Dipendenza da smartphone/internet?

Buon giorno , non sapevo se postare qui o in psichiatria.
Dunque non so bene da dove cominciare , ma il problema che mi sento di esporre per primo è che non riesco più a studiare ( e laurearmi , sono fuoricorso ) credo perchè sto allo smartphone.
Mi sono rivolto al cps, non mi è stata ancora data una diagnosi chiara( a detta dello psichiatra non sono inquadrabile in uno specifico disturbo del DSM, almeno per ora): mi è stato detto che ho dei sintomi come ansia , forse iperattività ( che mi chiedo se dipenda dall'ansia) e depressione . Ansia e depressione si manifestano per lo più a ridosso dell'esame . Non ho accettato ancora di prendere farmaci perché lo psichiatra non ha conquistato la mia fiducia e inoltre sono preoccupa per gli effetti collaterali .
È da specificare che sia lo psichiatra che la psicologa del Cps, che la mia psico privata , oltre alla counselor della mia università, ritengono che io non abbia una dipendenza . Altrimenti , dicono, non riuscirei a stare almeno diverse ore , se non un'intera giornata , senza internet .
Per quanto riguarda lo smartphone lo psichiatra è stato capace solo di dirmi che la psicoterapia può fare fino a un certo punto o poco/nulla , che io cell me lo devo togliere io da solo. È stato capace solo di dirmi " 15 minuti ogni 4 ore". Questo poteva dirmelo anche uno che passa per strada.
La psico privata mi ha solo suggerito di sostituirlo con un cell che non si collega ad internet ( è evidente che al giorno d'oggi non può essere una soluzione definitiva ma temporanea, internet serve anche per studio e lavoro) inoltre mi ha detto che vista la mia accelerata attività di pensiero ( che a suo dire ha dedotto facendomi compilare un foglio con le mie attività di una settimana e i disagi che provo , questo oramai nel lontano settembre ) , senza farmaci che la riducano, ogni psicoterapia sarebbe fallimentare.

Avendo a che fare con queste risposte , ho provato a farmi un'auto analisi leggendo si internet.
Non posso sapere se valga per tutti i casi, ma almeno in certi, almeno a volte a pochi giorni dal l'esame , credo di rendermi conto di stare a cell perchè mi permette di allontanarmi dall'ansia e dallo stress dell'esame , come se non riuscissi più ad affrontarlo come una volta ( prima di andare fuori corso avevo ottimi risultati nello studio ).
Però lontano dall'esame non mi spiego perché sto a cell anzichè studiare .

Ora io vi chiedo . È davvero solo questo che può fare la psichiatria/ psicologia?

Grazie in anticipo .
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

come vede, in seguito all'analisi che ha fatto sulle ragioni che la portano a collegarsi, seppur verosimili, non sono comunque sufficienti a risolvere il problema che, mi pare di capire, non è neppure ben chiaro, da quanto ci scrive qui.

Mi pare di capire però che lo psicoterapeuta e lo psichiatra siano d'accordo sul fatto che Lei sia una persona ansiosa e che quindi sia stato impostato un trattamento farmacologico. Su questo dovrebbe riflettere e sull'utilità del trattamento. Posso chiederLe che cosa non La convince dello psichiatra e come mai dice di non avere la Sua fiducia?

In realtà per i disturbi d'ansia e per le dipendenze sia la psichiatria sia la psicoterapia possono fare molto, ma credo che in prima battuta sia doveroso sapere qual è davvero il problema.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
La ringrazio per la risposta , sto facendo dei test di personalità con la psico del Cps. Che ancora non ho finito ( probabilmente perché parlo tanto).
Lo psichiatra mi ha detto che vede solo i sintomi che le ho descritto . Spero che , se stia preferendo non dirmi la diagnosi, lo faccia almeno alla fine di questi test.
Io però non posso vivere fuori casa e senza cell x studiare ( molte meno distrazioni ).
Non mi da fiducia perchè non è perfezionato in psicotp e quindi non vedo come possa decidere che ad ora per la psicoterapia non è utile ed è quindi bene che mi limito a prendere depakin e cipralex ( dosaggi minimi). Inoltre non mi documenta mai sugli effetti collaterali che mi devo quindi andare a cercare io. E poi ad ora mi sento molto più ascoltato dalle varie psico che da lui.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

se lo psichiatra ha impostato la terapia farmacologica dopo la visita non vedo perché non fidarsi: non è da escludere che il problema possa essere gestito anche con la sola terapia farmacologica, così come avviene per diverse patologie.

In fase di valutazione è meglio essere prudenti sui trattamenti da erogare: se lo psichiatra Le ha detto che per ora la psicoterapia non è indicata, deve chiedere a lui per quale ragione non lo è.

Con gli psicologi, oltre ai test, che tipo di lavoro sta facendo?

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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Dalla psico privata non ci vado praticamente da ottobre ( dopo anni sono riuscito a superare lo stigma di rivolgermi a uno psichiatra/ psicologo) , perchè avendo lei rifiutato di farmi psicoterapia e avendomi solo proposto servizio di ascolto supporto, ho preferito non buttare ulteriormente soldi .
Col Cps i tempi sono lunghi e quindi da settembre ad ora , io ancora non ho una diagnosi, pare.
Sinceramente io ho riferito le parole dello psichiatra alle psico e , pur accettando il parere dello psichiatra , avevano facce un po' scettiche
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, ma quanti specialisti la seguono ? e in pratica Lei si fida ben poco di tutti.. Il punto centrale è domandarsi che vita fa Lei ? come e con chi vive e coi soldi di chi ?. Domanda brutale , ma indispensabile.. Poi mi sembra molto solo alla fine , .. Inoltre perchè è fuori corso, .. ? lavoro ?, famiglia che impegna, Vertigine che scatta in vista della fine degli studi, quando , dopo, c è la vita e le sue prove.. Che allora , con tutte queste faccende aperte , lei telefona ,gioca col telefono , si appoggia a qualcosa a qualcuno.. Certo c'è ansia e le medicine dello psichiatra potrebbero funzionare da start.., ma una psicoterapia ci vuole , per indagare , chiarire, sciogliere questi nodi , deve decidere dove e con chi vuole intraprendere un percorso davvero , così , di qua e di là , non è infine in carico a nessuno e nella nebbia , non c'è nessuno che che illumini la strada , mi pare.. Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Allora: ( grazie per la risposta )
Mi sono rivolto prima alla counselr dell'Università, la quale mi ha rimandato a una psico ( che per fare prima ho scelto privata ), la quale ha chiesto una consulenza psichiatrica ( sono andato in Cps ).
Per la verità io nutro speranza nella psico del Cps, mi sta anche simpatica ,ma per regole del Cps non posso vedere solo lei, devo avere uno psichiatra di riferimento .

Della psico privata ( che per carità apprezzo mi abbia detto che la psicoterapia senza farmaci non avrebbe funzionato e quindi avrei buttato soldi) mi ha fatto solo un po' innervosire il non agire , avrei preferito come dice lei che provasse qualcosa o almeno mi conoscesse meglio .
Per ora forse quel lavoro lo sto facendo con i test di personalità del Cps, che voglio portare a termine e poi si vedrà.

Domani avrei un esame ( a parte un piccolo esame che ho dato di recente , non do esami dal 2014 e sono rimasto già indietro qualche anno prima .. Avrei dovuto laurearmi due anni e mezzo fa e mia mancano quasi altri tre anni di studio ) quindi provo a fare qualcosa ora .

Grazie ancora a presto
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Dottoressa Muscarà, per quanto riguarda le altre domande vivo coi miei , coi soldi loro, e si sono abbastanza solo , dal momento che mi sono pian piano isolato da tutti per essere rimasto indietro .
Da settembre ad oggi, almeno lontano dagli esami , ho vissuto un po' meglio perché comunque sapendo che hai uno psicologo cui appoggiarti in caso, ti fa sentire meno solo.
Chiaramente mi sono rivolto allo psichiatra infine perché sono arrivato a luglio ad avere per l'ennesima volta vaghissimi pensieri suicidiari che non metterei in atto , a causa della mia situazione di stallo e ansia per il futuro .


Beh io sapevo cosa volevo fare: psicoterapia , ma se non me la hanno voluta fare , non è che posso costringerli.
Più che altro mi fa sentire disarmato il fatto che non abbiano dato granché di consigli per vivere in armonia con internet e l'elettronica in generale .

Alla fine comunque non escludo che abbiano ragione sulla mia NON dipendenza , difatti posso stare senza smartphone, ma tanto mi faccio distrarre da altro, va meglio se vado a studiare in biblioteca .

Grazie ancora
[#8]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Inoltre in questi ultimi mesi, anziché starmen chiuso in casa o altrove da solo, ho provato a ricominciare a vivere, per esempio ritornando in palestra dopo 6 anni o altre attività. Ma se stai in casa comunque stai attaccato a PC o telefono ( che al giorno d'oggi è identico per funzioni a un PC e combini nulla).

Una volta altro sotto esame avevo un'ansia fisiopgica che mi permetteva di concentrami e portare a casa il risultato . Ora ho quasi menefreghismo o a volte ansia paralizzante ( non ora , ma fino a dicembre si)
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Sul perchè sono andato fuoricorso: al secondo anno ho dovuto affrontare un esame grosso, non sono arrivato a prepararlo in tempo , ho , credo ,avuto una crisi depressiva di conseguenza e da lì con è alti e bassi ho continuato a zoppicare e non mi sono più ripreso .
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Pensavo anche che un'analisi con uno psicoterapeuta potesse essere utile per capire se ho qualche disturbo davvero o semplicemente mi sono stancato di studiare ( dato che comunque questi anni non li ho passati divertendomi ma triste in una stanza sui libri , pur non riuscendo a studiarli, mi sento di aver faticato , ma ovviamente con scarsi risultati).. Ho chiesto dunque agli specialisti se si potesse capire / distingue ciò.. Ma hanno fatto espressioni come per dire che è dura capire una cosa del genere .

Boh , io studio materie affini e molto vicine a quelle per cui scrivo , quindi mi aspettavo molto di più dagli specialisti.

Infine non mi fido molto dello psichiatra perché a settembre ascoltandomi poco mi aveva dato dei farmaci, a dicembre mi fa " ora la conosco meglio " e mi ha dato farmaci che orientano più sull'ansia ( cipralex ). A quest'ora mi sarei preso i farmaci precedenti per nulla credo.
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Ah per la Dott Pileci: ovviamente ho chiesto allo psichiatra perchè per lui ora non si dovrebbe fare psicoterapia : mi ha risposto perchè ora mi genererebbe più ansia stress e non ricordo cosa altro oltre a dispendio di tempo e soldi e magari senza il minimo risultato . Ha detto che almeno ora sarebbe come se perdessi un sentiero a caso nella foresta per uscirne .

La psico del Cps invece ha detto che , probabilmente , rimuginando io tanto sulle cose, la psicoterapia farebbe schizzare questo rimuginare a mille
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Comunque spero di non aver fatto scappare tutti scrivendo tante cose, è che non mi spiego come un farmaco , senza una psicoterapia, possa farmi tornare come prima : cioè portare a casa risultati nello studio è una vita sociale più o meno normale
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
E poi lo psichiatra non mi da molta fiducia perchè vuole che in futuro ( si in futuro , non so quando , vuole faccia psicoterapia ) faccia psicoterapia lì in cps .Forse perché giovane e vuole avere soddisfazione di prendersi qualche merito , non so... ovviamente in Cps sono molto più lunghi i tempi rispetto al privato, e questo per me è controproducente
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Attivo dal 2016 al 2016
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Comunque ho deciso che Meglio prendere farmaci a caso, dati da uno psichiatra alla prime armi( che mi avrebbe dato quetapina per 3-4 mesi salvo poi conoscermi meglio )tanto pure che mi rovinano, di questo passo presto o tardi mi suiciderei comunque.
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Attivo dal 2016 al 2016
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La mia speranza è che abbia un'ansia non riconosciuta , di base sempre , è che quindi col cipralex mi passi e mi tolga anche il cellulare
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Ma una cosa che mi da ancora più ansia è dover giustificare i miei insuccessi ai miei. E non so cosa dirgli( che già hanno tanti problemi ).

Dite sempre che serve un colloquio de visu. Io ne ho fatti tanti e mi sembra di aver trovato solo incompetenti . Una psico privata che pur di non farmi nessun altro test che potrebbe darmi disagio , preferisce lasciarmi in agonia.
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
A volte si legge che le famiglie come la mia si suicidano e basta . Qua speriamo di non farlo mai .
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Se sento ancora mia madre dire " come siamo caduti così in basso" " che vuoi fare della tua vita" domani mi metto a camminare sui binari.
Buonanotte scusate
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

è vero che non per tutti i pz. può essere adatto il trattamento psicoterapico, è per questa ragione che bisogna sempre fare una valutazione diretta.
Se, d'altro canto, la psicologa è di parere contrario, credo che i due professionisti dovrebbero sentirsi e decidere cosa sia il meglio per Lei.

Cordiali saluti,
[#20]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie della risposta. La psico del Cps dice anche comunque che da una psicoterapia possono emergere anche cose che ad un paziente può far fastidio sapere.
Sta di fatto che non credo lo psichiatra faccia il mio bene : perchè la psicoterapia ( in futuro ) vuole comunque la faccia in Cps, compresi i test che sto facendo lì, con tempi lunghissimi : almeno li avessi finiti potevo avere una diagnosi più certa e prendere con cognizione di causa dei farmaci molto prima. Sti test li potevo fare già in provato ( ma la psicoterapeuta, come detto non mi ha fatto fare più nulla perchè a suo dire mi creavano troppo disagio ).
Follia è solo prolungare la mia agonia così
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"La psico del Cps dice anche comunque che da una psicoterapia possono emergere anche cose che ad un paziente può far fastidio sapere."

Questa è una preoccupazione del terapeuta che deve sapere fin dove arrivare, ma a me pare che Lei stia mettendo tanta carne sul fuoco, preoccupandosi di troppi aspetti, alcuni dei quali non sono affatto necessari.

Attenda la conclusione dell'iter diagnostico, affidandosi ai curanti.

Cordiali saluti,
[#22]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie
Posso chiederle se anche per lei, riuscendo a stare almeno diverse ore senza internet , senza avere ansia o altri sintomi nel frattempo , non ho una dipendenza ?
[#23]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Ma comunque il dubbio che mi assilla da molto tempo ( e che fa diventare si le presunte cure psicologiche deleterie anziché di aiuto) è che non so se cambiare psichiatra , non mi trovo proprio con lui, ho provato ad aspettare per vedere se le cose cambiassero ma non ho proprio fiducia . Il primo incontro , visto che parlavo tanto e velocemente , si rivolse pure in malo modo e avemmo un diverbio . E alla mia psico disse che lui è fatto così.
Solo che se cambio non so che altro trovo
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