Post adolescenza
Salve a tutti, sono una ragazza di quasi 19 anni e scrivo per uno sfogo e per ricevere qualche consiglio. Questo per me è un periodo cruciale, ho la maturità e successivamente affronterò i test di ingresso all'università e andrò a vivere fuori, completamente sola. Tutto ciò non mi spaventa, perché sono sempre stata una persona studiosa e decisa, infatti so che le scelte che ho fatto per il mio futuro sono quelle giuste per me e, anche se il fatto che il periodo liceale finisca e inizi un'epoca del tutto nuova mi spaventa, voglio che ció arrivi per affrontarlo. Da un po' di tempo però non sto bene. La giusta definizione sarebbe che non mi sento più io, non mi riconosco più. Sono sempre stata una ragazza solare e disponibile, ho vissuto un'adolescenza modesta: amiche, crisi, spensieratezza, ribellione, ragazzi. Di contro, sono anche un po' timida/insicura/diffidente (un mix che deriva da varie esperienze negative), ma solo prima di conoscere una persona. Il problema è che ora è come se non mi riconoscessi più in quanto ho appena detto. È come se questa descrizione si riferisse ad una me di qualche tempo fa. Non so da quando di preciso mi sento così, non molto in realtà. Ho una vera e propria crisi d'identità. La cosa peggiore in assoluto (quella che non ho mai sperimentato e che mi spaventa) è che non riesco più a socializzare. Non riesco più ad essere la ragazza di compagnia che ero prima, nemmeno con le mie amiche più intime, sono assente, come se vivessi in un mondo tutto mio. Da qualche tempo infatti, ho anche paura di risultare noiosa e mi sforzo di ridere o parlare, ma più faccio così è più ho paura di non riuscire più a socializzare spontaneamente. Non ho problemi familiari, anzi. Nemmeno in amicizia, infatti proprio ultimamente, ero contenta di aver trovato un equilibrio, in cui mi sono circondata solo di persone fidate. Credo che questo sia un momento di transizione, in cui non mi sento nè l'adolescente spensierata ed infantile che ero a 16 anni e nè l'adulto serio che sarò tra dieci anni magari. Sono sempre stata una persone matura, ma questo è davvero un qualcosa che non avevo mai vissuto. Per quanto riguarda l'andare a vivere fuori, da una parte desidero davvero farlo: nuovi amici, esperienze e divertimento; ma per come mi sento in questo periodo francamente ho paura di non essere più in grado di vivere tutto ciò è di isolarmi anche lì! Come potete vedere, la situazione mi è abbastanza chiara e so che è sicuramente tutto nella norma. Ho bisogno però di una rassicurazione e di un consiglio sulla difficoltà a socializzare che sto incontrando (quando al contrario, avrei un gran bisogno di tornare a relazionarmi agli altri spensieratamente come prima). Grazie anticipatamente.
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Gentile ragazza, complimenti per la sensibilità e la capacità analitica con cui ci parla di sè..
Non mi pare preoccupante quello che ci dice, sono le riflessioni di una ragazza intelligente che si prepara ad un grande importante cambiamento.. con le sue amiche ci sono in comune questo tipi di decisioni ? forse con qualcuna che andrà in un'altra città sarebbe possibile condividere i dubbi, forse la casa, anche le paure, comprensibilissime , è come quando ci buttano in mare nei corsi di nuoto, uno ha paura, poi scopre che i movimenti giusti vengono naturali , che non annega e non succede niente.
Come quando si va a scuola guida e devi fare la partenza in salita , tutti ti suonano e ti pare di morire, poi impari..
Vorrei incoraggiarla, intanto potrebbe comprare una guida della città in cui andrà per conoscerla un pò, impadronirsi dei nomi delle piazze e delle strade principali..
Ci riscriva allora, per raccontarci come si trova , come si sente, intanto auguri per la sua vita nuova , coraggiosa, di cui sarà fiera.. che sarà un salto in avanti..
Non mi pare preoccupante quello che ci dice, sono le riflessioni di una ragazza intelligente che si prepara ad un grande importante cambiamento.. con le sue amiche ci sono in comune questo tipi di decisioni ? forse con qualcuna che andrà in un'altra città sarebbe possibile condividere i dubbi, forse la casa, anche le paure, comprensibilissime , è come quando ci buttano in mare nei corsi di nuoto, uno ha paura, poi scopre che i movimenti giusti vengono naturali , che non annega e non succede niente.
Come quando si va a scuola guida e devi fare la partenza in salita , tutti ti suonano e ti pare di morire, poi impari..
Vorrei incoraggiarla, intanto potrebbe comprare una guida della città in cui andrà per conoscerla un pò, impadronirsi dei nomi delle piazze e delle strade principali..
Ci riscriva allora, per raccontarci come si trova , come si sente, intanto auguri per la sua vita nuova , coraggiosa, di cui sarà fiera.. che sarà un salto in avanti..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Gentile utente,
<<Ho una vera e propria crisi d'identità. La cosa peggiore in assoluto (quella che non ho mai sperimentato e che mi spaventa) è che non riesco più a socializzare. <<
Quando la propria identità è chiamata ad un passaggio, transizione, compito di sviluppo, gradino maturativo... (come dir si voglia , a secoda degli autori) IMPEGNATIVO, la socializzazione si riduce; si riducono tette le dimensioni che "rubano energia" a questa fatica interiore.
E dunque non se ne faccia un ulteriore problema. Lo riterrei transitorio .
<<Ho una vera e propria crisi d'identità. La cosa peggiore in assoluto (quella che non ho mai sperimentato e che mi spaventa) è che non riesco più a socializzare. <<
Quando la propria identità è chiamata ad un passaggio, transizione, compito di sviluppo, gradino maturativo... (come dir si voglia , a secoda degli autori) IMPEGNATIVO, la socializzazione si riduce; si riducono tette le dimensioni che "rubano energia" a questa fatica interiore.
E dunque non se ne faccia un ulteriore problema. Lo riterrei transitorio .
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Cara Ragazza,
Si chiama paura, cambiamento, crescita, dover decidere...
Testa e cuore che entrano in conflitto...
La paura del cambiamento...
Il desiderio dell'Università e lo stress ad essa associata...
Andare fuori dal nido familiare ...e doversela cavare da soli...
È tutto normale, è una fase di adattamento al nuovo.
Nessuno di noi è sempre uguale a stesso, cambiare spaventa, ed anche crescere, quindi si dia tempo, si ascolti, non si forzi a non fare quello che non desidera...
In bocca al lupo per tutto, esami e per auto suo nuovo inizio.
Si chiama paura, cambiamento, crescita, dover decidere...
Testa e cuore che entrano in conflitto...
La paura del cambiamento...
Il desiderio dell'Università e lo stress ad essa associata...
Andare fuori dal nido familiare ...e doversela cavare da soli...
È tutto normale, è una fase di adattamento al nuovo.
Nessuno di noi è sempre uguale a stesso, cambiare spaventa, ed anche crescere, quindi si dia tempo, si ascolti, non si forzi a non fare quello che non desidera...
In bocca al lupo per tutto, esami e per auto suo nuovo inizio.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 20/02/2016.
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