Ansia, panico
Salve, chiedo il vostro aiuto per questa mia nuova cpndizione. Sono mamma da 6 mesi, parto indotto con taglio cesareo per complicanze fetali. Sono sempre stata una persona solare e amante della vita, ma ultimamente credo di soffrire di ansia e panico. Mi spiego meglio, il primo episodio è stato notturno, svegliata di colpo da palpitazioni,fatica nel respiro e tremori, cerco di calmarmi e torna tutto sotto controllo. Però questo fenomeni si ripetono ogni tanto e senza motivo. Ho fatto una visita cardiologica e una endocrinologica con esiti negativi, mi hanno consigliato di parlare con uno psicologo. Tengo a precisare che mi occupo volentieri del mio bambino e non ho mai avuto problemi sul fatto di essere mamma.Spero di poter ricevere una risposta, intanto vi ringrazio!
[#1]
<<Ho fatto una visita cardiologica e una endocrinologica con esiti negativi, mi hanno consigliato di parlare con uno psicologo.>>
Gentile Signora,
per prima cosa, felicitazioni per il lieto evento, tutto sommato ancora piuttosto recente!
Dal momento che le visite mediche non hanno rilevato problematiche organiche ed è stata invitata unanimamente a parlare con uno psicologo, si è informata sulle possibilità esistenti nel suo territorio?
Ad esempio, ha effettuato il corso pre-parto solitamente proposto dai Consultori? In quelle occasioni si ha la possibilità di conoscere degli psicologi e, a volte, si organizzano anche incontri da effettuare a cadenza regolare per alcuni mesi dopo la nascita.
Come sta procedendo questa nuova "avventura" di mamma? Quanto assomiglia a quello che si era immaginata prima?
Ha qualcuno che l'aiuta? Qualcuno che la ascolta e condivide le responsabilità con Lei?
Saluti cordiali.
Gentile Signora,
per prima cosa, felicitazioni per il lieto evento, tutto sommato ancora piuttosto recente!
Dal momento che le visite mediche non hanno rilevato problematiche organiche ed è stata invitata unanimamente a parlare con uno psicologo, si è informata sulle possibilità esistenti nel suo territorio?
Ad esempio, ha effettuato il corso pre-parto solitamente proposto dai Consultori? In quelle occasioni si ha la possibilità di conoscere degli psicologi e, a volte, si organizzano anche incontri da effettuare a cadenza regolare per alcuni mesi dopo la nascita.
Come sta procedendo questa nuova "avventura" di mamma? Quanto assomiglia a quello che si era immaginata prima?
Ha qualcuno che l'aiuta? Qualcuno che la ascolta e condivide le responsabilità con Lei?
Saluti cordiali.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Grazie mille per la celere risposta.
Le racconto un po per farle capire meglio.
Sono sposata da 4 anni con un ragazzo fantastico che ci rispetta e mi aiuta in tutte le situazioni anche quando è lontano, si perché per lavoro è fuori per diversi periodi. Questo bambino è stato fortemente desiderato e amato fin dal test positivo. Dopo la nascita del piccolo ci siamo trasferiti in una casa precedentemente acquistata e più vicina ai miei genitori che mi aiutano molto. Il problema è mio suocero e sua moglie (non madre di mio marito) che da quando hanno saputo della gravidanza non hanno mai fatto nulla x noi, mai una parola carina,mai una domanda su come procedesse ne tantomeno domande riguardanti il bambino (si figuri che non ci hanno nemmeno chiesto il nome). Per farla breve sono piu di due mesi che non ci chiamano e non ci rispondono a telefonate e messaggi...io ho una rabbia dentro che mi mangia.attribuisco il mio status a tutto questo stress accumulato, parto,trasloco,situazione familiare.
Comunque parlando dell'esperienza"essere mamma" si,è stancante, ma quando lo vedi sorridere tutto si dimentica!
Cosa posso fare secondo lei per superare questo momento e dedicarmi totalmente alla mia famiglia?
Le racconto un po per farle capire meglio.
Sono sposata da 4 anni con un ragazzo fantastico che ci rispetta e mi aiuta in tutte le situazioni anche quando è lontano, si perché per lavoro è fuori per diversi periodi. Questo bambino è stato fortemente desiderato e amato fin dal test positivo. Dopo la nascita del piccolo ci siamo trasferiti in una casa precedentemente acquistata e più vicina ai miei genitori che mi aiutano molto. Il problema è mio suocero e sua moglie (non madre di mio marito) che da quando hanno saputo della gravidanza non hanno mai fatto nulla x noi, mai una parola carina,mai una domanda su come procedesse ne tantomeno domande riguardanti il bambino (si figuri che non ci hanno nemmeno chiesto il nome). Per farla breve sono piu di due mesi che non ci chiamano e non ci rispondono a telefonate e messaggi...io ho una rabbia dentro che mi mangia.attribuisco il mio status a tutto questo stress accumulato, parto,trasloco,situazione familiare.
Comunque parlando dell'esperienza"essere mamma" si,è stancante, ma quando lo vedi sorridere tutto si dimentica!
Cosa posso fare secondo lei per superare questo momento e dedicarmi totalmente alla mia famiglia?
[#3]
Gentile utente,
Di certo la situazione che sta vivendo é emotivamente carica, sarebbe utile che lei si concentrasse su ciò di cui ha bisogno e sulle persone che "ci sono" per lei, immagino non sia semplice, ma non si può coinvolgere in un momento così bello e così pieno qualcuno che NON vuole esserci.... Se lei si concentra solo su ciò o su chi non ha non sará mai soddisfatta o serena nel vivere la vita che lei e il suo compagno state costruendo insieme al vostro piccolo....
Condivido con la collega l'idea che parlare con un collega di ciò che l'affligge potrebbe esserle d'aiuto, anche solo per il fatto che potrebbe dedicare del tempo esclusivo a se stessa e all'espressione di ciò che prova... Prendersi cura di sè è determinante quando ci si prende cura di qualcun altro!
P.s.
È un piacere saperla una madre gioiosa della sua scelta!
Di certo la situazione che sta vivendo é emotivamente carica, sarebbe utile che lei si concentrasse su ciò di cui ha bisogno e sulle persone che "ci sono" per lei, immagino non sia semplice, ma non si può coinvolgere in un momento così bello e così pieno qualcuno che NON vuole esserci.... Se lei si concentra solo su ciò o su chi non ha non sará mai soddisfatta o serena nel vivere la vita che lei e il suo compagno state costruendo insieme al vostro piccolo....
Condivido con la collega l'idea che parlare con un collega di ciò che l'affligge potrebbe esserle d'aiuto, anche solo per il fatto che potrebbe dedicare del tempo esclusivo a se stessa e all'espressione di ciò che prova... Prendersi cura di sè è determinante quando ci si prende cura di qualcun altro!
P.s.
È un piacere saperla una madre gioiosa della sua scelta!
Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 22/02/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.