Fobia per gallerie, corridoi?!
Ho paura di trovarmi da solo in una galleria o in un corridoio mentre già se sto con un'altra pesona avrei più coraggio. è l'unica cosa in cui non voglio stare solo però ho comunque paura e volevo capire cosa significa questa paura e da cosa possa essere scaturita perché non ho avuto nessun trauma in queste cose ma forse la galleria cosi come il corridoio hanno un significato inconscio. La paura è che non possa più uscire e ho paura della ripetizione che andando avanti sia sempre tutto in questa maniera e non si esce più, paura di perdermi e di restare la da solo forse perché lo scopo della nostra vita è procurarci del cibo, stare in mezzo alla natura e li tutte queste cose mancano in più ho anche paura che mi succede qualcosa la dentroa. Prima avevo paura anche della metro poi l'ho superata anche perché nel treno non guardo la galleria e sono circondato da altre persone. Non si tratta di solitudine perché conduco una vita più solitaria però la è l'unico posto dove non voglio restare solo ma avrei comunque paura anche con un'altra persona. Ah gli effetti fisici che provo sono ovviamente attacchi di panico con palpitazioni, sudorazione e aumento del battito cardiaco e della respirazione che so che sono effetti dell'adrenalina per combattere o scappare ma la dentro sento che non c'è niente da fare attraverso la razionalità e perciò mi sento finito morirei dalla paura. Adesso vi invio anche dei video per farvi rendere conto, io soltanto guardando questi video già mi sento male. Ecco qua non fate caso alla musica ma alla parte in cui ci si trova, Il nero tra l'altro è il mio colore preferito ma qua mi mette paura: https://www.youtube.com/watch?v=HLuDfeyMUPk
Qua mi mette paura tra l'altro anche il colore giallo e nero degli ostacoli ecco qua: https://www.youtube.com/watch?v=tnb-kWToatE
Qua mi mette paura tra l'altro anche il colore giallo e nero degli ostacoli ecco qua: https://www.youtube.com/watch?v=tnb-kWToatE
[#1]
Gentile Utente,
da un punto di vista del modello cognitivo-comportamentale, la fobia non è necessariamente legata a traumi.
Potrebbe essere legata ad associazioni e quindi al fatto di aver provato paura o di aver avuto un primo attacco d'ansia (o anche solo disagio) proprio mentre si trovava in una galleria.
Se per Lei tutto ciò è un problema, potrebbe pensare di intraprendere un percorso psicologico o psicoterapia (previo valutazione) per risolvere la problematica.
Di solito le fobie non sono difficili da trattare e prevedono anche tempi piuttosto stretti.
Posso chiederLe chi Le diagnosticato il disturbo d'ansia con attacchi di panico? E' già stata da uno psicologo o da uno psichiatra?
da un punto di vista del modello cognitivo-comportamentale, la fobia non è necessariamente legata a traumi.
Potrebbe essere legata ad associazioni e quindi al fatto di aver provato paura o di aver avuto un primo attacco d'ansia (o anche solo disagio) proprio mentre si trovava in una galleria.
Se per Lei tutto ciò è un problema, potrebbe pensare di intraprendere un percorso psicologico o psicoterapia (previo valutazione) per risolvere la problematica.
Di solito le fobie non sono difficili da trattare e prevedono anche tempi piuttosto stretti.
Posso chiederLe chi Le diagnosticato il disturbo d'ansia con attacchi di panico? E' già stata da uno psicologo o da uno psichiatra?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Beh si gli attacchi di panico li ebbi in un periodo in cui avevo paura anche della scuola cioè che mi succedesse qualcosa la dentro e che in più avevo paura di essere deriso se mi succedeva qualcosa, uscivo sempre dalla classe anche perché mi vergognavo a farmi vedere quasi come se non riuscivo a respirare e la fui diagnosticato.
[#3]
gentile utente,
immagino quanto possa essere insostenibile la sua paura e bloccante la sua situazione in molte situazioni della vita comune.
mi chiedo e le chiedo: ha poi contattato, come suggerito nella maggior parte dei consulti precedenti, un collega psicologo per una valutazione delle sue problematiche?
come è stato il rapporto terapeutico?
si è ora interrotto?
le auguro di continuare il suo percorso e nel caso non l'abbia ancora iniziato di approcciarsi ad esso quanto prima in modo da sciogliere i nodi che la riguardano!
immagino quanto possa essere insostenibile la sua paura e bloccante la sua situazione in molte situazioni della vita comune.
mi chiedo e le chiedo: ha poi contattato, come suggerito nella maggior parte dei consulti precedenti, un collega psicologo per una valutazione delle sue problematiche?
come è stato il rapporto terapeutico?
si è ora interrotto?
le auguro di continuare il suo percorso e nel caso non l'abbia ancora iniziato di approcciarsi ad esso quanto prima in modo da sciogliere i nodi che la riguardano!
Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it
[#4]
Gentile ragazzo,
Le fobie da un punto di vista psicodinamico hanno un significato simbolico.
La sua in particolare potrebbe indicare una condizione di grande paura/ pericolo in una condizione di oppressione che Lei rivive continuamente.
Ha mai parlato con Sua mamma dell'evento della Sua nascita? Di come e' stato il parto e il travaglio che lo ha preceduto? E' durato tanto?
Se vuole ci aggiorni! I migliori saluti.
Le fobie da un punto di vista psicodinamico hanno un significato simbolico.
La sua in particolare potrebbe indicare una condizione di grande paura/ pericolo in una condizione di oppressione che Lei rivive continuamente.
Ha mai parlato con Sua mamma dell'evento della Sua nascita? Di come e' stato il parto e il travaglio che lo ha preceduto? E' durato tanto?
Se vuole ci aggiorni! I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.3k visite dal 17/03/2016.
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