Improvvise domande esistenziali
Salve, e complimenti a tutti i Professionisti di questo utilissimo sito!
Vi spiego cosa mi sta turbando da circa un mese e mezzo, esattamente dal 3 febbraio. Premetto che ho quasi 21 anni.
Ho sostenuto, quel giorno, il 3 febbraio, un esame universitario, che è andato anche molto bene a dire il vero. La sera però, accusavo forte stanchezza e una sensazione strana, che vi descriverò a breve. Il giorno seguente mi svegliai tardissimo, avevo dormito tanto e, al risveglio, accusavo un senso di irrealtà, come se stessi fuori dal mondo, come se tutto ciò che mi circondava fosse "finto", "artificioso", insomma mi sentivo totalmente estraneo alla realtà! Ebbi la brillantissima idea di leggere ed informarmi su internet: si parlava di derealizzazione e depersonalizzazione, roba che mi spaventò moltissimo! Per qualche giorno sono stato malissimo, pensando di avere quelle patologie, poi però ho capito che non era evidentemente così, o almeno spero! Dopo la pausa per la sessione di esame, ho ricominciato a seguire i corsi universitari e a fare la mia vita normale, però adesso ci sono dubbi e domande esistenziali che quando sono solo mi assillano durante tutta la giornata, ossia: "chi sono?, tutto il mondo circostante è vero, è reale? che senso ha la vita?" e poi mi sento totalmente privo di emozioni per QUALSIASI COSA! Inoltre sono molto, direi troppo passivo, e tutto ciò mi turba molto e mi fa stare giù... Aggiungo che ho molto sonno, spesso sento l'esigenza di dormire.
Preciso che ultimamente ho svolto una vita un bel po' monotona, piatta, senza scossoni né sentimentali né di altro genere, piattezza emotiva proprio (scusatemi il termine non proprio perfetto) e perciò ho preso la decisione di smettere di essere studente pendolare e di andare a vivere nella città della mia università, con amici, cercando stimoli nuovi.
Puntualizzo che riesco a fare tutto ciò che facevo prima, rido, scherzo, studio, ma quando sono solo, o non impegnato, quelle domande esistenziali si ripresentano puntualmente e mi angosciano! Tra l'altro sto frequentando una ragazza da pochissimo tempo, e ho paura che questa mia situazione possa danneggiare il rapporto con lei.
Sono sicuro che il fatto che questo problema si sia presentato in concomitanza con l'esame sia una coincidenza o semplicemente non influisce, perché non sono mai stato un tipo ansioso in generale, né per lo studio né per altro, anzi sono sempre stato fin troppo sicuro di me stesso! Ma questo secondo il mio pensiero di assoluto ignorante in materia.
Vorrei qualche consiglio, come posso "tornare come prima", a vivere senza questi assilli e queste domande esistenziali? Voglio tornare il ragazzo solare, socievole e spensierato che ero prima, vorrei tornare a godermi la vita! Di cosa potrebbe trattarsi? Non trovo un senso a ciò che faccio, eppure mi piace tutto della mia vita, non ho problemi! Questa cosa comincia ad incupirmi davvero...
Grazie di cuore anticipatamente a chiunque risponderà, davvero grazie!
Vi spiego cosa mi sta turbando da circa un mese e mezzo, esattamente dal 3 febbraio. Premetto che ho quasi 21 anni.
Ho sostenuto, quel giorno, il 3 febbraio, un esame universitario, che è andato anche molto bene a dire il vero. La sera però, accusavo forte stanchezza e una sensazione strana, che vi descriverò a breve. Il giorno seguente mi svegliai tardissimo, avevo dormito tanto e, al risveglio, accusavo un senso di irrealtà, come se stessi fuori dal mondo, come se tutto ciò che mi circondava fosse "finto", "artificioso", insomma mi sentivo totalmente estraneo alla realtà! Ebbi la brillantissima idea di leggere ed informarmi su internet: si parlava di derealizzazione e depersonalizzazione, roba che mi spaventò moltissimo! Per qualche giorno sono stato malissimo, pensando di avere quelle patologie, poi però ho capito che non era evidentemente così, o almeno spero! Dopo la pausa per la sessione di esame, ho ricominciato a seguire i corsi universitari e a fare la mia vita normale, però adesso ci sono dubbi e domande esistenziali che quando sono solo mi assillano durante tutta la giornata, ossia: "chi sono?, tutto il mondo circostante è vero, è reale? che senso ha la vita?" e poi mi sento totalmente privo di emozioni per QUALSIASI COSA! Inoltre sono molto, direi troppo passivo, e tutto ciò mi turba molto e mi fa stare giù... Aggiungo che ho molto sonno, spesso sento l'esigenza di dormire.
Preciso che ultimamente ho svolto una vita un bel po' monotona, piatta, senza scossoni né sentimentali né di altro genere, piattezza emotiva proprio (scusatemi il termine non proprio perfetto) e perciò ho preso la decisione di smettere di essere studente pendolare e di andare a vivere nella città della mia università, con amici, cercando stimoli nuovi.
Puntualizzo che riesco a fare tutto ciò che facevo prima, rido, scherzo, studio, ma quando sono solo, o non impegnato, quelle domande esistenziali si ripresentano puntualmente e mi angosciano! Tra l'altro sto frequentando una ragazza da pochissimo tempo, e ho paura che questa mia situazione possa danneggiare il rapporto con lei.
Sono sicuro che il fatto che questo problema si sia presentato in concomitanza con l'esame sia una coincidenza o semplicemente non influisce, perché non sono mai stato un tipo ansioso in generale, né per lo studio né per altro, anzi sono sempre stato fin troppo sicuro di me stesso! Ma questo secondo il mio pensiero di assoluto ignorante in materia.
Vorrei qualche consiglio, come posso "tornare come prima", a vivere senza questi assilli e queste domande esistenziali? Voglio tornare il ragazzo solare, socievole e spensierato che ero prima, vorrei tornare a godermi la vita! Di cosa potrebbe trattarsi? Non trovo un senso a ciò che faccio, eppure mi piace tutto della mia vita, non ho problemi! Questa cosa comincia ad incupirmi davvero...
Grazie di cuore anticipatamente a chiunque risponderà, davvero grazie!
[#1]
Caro ragazzo,
Ovviamente da qui on line senza vederla e parlarLe non si puo' dire nulla. .
L'emergere della sintomatologia in concomitanza con l'esame fa ipotizzare un legame fra i due eventi.
Dovrebbe analizzare tutto cio' che e' accaduto nel periodo della preparazione. E soprattutto se ha assunto qualche sostanza per la memoria o comunque per affrontare lo studio con piu' grinta.
Sarebbe comunque un discorso da fare con uno psichiatra, perche' alcune sostanze che magari sono contenute in un farmaco possono non essere notate da chi non abbia una competenza.
Ci aggiorniamo quando ha dei dati.
I miei saluti.
Ovviamente da qui on line senza vederla e parlarLe non si puo' dire nulla. .
L'emergere della sintomatologia in concomitanza con l'esame fa ipotizzare un legame fra i due eventi.
Dovrebbe analizzare tutto cio' che e' accaduto nel periodo della preparazione. E soprattutto se ha assunto qualche sostanza per la memoria o comunque per affrontare lo studio con piu' grinta.
Sarebbe comunque un discorso da fare con uno psichiatra, perche' alcune sostanze che magari sono contenute in un farmaco possono non essere notate da chi non abbia una competenza.
Ci aggiorniamo quando ha dei dati.
I miei saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Ex utente
La ringrazio tantissimo per la celere risposta!
Comunque no, posso dirLe che non ho assunto alcun farmaco, non ho mai assunto niente in vita mia, né per la memoria, né per darmi forze o cose simili.
Non ho mai assunto nemmeno supefacenti, non ho mai bevuto, mai fumato, niente di niente. Venerdì ho fatto le analisi del sangue ed è risultato tutto perfetto.
L'esame poi non era particolarmente impegnativo, e ne ho già sostenuti diversi finora, quindi Le posso dire che non nutrivo particolare ansia, anzi! Durante la preparazione non è successo niente, anzi, è stato anche divertente studiare perché l'ho fatto in compagnia di amici.. Perciò con la massima umiltà e ignoranza in materia mi sento di scongiurare un legame con l'esame.. Cosa potrebbe essere secondo Lei? Davvero La ringrazio di cuore nuovamente!
Comunque no, posso dirLe che non ho assunto alcun farmaco, non ho mai assunto niente in vita mia, né per la memoria, né per darmi forze o cose simili.
Non ho mai assunto nemmeno supefacenti, non ho mai bevuto, mai fumato, niente di niente. Venerdì ho fatto le analisi del sangue ed è risultato tutto perfetto.
L'esame poi non era particolarmente impegnativo, e ne ho già sostenuti diversi finora, quindi Le posso dire che non nutrivo particolare ansia, anzi! Durante la preparazione non è successo niente, anzi, è stato anche divertente studiare perché l'ho fatto in compagnia di amici.. Perciò con la massima umiltà e ignoranza in materia mi sento di scongiurare un legame con l'esame.. Cosa potrebbe essere secondo Lei? Davvero La ringrazio di cuore nuovamente!
[#3]
Guardi, io sono una psicoterapeuta ma ho una preparazione psicofisiologica per cui ho grande rispetto per gli aspetti organici delle manifestazioni psichiche.
Credo percio' che Lei farebbe bene a scandagliare a livello psicosomatico queste sensazioni.
Non sono banali e prima di ipotizzare la presenza di meccanismi di difesa inconsci (la depersonalizzazione e la derealizzazione lo sono) vorrei comprendere se possano esistere delle problematiche fisiche.
Attendo notizie!
I migliori saluti
Credo percio' che Lei farebbe bene a scandagliare a livello psicosomatico queste sensazioni.
Non sono banali e prima di ipotizzare la presenza di meccanismi di difesa inconsci (la depersonalizzazione e la derealizzazione lo sono) vorrei comprendere se possano esistere delle problematiche fisiche.
Attendo notizie!
I migliori saluti
[#4]
Ex utente
Ancora grazie per la Sua risposta!
A livello fisico sto benissimo, soltanto un po'di sonnolenza a volte. Le sensazione che avverto sono apatia, svogliatezza, monotonia, e carenza di emozioni.. praticamente niente mi emoziona più come prima! Sono un grande appassionato di calcio ad esempio, ma nemmeno il guardare la partita della mia squadra mi emoziona come prima. È come se avessi un po'perso il contatto con la realtà circostante.. E tutto questo mi fa stare sovrappensiero, triste, un po'angosciato, e da qui partono le domande e i dubbi esistenziali di cui parlavo nella domanda iniziale.
Grazie 1000 ancora per la Sua disponibilità e professionalità!
A livello fisico sto benissimo, soltanto un po'di sonnolenza a volte. Le sensazione che avverto sono apatia, svogliatezza, monotonia, e carenza di emozioni.. praticamente niente mi emoziona più come prima! Sono un grande appassionato di calcio ad esempio, ma nemmeno il guardare la partita della mia squadra mi emoziona come prima. È come se avessi un po'perso il contatto con la realtà circostante.. E tutto questo mi fa stare sovrappensiero, triste, un po'angosciato, e da qui partono le domande e i dubbi esistenziali di cui parlavo nella domanda iniziale.
Grazie 1000 ancora per la Sua disponibilità e professionalità!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6k visite dal 17/03/2016.
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