2 appartamenti invasi da oggetti vestiti e libri
Sono sfinito le cose vanno avanti così da almeno 5 (da mia zia) 9 anni (dai miei), il risultato è che soffro nel vedere questo scempio, tra l'altro i miei genitori dovrebbero liberare l'appartamento da anni perchè hanno un altra casa dove stare e perchè io povero disoccupato vorrei affittare per ricavare denaro,ma nulla.....ho negli ultimi 2 anni alzato il tiro diventando più pressante ma nulla,se vi mostro le foto avreste i brividi...come fare ??? a chi mi devo rivolgere....
Sono molto afflitto per questo,la cosa assurda poi è che mio padre che vive tra libri vestiti buste per terra,un tavolo in cucina con centinaia di bottiglie etc etc etc etc è pure uno che fa lo schizzinoso,fa il tipo pulito etc etc,in effetti la sua igiene la cura....ma la casa un disastro,tra l'altro ha accumulato una quantità di libri allucinante ha imbottito una stanza di libri,e la casa dove andrà a stare è piena di libri che però io ho sistemato bene,ma cmq è piena,datemi un aiuto come devo fare a chi rivolgermi esistono ditte persone specializzate???? nel quotidiano mia zia va a scuola (nel pome va in letargo nel suo lerciume)mia madre non sta benissimo fisicamente mio padre lavora h24 ha 68 anni ma non si ferma un minuto lavora nell'ambito della medicina,datemi una mano su come fare tra l'altro non so nemmeno come disfarmene di tutte quelle cose.Questo sfracelo è argomento quotidiano sia con mia moglie che anche lei è dispiaciuta ed inoridita ,per quanto riguarda i miei sono così da sempre ma quello che vedo da 9 anni almeno è assurdo,prima era più contenuta la cosa molto contenuta e gestibile.
Lei descrive il disordine di case che non sono sue e che lei vorrebbe riordinare.
A che titolo?
Questi parenti le hanno offerto ospitalità? A lei e sua moglie?
Le hanno chiesto esplicitamente di riordinare la LORO casa? Mentre loro vi abitano?
Le hanno offerto ospitalita' in una stanza?
E lei, da tale stanza in cui e' ospitato gratuitamente insieme a sua moglie (siete disoccupati entrambi immagino) state a guardare e giudicare una casa non vostra ove vivono persone anziane con le proprie abitudini e la propria vita? Ipotizzando di espropriarli della loro maniera di vivere in cambio dell'ospitalita' che vi hanno offerto?
Ecco, mi scusi, io ho interpretato da un punto di vista esterno la sua domanda.
Quindi certamente non ho colto il senso che Lei avrebbe voluto io cogliessi. Sbaglio?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Qui piove sul bagnato
Io amo i miei genitori ,non a caso gli sono stato sempre vicino sotto tutti i punti di vista
Lei cosa farebbe se vedesse sua madre vivere tra libri pacchi buste sporcizia e disordine ??? io ho provato a far qualcosa ma mi viene impedito sto gridando aiuto ;)
Tra l'altro lei non ha idea della quantità industriale di abiti e libri,che se smistati invece potrebbero giovare a tante persone in difficoltà,mi creda è assurdo è davvero fuori logica morale/materiale.
Sicuramente ci sono patologie parapsichiatriche dietro ma come aiutarli???? non so proprio
Le persone anziane amano vivere nel loro mondo. Che puo' essere fatto di libri, di buste della spesa, di vecchi vestiti che per loro sono tutto.
Possoo significare ricordi, liberta', felicita' perfino.
Talvolta sono costretti a rinunciare a tale desierio perche' non dispongono di una loro casa e ne soffrono molto. Sono espropriati dei loro ricordi in nome di una necessita' che accettano per impossibilita' di rifiutare.
Questa triste menomazione della liberta' per fortuna non e' toccata ai Suoi genitori e Sua zia.
Lei ha una Sua casa e una Sua liberta'.
E se ama questi Suoi parenti non dovrebbe neanche fare trasparire il Suo fastidio.
Quando non ci saranno piu' visto che Lei e' il loro unico erede fara' come vorra' Lei.
Ma quando non ci saranno piu'.
Ci pensi a questo.
E lo memorizzi per quando anche Lei sara' anziano. Se ne ricordera' certamente.
I miei auguri.
Gentile utente,
Quando si tratta di patologia, questa del trattenere tutto, ha un nome: disposofobia.
La disposofobia consiste nell'accumulo patologico o accaparramento compulsivo, caratterizzato da un bisogno ossessivo di acquisire - senza utilizzare né buttare via - una notevole quantità di cose/oggetti anche se sono inutili, pericolosi o dannosi per la salute.
Talvolta invece si tratta di un'abitudine che, forse, nel caso di genitori e zia, può provenire dalla famiglia d'origine...
Un bel libro La può aiutare a capire:
"TENGO TUTTO. Perchè non si riesce a buttare via niente" , di R. Frost e G. Steketee, ed Erickson.
Quanto all'intervenire, riduca il Suo intervento alla parte necessaria per sè; "dicendosi" che se i Suoi famigliari ne sentissero il bisogno chiederebbero aiuto. Se non lo fanno, ogni Suo intervento viene vissuto come una violenza anzichè come un aiuto. E ne può risentire la relazione tra Voi.
Sembra incredibile e impossibile, ma è così.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Se trattasi di disposofobia, questo è un vero e proprio "disturbo da accumulo o accumulo patologico", problematica che impedisce l'ordine e l'igiene.
L'accaparramento compulsivo provoca danni significativi alle attività quotidiane della vita domestica, come l'ordine e l' igiene - del corpo e degli spazi - e così via..
Spesso l'accumulo compulsivo puó esser un disturbo isolato o far parte di una categoria più ampia: il disturbo ossessivo-compulsivo
Le diagnosi online e per interposta persona non si possono fare, ma un nostro collega - se la. Zia volesse - potrebbe aiutarla/ vi.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Polvere puzza ,pensate che mia zia non avendo modo di usare più la cucina sale su dai miei per cucinarsi mmmmmm non sono anziani hanno tra i 60 e i 70.
Spero di farcela,credetemi quando vado a trovarli mi viene un nervoso nel vedere davvero lo scempio,datemi degli input qualche sito online da consultare per aiutarli,tra l'altro la loro vita sociale si è ridotta addirittura mia zia non riceve più nessuno per la casa che ha sottosopra
Pur comprendendo il Suo disagio esistenziale vorrei che Lei lo affrontasse con maggiore obiettivita'. E senza "proiettare" sul contesto la negativita' che forse turba la Sua obiettivita'.
La Sua ricerca di patologie, "psicopatologie"nei Suoi parenti proprietari delle case che ci ha descritto, e` viziata dal Suo desiderio.
E' infatti statisticamente impossibile la presenza dello stesso disturbo (definito disposofobico dalle mie colleghe) nei componenti di due famiglie diverse, quella dei suoi genitori (entrambi) e di su zia.
A mio avviso se Lei avanzasse tali ipotesi non farebbe altro che peggiorare l'aspetto relazionale con loro, a discapito di tutti.
Le auguro di tranquillizzarsi e soprattutto trovare delle soluzioni migliori per Lei.
I migliori saluti
Secondo lei mi fa piacere suonare al campanello di mia zia per tirarla un pò su e tenerle compagnia è una donna sola e trovarla nel tugurio pensi che nel letto dorme con montagne di vestiti al suo fianco,non fa ordine non pulisce non svolge le normali attività,mia madre è simile,mio padre non c'è mai a casa ma accumula di tutti dai libri alle cineserie
Le motivazioni possono essere tante, non investigabili online.
separare il punto di vista Suo da quello dei Suoi cari è importante,
al fine di non proiettare su di loro inquietudini che sono Sue.
Ritengo anch'io molto improbabile che loro consultino per essere "curati", anche perchè forse stanno soggettivamente bene così.
Se Lei vuole aiutarli può - con il loro permesso, spazzare e lavare i pavimenti, lanciando così il messaggio che sporcizia e disordine sono due realtà differenti.
Ma se vuole "veramente" comprendere il loro punto di vista - sia pure ai Suoi occhi strano o poco salubre o poco "normale" - e lasciare che vivano come loro piace, legga quel libro che Le ho sopra indicato: è un testo scientifico (ma di lettura spassosa), a differenza di tante altre cose che girano in rete.
Saluti cordiali.
Torno a ribadirle il mio parere, per l'ultima volta.
Scarti anche a livello solo teorico l'idea di "rivolgersi" a qualcuno. Per sua zia.
Il danno si ripercuoterebbe solo ed esclusivamente su di Lei che ci scrive.
Buon week end!
Questa pausa di riflessione Le fa onore.
Sapere fare una riflessione su se stessi e sulle proprie intenzioni e' la base dell'evoluzione della psiche. E dell'analisi.
Senza riflessione non c'e maturazione.
Non la voglio privare delle sue capacita' di elaborare i concetti e le Sue motivazioni che sono sue. Dandole ora la mia risposta la priverei delle Sue risorse piu' profonde.
Lei e' una persona intelligente e che sa ragionare.
Buon week end!
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