Perdita dell'appetito e stomaco chiuso
Gentili dottori, ho 26 anni. Dal 2014 ho avuto problemi di reflusso che mi hanno portata a fare una dieta per eleminare i cibi dannosi per il mio organismo. Da quel momento ho perso 5 kg, ma rimanevo stabile. Pesavo 46 kg per 1,62 m. Quasi un mese fa ho avuto un episodio di indigestione che mi ha portato malessere per tutta una sera. Dopo quel giorno l'appetito è calato fino a diminuire del tutto. Sono sempre stata ansiosa e un po' ipocondriaca. Ho effettuato una gastroscopia e le analisi del sangue sono negative. Il problema secondo i medici è di tipo psicosomatico. Si sarà innescato un meccanismo di rifiuto del cibo perché mi ha fatto male quella volta. Lo psichiatra ha detto che non sono anoressica. Razionalmente desidero ardentemente mangiare e mettere su peso. Non stavo attraversando un periodo difficile, anzi. Tutto andava bene. Forse il problema strutturale va ricondotto al fatto che ho una vita non molto attiva dal punto di vista sociale, ho problemi a relazionarmi e sono molto concentrata su me stessa e i miei problemi di stomaco.
In questo periodo sono demoralizzata e in ansia per questo problema. Sono andata da uno psichiatra, ma l'antidepressivo mi ha fatto venire attacchi di panico, mai avuti prima in vita mia. Quindi ho smesso di prenderlo. Ora assumo ansiolitici anche per dormire perché ho problemi di insonnia.
Ho difficoltà a concentrarmi perché penso sempre al fatto che sono malata e a volte temo di non uscirne più. Ho perso il piacere di mangiare e mi sento frustrata. Ho perso 3 kg in un mese e ora peso 43 kg. Mangio e bevo sforzandomi. Il problema è che non ho pazienza anche se in tali casi ce ne vuole tanta.
Pensavo di fare una psicoterapia perché appare chiaro che vi è un disagio di fondo. Quale terapia è consigliabile? È bene iniziarla sin da ora (comunque la farò per i miei problemi relazionali) o aspettare che le cure farmacologiche facciano effetto? E soprattutto potrei avere una rassicurazione che passerà questo problema? Vi ringrazio molto.
In questo periodo sono demoralizzata e in ansia per questo problema. Sono andata da uno psichiatra, ma l'antidepressivo mi ha fatto venire attacchi di panico, mai avuti prima in vita mia. Quindi ho smesso di prenderlo. Ora assumo ansiolitici anche per dormire perché ho problemi di insonnia.
Ho difficoltà a concentrarmi perché penso sempre al fatto che sono malata e a volte temo di non uscirne più. Ho perso il piacere di mangiare e mi sento frustrata. Ho perso 3 kg in un mese e ora peso 43 kg. Mangio e bevo sforzandomi. Il problema è che non ho pazienza anche se in tali casi ce ne vuole tanta.
Pensavo di fare una psicoterapia perché appare chiaro che vi è un disagio di fondo. Quale terapia è consigliabile? È bene iniziarla sin da ora (comunque la farò per i miei problemi relazionali) o aspettare che le cure farmacologiche facciano effetto? E soprattutto potrei avere una rassicurazione che passerà questo problema? Vi ringrazio molto.
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Gentile Utente,
intanto segua ogni cura prescritta e non sospenda trattamenti farmacologici di sua spontanea volontà, ma solo sotto controllo del medico prescrivente.
Sarebbe indicato si rivolgesse anche uno psicologo/psicoterapeuta per valutazione e un eventuale trattamento psicoterapico da abbinare ai farmaci prescritti.
Per la scelta dello specialista e dell'approccio le suggerisco questa lettura
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Da quali specialisti è seguita attualmente? (non i nomi le specialità)
intanto segua ogni cura prescritta e non sospenda trattamenti farmacologici di sua spontanea volontà, ma solo sotto controllo del medico prescrivente.
Sarebbe indicato si rivolgesse anche uno psicologo/psicoterapeuta per valutazione e un eventuale trattamento psicoterapico da abbinare ai farmaci prescritti.
Per la scelta dello specialista e dell'approccio le suggerisco questa lettura
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Da quali specialisti è seguita attualmente? (non i nomi le specialità)
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
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Meglio che chiedere direttamente alla terapeuta che incontrerà non può fare dato che ogni terapeuta conosce bene e a fondo il proprio approccio e agire terapeutico.
In estrema sintesi è un tipo di terapia che prevede per lo più l'uso di tecniche psico-corporee per ricondurre il paziente al proprio equilibrio.
Quando avrà l'appuntamento?
In estrema sintesi è un tipo di terapia che prevede per lo più l'uso di tecniche psico-corporee per ricondurre il paziente al proprio equilibrio.
Quando avrà l'appuntamento?
[#9]
Utente
Gentile dottoressa, ho cominciato la psicoterapia. La psicologa è giovane e amichevole, mi mette a mio agio e trascorro delle ore piacevoli in sua presenza. La cadenza delle visite è settimanale.
Purtroppo io sto male, mi sento depressa e i farmaci ancora devono fare effetto. Ho perso tutti i miei interessi e non riesco più a compiere alcuna attività. Sono ossessionata dal problema fisico, in certi momenti penso che sia a causa di una malattia reale e vorrei andare da un gastroenterologo. Poi altre volte mi convinco che sia un disturbo di origine ansiosa. Ho paura che le cose possano non sistemarsi più, che non tornerò più alla normalità. Sono disperata.
Purtroppo io sto male, mi sento depressa e i farmaci ancora devono fare effetto. Ho perso tutti i miei interessi e non riesco più a compiere alcuna attività. Sono ossessionata dal problema fisico, in certi momenti penso che sia a causa di una malattia reale e vorrei andare da un gastroenterologo. Poi altre volte mi convinco che sia un disturbo di origine ansiosa. Ho paura che le cose possano non sistemarsi più, che non tornerò più alla normalità. Sono disperata.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.5k visite dal 18/02/2016.
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