Ho queste immagini in testa che mi fanno davvero morire dentro
Buongiorno,
Ho 29 anni e sono in una relazione con una donna da circa tre mesi.
So di potermi fidare ciecamente di lei, perché è sempre onesta, nel bene e nel male. Mi dice che fare l'amore per lei non era mai stato bello come con me. Però durante una conversazione è saltato fuori che lei, con tutti i suoi partner stabili del passato, riusciva a raggiungere una sensazione di climax in penetrazione. Cosa che con me non accade. A suo dire, non si tratta di dimensioni o di abilità particolari dei suoi ex, ma di semplice durata.
Dunque in sostanza, io duro troppo poco per poterla portare a quel climax.
Siccome la amo e tengo molto alla sua soddisfazione, la porto all'orgasmo poi con la masturbazione. Lei dice che questo la fa sentire comunque soddisfatta e che fare l'amore con me resta meraviglioso anche se non arriva a quel climax con la penetrazione.
Purtroppo per me invece questa cosa sta diventando insopportabile...
Mi rendo conto bene del fatto che si tratti di un bisogno assolutamente egoistico, ma io non posso tollerare l'idea di lei che raggiunge il climax in penetrazione con i suoi uomini precedenti... Ho queste immagini in testa che mi fanno davvero morire dentro...
Lei non sa più come aiutarmi, giustamente, perché più che dirmi che sono solo io a farmene un problema, che può fare? Per lei problemi non ce ne sono. Non le manca quella sensazione perché io gliene dò altre più forti ancora.
Ma io mi sento come se fossi menomato. Sto perdendo la mia autostima, mi ritrovo a volte a osservarmi allo specchio e mi rendo conto di star guardando i miei genitali con odio, quasi con l'impulso di strapparmeli e gettarli via.
Non riesco a sopportare l'idea che lei abbia provato quella sensazione con tutti gli altri e non con me.
Non riesco a sopportare l'idea degli altri che si godono il momento del suo climax in penetrazione, mentre io ne sono privato a causa dei miei limiti.
Questo il problema... Ora vorrei parlare delle soluzioni...
Informandomi qua e là ho letto a proposito di esercizi di rilassamento del muscolo pubocococcigeo, che ho iniziato a svolgere ma con scarsi risultati per ora (anche perché pare ci vogliano mesi...)
A parte un lavoro fisico per cercare di allungare la mia durata, consigliate di seguire un percorso da un sessuologo?
Vi ringrazio per qualsiasi consiglio vogliate darmi al riguardo.
Ho 29 anni e sono in una relazione con una donna da circa tre mesi.
So di potermi fidare ciecamente di lei, perché è sempre onesta, nel bene e nel male. Mi dice che fare l'amore per lei non era mai stato bello come con me. Però durante una conversazione è saltato fuori che lei, con tutti i suoi partner stabili del passato, riusciva a raggiungere una sensazione di climax in penetrazione. Cosa che con me non accade. A suo dire, non si tratta di dimensioni o di abilità particolari dei suoi ex, ma di semplice durata.
Dunque in sostanza, io duro troppo poco per poterla portare a quel climax.
Siccome la amo e tengo molto alla sua soddisfazione, la porto all'orgasmo poi con la masturbazione. Lei dice che questo la fa sentire comunque soddisfatta e che fare l'amore con me resta meraviglioso anche se non arriva a quel climax con la penetrazione.
Purtroppo per me invece questa cosa sta diventando insopportabile...
Mi rendo conto bene del fatto che si tratti di un bisogno assolutamente egoistico, ma io non posso tollerare l'idea di lei che raggiunge il climax in penetrazione con i suoi uomini precedenti... Ho queste immagini in testa che mi fanno davvero morire dentro...
Lei non sa più come aiutarmi, giustamente, perché più che dirmi che sono solo io a farmene un problema, che può fare? Per lei problemi non ce ne sono. Non le manca quella sensazione perché io gliene dò altre più forti ancora.
Ma io mi sento come se fossi menomato. Sto perdendo la mia autostima, mi ritrovo a volte a osservarmi allo specchio e mi rendo conto di star guardando i miei genitali con odio, quasi con l'impulso di strapparmeli e gettarli via.
Non riesco a sopportare l'idea che lei abbia provato quella sensazione con tutti gli altri e non con me.
Non riesco a sopportare l'idea degli altri che si godono il momento del suo climax in penetrazione, mentre io ne sono privato a causa dei miei limiti.
Questo il problema... Ora vorrei parlare delle soluzioni...
Informandomi qua e là ho letto a proposito di esercizi di rilassamento del muscolo pubocococcigeo, che ho iniziato a svolgere ma con scarsi risultati per ora (anche perché pare ci vogliano mesi...)
A parte un lavoro fisico per cercare di allungare la mia durata, consigliate di seguire un percorso da un sessuologo?
Vi ringrazio per qualsiasi consiglio vogliate darmi al riguardo.
[#1]
Gent.le Utente,
il confronto con gli i precedenti partner della sua fidanzata e la focalizzazione sul rapporto sessuale inteso come "meccanismo difettoso" sono gli aspetti significativi della sua esperienza vissuta che stanno condizionando negativamente il rapporto con sé stesso e con la sua virilità.
Prima di trarre conclusioni affrettate e valutazioni diagnostiche "fai da te", sarebbe consigliabile una visita andrologica per avere informazioni corrette sulla fisiologia del rapporto sessuale ed escludere la presenza di altre problematiche.
Inoltre sarebbe auspicabile affrontare un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta per esplorare le emozioni sottostanti alla rabbia e alla frustrazione e individuare un percorso orientato non solo ad una sessualità gratificante ma ad un rapporto con se stesso più funzionale e in grado di valorizzare le sue risorse, anziché misurarle in termini quantitativi (ad es. la durata).
il confronto con gli i precedenti partner della sua fidanzata e la focalizzazione sul rapporto sessuale inteso come "meccanismo difettoso" sono gli aspetti significativi della sua esperienza vissuta che stanno condizionando negativamente il rapporto con sé stesso e con la sua virilità.
Prima di trarre conclusioni affrettate e valutazioni diagnostiche "fai da te", sarebbe consigliabile una visita andrologica per avere informazioni corrette sulla fisiologia del rapporto sessuale ed escludere la presenza di altre problematiche.
Inoltre sarebbe auspicabile affrontare un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta per esplorare le emozioni sottostanti alla rabbia e alla frustrazione e individuare un percorso orientato non solo ad una sessualità gratificante ma ad un rapporto con se stesso più funzionale e in grado di valorizzare le sue risorse, anziché misurarle in termini quantitativi (ad es. la durata).
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile Utente,
prima di effettuare esercizi di fantasia ed immaginare di effettuare terapie o semplici esercizi fai da te, dovrà effettuare una diagnosi andrologica, per capire se trattasi davvero di e.p
Sembra che la tempistica, le emozioni associate, così come le aspettative siano poco sincrone tra lei e la sua partner.
In psico/ sessuologia la prima tappa è porre una diagnosi, poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
Quindi il fai da te é assolutamente inadeguato e, spesso, mantiene in vita la sintomatologia.
Sarebbe un grave errore, amplificato da una miopia clinica, ricorrere ad esercizi sicuramente molto efficaci, ma se avulsi da un protocollo più ampio e soprattutto senza clinico di riferimento..se non si rispetta la scaletta diagnostico-terapeutica.
La terapia non può essere " organo/ focalizzata".
Le allego del materiale sull'e.p, su come diagnosticarla e curarla, un canale salute redatto a quattro mani con un collega Andrologo; ma nel mio sito personale e blog troverà davvero tanto altro e delle video/audio interviste sul tema da lei richiesto
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/119-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3854-si-puo-prevenire-l-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1358-eiaculazione-precoce-e-pensieri-ossessivi-e-catastrofici.html
prima di effettuare esercizi di fantasia ed immaginare di effettuare terapie o semplici esercizi fai da te, dovrà effettuare una diagnosi andrologica, per capire se trattasi davvero di e.p
Sembra che la tempistica, le emozioni associate, così come le aspettative siano poco sincrone tra lei e la sua partner.
In psico/ sessuologia la prima tappa è porre una diagnosi, poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
Quindi il fai da te é assolutamente inadeguato e, spesso, mantiene in vita la sintomatologia.
Sarebbe un grave errore, amplificato da una miopia clinica, ricorrere ad esercizi sicuramente molto efficaci, ma se avulsi da un protocollo più ampio e soprattutto senza clinico di riferimento..se non si rispetta la scaletta diagnostico-terapeutica.
La terapia non può essere " organo/ focalizzata".
Le allego del materiale sull'e.p, su come diagnosticarla e curarla, un canale salute redatto a quattro mani con un collega Andrologo; ma nel mio sito personale e blog troverà davvero tanto altro e delle video/audio interviste sul tema da lei richiesto
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/119-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3854-si-puo-prevenire-l-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1358-eiaculazione-precoce-e-pensieri-ossessivi-e-catastrofici.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
<<ho letto a proposito di esercizi di rilassamento del muscolo pubocococcigeo, che ho iniziato a svolgere ma con scarsi risultati per ora>>
Gentile Utente,
a complemento delle condivisibili opinioni espresse dalle Colleghe, aggiungo una lettura di approfondimento:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1675-i-controversi-esercizi-di-kegel.html
Cordialità.
Gentile Utente,
a complemento delle condivisibili opinioni espresse dalle Colleghe, aggiungo una lettura di approfondimento:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1675-i-controversi-esercizi-di-kegel.html
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Ex utente
Gentilissimi, grazie per le vostre risposte.
Ho provveduto a fissare un incontro dal sessuologo questo venerdì.
La mia preoccupazione maggiore è che l'unica via d'uscita da questo tunnel sia arrivare a riuscire a durare effettivamente di più e ottenere ciò che voglio... Sebbene io preferisca di gran lunga il poter superare la cosa semplicemente imparando a non darle peso, così come non le dà peso la donna che amo e che mi ama. Io davvero non so come riesca a sopportare le mie crisi sempre più frequenti e sempre più impermeabili a qualsivoglia tipo di conforto...
Ad ogni modo, vi terrò aggiornati nella speranza che questa discussione possa risultare utile anche a terzi.
Ho provveduto a fissare un incontro dal sessuologo questo venerdì.
La mia preoccupazione maggiore è che l'unica via d'uscita da questo tunnel sia arrivare a riuscire a durare effettivamente di più e ottenere ciò che voglio... Sebbene io preferisca di gran lunga il poter superare la cosa semplicemente imparando a non darle peso, così come non le dà peso la donna che amo e che mi ama. Io davvero non so come riesca a sopportare le mie crisi sempre più frequenti e sempre più impermeabili a qualsivoglia tipo di conforto...
Ad ogni modo, vi terrò aggiornati nella speranza che questa discussione possa risultare utile anche a terzi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 16/02/2016.
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