Dolore alla schiena, polmone o semplice ipocondria?
Buonasera,
scrivo per avere un parere sulla mia situazione. Mi spiego, sono una ragazza di 30 anni, vivo con ansia anche i più piccoli sintomi da quando nel 2011 ho avuto un problema al collo dell'utero a causa del virus hpv che mi ha quasi causato un cancro. Ad oggi il problema è risolto ma come ha detto il mio ginecologo "c'è mancato poco". Da allora vivo con maggiore apprensione i miei problemi di salute, al punto di sviluppare vere e proprie ossessioni. Nell'ultimo anni e mezzo ad esempio per caso ho letto vari articoli sul virus hiv, sui sintomi e sulle conseguenze. Da quel momento ho iniziato a collegare i sintomi dell'aids alla mia situazione e ho iniziato a manifestare tutti i sintomi che avevo imparato a conoscere informandomi: follicolite alle gambe, mal di gola persistente, sfoghi dermatologici, temperatura alta e molti altri sintomi che non elencherò per non annoiarvi. Ho trascorso un anno e mezzo d'inferno in cui ho curato tutti questi sintomi con creme, pasticche, antibiotici... convinta ormai di essere malata di aids (ho avuto pochi partner fissi con i quali ho avuto anche rapporti non protetti). In tutto questo lasso i tempo avevo troppa paura, mi sentivo spacciata e non ho trovato il coraggio di andare a fare il test del sangue. Infine, dopo due attacchi di panico, il mio fidanzato (che già si era sottoposto al test per rasserenarmi) mi ha trascinato al laboratorio analisi che mi ha dato il referto dopo poche ore: hiv negativo. Fine dell'incubo. Ho paura però che non sia finita qui... premetto che ho fumato negli anni scorsi dai 19 anni in poi, alternando periodi di zero sigarette a periodi in cui ho fumato di più. Ora è più di un anno che non fumo ma ho sempre avuto il timore di avere un tumore al polmone. Da ieri ho una dolore alla schiena che sembrerebbe una contrattura ma ovviamente non posso esserne certa. Mi rendo conto che sto nuovamente perdendo il controllo della situazione, sto ricominciando a cercare i sintomi di questa patologia su internet e ho la sensazione di averne alcuni. Oltre alla preoccupazione di avere un tumore, ho il terrore di che sto rientrando nel tunnel di ipocondria e panico che ho già passato recentemente. Non so più cosa fare, non so come affrontare questa situazione e ho il timore che nessuno dei miei familiari/amici possa realmente capirmi e aiutarmi. Ho pensato ad un consulto psicologico ma purtroppo le mie finanze per ora non mi consentono di iniziare un percorso terapeutico. Potete darmi un consglio su come affrontare questa situazione?
Grazie in anticipo
scrivo per avere un parere sulla mia situazione. Mi spiego, sono una ragazza di 30 anni, vivo con ansia anche i più piccoli sintomi da quando nel 2011 ho avuto un problema al collo dell'utero a causa del virus hpv che mi ha quasi causato un cancro. Ad oggi il problema è risolto ma come ha detto il mio ginecologo "c'è mancato poco". Da allora vivo con maggiore apprensione i miei problemi di salute, al punto di sviluppare vere e proprie ossessioni. Nell'ultimo anni e mezzo ad esempio per caso ho letto vari articoli sul virus hiv, sui sintomi e sulle conseguenze. Da quel momento ho iniziato a collegare i sintomi dell'aids alla mia situazione e ho iniziato a manifestare tutti i sintomi che avevo imparato a conoscere informandomi: follicolite alle gambe, mal di gola persistente, sfoghi dermatologici, temperatura alta e molti altri sintomi che non elencherò per non annoiarvi. Ho trascorso un anno e mezzo d'inferno in cui ho curato tutti questi sintomi con creme, pasticche, antibiotici... convinta ormai di essere malata di aids (ho avuto pochi partner fissi con i quali ho avuto anche rapporti non protetti). In tutto questo lasso i tempo avevo troppa paura, mi sentivo spacciata e non ho trovato il coraggio di andare a fare il test del sangue. Infine, dopo due attacchi di panico, il mio fidanzato (che già si era sottoposto al test per rasserenarmi) mi ha trascinato al laboratorio analisi che mi ha dato il referto dopo poche ore: hiv negativo. Fine dell'incubo. Ho paura però che non sia finita qui... premetto che ho fumato negli anni scorsi dai 19 anni in poi, alternando periodi di zero sigarette a periodi in cui ho fumato di più. Ora è più di un anno che non fumo ma ho sempre avuto il timore di avere un tumore al polmone. Da ieri ho una dolore alla schiena che sembrerebbe una contrattura ma ovviamente non posso esserne certa. Mi rendo conto che sto nuovamente perdendo il controllo della situazione, sto ricominciando a cercare i sintomi di questa patologia su internet e ho la sensazione di averne alcuni. Oltre alla preoccupazione di avere un tumore, ho il terrore di che sto rientrando nel tunnel di ipocondria e panico che ho già passato recentemente. Non so più cosa fare, non so come affrontare questa situazione e ho il timore che nessuno dei miei familiari/amici possa realmente capirmi e aiutarmi. Ho pensato ad un consulto psicologico ma purtroppo le mie finanze per ora non mi consentono di iniziare un percorso terapeutico. Potete darmi un consglio su come affrontare questa situazione?
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile Utente,
come spesso scriviamo su questo sito le rassicurazioni non solo non risolvono il problema, ma semmai lo peggiorano.
Quando Lei scrive: "Ho paura però che non sia finita qui... " sembra che una volta fatto il test e ottenuta la rassicurazione per Lei sia indispensabile una rassicurazione per placare l'ansia e la preoccupazione.
Da qui, tuttavia, molto poco possiamo fare per Lei: se le Sue finanze non lo consentono, può rivolgersi al Consultorio di zona, all'ospedale (servizio di psicologia clinica) per poter finalmente trattare ansia e attacchi di panico.
La Sua attenzione sul corpo, da una parte comprensibile per la grande paura legata all'infezione, sembra tuttavia legata a problematiche ansiose.
Cordiali saluti,
come spesso scriviamo su questo sito le rassicurazioni non solo non risolvono il problema, ma semmai lo peggiorano.
Quando Lei scrive: "Ho paura però che non sia finita qui... " sembra che una volta fatto il test e ottenuta la rassicurazione per Lei sia indispensabile una rassicurazione per placare l'ansia e la preoccupazione.
Da qui, tuttavia, molto poco possiamo fare per Lei: se le Sue finanze non lo consentono, può rivolgersi al Consultorio di zona, all'ospedale (servizio di psicologia clinica) per poter finalmente trattare ansia e attacchi di panico.
La Sua attenzione sul corpo, da una parte comprensibile per la grande paura legata all'infezione, sembra tuttavia legata a problematiche ansiose.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Caro ragazzo,
Penso che in Lei si sia instaurata una patologia ossessiva e psicosomatica.
Esistono degli psicoterapeuti che operano utilizzando la psicosomatica.
Posso suggerirLe che alla base di tutto potrebbe esserci un intenso senso di colpa che Lei ha nutrito consumando rapporti non protetti nonostante la sua paura.
Perché?
E' una domanda clou alla quale dare una risposta potrebbe essere importante per Lei.
Ci pensi!
I miei auguri!
Penso che in Lei si sia instaurata una patologia ossessiva e psicosomatica.
Esistono degli psicoterapeuti che operano utilizzando la psicosomatica.
Posso suggerirLe che alla base di tutto potrebbe esserci un intenso senso di colpa che Lei ha nutrito consumando rapporti non protetti nonostante la sua paura.
Perché?
E' una domanda clou alla quale dare una risposta potrebbe essere importante per Lei.
Ci pensi!
I miei auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 16/03/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.