Non sentirsi più.

Buonasera,
sono una studentessa universitaria potrei considerarmi al terzo anno anche se effettivamente ho un po di esami arretrati. Poter frequentare questo corso di studi è stata la cosa per cui ho lottato, quasi sofferto visto che il primo test di ingresso è stato un fallimento. Ho atteso un anno, ma sempre con la voglia di provarci ancora consapevole di poter riuscire a raggiungere il mio obiettivo. Finalmente il secondo tentativo è stato un successo, accedo alla facoltà dei miei sogni. Improvvisamente mi ritrovo in un mondo che cambia totalmente il mio stile di vita, mi ridimensiona, mi rallenta. Riesco a gestire meno cose contemporaneamente, metto da parte le mie passioni extra. Premetto che non sono mai stata una persona positiva, è arrivato un momento in cui ho cominciato a non credere più sulle mie potenzialità, a pensare di mollare. Gli esami si accumulavano, ed io ero sempre più lenta, sempre più distratta e triste.
Ora mi ritrovo al terzo anno. E potrei dire di non aver più voglia di far nulla, l'unica cosa di cui sono certa è il fatto che non mi sento più. Non mi sento più viva, non sento più la possibilità di sognare, non sento più la leggerezza, la voglia, l'intraprendenza. Sento solo un grande vuoto, un gran pessimismo e un livello di inferiorità rispetto a chi mi circonda incredibile. Soffro molto il mio atteggiamento di indifferenza e poca voglia di far le cose e impegnarsi. Talvolta credo di star diventando stupida, di essere cosi indifferente al mondo che non capisco nulla di quello che mi viene detto/proposto. Ma soprattutto una delle cose a cui penso con costanza è il suicidio. Immagino al modo in cui posso suicidarmi, immagino le reazioni dei miei conoscenti, immagino le ultime parole che scriverò loro. Ho spesso attacchi di ansia, soprattutto durante le sessioni di esami e anche se passo le settimane a studiare, poi non ho il coraggio di provare l'esame. Non credo di poter parlare ai miei di questa situazione, vedono che non do esami, ma non mi chiedono perché. Costantemente penso al suicidio come l'unica soluzione a questa condizione, priva di energia, prima di stimoli. Sento il peso della mia anima, e talvolta vivo stati alterati della mia coscienza, come se questa si sdoppiasse e io la guardassi da fuori.
Ho sempre pensato di voler consultare qualcuno, prima di poter agire..sono quasi tre anni che vivo in questo limbo e ora posso dire di essere completamente depauperata.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza, da quello che dice sembra che una dinamica depressiva si sia impiantata in lei. NON pretenda di uscirne da sola, i tentativi personali di affrontare certe situazioni psicologiche potrebbe incrementarla . é' forse arrivato il momento di rivolgersi ad un professionista che, senz'altro, l'aiuterà a gestire quelle dinamiche emotive sulle quali ha perso il controllo. Anche l'idea del suicidio è un modo maldestro e disfunzionale di soluzione di un problema dove, non trovando soluzioni , si pensa ad una rinuncia estrema. Ma le soluzioni funzionali ci sono eccome, bisogna soltanto farsele prospettare, nel suo caso, da un professionista.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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