E' morto il padre della mia ragazza
Buongiorno a tutti cari dottori,
vi chiedo un consiglio su come dovrei comportarmi in relazione dell'evento menzionato nel titolo.
Oggi è morto il padre della mia ragazza per una degenerazione improvvisa della cirrosi epatica di cui soffriva da anni. Se ne è andato in meno di un mese. La mia ragazza ha sempre vissuto in Brasile ma aveva deciso di trasferirsi in Italia (suo padre è italiano). Ora tuttavia è venuto a mancare il suo punto di riferimento proprio nel momento di massimo bisogno: qua in Italia non conosce nessuno, ha 23 anni e non ha un lavoro. Noi stiamo insieme da poco, circa 4 mesi (la ho conosciuta 6 mesi fa) e abitiamo a 2 ore di distanza l'uno dall'altra. Quindi io chiedo a voi come mi devo comportare? Il fatto è avvenuto oggi e mi ha detto che vuole restare sola ma la mia paura è che si chiuda in se stessa...
vi chiedo un consiglio su come dovrei comportarmi in relazione dell'evento menzionato nel titolo.
Oggi è morto il padre della mia ragazza per una degenerazione improvvisa della cirrosi epatica di cui soffriva da anni. Se ne è andato in meno di un mese. La mia ragazza ha sempre vissuto in Brasile ma aveva deciso di trasferirsi in Italia (suo padre è italiano). Ora tuttavia è venuto a mancare il suo punto di riferimento proprio nel momento di massimo bisogno: qua in Italia non conosce nessuno, ha 23 anni e non ha un lavoro. Noi stiamo insieme da poco, circa 4 mesi (la ho conosciuta 6 mesi fa) e abitiamo a 2 ore di distanza l'uno dall'altra. Quindi io chiedo a voi come mi devo comportare? Il fatto è avvenuto oggi e mi ha detto che vuole restare sola ma la mia paura è che si chiuda in se stessa...
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<<Quindi io chiedo a voi come mi devo comportare? Il fatto è avvenuto oggi e mi ha detto che vuole restare sola ma la mia paura è che si chiuda in se stessa...>>
Gentile Utente,
a mio avviso in questi casi è importante misurare la giusta distanza. Il decesso è appena avvenuto e, se la sua ragazza le ha chiesto esplicitamente di restare sola per "ascoltare" il suo dolore, forse è meglio che così faccia. Ciò non significa abbandonarla in un momento di sofferenza, ma rispettare una sua esigenza, sottolineandole comunque la sua vicinanza emotiva e la sua disponibilità ad ascoltarla o ad incontrarla qualora ne sentisse il bisogno.
Consideri che quello del lutto è un processo, che percorre varie fasi: arriverà probabilmente anche il momento in cui la sua ragazza vorrà condividere con Lei ciò che sta attraversando. Per quanto sia triste per Lei sapere che sta soffrendo, per ora credo che il modo migliore per esserle d'aiuto sia la discrezione.
Cordialmente,
Gentile Utente,
a mio avviso in questi casi è importante misurare la giusta distanza. Il decesso è appena avvenuto e, se la sua ragazza le ha chiesto esplicitamente di restare sola per "ascoltare" il suo dolore, forse è meglio che così faccia. Ciò non significa abbandonarla in un momento di sofferenza, ma rispettare una sua esigenza, sottolineandole comunque la sua vicinanza emotiva e la sua disponibilità ad ascoltarla o ad incontrarla qualora ne sentisse il bisogno.
Consideri che quello del lutto è un processo, che percorre varie fasi: arriverà probabilmente anche il momento in cui la sua ragazza vorrà condividere con Lei ciò che sta attraversando. Per quanto sia triste per Lei sapere che sta soffrendo, per ora credo che il modo migliore per esserle d'aiuto sia la discrezione.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
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Gentile Ragazzo,
la perdita di un genitore è sempre un evento molto doloroso e che ciascuno vive a suo modo.
La sua ragazza le ha detto di voler stare sola, è comprensibile e comunque è quello che in questo momento sente, tuttavia credo non sia un "rifiuto" (mi passi il termine) di non aver nessuno accanto. E' un suo momento di dolore.
E' sempre molto delicato capire come poter stare vicino a una persona che sta vivendo la perdita di un genitore, da una parte si vorrebbe starle vicino il più possibile, circondarla di attenzioni, non farla sentire sola, ma come conciliare il tutto con la richiesta di essere lasciata sola?
Non c'è una regola, tuttavia quello che mi sento di dirle è di stare accanto alla sua ragazza senza comunque forzarla, rispettando quello che le chiede perchè quello davvero importante per chi è in lutto è sapere che quando vorrà e ne avrà bisogno ci sarà sempre qualcuno (lei caro ragazzo) accanto, quando lo chiama risponderà, quando lo cerca lo troverà, qualcuno su cui poter contare.
Un cordiale saluto
la perdita di un genitore è sempre un evento molto doloroso e che ciascuno vive a suo modo.
La sua ragazza le ha detto di voler stare sola, è comprensibile e comunque è quello che in questo momento sente, tuttavia credo non sia un "rifiuto" (mi passi il termine) di non aver nessuno accanto. E' un suo momento di dolore.
E' sempre molto delicato capire come poter stare vicino a una persona che sta vivendo la perdita di un genitore, da una parte si vorrebbe starle vicino il più possibile, circondarla di attenzioni, non farla sentire sola, ma come conciliare il tutto con la richiesta di essere lasciata sola?
Non c'è una regola, tuttavia quello che mi sento di dirle è di stare accanto alla sua ragazza senza comunque forzarla, rispettando quello che le chiede perchè quello davvero importante per chi è in lutto è sapere che quando vorrà e ne avrà bisogno ci sarà sempre qualcuno (lei caro ragazzo) accanto, quando lo chiama risponderà, quando lo cerca lo troverà, qualcuno su cui poter contare.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova
[#3]
Gentile Utente,
il dolore va rispettato, e se l'altro lo permette, condiviso con rispetto e discrezione.
Non ci sono regole univoche o strategia, ma un sentire unico che dipende dalla sensibilità di ognuno di voi, dal legame della vostra coppia e dal vuoto che ha lasciato il papà della sua ragazza...
Entri in punta di piedi, sia presente ma non invadente...
Anche i silenzi comunicano, e spesso fanno rumore.
il dolore va rispettato, e se l'altro lo permette, condiviso con rispetto e discrezione.
Non ci sono regole univoche o strategia, ma un sentire unico che dipende dalla sensibilità di ognuno di voi, dal legame della vostra coppia e dal vuoto che ha lasciato il papà della sua ragazza...
Entri in punta di piedi, sia presente ma non invadente...
Anche i silenzi comunicano, e spesso fanno rumore.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Ringrazio davvero di cuore tutte e voi gentiissime dottoressa per i vostri consigli. Vi aggiorno un po' su come vanno le cose che ahimè non vanno bene. La mia ragazza si è chiuso in se stessa, mi dice che vuole stare da sola e addirittura mi ha detto che non vuole che nessuno le scriva e non vuole nessuno accanto. Quindi mi ha detto che non mi vuole ne vedere ne sentire (facendomi capire che non vuole più nemmeno stare assieme a me). So che questa cosa è dovuta a grave lutto (sono passati solo 3 giorni). La mia domanda è, alla luce di quanto mi ha detto, che faccio? Non le scrivo e non la sento aspettando che sia lei a farlo oppure devo insistere e scriverle? Se io non mi faccio sentire e nemmeno lei lo facesse? Devo andare a casa sua a farle una sorpresa? Vi prego aiutatemi io proprio non so che fare, ho paura di sbagliare e farla allontanare ulteriormente fino a perderla. Io vorrei solo starle vicino ma lei non me lo permette....
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.
[#5]
Lei chiede come comportarsi ma nessuno di noi può dirle cosa fare, non conoscendo la sua ragazza ed il vostro legame.
Come le dicevo, il dolore e la sua elaborazione è un processo davvero soggettivo, si reagisce con modalità differenti.
Si può anche stare accanto a chi si ama in silenzio.. a distanza.. L'empatia e l'amore, quello vero, arriva anche in silenzio.
Come le dicevo, il dolore e la sua elaborazione è un processo davvero soggettivo, si reagisce con modalità differenti.
Si può anche stare accanto a chi si ama in silenzio.. a distanza.. L'empatia e l'amore, quello vero, arriva anche in silenzio.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.4k visite dal 23/03/2016.
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