senza che ci siano dei risvolti negativi sulla nostra psiche, sulla nostra vita sessuale, sul modo di rapportarsi con un potenziale partner? Mi vien da pensare a questo punto che la masturbazione sia un qualcosa che ci fà stare in bilico sul filo del rasoio.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Le abbiamo già risposto, lei pone la stessa domanda dell'inizio.

Non esiste giusto o sbagliato, sano o meno sano, ma modalità esclusive e difensive, o meno.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Concordo pienamente con la risposta della Collega, Lei si sta focalizzando sull'autoerotismo come se fosse un problema ma questo approccio è fuorviante se rilegge le risposte ricevute le sarà più comprensibile.