Ansia e fobie
Buongiorno.
Sono un ragazzo di 23 anni e scrivo su questa pagina perché ho bisogno di chiarire un dubbio.
Ho una vita parecchio difficile:
Vivo con i miei genitori e ho un padre assente ed egoista che usa la violenza per risolvere i problemi ed una madre che non crede in me ma al contrario crede che tutto quello che le dico sia solo frutto di una pigrizia, praticamente scuse per non far nulla...
Ho anche una difficile vita sociale: molti amici li ho lasciati da parte per i loro atteggiamenti maleducati nei miei confronti, altri invece si sono chiusi in casa senza più vedere nessuno ed ora giro con una compagnia parecchio monotona e spenta.
In breve ho problemi con i familiari che mi aggrediscono in ogni situazione, problemi di autostima, depressione, pessimismo, paranoia, noia, rabbia e con dei sensi di colpa anche quando non dovrei farmene.
A lungo andare tutte queste situazioni sono peggiorate fino a che, non so la motivazione, ho cominciato a soffrire di fobia per la morte e per le sue cause scatenanti, in particolare per l'aneurisma cerebrale.
La fobia della morte la possiedo dall'età di 8 anni, da quando mio nonno morì, ma ogni volta che mi prendeva, pensavo che non c'era motivo di spaventarsi perché per morire deve esserci di mezzo un incidente (in tale caso mi consolavo dicendomi che sarebbe bastato prestare attenzione) o per malattia (in questo caso sapevo che per morire di malattia, me ne sarei accorto in tempo e avrei avuto tutto il tempo per curarla)...
Questo fino a quando non ho scoperto l'aneurisma cerebrale !
Da quel momento ho sofferto di molti problemi come crisi d'ansia (da queste crisi sembrò essere guarito visto che non ne ho più da almeno 3 mesi. inizialmente si verificavano una volta al giorno per ogni giorno, ma col tempo calavano di frequenza fino alla loro apparente sparizione. Ora mi rimane solo l'ansia normale)e sintomi fisici come instabilità e fitte alla testa... Ho effettuato tutti gli esami e sembra che io sia perfettamente in forma ma non riesco a eliminare questa fobia. Continuo a pensare che da un momento all'altro possa venirmi qualcosa e questo intensifica i miei sintomi e la mia ansia !
Allora ho deciso di andare ad un consultorio dove ho già effettuato 2 sedute con una psicologa. Il consultorio è gratuito e si ha un limite di 15 sedute. La psicologa, dopo avermi ascoltato la prima volta, mi ha esplicitamente suggerito di prendere psicofarmaci non perché il mio caso fosse impossibile da risolvere, ma perché non avevamo abbastanza tempo (sull'informativa che ho letto c'è scritto esplicitamente che lo psicologo può interrompere quando vuole le sedute e in alternativa suggerire un altro psicologo a pagamento).
Io stesso ho notato che di rado, quando mi trovavo in situazioni che mi distraevano completamente, mi passavano sia i sintomi che l'ansia che la fobia, che ritornavano appena la distrazione cessava.
La mia domanda è: è veramente il caso che prenda psicofarmaci o no ?
Grazie in anticipo
Sono un ragazzo di 23 anni e scrivo su questa pagina perché ho bisogno di chiarire un dubbio.
Ho una vita parecchio difficile:
Vivo con i miei genitori e ho un padre assente ed egoista che usa la violenza per risolvere i problemi ed una madre che non crede in me ma al contrario crede che tutto quello che le dico sia solo frutto di una pigrizia, praticamente scuse per non far nulla...
Ho anche una difficile vita sociale: molti amici li ho lasciati da parte per i loro atteggiamenti maleducati nei miei confronti, altri invece si sono chiusi in casa senza più vedere nessuno ed ora giro con una compagnia parecchio monotona e spenta.
In breve ho problemi con i familiari che mi aggrediscono in ogni situazione, problemi di autostima, depressione, pessimismo, paranoia, noia, rabbia e con dei sensi di colpa anche quando non dovrei farmene.
A lungo andare tutte queste situazioni sono peggiorate fino a che, non so la motivazione, ho cominciato a soffrire di fobia per la morte e per le sue cause scatenanti, in particolare per l'aneurisma cerebrale.
La fobia della morte la possiedo dall'età di 8 anni, da quando mio nonno morì, ma ogni volta che mi prendeva, pensavo che non c'era motivo di spaventarsi perché per morire deve esserci di mezzo un incidente (in tale caso mi consolavo dicendomi che sarebbe bastato prestare attenzione) o per malattia (in questo caso sapevo che per morire di malattia, me ne sarei accorto in tempo e avrei avuto tutto il tempo per curarla)...
Questo fino a quando non ho scoperto l'aneurisma cerebrale !
Da quel momento ho sofferto di molti problemi come crisi d'ansia (da queste crisi sembrò essere guarito visto che non ne ho più da almeno 3 mesi. inizialmente si verificavano una volta al giorno per ogni giorno, ma col tempo calavano di frequenza fino alla loro apparente sparizione. Ora mi rimane solo l'ansia normale)e sintomi fisici come instabilità e fitte alla testa... Ho effettuato tutti gli esami e sembra che io sia perfettamente in forma ma non riesco a eliminare questa fobia. Continuo a pensare che da un momento all'altro possa venirmi qualcosa e questo intensifica i miei sintomi e la mia ansia !
Allora ho deciso di andare ad un consultorio dove ho già effettuato 2 sedute con una psicologa. Il consultorio è gratuito e si ha un limite di 15 sedute. La psicologa, dopo avermi ascoltato la prima volta, mi ha esplicitamente suggerito di prendere psicofarmaci non perché il mio caso fosse impossibile da risolvere, ma perché non avevamo abbastanza tempo (sull'informativa che ho letto c'è scritto esplicitamente che lo psicologo può interrompere quando vuole le sedute e in alternativa suggerire un altro psicologo a pagamento).
Io stesso ho notato che di rado, quando mi trovavo in situazioni che mi distraevano completamente, mi passavano sia i sintomi che l'ansia che la fobia, che ritornavano appena la distrazione cessava.
La mia domanda è: è veramente il caso che prenda psicofarmaci o no ?
Grazie in anticipo
[#1]
<<è veramente il caso che prenda psicofarmaci o no ?>>
Gentile Ragazzo,
questo lo può stabilire uno psichiatra e non uno psicologo (che non è medico) e, comunque, di certo non lo si può fare a distanza.
Non è indispensabile rivolgersi a professionisti privati: oltre al Consultorio, nelle ASL esistono i Servizi di Psicologia e di Psichiatria, ai quali si accede solitamente previo pagamento del ticket. Si è già informato in merito?
Inoltre, anche un professionista privato ha la facoltà di interrompere le sedute ed effettuare invii a colleghi o altri specialisti, con varie motivazioni, prima tra tutte il benessere del paziente.
Saluti.
Gentile Ragazzo,
questo lo può stabilire uno psichiatra e non uno psicologo (che non è medico) e, comunque, di certo non lo si può fare a distanza.
Non è indispensabile rivolgersi a professionisti privati: oltre al Consultorio, nelle ASL esistono i Servizi di Psicologia e di Psichiatria, ai quali si accede solitamente previo pagamento del ticket. Si è già informato in merito?
Inoltre, anche un professionista privato ha la facoltà di interrompere le sedute ed effettuare invii a colleghi o altri specialisti, con varie motivazioni, prima tra tutte il benessere del paziente.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Concordo anche io con il suggerimento della Sua psicoterapeuta.
La Sua sintomatologia e' senz'alto invasiva e per risolverla con la psicoterapia occorrera' tempo.
Soprattutto per elaborare simbolicamente il significato dell' aneurisma cerebrale. Molto forte a mio avviso. Forse da Lei scelto per il forte significato distruttivo e subdolo che potrebbe veicolare.
E' un significato estendibile a tanti aspetti della vita che vanno indagati per dare loro un senso e un limite.
I miei auguri!
La Sua sintomatologia e' senz'alto invasiva e per risolverla con la psicoterapia occorrera' tempo.
Soprattutto per elaborare simbolicamente il significato dell' aneurisma cerebrale. Molto forte a mio avviso. Forse da Lei scelto per il forte significato distruttivo e subdolo che potrebbe veicolare.
E' un significato estendibile a tanti aspetti della vita che vanno indagati per dare loro un senso e un limite.
I miei auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 19/02/2016.
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Approfondimento su Ansia
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