Relazione a distanza: non sento la sua mancanza

Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni, fidanzata da 6 con un ragazzo più grande di me di un anno. Da un paio di mesi lui si è trasferito per lavoro e ci vediamo solo nel week end. ho scoperto che, passati i primi tempi, non sento la sua mancanza durante la settimana. questa cosa mi destabilizza, mi chiedo se mi sia semplicemente adattata a vederci solo nel week end (nonostante il tempo per stare insieme sia davvero poco), se abbia raggiunto una maturità tale da farmi vivere serenamente o se il nostro rapporto si sia esaurito. ho provato a parlarne con lui e, a sorpresa (a sorpresa in quanto lui parla insistentemente di convivenza), mi ha risposto che anche lui non sente la mia mancanza. non so se lo pensi davvero o l'abbia detto per proteggersi, fatto sta che non sembrava preoccupato di ciò che prova lui, in quanto si dice troppo assorbito dal nuovo lavoro, quanto piuttosto arrabbiato per quello che provo io poichè, a suo dire, avendo un periodo piuttosto libero da impegni non ritiene normale che non senta la sua assenza. infine, tutto ciò mi scombussola in quanto in passato quando, sempre per motivi lavorativi, siamo stati separati per 3 mesi, entrambi abbiamo vissuto la situazione in maniera completamente differente, certo ci vedevamo più raramente, ma possibile, siamo cambiati tanto in un anno e mezzo?
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Dr.ssa Federica Serafini Psicoterapeuta, Psicologo 77 1
Gentile utente
Si cambia nella vita e i rapporti anche, soprattutto se iniziati da molto giovani.... Si cresce insieme e poi si potrebbero prendere strade diverse e separate.... Se questo è o non è ciò che sta accadendo nella vostra storia solo voi potete dirlo. Ovviamente online è impossibile dire se vi siete adattati alla lontananza o se il vostro amore è finito.

Mi chiedo e le chiedo.... Come state quando siete insieme? C'è slancio emotivo? Passione?
Questi potrebbero essere per lei altri punti su cui riflettere....
E poi una curiositá personale.... Se lei non sta lavorando come mai non passa qualche giorno con lui in modo da allietare per lo meno le vostre serate?

Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Concordo con la collega Dott.a Serafini, quando le storie iniziano presto e si cresce puo' accadere che si "cresca" insieme e non ci si allontani l'uno dall'altra.
Ma puo' accadere che ognuno faccia un percorso diverso, "suo". Che l'altro non condivide come sentire e come scelte. Le esperienze "impattano" diversamente a seconda del carattere, della sensibilita', della cultura.
E all'improvviso ci si rende conto che l'altro/a non c'e' piu' vicino.
Non e' piacevole certo ma scoprirlo in tempo perlomeno non e' cosi rovinoso come scoprirlo quando si e' formata una famiglia e si sono messi al mondo dei figli che a quel punto restano soli in mezzo al guado!
I miei saluti e tanti auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Alle indicazioni già rivecute, provi a leggere questa lettura, racchiude i suoi dubbi...


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6358-amore-pendolare-le-coppie-lat-costo-zero-o-impegno-infinito.html

Questa è un'intervista radio sullo stesso tema: amori pendolari!

http://www.dailymotion.com/video/x3tkoo1_la-pecora-nel-bosco-dott-ssa-valeria-randone-22-febbraio-2016_news

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Ringrazio tutte voi per le risposte. Mi rendo conto che online sia difficile valutare il caso specifico, mi chiedevo quindi se, secondo il vostro parere da esperte, in generale sia una situazione considerabile normale o necessariamente un campanello d'allarme. Nello specifico, rispondo alla dottoressa Serafini: non mi è ancora possibile andare da lui perchè, seppur più libera, sono impegnata con gli ultimi passi all'università. Per quanto riguarda la vicinanza emotiva, quando siamo insieme non vi sono differenze col passato, siamo uniti, ci intendiamo perfettamente, posso dire con sicurezza che crescendo le nostre strade non si sono separate ma siamo andati nella stessa direzione. Dal punto di vista fisico, le occasioni si sono ridotte ma la qualità è rimasta inviariata, se non, forse, migliorata.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86 75
"Per quanto riguarda la vicinanza emotiva, quando siamo insieme non vi sono differenze col passato, siamo uniti, ci intendiamo perfettamente, posso dire con sicurezza che crescendo le nostre strade non si sono separate ma siamo andati nella stessa direzione"

Sembrerebbe che hai trovato da sola le risposte che stavi cercando.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Federica Serafini Psicoterapeuta, Psicologo 77 1
Sono felice per voi...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Se Lei ha la sensazione ambivalente di "essere in sintonia" con il Suo ragazzo ma "non sentirne la mancanza" occorre lavorare su tale "mancanza". Perche' e' la mancanza che produce il desiderio.
Rifletta quindi su quanto di "abitudinario" "sicuro" "privo di emozione" puo' essersi stabilito nel Vostro "stare insieme". A livello fisico, emotivo, sessuale, di fantasie.
Forse la consuetudine e l'eccessiva sicurezza l'uno dell'altra hanno escluso la sensazione erotica della mancanza.
La mancanza o anche solo la possibilita' della mancanza rende l'altro prezioso.
Lei e' ad esempio certa al 100% della fedelta' perenne del Suo partner?
Non l'ha mai sfiorata alcun dubbio?
E' un esempio ovviamente.
Che ne pensa?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Se tutto quello che scrive corrisponde a verità, la vostra verità, non vedo dove sta il problema.

La qualità della vita sensoriale non sempre deve essere seguita dalla quantità..

E la distanza geografica, se ben utilizzata e non è una strategia di fuga, è un potente afrodisiaco.
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Utente
Utente
Vi ringrazio nuovamente per la vostra disponibilità. Dottoressa Esposito, non ho ben capito il suo discorso. Sta cercando di dirmi che l'abitudine non ci consente di sentire la mancanza e il desiderio? Chiaramente in tutti questi anni siamo scivolati nell'abitudine, a discapito delle emozioni appunto. Ma d'altronde, è evitabile? Piano piano anche ora si sta venendo a creare una routine nei week end! Non ho compreso neanche in che modo si lega a ciò il discorso della fedeltà, ad ogni modo essendo una persona molto attenta ed analitica credo di poter dire che non sia mai successo (e comunque lo spero!).
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Purtroppo si' cara Signorina.
L'abitudine, la routine sono molto negative sia per Lei che per lui.
Ecco perche' mi venivano in mente delle "derive" che possono sorgere per sopravvivenza.
Ma se Lei e' sicura non sara' accaduto. Forse...
I migiori saluti, e auguri!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile ragazza,

a me pare che si stia creando un inutile problema dove non c'è.
Lei scrive: "mi chiedevo quindi se, secondo il vostro parere da esperte, in generale sia una situazione considerabile normale o necessariamente un campanello d'allarme"

Sinceramente, se una persona si allarma perché nota di essere serena durante la settimana, penserei che questa persona sia un pochino ansiosa.
Ma non penserei che la relazione sentimentale che ha intrapreso anni fa sia in crisi.

Posso chiederLe che cosa La preoccupa del fatto di essere serena durante la settimana e di non sentire la mancanza del Suo ragazzo?
Perché secondo Lei dovrebbe essere un problema?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentile dottoressa Pileci ciò che mi ha preoccupata è stata la facilità con cui sono passata da una vita fatta di condivisioni con lui ad una vita riorganizzata senza di lui. Credevo che la riduzione del tempo a nostra disposizione, la perdita delle nostre abitudini mi causasse sofferenza. Inoltre ho sempre sentito di persone che vivono relazioni a distanza con dolore, mai di qualcuno che la viva con serenità. Tutto ciò lo metto in relazione al fatto che, come già detto, stiamo pensando ad una convivenza, dunque mi chiedo se questi miei pensieri non siano altro che l'espressione della normale paura che accompagna un cambiamento di tale portata o se al contrario siano il segnale che qualcosa non vada.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

se è riuscita a passare da una certa condizione ad un'altra senza particolari problemi... complimenti!! A mio avviso significa che Lei è una persona flessibile, che sa adattarsi bene, che sa gestire le situazioni stressanti (=cambiamenti della vita), ecc...

Ma chi lo dice che davanti ad un cambiamento anche importante o radicale dobbiamo per forza andare in sofferenza? Non a caso Lei ha questa convinzione: "Credevo che la riduzione del tempo a nostra disposizione, la perdita delle nostre abitudini mi causasse sofferenza..."

Come vede una Sua credenza La sta mettendo in difficoltà e Lei si preoccupa perché non si sta comportando di conseguenza.
E' come se Lei cambiasse casa e anziché essere entusiasta del cambiamento o soffermarsi sulle novità, cercando di guardarsi attorno per esplorare la nuova zona, si chiedesse come mai non soffre, avendo lasciato le vecchie abitudini della precedente abitazione.

Tra l'altro la nostra resistenza allo stress è un fattore di protezione!
Perse alcune abitudini vecchie, ce ne facciamo altre nuove, riadattandoci all'ambiente nuovo. L'essere umano funziona così.

Invece, la sola nota che stona è il fatto che Lei sia preoccupata del fatto di essere serena e di non soffrire... non Le pare un paradosso? :-)
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Utente
Utente
Grazie dottoressa Pileci, mi ha dato modo di riflettere!