Vedersi un mostro in viso.
Buongiorno,
il problema psicologico che andrò a descrivere riguarda la mia ragazza.
E' una ragazza di 40 anni, pur dimostrandone meno dall'aspetto. Circa un mese fa, in modo ingenuo e spinta da una sua amica, si è fatta iniettare, da un medico "competente", dei filler di acido ialuronico nella zona naso-labiale. Il viso, forse a causa di un eccesso, ha avuto una reazione di rigetto con conseguente gonfiore su una guancia. La mia ragazza, presa dal panico, è andata dallo stesso medico per fare una ialuronidasi, che le ha eliminato sia l'acido applicato che quello suo naturale, anche se non permanentemente.
Purtroppo io sono stato all'oscuro di tutto (non avevo notato differenze nel suo viso che, ripeto, è sempre stato giovanile).
Dopo avermi raccontato tutto, è iniziato un calvario: pur non notando, né io né i suoi conoscenti, grandi differenze nel suo viso, la mia ragazza ha iniziato a notare sempre di più le sue nuove "imperfezioni", sicuramente enfatizzandole e ingigantendole.
Da circa un mese passa gran parte del suo tempo guardandosi allo specchio, dicendo che non riesce più ad andare avanti con questa situazione.
Purtroppo il problema si è riversato anche sulla nostra situazione sentimentale: pur avendola più e più volte rassicurata sul fatto che il suo viso è tale e quale a prima, se non per due rughe leggermente più visibili (ed è la verità), lei continua a non potersi guardare in faccia... non riesce più a fare vita sociale, non vuol vedere gli amici e, ultimamente, ha più volte cercato di allontanarmi, pensando che io non sia più attratto da lei (ripeto, l'ho ripetutamente rassicurata in qualsiasi modo possibile).
Ha visto più medici della chirurgia estetica, esprimendo il desiderio di ripristinare al più presto il suo aspetto di prima con dei filler più leggeri, ma questo richiederà almeno 2/3 mesi di attesa dal primo trattamento.
Nel frattempo, la sua vita è una continua depressione, costellata da attacchi di panico, notti insonne e giornate svogliate, per non parlare della perdita dell'appetito (che va a sciuparla in viso, peggiorando la sua già labile stabilità).
Vorrei un consiglio, da parte di voi medici, su come affrontare la situazione: io le sto vicino il più possibile, faccio lunghe e calme discussioni sul fatto di non preoccuparsi, di capire che il suo viso è sempre uguale e bellissimo, che tornerà come prima, che ci sono stati dei miglioramenti... lei capisce, ma già dal giorno dopo ricade in una depressione acuta.
Le è stato consigliato, dal suo medico, una seduta di (se non erro) psicoanalisi, ma lei sembra che non aspetti altro che un medico dell'estetica (senza scrupoli) le faccia subito un altro filler, peggiorando solo le cose.
Che approccio dovrei avere con lei? Immagino che spingerla a fare delle sedute per affrontare il momento di depressione sia la migliore soluzione, ma devo anche io fare la mia parte.
Grazie mille.
il problema psicologico che andrò a descrivere riguarda la mia ragazza.
E' una ragazza di 40 anni, pur dimostrandone meno dall'aspetto. Circa un mese fa, in modo ingenuo e spinta da una sua amica, si è fatta iniettare, da un medico "competente", dei filler di acido ialuronico nella zona naso-labiale. Il viso, forse a causa di un eccesso, ha avuto una reazione di rigetto con conseguente gonfiore su una guancia. La mia ragazza, presa dal panico, è andata dallo stesso medico per fare una ialuronidasi, che le ha eliminato sia l'acido applicato che quello suo naturale, anche se non permanentemente.
Purtroppo io sono stato all'oscuro di tutto (non avevo notato differenze nel suo viso che, ripeto, è sempre stato giovanile).
Dopo avermi raccontato tutto, è iniziato un calvario: pur non notando, né io né i suoi conoscenti, grandi differenze nel suo viso, la mia ragazza ha iniziato a notare sempre di più le sue nuove "imperfezioni", sicuramente enfatizzandole e ingigantendole.
Da circa un mese passa gran parte del suo tempo guardandosi allo specchio, dicendo che non riesce più ad andare avanti con questa situazione.
Purtroppo il problema si è riversato anche sulla nostra situazione sentimentale: pur avendola più e più volte rassicurata sul fatto che il suo viso è tale e quale a prima, se non per due rughe leggermente più visibili (ed è la verità), lei continua a non potersi guardare in faccia... non riesce più a fare vita sociale, non vuol vedere gli amici e, ultimamente, ha più volte cercato di allontanarmi, pensando che io non sia più attratto da lei (ripeto, l'ho ripetutamente rassicurata in qualsiasi modo possibile).
Ha visto più medici della chirurgia estetica, esprimendo il desiderio di ripristinare al più presto il suo aspetto di prima con dei filler più leggeri, ma questo richiederà almeno 2/3 mesi di attesa dal primo trattamento.
Nel frattempo, la sua vita è una continua depressione, costellata da attacchi di panico, notti insonne e giornate svogliate, per non parlare della perdita dell'appetito (che va a sciuparla in viso, peggiorando la sua già labile stabilità).
Vorrei un consiglio, da parte di voi medici, su come affrontare la situazione: io le sto vicino il più possibile, faccio lunghe e calme discussioni sul fatto di non preoccuparsi, di capire che il suo viso è sempre uguale e bellissimo, che tornerà come prima, che ci sono stati dei miglioramenti... lei capisce, ma già dal giorno dopo ricade in una depressione acuta.
Le è stato consigliato, dal suo medico, una seduta di (se non erro) psicoanalisi, ma lei sembra che non aspetti altro che un medico dell'estetica (senza scrupoli) le faccia subito un altro filler, peggiorando solo le cose.
Che approccio dovrei avere con lei? Immagino che spingerla a fare delle sedute per affrontare il momento di depressione sia la migliore soluzione, ma devo anche io fare la mia parte.
Grazie mille.
[#1]
Gentile Signore,
Anzitutto si tranquillizzi Lei. Oppure la Sua preoccupazione sara' vissuta/percepita dalla ragazza in modo peggiorativo: la condurra' a pensare che Lei voglia convincerla che va tutto bene mentre non e' cosi'!
Per quanto riguarda il consiglio che e' stato dato alla ragazza (rivolgersi ad uno psicoanalista o psicoterapeuta dinamico) sono d'accordo.
Questa attenzione estrema alla Sua immagine esteriore andrebbe a mio parere letta in modo simbolico.
Il corpo e il viso sono cio' che gli altri vedono di noi.
E penso che sia questo il nucleo su cui la signorina debba lavorare.
Purtroppo la nostra epoca enfatizza l'esteriorita' a danno dell'interiorita' e questo su persone sensibili puo' avere grande presa.
Spero che la ragazza recepisce il consiglio offertole!
I miei auguri
Anzitutto si tranquillizzi Lei. Oppure la Sua preoccupazione sara' vissuta/percepita dalla ragazza in modo peggiorativo: la condurra' a pensare che Lei voglia convincerla che va tutto bene mentre non e' cosi'!
Per quanto riguarda il consiglio che e' stato dato alla ragazza (rivolgersi ad uno psicoanalista o psicoterapeuta dinamico) sono d'accordo.
Questa attenzione estrema alla Sua immagine esteriore andrebbe a mio parere letta in modo simbolico.
Il corpo e il viso sono cio' che gli altri vedono di noi.
E penso che sia questo il nucleo su cui la signorina debba lavorare.
Purtroppo la nostra epoca enfatizza l'esteriorita' a danno dell'interiorita' e questo su persone sensibili puo' avere grande presa.
Spero che la ragazza recepisce il consiglio offertole!
I miei auguri
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gent.le Utente,
il disagio vissuto dalla sua fidanzata sta invalidando la sua quotidianità e la relazione di coppia in modo significativo, sarebbe molto utile rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta per un primo colloquio (individuale o di coppia se occorre), sarà l'occasione per fare il punto della situazione sul significato di questa esperienza e sulle emozioni che tuttora la contraddistinguono.
Inoltre se le è stato consigliato dallo specialista di attendere 2-3 mesi per un eventuale intervento successivo è necessario rispettare queste indicazioni per evitare di peggiorare la situazione attuale, in questo portale può chiedere un consulto anche nella sezione chirurgia estetica per avere un ulteriore riscontro in merito.
il disagio vissuto dalla sua fidanzata sta invalidando la sua quotidianità e la relazione di coppia in modo significativo, sarebbe molto utile rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta per un primo colloquio (individuale o di coppia se occorre), sarà l'occasione per fare il punto della situazione sul significato di questa esperienza e sulle emozioni che tuttora la contraddistinguono.
Inoltre se le è stato consigliato dallo specialista di attendere 2-3 mesi per un eventuale intervento successivo è necessario rispettare queste indicazioni per evitare di peggiorare la situazione attuale, in questo portale può chiedere un consulto anche nella sezione chirurgia estetica per avere un ulteriore riscontro in merito.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Gentile Utente,
Posso chiederle perché scrive lei è non la ragazza?
Ha consapevolezza di avere un disagio psichico, non estetico?
Prima di adesso aveva già fatto uso di trattamenti che modificano i tratti del viso?
Ed inoltre, aveva mai sofferto di deflessione del tono dell'umore o di disturbi d'ansia?
Sembra trattarsi di una dismorfofobia, cioè di una percezione errata del suo aspetto estetico, ed è spia di altri disagi più profondi.
Sarebbe utile che ne parlasse con un nostro Collega.
Posso chiederle perché scrive lei è non la ragazza?
Ha consapevolezza di avere un disagio psichico, non estetico?
Prima di adesso aveva già fatto uso di trattamenti che modificano i tratti del viso?
Ed inoltre, aveva mai sofferto di deflessione del tono dell'umore o di disturbi d'ansia?
Sembra trattarsi di una dismorfofobia, cioè di una percezione errata del suo aspetto estetico, ed è spia di altri disagi più profondi.
Sarebbe utile che ne parlasse con un nostro Collega.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Buonasera e grazie mille per le risposte.
Purtroppo, proprio questa sera, la situazione ha preso una piega peggiore. Pur avendo, la mia fidanzata, preso un appuntamento da uno psicoterapeuta, attualmente rifiuta qualsiasi conforto morale.
Io ho sempre preso, ripeto, la situazione con molta calma e serenità, pur comprendendo che il trauma di una così repentina trasformazione nel viso, seppur minima, potesse essere un dramma per qualsiasi donna, e cercando di inculcarle la speranza di poter riacquisire, nel giro di poco tempo, l'aspetto di prima.
Il vero dramma è che non vuol avere alcuna persona vicina al momento, in primis me, che ho cercato con tutte le mie forze di poterla aiutare moralmente, ma soprattutto le sue amiche più fidate, alle quali si rifiuta di accenare sull'accaduto. L'ho pregata di parlarne almeno con la sua amica più fidata, probabilmente il supporto tra donne gioverebbe, ma non ha esternato il coraggio e la volontà di farlo.
Dopo 2 settimane di peggioramenti nel nostro rapporto (che non sono mai sfociati nella rabbia) io sono stato definitivamente allontanato, adesso la sua volontà è di rimanere totalmente isolata sia da me che dagli amici e questo, credo, non farà altro che immergerla totalmente nel proprio assillo, senza che possa sfogare nelle distrazioni che una vita sociale normale possa offire.
Ho cercato, invano, di convincerla a ripensare al fatto che la solitudine non aiuta in alcun modo, ma la sola soluzione al suo problema sarebbe un altro filler al viso.
Spero che la psicoanalisi, in settimana, possa aiutarla, e spero di poterle stare di nuovo vicino.
Non aveva mai eseguito altri trattamenti estetici, e non c'era motivo alcuno per il quale dovesse farne uno, dimostra sicuramente meno anni di quanti ne abbia veramente, ma il rapporto con me, che sono più giovane di qualche anno, può averla portata a questo.
Non ha scritto lei perché è una mia iniziativa e, come già spiegato, non vede una soluzione a questo problema del viso, pur avendo avuto tutte le rassicurazioni dai medici che l'hanno visitata.
Purtroppo, proprio questa sera, la situazione ha preso una piega peggiore. Pur avendo, la mia fidanzata, preso un appuntamento da uno psicoterapeuta, attualmente rifiuta qualsiasi conforto morale.
Io ho sempre preso, ripeto, la situazione con molta calma e serenità, pur comprendendo che il trauma di una così repentina trasformazione nel viso, seppur minima, potesse essere un dramma per qualsiasi donna, e cercando di inculcarle la speranza di poter riacquisire, nel giro di poco tempo, l'aspetto di prima.
Il vero dramma è che non vuol avere alcuna persona vicina al momento, in primis me, che ho cercato con tutte le mie forze di poterla aiutare moralmente, ma soprattutto le sue amiche più fidate, alle quali si rifiuta di accenare sull'accaduto. L'ho pregata di parlarne almeno con la sua amica più fidata, probabilmente il supporto tra donne gioverebbe, ma non ha esternato il coraggio e la volontà di farlo.
Dopo 2 settimane di peggioramenti nel nostro rapporto (che non sono mai sfociati nella rabbia) io sono stato definitivamente allontanato, adesso la sua volontà è di rimanere totalmente isolata sia da me che dagli amici e questo, credo, non farà altro che immergerla totalmente nel proprio assillo, senza che possa sfogare nelle distrazioni che una vita sociale normale possa offire.
Ho cercato, invano, di convincerla a ripensare al fatto che la solitudine non aiuta in alcun modo, ma la sola soluzione al suo problema sarebbe un altro filler al viso.
Spero che la psicoanalisi, in settimana, possa aiutarla, e spero di poterle stare di nuovo vicino.
Non aveva mai eseguito altri trattamenti estetici, e non c'era motivo alcuno per il quale dovesse farne uno, dimostra sicuramente meno anni di quanti ne abbia veramente, ma il rapporto con me, che sono più giovane di qualche anno, può averla portata a questo.
Non ha scritto lei perché è una mia iniziativa e, come già spiegato, non vede una soluzione a questo problema del viso, pur avendo avuto tutte le rassicurazioni dai medici che l'hanno visitata.
[#5]
"Non ha scritto lei perché è una mia iniziativa e, come già spiegato, non vede una soluzione a questo problema del viso, pur avendo avuto tutte le rassicurazioni dai medici che l'hanno visitata."
Avevo immaginato.
La soluzione non è un altro filler, ma curare il disagio psichico che la obbliga al filler ..
Non credo lei possa decidere altro. O fare qualcosa che lei Non voglia.
Avevo immaginato.
La soluzione non è un altro filler, ma curare il disagio psichico che la obbliga al filler ..
Non credo lei possa decidere altro. O fare qualcosa che lei Non voglia.
[#6]
Gentile Utente,
va bene definirsi giovanili, ma a 40 anni stiamo parlando di una donna che si avvicina alla menopausa ogni giorno di più.
E anche se "giovanile" vede intorno a sè quelle che oltre ad essere "giovanili" sono anche "giovani" anagraficamente parlando.
Provi a leggere l'articolo in basso, focalizzandosi sull'aspetto delle espressioni facciali.
E consideri anche che "l'intervento" non riuscito di "migliorarsi" è andato male, quindi la giovane donna potrebbe essere "disperata" perchè pensa "non ci sia nulla da fare". Letto così risultano molto comprensibili le reazioni della "giovane adulta".
Saluti
Dr. Fernando Bellizzi
https://www.medicitalia.it/blog/chirurgia-plastica-e-ricostruttiva/3348-tossina-botulinica-e-depressione-un-po-di-chiarezza.html
p.s.: lo sa che in tempi antichi non molto lontani a 40 anni qualcuna era già nonna? ;)
va bene definirsi giovanili, ma a 40 anni stiamo parlando di una donna che si avvicina alla menopausa ogni giorno di più.
E anche se "giovanile" vede intorno a sè quelle che oltre ad essere "giovanili" sono anche "giovani" anagraficamente parlando.
Provi a leggere l'articolo in basso, focalizzandosi sull'aspetto delle espressioni facciali.
E consideri anche che "l'intervento" non riuscito di "migliorarsi" è andato male, quindi la giovane donna potrebbe essere "disperata" perchè pensa "non ci sia nulla da fare". Letto così risultano molto comprensibili le reazioni della "giovane adulta".
Saluti
Dr. Fernando Bellizzi
https://www.medicitalia.it/blog/chirurgia-plastica-e-ricostruttiva/3348-tossina-botulinica-e-depressione-un-po-di-chiarezza.html
p.s.: lo sa che in tempi antichi non molto lontani a 40 anni qualcuna era già nonna? ;)
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.9k visite dal 11/03/2016.
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