Istruzione o...?
Buonasera Dottori.
Ho un figlio che frequenta la prima classe della scuola primaria. Purtroppo fin da subito ho potuto constatare che l'istruzione che gli viene impartita non è sufficiente. Lui è un bambino molto intelligente e ha iniziato la scuola sapendo già leggere, scrivere e far di conto. I compiti a casa sono inesistenti e men che meno le lezioni trattate in classe, visto che lui ad oggi non ha imparato nulla poichè gli argomenti vengono spiegati in tutta fretta e superficialmente. Tanto ciò premesso, io e mio marito stavamo pensando ad una possibile soluzione a questo problema ma, avendo scartato l'idea di far intervenire una insegnante privata che colmasse tutti i buchi della scuola pubblica perchè mio figlio non merita di essere "punito" opprimendolo con lo studio anche a casa (merita invece gioco, svago e attività sportive e ricreative), l'unica soluzione sembra quella di toglierlo da scuola e farlo seguire direttamente da un team di insegnanti privati ogni mattina. Però abbiamo questo dubbio: assicurargli un'ottima istruzione ma togliendogli l'interazione con l'ambiente scolastico in genere, compresi i suoi pari, o assicurargli un'istruzione mediocre?
Ho un figlio che frequenta la prima classe della scuola primaria. Purtroppo fin da subito ho potuto constatare che l'istruzione che gli viene impartita non è sufficiente. Lui è un bambino molto intelligente e ha iniziato la scuola sapendo già leggere, scrivere e far di conto. I compiti a casa sono inesistenti e men che meno le lezioni trattate in classe, visto che lui ad oggi non ha imparato nulla poichè gli argomenti vengono spiegati in tutta fretta e superficialmente. Tanto ciò premesso, io e mio marito stavamo pensando ad una possibile soluzione a questo problema ma, avendo scartato l'idea di far intervenire una insegnante privata che colmasse tutti i buchi della scuola pubblica perchè mio figlio non merita di essere "punito" opprimendolo con lo studio anche a casa (merita invece gioco, svago e attività sportive e ricreative), l'unica soluzione sembra quella di toglierlo da scuola e farlo seguire direttamente da un team di insegnanti privati ogni mattina. Però abbiamo questo dubbio: assicurargli un'ottima istruzione ma togliendogli l'interazione con l'ambiente scolastico in genere, compresi i suoi pari, o assicurargli un'istruzione mediocre?
[#1]
Gentile signora,
si pone delle buone domande, perché anche la socializzazione con il gruppo di pari è fondamentale per i bambini e per i ragazzi.
Posso chiederLe che cosa non ha ancora imparato Suo figlio? Ha fatto un confronto con altri figli, se ne ha, o con i figli di amici e parenti della stessa età?
Gli altri genitori che cosa pensano di questa situazione?
Il problema si è verificato con un solo insegnante?
si pone delle buone domande, perché anche la socializzazione con il gruppo di pari è fondamentale per i bambini e per i ragazzi.
Posso chiederLe che cosa non ha ancora imparato Suo figlio? Ha fatto un confronto con altri figli, se ne ha, o con i figli di amici e parenti della stessa età?
Gli altri genitori che cosa pensano di questa situazione?
Il problema si è verificato con un solo insegnante?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile Utente,
Mi sembra davvero prematuro parlare di scarsa istruzione, il bambino è soltanto al primo anno.
È giusto desiderare il meglio,ma vivere tutto con ansia può nuocere al bambino.
Si impara nel tempo, dall'esperienza, dai compagni, dagli sbagli altrui e dai tanti insegnati che si troveranno ad occuparsi di suo figlio.
Sui compiti per casa ci sono svariate correnti di pensiero, il bambino è piccolo, non è detto che sia controproducente non studiare a casa
Il bambino inoltre imparerà anche da voi.
La cultura non è solo libri!
Mi sembra davvero prematuro parlare di scarsa istruzione, il bambino è soltanto al primo anno.
È giusto desiderare il meglio,ma vivere tutto con ansia può nuocere al bambino.
Si impara nel tempo, dall'esperienza, dai compagni, dagli sbagli altrui e dai tanti insegnati che si troveranno ad occuparsi di suo figlio.
Sui compiti per casa ci sono svariate correnti di pensiero, il bambino è piccolo, non è detto che sia controproducente non studiare a casa
Il bambino inoltre imparerà anche da voi.
La cultura non è solo libri!
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Grazie per le risposte.
"Posso chiederLe che cosa non ha ancora imparato Suo figlio?" Sono molto attenta al programma che viene svolto e ancor di più su come viene svolto, soprattutto se il metodo adottato non porta risultati soddisfacenti. Nello specifico, avendo mio figlio studiato con insegnanti privati prima di frequentare la classe prima, è palese il divario e la differenza in termini di qualità e quantità delle informazioni ricevute. Adesso, solo per fare un esempio, ma ce ne sarebbero altri mille, lui non conosce il programma svolto di matematica e di tutte le altre materie a seguire, tranne che di italiano. E non possiamo di certo attribuire a lui la colpa giacchè a tre anni sapeva già leggere.
"Gli altri genitori che cosa pensano di questa situazione?"
Le chiedo scusa, ma questa è una domanda alla quale bisogna rispondere francamente e sena mezzi termini. Non tutti purtroppo possono sostenere notevoli sacrifici economici per assicurare un'istruzione migliore al proprio figlio, quindi si accontentano di "quello che c'è" senza porsi tanti problemi.
Se non fosse grave come situazione non avrei scritto, credetemi, ma non posso tollerare questa situazione. Come genitore mi sento in dovere di fare di tutto per assicurargli il meglio, soprattutto per una questione così importante.
Sono fermamente convinta che la sua istruzione trarrebbe enorme beneficio con insegnanti privati a casa, ma secondo voi, cosa potrebbe comportare per lui, in futuro, la mancanza d' interazione con tutto l'ambiente scolastico?
"Posso chiederLe che cosa non ha ancora imparato Suo figlio?" Sono molto attenta al programma che viene svolto e ancor di più su come viene svolto, soprattutto se il metodo adottato non porta risultati soddisfacenti. Nello specifico, avendo mio figlio studiato con insegnanti privati prima di frequentare la classe prima, è palese il divario e la differenza in termini di qualità e quantità delle informazioni ricevute. Adesso, solo per fare un esempio, ma ce ne sarebbero altri mille, lui non conosce il programma svolto di matematica e di tutte le altre materie a seguire, tranne che di italiano. E non possiamo di certo attribuire a lui la colpa giacchè a tre anni sapeva già leggere.
"Gli altri genitori che cosa pensano di questa situazione?"
Le chiedo scusa, ma questa è una domanda alla quale bisogna rispondere francamente e sena mezzi termini. Non tutti purtroppo possono sostenere notevoli sacrifici economici per assicurare un'istruzione migliore al proprio figlio, quindi si accontentano di "quello che c'è" senza porsi tanti problemi.
Se non fosse grave come situazione non avrei scritto, credetemi, ma non posso tollerare questa situazione. Come genitore mi sento in dovere di fare di tutto per assicurargli il meglio, soprattutto per una questione così importante.
Sono fermamente convinta che la sua istruzione trarrebbe enorme beneficio con insegnanti privati a casa, ma secondo voi, cosa potrebbe comportare per lui, in futuro, la mancanza d' interazione con tutto l'ambiente scolastico?
[#4]
Sarebbe un disastro.
L'apprendimento, come le dicevo, non è solo libri, programma, compiti e libri, ma passa da altro.
Da emozioni, dal gioco, d all'interazione, dal divertimento...
Si parla di intelligenza emotiva, di strategie di apprendimento...di tantissimo altro che uno o più insegnati privati non possono garantire, per fortuna.
Secondo me, inoltre, corre il rischio opposto: che suo foglio, con così tanto rigore, abbandoni lo studio appena potrà, cercando la strada più comoda e più indolore.
Lo studio va integrato ed infarcito di mille altre cose:
dalle gite scolastiche, ai laboratori, alla noia, alla vita gruppale, agli scambi con compaghi, fondamentali per crescere.
Non si cresce solo di testa, ma di cuore, di anima, di altro...che potenziano l'apprendimento.
La vita è fatta anche di altro..e si apprende per tutta la vita
L'apprendimento, come le dicevo, non è solo libri, programma, compiti e libri, ma passa da altro.
Da emozioni, dal gioco, d all'interazione, dal divertimento...
Si parla di intelligenza emotiva, di strategie di apprendimento...di tantissimo altro che uno o più insegnati privati non possono garantire, per fortuna.
Secondo me, inoltre, corre il rischio opposto: che suo foglio, con così tanto rigore, abbandoni lo studio appena potrà, cercando la strada più comoda e più indolore.
Lo studio va integrato ed infarcito di mille altre cose:
dalle gite scolastiche, ai laboratori, alla noia, alla vita gruppale, agli scambi con compaghi, fondamentali per crescere.
Non si cresce solo di testa, ma di cuore, di anima, di altro...che potenziano l'apprendimento.
La vita è fatta anche di altro..e si apprende per tutta la vita
[#5]
Utente
Non so se riuscirò a "lasciarlo" nella mediocrità. Sarà uno dei tanti che al diploma avrà un'istruzione del tutto inadeguata. Ma, le chiedo (e non retoricamente), come facevano anni fa quando a scuola non andavano? Possibile che avessero tutti problemi "psicologici"? Non so, ma scegliere tra il male minore non mi entusiasma...
[#6]
Forse non riesco a spiegarmi come vorrei.
L'apprendimento è frutto di tanto altro: libri, insegnati, emozioni, frustrazioni, confronti, scontri...empatia con un particolare professore e meno con un altro, alternanza tra gioco e sport, testo ed esperienza, emozioni e paura..(infatti l'inglese si impara meglio facendo una vacanza alla pari in Inghilterra)...
La mediocrità è altro, si impara per tutta la vita, non solo in proma elementare.
La troppa ansia e l'essere troppo esigenti fa male ai figli ...anche per il loro apprendimento.
L'apprendimento è frutto di tanto altro: libri, insegnati, emozioni, frustrazioni, confronti, scontri...empatia con un particolare professore e meno con un altro, alternanza tra gioco e sport, testo ed esperienza, emozioni e paura..(infatti l'inglese si impara meglio facendo una vacanza alla pari in Inghilterra)...
La mediocrità è altro, si impara per tutta la vita, non solo in proma elementare.
La troppa ansia e l'essere troppo esigenti fa male ai figli ...anche per il loro apprendimento.
[#7]
"...secondo voi, cosa potrebbe comportare per lui, in futuro, la mancanza d' interazione con tutto l'ambiente scolastico? "
E secondo Lei?
Indipendentemente dalle possibilità economiche, ne ha parlato con altri genitori, dal momento che anche i meno abbienti hanno a cuore il benessere dei propri figli. Inoltre, sollevando il problema con i genitori e gli insegnanti, sarebbe più semplice risolvere, se ci sono queste problematiche.
Cordiali saluti,
E secondo Lei?
Indipendentemente dalle possibilità economiche, ne ha parlato con altri genitori, dal momento che anche i meno abbienti hanno a cuore il benessere dei propri figli. Inoltre, sollevando il problema con i genitori e gli insegnanti, sarebbe più semplice risolvere, se ci sono queste problematiche.
Cordiali saluti,
[#8]
Utente
Ne ho parlato con gli altri genitori ma mi è stato risposto che per loro va bene così e per svariati motivi (chi deve lavorare e non ha tempo, chi non se lo può permettere, chi semplicemente delega tutto alla scuola) non è un problema tanto "fanno tutti così".
Per me e mio marito sta diventando un problema, soprattutto quando torna da scuola e ci rendiamo conto che non gli è rimasto molto della lezione... a me viene quasi da piangere perchè sembra che vada lì a perder tempo prezioso. Non so come spiegare, ma è un bambino davvero intelligente e mi dispiace davvero tanto non offrirgli il meglio
Per me e mio marito sta diventando un problema, soprattutto quando torna da scuola e ci rendiamo conto che non gli è rimasto molto della lezione... a me viene quasi da piangere perchè sembra che vada lì a perder tempo prezioso. Non so come spiegare, ma è un bambino davvero intelligente e mi dispiace davvero tanto non offrirgli il meglio
[#9]
Gentile Signora,
suo figlio ha frequentato asilo nido e/o scuola dell'infanzia?
Ha fratelli? O anche cugini o amichetti con cui si incontra periodicamente?
In questi sei mesi di frequenza scolastica ha avuto modo sicuramente di confrontarsi con gli insegnanti: come è andata?
Condividono la sua convinzione che il bambino non progredisca negli apprendimenti?
I giudizi del primo quadrimestre non sono stati soddisfacenti?
Sa come si comporta in classe?
Come mai avete a suo tempo deciso di prepararlo privatamente prima della frequenza scolastica?
Cordialità.
suo figlio ha frequentato asilo nido e/o scuola dell'infanzia?
Ha fratelli? O anche cugini o amichetti con cui si incontra periodicamente?
In questi sei mesi di frequenza scolastica ha avuto modo sicuramente di confrontarsi con gli insegnanti: come è andata?
Condividono la sua convinzione che il bambino non progredisca negli apprendimenti?
I giudizi del primo quadrimestre non sono stati soddisfacenti?
Sa come si comporta in classe?
Come mai avete a suo tempo deciso di prepararlo privatamente prima della frequenza scolastica?
Cordialità.
[#10]
Utente
Grazie per la risposta Dott.ssa Scalco. Non ha frequentato la scuola d'infanzia. Ha dei cugini dai quali si differenzia molto perchè ha un carattere più quieto e maturo rispetto ad altri bambini in generale.
Il confronto con le maestre è andato bene, non è che lui va male, è che impara poco non perchè non apprende, ma perchè per loro pare che sia normale affrontare pagine e pagine di argomenti e poi non aver in concreto imparato nulla. Le faccio un altro esempio: in matematica ha buoni voti ma se messo di fronte ad esercizi riguardanti materie che ha già affrontato (e che dovrebbe aver acquisito) non sa svolgerli. Stessa cosa dicasi per le altre materie. Non è che impara nulla, intendiamoci, è che impara molto molto poco, circa 1/10 di quello che apprendeva invece con le insegnanti private. Difatti lui prima era molto avanti invece, adesso, sta solo sprecando le sue capacità. Il problema è che so che bene che un'istruzione inadeguata porta ad un futuro professionale incerto e ad insoddisfazione personale, oltre che a perdita di chance. Però non so bene, a cosa potrebbe portare l'assenza di interazione con l'ambiente scolastico. Da qui la mia reticenza a fare un passo che per certi versi potrebbe segnare il suo futuro. Vorrei un'istruzione completa, serena e soprattutto a 360 gradi, ma senza sacrificare il suo diritto a giocare, allo svago ed a svolgere altre attività ricreative. Ecco perchè non posso e non voglio integrare queste lacune formative in orario pomeridiano, giacchè lui merita svago e serenità non solo studio. E' però, importantissimo, assicurargli anche una istruzione solida, piena e completa che gli possa dare grande soddisfazioni personali e professionali.
Il confronto con le maestre è andato bene, non è che lui va male, è che impara poco non perchè non apprende, ma perchè per loro pare che sia normale affrontare pagine e pagine di argomenti e poi non aver in concreto imparato nulla. Le faccio un altro esempio: in matematica ha buoni voti ma se messo di fronte ad esercizi riguardanti materie che ha già affrontato (e che dovrebbe aver acquisito) non sa svolgerli. Stessa cosa dicasi per le altre materie. Non è che impara nulla, intendiamoci, è che impara molto molto poco, circa 1/10 di quello che apprendeva invece con le insegnanti private. Difatti lui prima era molto avanti invece, adesso, sta solo sprecando le sue capacità. Il problema è che so che bene che un'istruzione inadeguata porta ad un futuro professionale incerto e ad insoddisfazione personale, oltre che a perdita di chance. Però non so bene, a cosa potrebbe portare l'assenza di interazione con l'ambiente scolastico. Da qui la mia reticenza a fare un passo che per certi versi potrebbe segnare il suo futuro. Vorrei un'istruzione completa, serena e soprattutto a 360 gradi, ma senza sacrificare il suo diritto a giocare, allo svago ed a svolgere altre attività ricreative. Ecco perchè non posso e non voglio integrare queste lacune formative in orario pomeridiano, giacchè lui merita svago e serenità non solo studio. E' però, importantissimo, assicurargli anche una istruzione solida, piena e completa che gli possa dare grande soddisfazioni personali e professionali.
[#12]
Le abbiamo già risposto.
Il rischio più grande é che ottiene l'effetto opposto, l'odio per lo studio
Il secondo è che stressa il bambino
Segue una sorta di punizione, con la deprivazione dall'ambiente dei pari
E, per ultimo, ma non per importanza, non si apprende solo studiando, la mente non funziona così
Credo che sarebbe utile che lei condividesse la sua ansia eccessiva con un nostro collega de visu, per comprenderne le reali motivazioni.
Il rischio più grande é che ottiene l'effetto opposto, l'odio per lo studio
Il secondo è che stressa il bambino
Segue una sorta di punizione, con la deprivazione dall'ambiente dei pari
E, per ultimo, ma non per importanza, non si apprende solo studiando, la mente non funziona così
Credo che sarebbe utile che lei condividesse la sua ansia eccessiva con un nostro collega de visu, per comprenderne le reali motivazioni.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 1.7k visite dal 23/03/2016.
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