Confusione e smarrimento
salve....è la prima volta che scrivo qui e non ho la minima idea di come fare.....proverò a descrivere la mia situazione presente e rispondere a eventuali domande sul mio passato in futuro.Io mi sento molto confuso, non so cosa mi stia succedendo, da una buona meta di anno a questa parte (se non di più non ricordo bene) sono molto più triste del solito, sono sempre stato un tipo triste e musone ma adesso la situazione e peggiorata.Vorrei dirvi che nella mia vita non ho fatto praticamente nulla se non alzarmi,andare a scuola (senza combinare assolutamente nulla e, spesso e volentieri, stare con la testa appoggiata sul banco a fantasticare con la mente), tornare a casa e giocare ai videogiochi tutto il giorno guardando la TV.....ogni tanto andavo a casa di un'amico o facevo sega con qualcuno ma niente di più se non che dal 2011 fino al 2013-14 stavo con una ragazza che mi ha lasciato.Giocare ai videogiochi era l'attività che più amavo e desideravo, mi piaceva ogni tipo di videogioco (tranne horror e sport) e ne provavo/giocavo di diversi tipi, ma adesso neanche questo mi da piu soddisfazione....ho provato a compensare guardando dei film,ma niente riesce piu a distrarmi dalla mia tristezza e nei momenti dei film che mi emozionavano di piu sentivo un fastidio dentro di me al livello dello stomaco e piangevo (anche se per poco) senza motivazione (scene romantiche/strappalacrime o tristi) pensando solo a quanto faccio schifo...Sono un ragazzo fallito,disoccupato di 22 anni (e non mi sento di avere questa età ma mene sento di meno)....sinceramente se può aiutarvi non so neanche piu cosa provare.....non so se questa tristezza e una forma per chiedere aiuto a qualcuno in maniera velata frutto di una mia macchinazione inconscia oppure una semplice tristezza nata dalla mia natura inferiore e dala mia vita misera messa a confronto degli altri....oppure una tristezza nata dall'invidia che provo nel vedere gli altri che riescono a fare cose nella vita mentre io al massimo sto davanti a uno schermo ad annoiarmi tutto il giorno, mangiando, giocando (anche se con noia e svogliatezza) e successivamente andando a dormire per ripetere tutto il giorno dopo.....non so cosa fare o pensare...non so se e davvero colpa mia perchè sono un fallito di natura oppure qualche evento passato molto triste che mi ha segnato.....oppure un'altra mia macchinazione inconscia per avere una scusa per non fare niente tutto il giorno a causa di una mia innata pigrizia e svogliatezza....vorrei fare qualcosa....vorrei avere o aver avuto anche io una vita normale o con qualche gioia da persone normali, come un viaggio da qualche parte nel mondo con degli amici o un'uscita in gruppo a fare qualcosa di emozionante,anche delinquere (lo so è sbagliato) ma niente.I caratteri sono finiti e ci sarebbe molto altro da raccontare...spero di ricevere una vostra risposta presto e vi ringrazio tantissimo del vostro supporto e di questo tipo di supporto on-line....spero che funzioni.....
[#1]
Gentile Ragazzo,
sembra che senta il peso di una vita in cui mancano degli obiettivi da perseguire, qualcosa in cui credere e da realizzare, la visione di un futuro diverso oltre ad altro da approfondire.
Non ci dice nulla sulla sua famiglia, fa acceno a possibili eventi che l'hanno segnata. Cosa accadeva ad esempio quando lei non si impegnava nella scuola? Quali persone aveva e ha a cui riferisi nei momenti di difficoltà?
Ci può dire qualcosa di più, ha riscontri ora in casa sulla vita che conduce?
<vorrei avere o aver avuto anche io una vita normale o con qualche gioia da persone normali> vuole spiegare meglio?
sembra che senta il peso di una vita in cui mancano degli obiettivi da perseguire, qualcosa in cui credere e da realizzare, la visione di un futuro diverso oltre ad altro da approfondire.
Non ci dice nulla sulla sua famiglia, fa acceno a possibili eventi che l'hanno segnata. Cosa accadeva ad esempio quando lei non si impegnava nella scuola? Quali persone aveva e ha a cui riferisi nei momenti di difficoltà?
Ci può dire qualcosa di più, ha riscontri ora in casa sulla vita che conduce?
<vorrei avere o aver avuto anche io una vita normale o con qualche gioia da persone normali> vuole spiegare meglio?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
va bene vedere cosa non si è avuto e cosa non si è fatto... ma questo non vuol dire che non lo si possa fare, e 22 anni son pochini... la vita gliene riserva molti di più :)
Il fatto che non abbia avuto molte cose non vuol dire che non le avrà.
Continui a costruire il Suo futuro.
va bene vedere cosa non si è avuto e cosa non si è fatto... ma questo non vuol dire che non lo si possa fare, e 22 anni son pochini... la vita gliene riserva molti di più :)
Il fatto che non abbia avuto molte cose non vuol dire che non le avrà.
Continui a costruire il Suo futuro.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#3]
Gentile utente
Concordo con i colleghi, ha una vita di fronte.... Le cose potranno cambiare se lei utilizzerà il tempo per investire su di sè e sulle sue competenze.
Ha un diploma? Ha delle capacitá di qualche genere?
Se ha paura per questa malinconia e svogliatezza può accedere al consulturio della sua zona o a un professionista che la potranno sostenere nel chiarimento dei suoi obiettivi per il futuro e delle azioni che deve compiere per arrivarci....
In bocca al lupo
Concordo con i colleghi, ha una vita di fronte.... Le cose potranno cambiare se lei utilizzerà il tempo per investire su di sè e sulle sue competenze.
Ha un diploma? Ha delle capacitá di qualche genere?
Se ha paura per questa malinconia e svogliatezza può accedere al consulturio della sua zona o a un professionista che la potranno sostenere nel chiarimento dei suoi obiettivi per il futuro e delle azioni che deve compiere per arrivarci....
In bocca al lupo
Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it
[#4]
Utente
wow siete davvero veloci, non pensavo di ricevere una risposta cosi velocemente questo mi ha fatto sorridere....comunque per rispondere alla Dr.essa Rinella; Quando andavo male a scuola semplicemente mia madre mi diceva di impegnarmi di piu e successivamente mi faceva delle ''ramanzine'' (credo che si possano definire cosi) di quanto loro lavorino sempre, di quanti sacrifici essi facciano di quanto la scuola sia importante ecc...con un tono quasi come dire....di pesantezza nel dirmelo....come se me lo ''dovessero'' dire, o piu semplicemente di delusione nel dovermelo dire....ma ultimamente non mi fido neanche piu delle mie sensazioni quindi potrei sbagliare nel descrivere i sentimenti percepiti da me nelle parole dei miei genitori...ma questo accadeva solo quando c'erano i raduni genitori/insegnanti o a fine anno per le pagelle,per tutto il resto del tempo si limitavano a lavorare tutto il giorno, al massimo mia madre ogni tanto mi chiedeva se avevo fatto i compiti e io gli mentivo in continuazione e lei lo sapeva, a quel punto mi rispondeva; ''ne vale del tuo futuro'', oppure ''poi saranno ca*** tuoi da grande vedrai!, finirai a zappare la terra'' con un volto e un tono di voce di delusione costante e menefreghismo da rassegnazione misto a stress....solo alle elementari mia madre mi ha aiutato un paio di volte a ripetere un paio di poesie da imparare a memoria ma per tutto il resto del tempo erano: casa-lavoro-casa, almeno per mia madre che si alzava alle 7 per svegliare me e poi tornava a casa tra le 24 e le 3-4 di notte, di pomeriggio tornava solo per dormire e riandarsene subito dopo. Mio padre invece quando andavo all'asilo-inizio elementari lo vedevo 1-2 volte al mese (come lavoro fa il camionista)(apro questa parentesi per un evento accaduto che mi sembra strano, quando ho chiesto a mia madre un paio di volte se quando ero piccolo mio padre tornasse a casa un paio di volte al mese e io gli chiedevo di nascosto e sottovoce ''mamma ma quello e papà?'' lei mi rispondeva sempre che erano sciocchezze inventate da me...pero successivamente in un discorso di mio padre con un suo amico, egli disse che lui tornava a casa una massimo 2 volte al mese se non nessuna. E qua io mi fermo perche non riesco a capirci nulla....perche mentire??? a che scopo??) e successivamente dalle medie in poi solo il fine settimana, e non sene mai interessato se non quando doveva sgridarmi per le bocciature(o almeno a me non ha mai chiesto nulla direttamente poi non so se glielo riferisse mia madre, ma non credo perche lo avrebbe fatto arrabbiare, e ne io ne mia madre volevamo farlo arrabbiare).Fin da quando ho memoria dentro casa mia ci sono state sempre liti tra i miei genitori e i miei nonni(genitori di mio padre),c'e stato un periodo in cui ogni fine settimana quando mio padre tornava il sabato erano urla disumane e tanta rabbia, e a volte anche la domenica, era diventata una routine al punto che se non succedeva mi sembrava ''strano''. Ci furono episodi di violenza e molte volte le auto dei carabinieri a casa nostra al punto tale che tutta la questura della mia citta ci/mi conosceva.Sinceramente per ''momenti di difficolta'' non so cosa intenda(mi scusi),se emotivi o piu ''pratici''(come test per la scuola oppure ''parlare alle ragazze'',questo genere di difficolta), comunque in tutti e due i casi nessuno ne la famiglia ne gli amici che non avevo....a dire la verita non ho neanche mai provato a chiedere aiuto per qualcosa ai miei genitori semplicemente perche avevo e ho tutt'ora paura di mio padre.Quando ero bambino e lo sentivo urlare tremavo e sentivo una strana sensazione dentro di me che mi pervadeva tutto il corpo e mi quasi paralizzava, credo fosse la paura(anche se quando succedeva la mia temperatura corporea saliva un pochettino e mi sentivo un pò più caldo) e quindi neanche ci parlavo e se lui mi rivolgeva la parola annuivo a tutto quanto e dicevo sempre di si per paura....e...succede ancora oggi....mi vergogno come un ladro ad avere 22 anni e avere ancora paura (anche se leggermente ridotta) di mio padre......semplicemente non voglio farlo arrabbiare e dico di si a tutto....e a parte questo, l'ho sempre visto come uno stronzo...ora cerco di spiegarvi meglio, bisogna fare SEMPRE quello che dice lui, lui ha SEMPRE ragione dentro casa e lui non sbaglia MAI! e se sbaglia esordisce con un; ''oh! ca*** ho sbagliato! vabbè...'' oppure ''vabbè ho fatto nà cazzata...'' sempre con tono leggero come se non fosse successo nulla (anche per errori grossi come; es. saldare qualcosa in maniera sbagliata e non poter tornare indietro), e questo farcendolo con bestemmie ed espressioni colorite di vario genere, (in casa mia sia lui che mio nonno bestemmiano come ''se non ci fosse un dio'' e minimamente non curanti di niente). Mentre il rovescio di medaglia vede battute di scherno e frecciatine misere OGNI VOLTA che qualsiasi altra persona facesse un errore (anche se piccolo come rompere un bicchiere) es: ''ecco! brava/o! '' oppure ''bravo! l'ho sapevo!, melo ero immaginato! '' o piu brevi ma sempre efficaci ''ekh!'' versione dialettale di ''ecco!' usato anch'esso nelle sue ''uscite molto desiderate'',e questo SEMPRE!, e sia a me che a mia sorella e mia madre da un fastidio tremendo, unito anche a sopracciglia aggrottate ed espressioni facciali come per dire ''guarda tanto melo aspettavo, nulla di nuovo!''....oppure se e di buon umore un semplice ''bravo!'' con tono di voce ed espressivita facciale sufficiente velando le espressioni sopracitate...A questo aggiungo una disturbante nudità(o nei casi piu fortunati solo i boxer) ogni volta che si faceva la doccia mostrando le propie gioie a tutta la famiglia fregandosene del pudore o del fatto che non essendo un bell'uomo questo possa fare schifo ad altri membri della famiglia, o anche delle puzzette rumorose o puzzolenti emesse anche a brevi distanze da qualcuno, esordendo sempre con questa frase: ''A TIàà!'' con tono e fare grezzo da maschio medio ignorante (e solo una descrizione raffigurativa non voglio offendere nessun maschio medio)e MAI e dico MAI scusandosi di un eventuale disturbo che potrebbe aver causato....oppure le due cose piu odiose per me in assoluto: schiaffi dietro la testa e la totale mancanza di rispetto verso alcune cose mie. La situazione vedeva me come al solito davanti un computer a giocare e lui appena svegliato o semplicemente passante per quella direzione a prendermi a schiaffi dietro la testa ripetutamente pronunciando una risata di totale scherno (hihihihihiiiiii!) oppure offese tipo: ''rimbambito!'', ''imbecille!'',''deficente!'' unita alla classica faccia da schiaffi sorridente da scherno, e qunado mia madre gli diceva di lasciarmi in pace oppure quando io mi giravo con una faccia arrabbiata (cosa successa solo un paio di volte a causa sempre della mia paura) lui si giustificava solo e semplicemente con un: ''che c'è!? sto a scherza!'' con volto e tono di voce serio che ti faceva sentire come il cogli*** che non capisce lo scherzo.....quanta rabbia.....e invece la seconda e quando compravo apparecchiature tecnologiche nuove come psp telefoni computer o mp3, anche se ero io a aver speso i soldi lui doveva SEMPRE metterci mano per prima,giocherellarci per primo e ''spoilerandoti'' tutte le belle funzioni che aveva quell'oggetto...per non parlare del computer che sto usando adesso....900 euro spesi in malo modo sotto suo consiglio, e appena tornati a casa mi ha costretto a spacchettarlo subito perche LUI doveva vederlo....e l'ha visto....ci ha subito scaricato sopra un paio di film che a LUI piacciono, canzoni che a LUI piacciono e spoilerandomi tutte le belle funzionalita che avrei potuto scoprire prima di lui in meta del tempo e con piu gioia. e naturalmente io non gli ho detto nulla perche ormai farmi mettere i piedi in testa da lui è un'abitudine radicata dall'infanzia....Per l'ultima domanda: si, ci sono dei riscontri in casa, anche se vivo da solo da ormai 2 anni quasi 3 non ho mai portato amici (anche perche non ne ho) o ragazze dentro casa mia...pulisco solo programmandolo nella mia testa un paio di settimane prima o quando e troppo sporco, sempre se ho voglia di farlo.I miei genitori mi hanno portato dei mobili nuovi (usati e con alcune macchie di muffa)gia da un mese e ancora non ho messo apposto le cose da riporvi dentro (come la mia collezione di videogiochi che ho messo in una cesta in un angolo e sta ancora li) oppure non esco mai di casa per fare qualche attivita normale, e l'ultima volta che ci ho provato e stato durante il carnevale dove sono uscito per provare a godermelo ma l'unica cosa che ho fatto e stata: girare senza meta per la citta a passo sostenuto, comprarmi un hot dog a una bancarella, un kebab e poi tornare subito a casa prima che chiudessero le strade sopraffatto dalla mia voglia di non stare li....e questo ciò che intendo per una vita normale e fare cose normali....uscire con amici divertirsi e fare cazzate consone alla mia eta...o ancora meglio viaggiare e vivere la vita....ma l'unica cosa che so fare e starmene dentro casa mia da solo...non neanche a relazionarmi con gli altri specialmente se sono persone ''semplici'' o ''sempliciotte'' (non voglio offendere) e ancora meno se non hanno la mia stessa passione per i videogiochi, e anche qui li scarterei perche li reputerei gia da subito dei casual gamers oppure i classici nerd che non vogliono interazioni sociali....e un limbo incasinato per me....voglio una vita normale ma faccio l'esatto contrario spinto da paura e mancanza di voglia e rifiuto generale....Per rispondere al Dr.Fernando e alla Dr.essa serafini: il problema e la mia invidia nel vedere persone che alla mia eta girano il mondo e imparano un sacco di cose o si divertono o fanno esperienze oppure hanno gia il lavoro dei loro sogni ben pagato e di buon livello (come ad esempio conosco una persona che alla mia stessa eta con solo un diploma e riuscito a entrare alla google come tecnico parlando completamente in lingua inglese oppure di altre due mie ex compagne di classe che una frequenta un'universita in brasile e l'altra studia in russia, io non ho la minima idea di come abbiano fatto o ci siano riusciti). Un'altro problema e che io ho solo la terza media...ho provato a frequentare le superiori ma non sono riuscito a superare neanche il primo anno di un'istituto ''per zucconi'' cosi lo definisco (o comunque niente di cosi professionale e altamente prestigioso/importante) sia per bullismo (che mi perseguita dalle scuole medie) sia per totale menefreghismo in me e nel mio futuro....vivo in germania da ormai 3 anni e ancora non riesco a pronunciare mezza frase in tedesco di senso compiuto creata da me, nonostante stia andando tutt'ora a un corso di lingua dove ormai la mia deconcentrazione e tale che non seguo neanche piu la lezione e sogno letteralmente ad occhi aperti, copiando le risposte degli esercizi che facciamo in classe alla mia compagna di banco ormai abituata alla cosa, e stando sempre alla pagina indietro rispetto a quella attuale.Ormai gli episodi di deconcentrazione e sogni ad occhi aperti mi perseguitano pure mentre gioco non riuscendo a concentrare neanche li dove mettevo anima e corpo al proseguimento degli obbiettivi ludici....io vorrei davvero avere un futuro e una vita normale ma vado soltanto avanti per inerzia.....un diploma, un lavoro che mi piace, una bella compagna, e magari se non è chieder troppo anche una figlia femmina (per adesso avere bambini sarebbe il piu grosso sbaglio fatto da mer fin'ora...ma se propio deve capita spero che sia femmina...solo per coccolarla tutto il tempo....anche se so che i figli spesso e volentieri non ricambierebbero o non vorrebbero tutte queste attenzioni specialmente da adolescenti...) Sinceramente stavo anche pensando al fatto che se proprio devo avere un successore, che non sia del mio stesso sangue....preferirei adottata, a causa dei geni della mia famiglia e di tutti i problemi che ho io....preferirei non far nascere una creatura che potrebbe sopportare un fardello cosi grosso ma piuttosto dare una casa a chi non cel'ha e ''salvare'' cosi qualcuna...ma sono sicuro che la colpa e solo mia e che sono una testa di ca*** che si fa troppi problemi e congetture astrali e che in sostanza sia solo un pirla....come spesso mi definisce mio padre....
Vi chiedo scusa per questo papiro di informazioni ho cercato di raccontare una parte delle cose piu in evidenza, ci sarebbero altre informazioni e dettagli ma credo che sia gia troppo quello che ho scritto, e spero che cio non vi faccia arrabbiare o infastidire (sinceramente in questo momento nutro preoccupazione al riguardo). Vi ringrazio immensamente dell'aiuto che mi date...
Vi chiedo scusa per questo papiro di informazioni ho cercato di raccontare una parte delle cose piu in evidenza, ci sarebbero altre informazioni e dettagli ma credo che sia gia troppo quello che ho scritto, e spero che cio non vi faccia arrabbiare o infastidire (sinceramente in questo momento nutro preoccupazione al riguardo). Vi ringrazio immensamente dell'aiuto che mi date...
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Una storia famigliare complessa e difficile che non è avulsa dalla percezione che ha di sé, dal limbo virtuale in cui si è rinchiuso che ostacola la sua progettualità, il suo agire, i suoi scambi con gli altri.
C'è una cosa però da sottolineare. lei non è più quel bambino di un tempo e gli strumenti a sua disposizione potrebbere essere ben diversi sia per regolare diversamente i rapporti con i suoi sia per scoprire risorse e potenzialità smarrite, sopite da utilizzare per meglio muoversi nella vita e acquistare stima di sé.
Questo per non continuare a farsi confermare (da suo padre) e confermarsi quelle etichette spiacevoli attraverso le quali guarda se stesso e che la spingono ad evitare anziché ad affrontare, dunque a rimenere fermo nella sua sofferenza.
Anche se è all'estero potrebbe informarsi per incontrare direttamente un nostro collega per essere accompagnato ad uscire dall'impasse che da troppo tempo la trattiene nel malessere.
L'abbiamo ascoltata volentieri, niente di cui scusarsi, si prenda cura di sé, è giovane e padrone della sua vita, non sciupi le risorse che sicuramente possiede ma che forse non conosce ancora.
Cari auguri
C'è una cosa però da sottolineare. lei non è più quel bambino di un tempo e gli strumenti a sua disposizione potrebbere essere ben diversi sia per regolare diversamente i rapporti con i suoi sia per scoprire risorse e potenzialità smarrite, sopite da utilizzare per meglio muoversi nella vita e acquistare stima di sé.
Questo per non continuare a farsi confermare (da suo padre) e confermarsi quelle etichette spiacevoli attraverso le quali guarda se stesso e che la spingono ad evitare anziché ad affrontare, dunque a rimenere fermo nella sua sofferenza.
Anche se è all'estero potrebbe informarsi per incontrare direttamente un nostro collega per essere accompagnato ad uscire dall'impasse che da troppo tempo la trattiene nel malessere.
L'abbiamo ascoltata volentieri, niente di cui scusarsi, si prenda cura di sé, è giovane e padrone della sua vita, non sciupi le risorse che sicuramente possiede ma che forse non conosce ancora.
Cari auguri
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Gentile Utente,
se non trova in Germania un collega che parla italiano, viste le difficoltà ad esprimersi in tedesco, forse potrebbe pensare ad un consulto via skype.
Però, una domanda semplice:
> non ho la minima idea di come abbiano fatto o ci siano riusciti
se sono suoi ex compagni li può contattare e chiedere loro. Non deve rifugiarsi nella Sua mente quando le informazioni sono reperibili dalle fonti. In questo caso non deve farsi un'idea, deve porre una domanda.
se non trova in Germania un collega che parla italiano, viste le difficoltà ad esprimersi in tedesco, forse potrebbe pensare ad un consulto via skype.
Però, una domanda semplice:
> non ho la minima idea di come abbiano fatto o ci siano riusciti
se sono suoi ex compagni li può contattare e chiedere loro. Non deve rifugiarsi nella Sua mente quando le informazioni sono reperibili dalle fonti. In questo caso non deve farsi un'idea, deve porre una domanda.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.4k visite dal 23/02/2016.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.