Crisi e tradimento
Gentili dottori, ho 23 anni e vorrei esporvi il mio "problema".
Da cinque anni e mezzo ho una relazione con un ragazzo che considero l'amore della mia vita. Abbiamo sempre avuto una relazione equilibrata, mai invadente negli spazi di vita l'uno dell'altro, e nonostante qualche discussione abbiamo trovato il modo di comprenderci e andare avanti. Sognavamo di sposarci e parlavamo di questo da anni.
Fino a gennaio, quando mi "rivela" che vuole trasferirsi all'estero perché lavorare in Italia non gli sta più bene (lui è un pasticcere) e vuole tentare "fuori" portando me con lui, mi ha definita la sua certezza. Io sono caduta in crisi, non me l'aspettavo e ha messo in discussione tutti i nostri sogni (perché non erano solo miei) e non sono riuscita a dirgli si.
Da allora, siamo andati avanti, anche se lo vedevo spento e più triste di prima.
Fino a quando, dieci giorni fa, mi rivela che mi ha tradito.
Sono rimasta senza parole. Ha trovato in questa persona un conforto che io non ho saputo dargli in quest'ultimo periodo e alla fine, quello che lui ha sempre detto che mai mi avrebbe fatto, l'ha fatto.
É una persona che non sente più da qualche settimana (la cosa è durata poche settimane) ma non riusciva a tenermi più nascosto questo segreto. Mi ha detto che dopo aver lui stesso giudicato gli altri per le stesse azioni, lui non era stato migliore e io ero l'ultima persona che lo meritava. In questo momento, non sa più neanche lui cosa realmente vuole, questa cosa l'ha destabilizzato.
Mi ha promesso che non sarebbe scappato e non mi avrebbe lasciato da sola, e cosi sta facendo: mi chiede sempre come sto, mi chiama...
Io, d'altro canto, piango da giorni chiedendomi perché mi sia successa l'ultima cosa che mi sarei aspettata. Io stessa cerco di aiutare lui a perdonarsi (due anni fa ho sofferto di doc da relazione e ho affrontato un percorso di psicoterapia che mi ha portato ad accettare il fatto che non sia perfetta).
Non ci siamo lasciati, posso dire che è più una pausa per lui... Perché io, nonostante il dolore, sono pronta a perdonarlo. Gli ho chiesto scusa io per non averlo capito e lui mi ripete che non devo essere io a scusarmi...
So che riassumere tutto non è semplice, ma vorrei chiedervi un parere sulla mia storia. Vorrei solo che riuscissimo a superare questo momento e trovassimo insieme la forza di andare avanti...
Da cinque anni e mezzo ho una relazione con un ragazzo che considero l'amore della mia vita. Abbiamo sempre avuto una relazione equilibrata, mai invadente negli spazi di vita l'uno dell'altro, e nonostante qualche discussione abbiamo trovato il modo di comprenderci e andare avanti. Sognavamo di sposarci e parlavamo di questo da anni.
Fino a gennaio, quando mi "rivela" che vuole trasferirsi all'estero perché lavorare in Italia non gli sta più bene (lui è un pasticcere) e vuole tentare "fuori" portando me con lui, mi ha definita la sua certezza. Io sono caduta in crisi, non me l'aspettavo e ha messo in discussione tutti i nostri sogni (perché non erano solo miei) e non sono riuscita a dirgli si.
Da allora, siamo andati avanti, anche se lo vedevo spento e più triste di prima.
Fino a quando, dieci giorni fa, mi rivela che mi ha tradito.
Sono rimasta senza parole. Ha trovato in questa persona un conforto che io non ho saputo dargli in quest'ultimo periodo e alla fine, quello che lui ha sempre detto che mai mi avrebbe fatto, l'ha fatto.
É una persona che non sente più da qualche settimana (la cosa è durata poche settimane) ma non riusciva a tenermi più nascosto questo segreto. Mi ha detto che dopo aver lui stesso giudicato gli altri per le stesse azioni, lui non era stato migliore e io ero l'ultima persona che lo meritava. In questo momento, non sa più neanche lui cosa realmente vuole, questa cosa l'ha destabilizzato.
Mi ha promesso che non sarebbe scappato e non mi avrebbe lasciato da sola, e cosi sta facendo: mi chiede sempre come sto, mi chiama...
Io, d'altro canto, piango da giorni chiedendomi perché mi sia successa l'ultima cosa che mi sarei aspettata. Io stessa cerco di aiutare lui a perdonarsi (due anni fa ho sofferto di doc da relazione e ho affrontato un percorso di psicoterapia che mi ha portato ad accettare il fatto che non sia perfetta).
Non ci siamo lasciati, posso dire che è più una pausa per lui... Perché io, nonostante il dolore, sono pronta a perdonarlo. Gli ho chiesto scusa io per non averlo capito e lui mi ripete che non devo essere io a scusarmi...
So che riassumere tutto non è semplice, ma vorrei chiedervi un parere sulla mia storia. Vorrei solo che riuscissimo a superare questo momento e trovassimo insieme la forza di andare avanti...
[#1]
Gentile Utente,
mi pare che Lei abbia già capito quali ragioni vi hanno allontanato per qualche settimana e mi pare che il Suo compagno abbia capito come stanno davvero le cose.
Adesso è il momento di ricostruire, soprattutto se entrambi lo volete e non mi pare impossibile se sapete che cosa volete e come fare.
Posso chiederLe come mai Lei non vuole partire con il Suo compagno? In che senso ha aperto una crisi quella richiesta?
mi pare che Lei abbia già capito quali ragioni vi hanno allontanato per qualche settimana e mi pare che il Suo compagno abbia capito come stanno davvero le cose.
Adesso è il momento di ricostruire, soprattutto se entrambi lo volete e non mi pare impossibile se sapete che cosa volete e come fare.
Posso chiederLe come mai Lei non vuole partire con il Suo compagno? In che senso ha aperto una crisi quella richiesta?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, innanzitutto grazie della risposta.
Io non sono voluta partire per paura del nuovo: nuovo lavoro, nuova lingua, nuova vita... Cosi all'improvviso mi sono sentita terrorizzata.
Io sarei pronta a discutere di tutto con lui.
La mia preoccupazione più grande sono i sentimenti del mio ragazzo: in questo momento é confuso su quello che prova (conoscendolo, credo perché non avrebbe mai voluto farmi una cosa del genere), e non voglio che la nostra storia finisca.
Non voglio essere invadente con lui, ma mi manca terribilmente...
Io non sono voluta partire per paura del nuovo: nuovo lavoro, nuova lingua, nuova vita... Cosi all'improvviso mi sono sentita terrorizzata.
Io sarei pronta a discutere di tutto con lui.
La mia preoccupazione più grande sono i sentimenti del mio ragazzo: in questo momento é confuso su quello che prova (conoscendolo, credo perché non avrebbe mai voluto farmi una cosa del genere), e non voglio che la nostra storia finisca.
Non voglio essere invadente con lui, ma mi manca terribilmente...
[#3]
Comprensibili le Sue paure, ma le paure si affrontano :-)
Quindi, se ha il timore di parlare e discuterne col Suo compagno per paura di perderlo, può affrontare la paura. Parlandone.
Quanto alla paura del nuovo, del trasferimento, ecc... ne avete discusso? Ora come si sente a riguardo? Di solito questi aspetti La spaventano?
Quindi, se ha il timore di parlare e discuterne col Suo compagno per paura di perderlo, può affrontare la paura. Parlandone.
Quanto alla paura del nuovo, del trasferimento, ecc... ne avete discusso? Ora come si sente a riguardo? Di solito questi aspetti La spaventano?
[#4]
Gentile Utente,
Dopo la confessione di un tradimento, partire sarebbe come effettuare un salto nel vuoto e per di più senza paracadute, si pre da tempo, le serve per capire e per capirsi.
Dovrebbe capire perché ha tradito..
Mancanza di attenzioni?
Desiderio di trasgressione?
Inquietudine?
Paura della stabilità?
Desiderio di sperimentare?
Noia?
Abitidine?
Soltanto chiarendo si porrà ricostruire, davvero .
La invito a leggere website letture sul ci le,Sos tema del tradimento, ma nel mio sito personale e blog troverà davvero tanto altro.
Auguri per tutto.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
Dopo la confessione di un tradimento, partire sarebbe come effettuare un salto nel vuoto e per di più senza paracadute, si pre da tempo, le serve per capire e per capirsi.
Dovrebbe capire perché ha tradito..
Mancanza di attenzioni?
Desiderio di trasgressione?
Inquietudine?
Paura della stabilità?
Desiderio di sperimentare?
Noia?
Abitidine?
Soltanto chiarendo si porrà ricostruire, davvero .
La invito a leggere website letture sul ci le,Sos tema del tradimento, ma nel mio sito personale e blog troverà davvero tanto altro.
Auguri per tutto.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Lui, qualche giorno dopo avermi espresso la volontà di trasferirsi, mi ha chiesto cosa ne pensassi al riguardo. Io ho risposto evasivamente che non mi sarei sentita a casa e poi non ho più voluto toccare l'argomento per paura.
Mi sono sentita "assalire" da troppo nuovo tutto in una volta, non so se riesco a spiegarmi.
Adesso, quando ci vediamo e parliamo (sia dei problemi che della quotidianità), affrontiamo il tutto in maniera molto più serena di quanto non lo fosse prima (anche se credo potrebbe essere una mia impressione e basta).
Per volontà di entrambi, non abbiamo detto a nessuno di quello che sta succedendo tra di noi , anche se un distacco c'e e si vede.
Vorrei raccontare di un episodio successo sabato: dopo due giorni che ci siamo sentiti a malapena l'ho chiamato (piangevo) e gli ho detto che mi mancava... Lui mi ha detto che non riusciva a sentirmi soffrire in quel modo, ma non rispondeva "mi manchi anche tu".
Alla fine la chiamata si è interrotta cosi, senza una risposta, e ci siamo visti solo ieri.
Lui tiene sempre gli occhi bassi quando mi parla.
Gli ho detto che fin quando non si perdona lui per primo, non troverà pace...
Mi sono sentita "assalire" da troppo nuovo tutto in una volta, non so se riesco a spiegarmi.
Adesso, quando ci vediamo e parliamo (sia dei problemi che della quotidianità), affrontiamo il tutto in maniera molto più serena di quanto non lo fosse prima (anche se credo potrebbe essere una mia impressione e basta).
Per volontà di entrambi, non abbiamo detto a nessuno di quello che sta succedendo tra di noi , anche se un distacco c'e e si vede.
Vorrei raccontare di un episodio successo sabato: dopo due giorni che ci siamo sentiti a malapena l'ho chiamato (piangevo) e gli ho detto che mi mancava... Lui mi ha detto che non riusciva a sentirmi soffrire in quel modo, ma non rispondeva "mi manchi anche tu".
Alla fine la chiamata si è interrotta cosi, senza una risposta, e ci siamo visti solo ieri.
Lui tiene sempre gli occhi bassi quando mi parla.
Gli ho detto che fin quando non si perdona lui per primo, non troverà pace...
[#6]
Utente
Dottoressa Randone, le cause del tradimento sono state chiarite: é stata una "rabbia" causata dalla mia scelta contraria alla sua e anche perché io, vedendolo particolarmente afflitto nell'ultimo periodo, non ho mai aperto un dialogo con lui.
É una cosa di cui sono consapevole e di cui ho chiesto scusa a lui. Non giustifica la sua azione, ma la capisco.
E grazie per gli articoli, li leggerò senz'altro.
É una cosa di cui sono consapevole e di cui ho chiesto scusa a lui. Non giustifica la sua azione, ma la capisco.
E grazie per gli articoli, li leggerò senz'altro.
[#7]
Utente
Chiedo scusa se insisto, ma ho bisogno di un altro parere... Spero l'ultimo.
Il mio ragazzo, nonostante mi rivolga (a malapena) la parola, si fa sentire di rado, se non mai. Ogni volta che mi guarda, mi sembra pieno di senso di colpa.
Io, purtroppo, sto avendo dei disturbi del sonno che avevo quando soffrivo di doc(mi sveglio di notte e non riesco ad addormentarmi più) a causa dell'insicurezza in cui sta sfociando la situazione.
Stasera voglio dire di persona al mio ragazzo (non so più se chiamarlo cosi sia giusto ormai) che gli concederò del tempo senza assillarlo col mio dolore. Ma io credo di aver bisogno della psicoterapeuta che mi ha seguito l'anno scorso, nonostante mi sfoghi con i miei cari, non riesco a rinunciare al mio amore.
Il mio ragazzo, nonostante mi rivolga (a malapena) la parola, si fa sentire di rado, se non mai. Ogni volta che mi guarda, mi sembra pieno di senso di colpa.
Io, purtroppo, sto avendo dei disturbi del sonno che avevo quando soffrivo di doc(mi sveglio di notte e non riesco ad addormentarmi più) a causa dell'insicurezza in cui sta sfociando la situazione.
Stasera voglio dire di persona al mio ragazzo (non so più se chiamarlo cosi sia giusto ormai) che gli concederò del tempo senza assillarlo col mio dolore. Ma io credo di aver bisogno della psicoterapeuta che mi ha seguito l'anno scorso, nonostante mi sfoghi con i miei cari, non riesco a rinunciare al mio amore.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.1k visite dal 15/03/2016.
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