Sesso e sensi di colpa

Buongiorno,

sono un ragazzo di 34 anni gay e ho una relazione a distanza da un anno con un uomo di 47.
Il sesso tra noi due va benissimo. C'è intesa e affinità.
Unico problema è che io vorrei farlo spesso. Provo desiderio ogni volta che ci vediamo.
Nei weekend il problema non si pone perché entrambi proviamo una forte attrazione. Quando invece ci vediamo in mezzo alla settimana invece la situazione cambia. Io sono sempre quello che vorrebbe fare sesso ma lui invece è sempre stanco e dice che non ha voglia.
Il fatto di essere rifiutato mi crea frustrazione e molti pensieri che determinano anche un cambio di umore. E qui nascono i sensi di colpa perché mi vedo insensibile agli altri e preoccupato solo delle mie esigenze. Lui poi si scusa sempre perché dice che non riesce a soddisfare i doveri "coniugali".
La mi a domanda quindi è questa: è giusto sentirsi in colpa perché si è innamorati del proprio compagno e si desidera sempre fortemente di fare sesso con lui?

Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Dire o che sarebbe opportuno capire perché si sente in colpa e partono tutti i pensieri che ha descritto. Forse un pochino d ' ansia la porta a rimuginare su quelli che lei vede come un rifiuto per le sue caratteristiche anziché solo per la stanchezza del partner.
Secondo lei è giusto avere quei sensi di colpa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Sono una psicoterapeuta dinamica e nel mio modello si "scava" nelle domande dei pazienti alla ricerca del senso che veicolano.
La Sua domanda sembra piena di altre domande che forse non arrivano alla consapevolezza.
Non credo sia la lontananza fisica il problema. La lontananza forse e' un veicolo che le porta delle difficolta' nel rapporto. Che lei cerca di inquadrare in un modo che non crei problemi.
Penso che un rapporto omosessuale contenga in se' delle criticita' precipuo. Che andrebbero sviscerare ed elaborate in un ambito psicoterapeutico.
Che ne pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Utente
Utente
Grazie delle risposte.
Cerco di spiegarmi meglio. Il mio senso di colpa deriva dal fatto di sentirmi irrispettoso nei confronti del mio partner e dalla paura che questo incrini il nostro rapporto.
Probabilmente sono solo mie paranoie....
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Potrebbe darsi, ma le "paranoie" non sono l'equivalente di cose che non esistono.
Sono dei sintomi di una patologia grave: la paranoia.
Che Freud tratto' diffusamente in un famoso caso clinico : "Il giudice Schreber" affetto da una grave forma di paranoia e omosessualita'!

I miei saluti!

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
La sessualità dovrebbe abitare nella stanza dei giochi, non dei doveri, anche se simpaticamente detti "coniugali"

Seguire l'umore, la passione, il,gioco, la trasgressione, il desiderio...

“Il sesso deve essere innaffiato di lacrime e di parole, di promesse e di scenate di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di romanzi e di racconti, di sogni e di fantasie, di musica, di danza, di oppio e di vino.”
Scriveva la bravissima Anais NIn

Si chieda invece se questo clima di dovere, di esistenze e di obblighi stia danneggiando la spontanietà dell'erotismo...

Nel mio sito personale e blog troverà molto materiale in merito a doppia e desiderio, le allego qualche lettura

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6137-che-fine-ha-fatto-il-desiderio-sessuale-desiderare-il-desiderio.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

è molto frequente che i ritmi del desiderio non coincidano, sia nelle coppie etero come in quelle omo.
Cioè che uno abbia un desiderio più frequente dell'altro.
Se chi desidera lo fa presente, se lo fa capire o intuire non c'è nulla di sbagliato.
Il problema nasce dalla mancata accettazione del diniego dell'altro.

Intendo dire che quando si esprime un desiderio, già ci si pone in situazione di "rischio": infatti si può ricevere un SI' o un NO. E fin qui nulla di strano.

Ma se al dinego (il NO) si attribuiscono significati pesanti per sè, se si permette che mini la propria autostima, se oltretutto ci si carica di sensi di colpa per non aver rispettato l'altro (anche se una proposta non fa nessuna violenza), tutto ciò rende la sessualità pesante e legata al dovere, più che alla lievità amorosa.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/