Difficoltà costruzione rapporto, parafilia
Buongiorno, scrivo per ricevere consigli, dritte circa la mia situazione.
Sono un ragazzo omosessuale; ho preso consapevolezza di ciò dai 17 anni circa.
Schematizzo il problema:
- Mi accade molto spesso di provare forte interesse verso ragazzi conosciuti casualmente (quindi fino a prova contraria etero), e praticamente mai verso quelli conosciuti negli ambienti gay. Ho come l’impressione che il fatto stesso che siano gay (unitamente al fatto di sentirmi spesso desiderato in quel senso da loro, a differenza che nel caso degli etero) inibisca il mio desiderio verso di loro: mi è accaduto di essere davvero coinvolto, e in un caso di innamorarmi, solo di ragazzi etero, pur avendo fatto numerose conoscenze tra i gay. Il fatto di essere desiderato sembra attenuare il coinvolgimento da parte mia. In alcuni casi di frequentazione con ragazzi gay, l’attrazione da parte mia c’è stata, ma non abbastanza forte: ciò mi ha condotto a non avere soddisfazione quando ho avuto l’occasione di un rapporto sessuale (che quasi nemmeno desideravo), e a troncare, dopo breve, le frequentazioni.
- un ruolo consistente credo lo giochi il fatto di avere una fantasia erotica che consiste nel non provare, nella maggior parte dei casi, forte attrazione se non immagino di essere sottomesso a – o, più raramente, di dominare – un uomo. L’idea del rapporto non paritario ricopre un ruolo determinante nel mio immaginario erotico, tanto che non provo neanche una particolare attrazione verso le varie forme di rapporti sessuali, se non inquadrate in quest’ottica. Ciò è limitante per me, perché “in genere” non ricerco un rapporto di affetto, bensì una relazione dai ruoli definiti, in cui uno dei due è “usato”; il fatto di non vedere una forte componente dominante nell’altro, mi ha in più situazioni spinto ad allontanarmi. Ho scritto “in genere” perché nel singolo caso in cui mi sono davvero innamorato (di un etero, quindi non ricambiato), la fantasia sulla sottomissione è divenuta molto meno pressante, ma in generale, verso ragazzi di cui non mi innamoro – o a inizio frequentazione – si scatena nella sua componente limitante.
Preciso che sono una persona serena (in questo periodo della mia vita), e anche piuttosto sicura (a differenza di quando ero ragazzino); sono abbastanza soddisfatto della mia vita ma vorrei fare chiarezza sulla situazione sentimentale che non mi soddisfa e che ho iniziato a esplorare in età piuttosto tarda, di recente. In pratica il problema è che non riesco ad avere frequentazioni che mi coinvolgano. Vorrei rivolgermi a un esperto, perché avrei diverso materiale su cui riflettere, anche sulla mia infanzia: mi sono dilungato un po’, eppure a tu per tu, aprendomi, sento che avrei anche altro da dire, e neanche particolare vergogna a fermarmi un attimo e parlarne, per fare chiarezza. A questo proposito, vorrei chiedervi un vostro parere sulla situazione, e anche precisamente a quale figura (e dove trovarla) riterreste opportuno indirizzarmi. Grazie
Sono un ragazzo omosessuale; ho preso consapevolezza di ciò dai 17 anni circa.
Schematizzo il problema:
- Mi accade molto spesso di provare forte interesse verso ragazzi conosciuti casualmente (quindi fino a prova contraria etero), e praticamente mai verso quelli conosciuti negli ambienti gay. Ho come l’impressione che il fatto stesso che siano gay (unitamente al fatto di sentirmi spesso desiderato in quel senso da loro, a differenza che nel caso degli etero) inibisca il mio desiderio verso di loro: mi è accaduto di essere davvero coinvolto, e in un caso di innamorarmi, solo di ragazzi etero, pur avendo fatto numerose conoscenze tra i gay. Il fatto di essere desiderato sembra attenuare il coinvolgimento da parte mia. In alcuni casi di frequentazione con ragazzi gay, l’attrazione da parte mia c’è stata, ma non abbastanza forte: ciò mi ha condotto a non avere soddisfazione quando ho avuto l’occasione di un rapporto sessuale (che quasi nemmeno desideravo), e a troncare, dopo breve, le frequentazioni.
- un ruolo consistente credo lo giochi il fatto di avere una fantasia erotica che consiste nel non provare, nella maggior parte dei casi, forte attrazione se non immagino di essere sottomesso a – o, più raramente, di dominare – un uomo. L’idea del rapporto non paritario ricopre un ruolo determinante nel mio immaginario erotico, tanto che non provo neanche una particolare attrazione verso le varie forme di rapporti sessuali, se non inquadrate in quest’ottica. Ciò è limitante per me, perché “in genere” non ricerco un rapporto di affetto, bensì una relazione dai ruoli definiti, in cui uno dei due è “usato”; il fatto di non vedere una forte componente dominante nell’altro, mi ha in più situazioni spinto ad allontanarmi. Ho scritto “in genere” perché nel singolo caso in cui mi sono davvero innamorato (di un etero, quindi non ricambiato), la fantasia sulla sottomissione è divenuta molto meno pressante, ma in generale, verso ragazzi di cui non mi innamoro – o a inizio frequentazione – si scatena nella sua componente limitante.
Preciso che sono una persona serena (in questo periodo della mia vita), e anche piuttosto sicura (a differenza di quando ero ragazzino); sono abbastanza soddisfatto della mia vita ma vorrei fare chiarezza sulla situazione sentimentale che non mi soddisfa e che ho iniziato a esplorare in età piuttosto tarda, di recente. In pratica il problema è che non riesco ad avere frequentazioni che mi coinvolgano. Vorrei rivolgermi a un esperto, perché avrei diverso materiale su cui riflettere, anche sulla mia infanzia: mi sono dilungato un po’, eppure a tu per tu, aprendomi, sento che avrei anche altro da dire, e neanche particolare vergogna a fermarmi un attimo e parlarne, per fare chiarezza. A questo proposito, vorrei chiedervi un vostro parere sulla situazione, e anche precisamente a quale figura (e dove trovarla) riterreste opportuno indirizzarmi. Grazie
[#1]
Gentile Utente,
L'essere gay non è determinante ai fini del suo immaginario erotico che, solitamente, nin correla con il genere.
"L’idea del rapporto non paritario ricopre un ruolo determinante nel mio immaginario erotico, tanto che non provo neanche una particolare attrazione verso le varie forme di rapporti sessuali, se non inquadrate in quest’ottica. "
Diventa indispensabile approfondire le sue scelte sessuali, provi a leggere quwste letture sui rapoorto di sottomissione e dominanza, non solo sessuale, ma psichica .
Nel mio sito personale troverà tanto altro, se volesse leggere altro.
Bisogna sapere come è stato amato..
La sua famiglia d'origine..
La sua vita affettiva e sessuale...
Le sue esperienze pregresse..
La struttura della sua personalità ecc..
Ma ovviamente non online.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5585-schiavo-d-amore-padroni-e-schiavi-il-sadomasochismo-e-le-sue-regole.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3828-bondage-dominanza-e-sottomissione-un-po-di-teoria.html-
L'essere gay non è determinante ai fini del suo immaginario erotico che, solitamente, nin correla con il genere.
"L’idea del rapporto non paritario ricopre un ruolo determinante nel mio immaginario erotico, tanto che non provo neanche una particolare attrazione verso le varie forme di rapporti sessuali, se non inquadrate in quest’ottica. "
Diventa indispensabile approfondire le sue scelte sessuali, provi a leggere quwste letture sui rapoorto di sottomissione e dominanza, non solo sessuale, ma psichica .
Nel mio sito personale troverà tanto altro, se volesse leggere altro.
Bisogna sapere come è stato amato..
La sua famiglia d'origine..
La sua vita affettiva e sessuale...
Le sue esperienze pregresse..
La struttura della sua personalità ecc..
Ma ovviamente non online.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5585-schiavo-d-amore-padroni-e-schiavi-il-sadomasochismo-e-le-sue-regole.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3828-bondage-dominanza-e-sottomissione-un-po-di-teoria.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta e perdoni il ritardo nella mia. Ho trovato interessanti le letture, in alcuni punti mi ritrovo, in altri meno; ad ogni modo la mia attrazione verso la sottomissione è sempre più psicologica che fisica (non mi eccitano costrizioni fisiche con manette, corde e quant'altro).
Ho intenzione di rivolgermi quanto prima a uno psicoterapeuta (è la figura professionale giusta?) anche solo per avere le idee più chiare.
Ho intenzione di rivolgermi quanto prima a uno psicoterapeuta (è la figura professionale giusta?) anche solo per avere le idee più chiare.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 15/03/2016.
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