Ansia da esami

Gentili dottori, mi rivolgo a voi per un consulto su un problema di cui non riesco a comprendere l'entità.
Non sono mai stata brillante nelle prove orali, ma fino a qualche tempo fa credevo che fosse a causa della mia timidezza oppure perché non ero solita ripetere ad alta voce quando studiavo.
Da quando frequento l'università, però, mi sembra che il problema sia peggiorato di molto. Non posso dire che la mia preparazione sia mai stata impeccabile (ma chi può dirlo?!?), ma comunque buona, eppure molte volte, durante gli esami orali, mi è capitato di trovarmi a fare scena muta; è come se mi si "spegnesse" il cervello, come se sapessi di sapere la risposta, ricordassi perfettamente il momento in cui la studiavo, ma poi vedessi il mio quaderno con una riga nera proprio sopra il concetto che voglio esprimere. La cosa più brutta è che non si tratta di un blocco iniziale, non ne esco più e spesso per la delusione verso me stessa inizio a piangere; me ne vergogno ma le lacrime non si fermano, così rimedio anche una brutta figura col docente.
Non credo sia questione di esercitazione ad affrontare i docenti perché ho ormai sostenuto quasi tutti gli esami (quelli orali mediocremente) né dell'eccessiva severità di questi, perché mi succede anche se si dimostrano comprensivi.
Vorrei capire cosa mi succede in quei momenti, perché in generale non sono una persona ansiosa, e se possibile evitare che succeda negli ultimi esami e nel futuro lavorativo, ad esempio in occasione di colloqui.
Grazie a tutti per la disponibilità.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Vorrei capire cosa mi succede in quei momenti, perché in generale non sono una persona ansiosa, e se possibile evitare che succeda negli ultimi esami e nel futuro lavorativo, ad esempio in occasione di colloqui."

Gentile Utente,
Per comprendere cosa le succede davvero ci vuole uno psicologo de visu che, raccogliendo la sua anamnesi, la sua storia di vita, le sue fragilità...l'aiuti a trasformarle in risorse.

Bisogna comprendere inoltre se trattasi del metodo di studio, cioè ripete poco, della sua timidezza, o di ansia da prestazione.

Quando non studia ed è in mezzo alla gente si sente a suo agio?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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