come fronteggiare un "capo" in ufficio
Buongiorno
volevo un consiglio:
ho un problema da anni con il mio capo ufficio, è una persona malvagia egoista e abituato a sparlare con i dirigenti dei suoi colleghi.
Io lo conosco bene e da sempre però, nonostante facesse di tutto per sminuire,ho sempre dato il massimo con ottimi risultati.
Ora mi trovo in una situazione insostenibile e cioè : ho avuto un bimbo che oggi ha tre anni e pertanto la mia disponibiltà si è ridotta ma, non è tanto questo quanto il fatto che cerca sempre la maniera per andare a screditarmi senza motivo. Gli sto letteralmente sulle scatole!
Ultimamente mi sto ammalando spesso forse, per le difese immunitarie basse dopo la gravidanza e quando gli comunico che resto a casa in malattia perchè ho la febbre, me lo fa pesare, facendo apparire la cosa come se senza di me l'ufficio non andasse avanti. Cosa non vera in quanto siamo in 5 in sezione pertanto la mia mancanza per tre o quattro giorni non fa grande differenza.
Io non so più come comportarmi ho parlato con i dirigenti che mi dicono di "lasciarlo perdere" conoscendolo ma, poi sopportarlo quotidianamente è pesante. Dopo 20 anni ho fatto domanda di trasferimento per altro ufficio ma non è facile spostarsi, così mi tocca respirare quell'aria pesante di prepotenza e cattiveria quotidiana. Lui va molto d'accordo con una collega del mio ufficio che gli somiglia molto caratterialmente, anzi fa fronte comune con lui quando c'è un problema con me...che situazione..
Come devo reagire?
Grazie
volevo un consiglio:
ho un problema da anni con il mio capo ufficio, è una persona malvagia egoista e abituato a sparlare con i dirigenti dei suoi colleghi.
Io lo conosco bene e da sempre però, nonostante facesse di tutto per sminuire,ho sempre dato il massimo con ottimi risultati.
Ora mi trovo in una situazione insostenibile e cioè : ho avuto un bimbo che oggi ha tre anni e pertanto la mia disponibiltà si è ridotta ma, non è tanto questo quanto il fatto che cerca sempre la maniera per andare a screditarmi senza motivo. Gli sto letteralmente sulle scatole!
Ultimamente mi sto ammalando spesso forse, per le difese immunitarie basse dopo la gravidanza e quando gli comunico che resto a casa in malattia perchè ho la febbre, me lo fa pesare, facendo apparire la cosa come se senza di me l'ufficio non andasse avanti. Cosa non vera in quanto siamo in 5 in sezione pertanto la mia mancanza per tre o quattro giorni non fa grande differenza.
Io non so più come comportarmi ho parlato con i dirigenti che mi dicono di "lasciarlo perdere" conoscendolo ma, poi sopportarlo quotidianamente è pesante. Dopo 20 anni ho fatto domanda di trasferimento per altro ufficio ma non è facile spostarsi, così mi tocca respirare quell'aria pesante di prepotenza e cattiveria quotidiana. Lui va molto d'accordo con una collega del mio ufficio che gli somiglia molto caratterialmente, anzi fa fronte comune con lui quando c'è un problema con me...che situazione..
Come devo reagire?
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
la convivenza lavorativa non è mai semplice.
Posso chiederle se la struttura è pubblica o privata?
Le simpatie ed antipatie ci sono in tutti gli ambienti di lavoro, ma subirle o meno dipende anche da lei.
Si ribelli con professionalità, altrimenti si tratta di mobbing...
Oltre che adattarsi, cercare di staccare emotivamente e mentalmente quando va a casa, e ribellarsi con garbo, non può fare,
Speriamo che la trasferiscano al più presto.
la convivenza lavorativa non è mai semplice.
Posso chiederle se la struttura è pubblica o privata?
Le simpatie ed antipatie ci sono in tutti gli ambienti di lavoro, ma subirle o meno dipende anche da lei.
Si ribelli con professionalità, altrimenti si tratta di mobbing...
Oltre che adattarsi, cercare di staccare emotivamente e mentalmente quando va a casa, e ribellarsi con garbo, non può fare,
Speriamo che la trasferiscano al più presto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile signora,
Lei scrive: "cerca sempre la maniera per andare a screditarmi senza motivo" e anche "...quando gli comunico che resto a casa in malattia perchè ho la febbre, me lo fa pesare..."
Quando accade che il capo La scredita e Le fa pesare, Lei come reagisce?
Di solito le dinamiche interpersonali in qualunque ambiente (non solo lavorativo) vengono create da due parti, quindi sia il capo sia il sottoposto. Non solo. Vengono col tempo e con gli accadimenti rafforzati, da entrambe le parti.
Immagino che il Suo capo non si permette con tutti questi comportamenti, ma d'altra parte forse anche Lei è particolarmente sensibile ai comportamenti del Suo capo. O forse fa inconsapevolmente qualcosa che alimenta la reazione del capo. Ha mai provato a modificare la Sua reazione davanti a lui?
Ha provato a pensare come mai il capo tratta proprio Lei così? E' solo antipatia?
Se è vero che Le fa pesare la malattia, come mai Lei lascia al capo il potere di poter essere appesantita dalla comunicazione di una malattia?
Lei scrive: "cerca sempre la maniera per andare a screditarmi senza motivo" e anche "...quando gli comunico che resto a casa in malattia perchè ho la febbre, me lo fa pesare..."
Quando accade che il capo La scredita e Le fa pesare, Lei come reagisce?
Di solito le dinamiche interpersonali in qualunque ambiente (non solo lavorativo) vengono create da due parti, quindi sia il capo sia il sottoposto. Non solo. Vengono col tempo e con gli accadimenti rafforzati, da entrambe le parti.
Immagino che il Suo capo non si permette con tutti questi comportamenti, ma d'altra parte forse anche Lei è particolarmente sensibile ai comportamenti del Suo capo. O forse fa inconsapevolmente qualcosa che alimenta la reazione del capo. Ha mai provato a modificare la Sua reazione davanti a lui?
Ha provato a pensare come mai il capo tratta proprio Lei così? E' solo antipatia?
Se è vero che Le fa pesare la malattia, come mai Lei lascia al capo il potere di poter essere appesantita dalla comunicazione di una malattia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
Diciamo che questa persona è conosciuta da molti per la sua cattiveria.
Ma cosa posso fare per modificare le reazioni?
Io sono una persona educata e corretta e forse, è proprio questo il punto "debole" sul quale lui fa leva.
Il problema è che gli permettono questo comportamento e siccome da noi c'è una gerarchia con dei gradi, spesso si fa leva su quello.
Ma cosa posso fare per modificare le reazioni?
Io sono una persona educata e corretta e forse, è proprio questo il punto "debole" sul quale lui fa leva.
Il problema è che gli permettono questo comportamento e siccome da noi c'è una gerarchia con dei gradi, spesso si fa leva su quello.
[#6]
Le risposte degli altri dipendono anche e soprattutto dal nostro modo di relazionarci a loro.
Del suo capo non possiamo sapere nulla, ovviamente - se è autorevole...antipatico..esigente...altro - tra l'altro siamo online quindi anche di lei, sappiamo poco..., però quello che intendevo dirle era di lavorare su di se, sul suo modo di relazionarsi, autorevole, ma non autoritario, perentorio, ma non aggressivo, evitando di sconfinare in territori amicali o che esulino dall'aspetto meramente lavorativo.
Ha risolto le svariate problematiche per le quali ci ha scritto tante volte in passato?
Crede che possano inficiare il suo benessere lavorativo?
Del suo capo non possiamo sapere nulla, ovviamente - se è autorevole...antipatico..esigente...altro - tra l'altro siamo online quindi anche di lei, sappiamo poco..., però quello che intendevo dirle era di lavorare su di se, sul suo modo di relazionarsi, autorevole, ma non autoritario, perentorio, ma non aggressivo, evitando di sconfinare in territori amicali o che esulino dall'aspetto meramente lavorativo.
Ha risolto le svariate problematiche per le quali ci ha scritto tante volte in passato?
Crede che possano inficiare il suo benessere lavorativo?
[#7]
Gentile signora,
quando Lei scrive: "Ma cosa posso fare per modificare le reazioni?
Io sono una persona educata e corretta e forse, è proprio questo il punto "debole" sul quale lui fa leva."
ha già intercettato il problema, nel senso che Lei è coerente ma sembra rigida, perché in realtà ci si deve adattare a chi abbiamo davanti e poiché Lei chiede come poter fronteggiare questa persona.
Se il capo La mette in difficoltà e Lei resta immobile, senza mai modificare le Sue reazioni, allora è chiaro che quella persona comprenderà che per Lei, tutto sommato, va bene così o che lui può in ogni caso permettersi di fare e parlare come meglio crede.
Ma Lei ha mai provato a mettere dei paletti nella relazione con questa persona?
quando Lei scrive: "Ma cosa posso fare per modificare le reazioni?
Io sono una persona educata e corretta e forse, è proprio questo il punto "debole" sul quale lui fa leva."
ha già intercettato il problema, nel senso che Lei è coerente ma sembra rigida, perché in realtà ci si deve adattare a chi abbiamo davanti e poiché Lei chiede come poter fronteggiare questa persona.
Se il capo La mette in difficoltà e Lei resta immobile, senza mai modificare le Sue reazioni, allora è chiaro che quella persona comprenderà che per Lei, tutto sommato, va bene così o che lui può in ogni caso permettersi di fare e parlare come meglio crede.
Ma Lei ha mai provato a mettere dei paletti nella relazione con questa persona?
[#9]
Vuol dire porre dei limiti e non permettere e non accettare alcuni comportamenti del Suo capo.
Ad esempio, sopra Le avevo chiesto che cosa accade nel momento in cui il capo La scredita: può fare un esempio?
Quando il capo cerca di farLa sentire in colpa per l'assenza per malattia, non può tagliare corto, comunicando semplicemente che sarà assente al lavoro?
Più dà corda al capo, più lui ne approfitta... o sbaglio?
Ad esempio, sopra Le avevo chiesto che cosa accade nel momento in cui il capo La scredita: può fare un esempio?
Quando il capo cerca di farLa sentire in colpa per l'assenza per malattia, non può tagliare corto, comunicando semplicemente che sarà assente al lavoro?
Più dà corda al capo, più lui ne approfitta... o sbaglio?
[#10]
Ha glissato del tutto su quello che le ho scritto, cercando soluzioni immediate e che diano la colpa/responsabilità ad altro da lei.
È possibile che sia un capo terribile, ma trattasi sempre di una relazione, solitamente riceviamo quello che siamo capaci di dare.
Le relazioni,anche tra capo e dipendente, dipendono da mille elementi anche caratteriali e personologici.
Rifletta anche sul suo modo di rapportarsi, su di lui nessuno può dirle niente anche perché non lo conosciamo, diventerebbe una discussione sterile, una sorta di istruzioni per l'uso, non attuabili agli esseri umani.
È possibile che sia un capo terribile, ma trattasi sempre di una relazione, solitamente riceviamo quello che siamo capaci di dare.
Le relazioni,anche tra capo e dipendente, dipendono da mille elementi anche caratteriali e personologici.
Rifletta anche sul suo modo di rapportarsi, su di lui nessuno può dirle niente anche perché non lo conosciamo, diventerebbe una discussione sterile, una sorta di istruzioni per l'uso, non attuabili agli esseri umani.
[#11]
Utente
gentilissime dottoresse
seguirò i vostri consigli, cercherò di essere distaccata anche se, mi vine già spontaneo esserlo.
Il mio rapporto con lui è professionale, cerco di "assecondarlo" nonostante vorrei a volte prenderlo a schiaffi!
comunque spero di essere trasferita al più presto
grazie mille.
seguirò i vostri consigli, cercherò di essere distaccata anche se, mi vine già spontaneo esserlo.
Il mio rapporto con lui è professionale, cerco di "assecondarlo" nonostante vorrei a volte prenderlo a schiaffi!
comunque spero di essere trasferita al più presto
grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 4.7k visite dal 05/03/2016.
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