Dubbi in amore dopo 7 anni

Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni che sta con uno di 28 da 7 anni. Fa 2 mesi lui è entrato nel pieno di una crisi esistenziale e di coppia. Inizialmente mi aveva parlato solo dei problemi con me, dice che non sa se ancora mi ama perché quando non ci sono non sente il bisogno di vedermi e quando è con me sente che manca qualcosa, la spinta a volermi (non da un punto di vista fisico, quello ha detto che non è cambiato). Nonostante ciò dice che sta bene quando è con me, che sono perfetta come sono e che sarebbe impossibile non volermi bene, dice che è felice quando passiamo del tempo insieme, ma comunque manca qualcosa. Oltre ciò abbiamo scoperto insieme, parlando, che da 2 mesi ha anche perso un po' la "voglia di fare", la motivazione.. Ha un lavoro che non gli piace, dove da novembre non fanno altro che stressarlo con orari assurdi, colleghi che sparlano con cattiveria (sono solo in 3 fissi in azienda) ecc. (situazione peggiorata proprio nel periodo di inizio crisi). In più non sa più cosa vuole fare della sua vita, se cambiare lavoro adesso o più avanti, se andarsene di casa ecc. Lo vedo spento e con poca voglia di lottare per ciò che vuole e lo ammette anche lui (è sempre stato molto forte e convinto di sè) A me ha chiesto di aspettare, per ora non vuole lasciarmi, dice che ci sono dei momenti in cui pensa di star ritrovando con me ciò che gli manca e momenti di confusione totale.

Nonostante tutto i suoi comportamenti dicono altro, mi cerca ogni giorno, se non rispondo ai messaggi mi cerca ancora di più, quando siamo insieme ha spesso dei gesti affettuosi, cerca sempre il contatto fisico.

Non so cosa pensare, lui non mi dice nulla perché non vuole che mi illuda se poi va male. (è tendenzialmente pessimista, pensa sempre prima al peggio, poi il meglio vien da sé dice)

Può essere che una coppia attraversi dei dubbi così importanti per poi riprendersi del tutto? C'è chi dice che se si hanno dei dubbi non è amore.

Vi chiedo un aiuto perché sto male e non riesco a non pensarci tutto il giorno nonostante io lavori. Vorrei cercare di aiutarlo ed aiutarmi.
Grazie infinitamente in anticipo!!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza, in una coppia di sicuro possono esserci dei momenti di crisi e di riflessione, possiamo dire che è un elemento fisiologico.
detto questo, per esperienza, quando in una coppia un membro comincia con il raccontare la "classica" formula " non so cosa voglia dalla vita, non so che mi succede o non vorrei che ti facessi illusioni" ha probabilmente (non certo) ribadisco probabilmente, qualche riflessione sul suo futuro in cui non è prevista la presenza del partner.
Ed ecco che in quel momento sensi di colpa, atteggiamenti contraddittori, ecc fanno capolino.
In tali occasioni la PRETESA di essere chiari può far venire allo scoperto qualcosa accellerando un processo che prima o poi sarebbe scattato.
ma questa è solo una ipotesi.saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

mi pare che la situazione che il Suo fidanzato sta vivendo al lavoro sia importante per aver determinato una crisi che poi si propaga anche nella coppia... inevitabilmente.

Il Suo fidanzato non ha provato a parlarne col medico di famiglia, per effettuare dei controlli e capire se ci sono degli elementi nella valutazione diretta che potrebbero far pensare ad una crisi depressiva?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentile dott. De Vincentiis,
Proprio per questo gli ho chiesto di essere chiaro ma ha risposto che non avrebbe problemi a dirmi se sapesse già cosa , perché anche lui ha detto che vorrebbe avere una risposta visto che sta solo soffrendo.

Più di chiedergli cosa potrei fare?

Grazie per la risposta!
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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Pileci,
Ho provato a proporgli un consulto con un professionista, ma non vuole, vuole risolvere la cosa da sè purtroppo..
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

può fargli notare che facendo da sé sta al punto in cui sta...

O no? O non sta facendo da solo?

Può anche ricordargli che da solo non è, dato che c'è Lei (scrivente).

Saluti
Fernando Bellizzi

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Utente
Utente
Gentile Dott. Bellizzi,

Potrei provare ha ragione. Glielo farò notare!

Per quel che riguarda la mia presenza lui dice che purtroppo mi ringrazia moltissimo ed è felice che io ci sia nonostante tutto, ma che questa cosa è una cosa che deve risolvere con se stesso (mi diceva la stessa cosa ed aveva gli stessi comportamenti anche 3 anni fa dopo la morte di suo padre, ma la differenza è che allora non aveva messo in dubbio la relazione).
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

certamente deve risolvere con sé stesso, ma se è in dubbio la relazione non è solo con se stesso, ma una parte è "noi due".
Gli dia un tempo o gli chieda di quanto tempo ha bisogno.

Saluti
Dr. Fernando Bellizzi
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Utente
Utente
Gentile Dott. Bellizzi,

Intanto grazie per la nuova risposta. Ho fatto come mi ha consigliato, gli ho proposto ancora un mese e poi se non ci fossero nuovi risvolti di consultare un professionista. Non ha accettato ma ha detto che ci pensa.

Inoltre abbiamo notato che quando sta meglio con se stesso riguardo ai problemi personali i dubbi che ha su di me gli sembrano passeggeri. Potrebbe dunque significare che la nostra crisi sia solo una conseguenza della sua crisi personale?

La ringrazio tantissimo per tutto quello che sta facendo per me.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gent. Utente,

a questo punto aspetterei i 30 giorni e poi si vede quel che succede. Anche se non ha accettato, il seme è stato messo... deve aspettare per vedere cosa germoglia.

Poi sta a Lei decidere se concedere un estensione di tempo.

Sull'ultima domanda non posso risponderLe dato che non conosco la di lui versione dei fatti. Così, in linea di massima, potrei dirLe che dall' *io* dipende anche il *noi*, dato che il *noi* è quella zona in cui i due *io* si sovrappongono.

Prego. Grazie per la fiducia concessa.
Saluti
Dr. Fernando Bellizzi